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giovedì 19 novembre 2015

Il cinema in rivolta - Parte 2





La saga più importante dei nostri giorni questa settimana giunge al termine.
Star Wars?
Ma no! Chissenefrega di Star Wars! Mi riferisco a Hunger Games, naturalmente. La saga con protagonista Katniss Kid, alias Jennifer Lawrence. Sì, proprio la ragazza di fuoco che inciampa di continuo e (forse) non si lava le mani dopo essere stata in bagno. Proprio quella.
Oltre al capitolo finale di Hunger Games, cosa c'è nei cinema questo weekend?
Non molto, ma se cercate di scoprire tutto quello che c'è da sapere sui film in arrivo, questo probabilmente non è il post adatto a voi. Qui, più che per le pellicole, c'è spazio soprattutto per le mie bizzarre opinioni e per quelle ancora più fulminate del co-conduttore di questa rubrica, Mr. James Ford.

Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2
"Aiuto, Cannibal. Solo tu mi puoi salvare da questa marea di fordianate!"

sabato 22 dicembre 2012

LE MEGLIO SERIE TV 2012, 30-21


Prosegue il conto alla rovescia.
Non quello per la fine del mondo, che a quanto pare si è fermato. Per ora. Il conto alla rovescia cui mi riferisco è quello delle migliori serie tv dell’anno selezionate da Pensieri Cannibali.
Dopo le posizioni dalla 40 alla 31, andiamo subito a vedere quelle dalla 30 alla 21.

"Solo 30esimi? Buuu Cannibal, buuuuu!"
30. Smash
(stagione 1)

Cos’è
La versione adulta di Glee, ambientata nel (poco) dorato mondo dei musical di Broadway.

Pregi
- La prima stagione ha sfruttato bene il mito di Marilyn Monroe.
- Interessante e tesa al punto giusto la rivalità tra la moretta Katharine "Catarrina" McPhee e la biondazza Megan "Marilyn 2" Hilty.
- Una buona cura nelle coreografie e nella parte musicale, con top raggiunto sui pezzi Shake It Out di Florence + the Machine e Who You Are di Jessie J.

Difetti
- Se la seconda stagione continuerà a giocare con il mito di Marilyn Monroe, rischia di stufare molto presto.
- Troppi stereotipi, sia nei personaggi che sull’ambiente dello spettacolo. Sarà anche davvero così nella realtà, però un po’ di fantasia non guasterebbe.
- Alcuni personaggi secondari a dir poco imbarazzanti, su tutti l’odioso Ellis (Jaime Cepero), un tizio che sembra uscito dal peggior Gossip Girl (ovvero da una qualunque a vostra scelta tra le ultime stagioni).
- Qualche numero musical noiosetto (a essere ancora gentili).

Personaggio cult
Derek Willis (Jack Davenport), il marpione che fa il regista fondamentalmente solo per portarsi a letto le attrici.

"Ti ci metti pure tu con 'sta storia che devo tornare tra i Misfits?"
29. Me and Mrs Jones
(stagione 1, nonché unica)

Cos’è
La storia (più o meno) proibita tra una MILF e un toy boy, il tutto condito con una saporita ed esilarante salsa British.

Pregi
- Una delle più piacevoli sorprese in campo UK, e più in generale in campo comedy, dell’annata.
- Robert Sheehan, il compianto Nathan di Misfits, è tornato a interpretare una parte interessante, dopo la poco fortunata parentesi cinematografica a fianco di Nicolas Cage ne L’ultimo dei templari.
- La MILF Sarah Alexander, che i più appassionati di serialità inglese ricorderanno nell’ottimo Coupling, è spassosissima e riesce ad allontanare il suo personaggio dal solito Bridget Jones-style.
- Il rapporto “galeotto” tra Sarah Alexander e Robert Sheehan, una coppia che non si può non shippare.
- Personaggi secondari comicissimi.

Difetti
- È stata troppo breve e purtroppo non è stata rinnovata per una seconda stagione dalla B.B.C. (Brutti Bastardi Cazzo!)

Personaggi cult
Inca (Vera Filatova), la svedese fissata con la ceretta, ma anche Alfie (Jonathan Bailey), il figlio comicamente stupidissimo della MILF.

"Ehm... mi sento un po' in imbarazzo a combattere contro un uomo nudo..."
"Lo so, però se non sto SEMPRE senza maglietta, non mi pagano!"
28. Arrow
(stagione 1)

Cos’è
Serie sul supereroe Freccia Verde che odia essere chiamato Freccia Verde e non è nemmeno tanto un supereroe.

Pregi
- Il protagonista Stephen Amell non è il solito palestrato inespressivo, ma riesce a caratterizzare con personalità il suo personaggio.
- Annunciato come possibile erede di Smallville, per fortuna non gli assomiglia un granché.
- I flashback in stile Lost regalano alla serie una maggiore complessità. Per quanto complessa possa essere una serie di The CW.
- I combattimenti sono parecchio fichi e la realizzazione tecnica di buon livello. Cosa non scontata, considerando che è pur sempre una serie di The CW (vedi l’agghiacciante green screen di Ringer che ancora mi fa venire gli incubi).
- Quest’anno gli arcieri dominano, vedi Jennifer Lawrence.

Difetti
- Le ultime puntate hanno lasciato intendere qualche deriva smallvilliana non troppo promettente e ho quindi paura che presto il mio interesse nei confronti della serie possa scemare…
- I personaggi secondari meriterebbero di essere sfruttati meglio, in particolare il BFF del protagonista, Tommy (Colin Donnell), che dovrebbe essere il simpa della serie, ma per ora non è che sia così simpa.
- A chi frega qualcosa delle sottotrame della madre di Oliver e del suo compagniuccio?
- Katie Cassidy sarà anche una bella fregna, però è espressiva quanto un animale imbalsamato.

Personaggio cult
Thea Queen (Willa Holland), la sorellina zoccoletta e fattona del protagonista Oliver.

"Lo so, cara, è dura. Anche noi Desperate non torneremo più..."
"Ma voi almeno avete avuto 8 lunghe stagioni per smaronarci a dovere!"
27. Jane by Design
(stagione 1, nonché unica)

Cos’è
Serie su una liceale che viene scambiata per adulta e si ritrova così a lavorare per una nota stilista.

Pregi
- La storia d’amicizia/d’amore tra Jane e il suo BFF Billy, una specie di Dawson e Joey 2.0.
- Se si ha la pazienza di dare un minimo di confidenza ai personaggi, ci si affeziona a loro irrimediabilmente.
- È un guilty pleasure in piena regola, perfetto per una visione stradisimpegnata.
- Crea dipendenza.

Difetti
- Subito subito può sembrare una gran cacchiata di serie. Io ad esempio l’avevo abbandonata dopo la puntata pilota ma poi l’ho recuperata su consiglio di Fabrizio del blog Il mondo a parte, e non me ne sono pentito.
- Crea dipendenza, peccato non ci sarà una seconda stagione. Jane è infatti stata cancellata. Brutti bastardi pure di ABC Family!

Personaggio cult
Jane Quimby, ben interpretata dalla promettente Erica Dasher.

"Fermo, Cannibal! Lo so che in realtà ci sei tu dietro a Gossip Girl..."
"Cannibal? Ma se non sa manco accendere il computer."
26. Sherlock
(stagioni 1 e 2)

Cos’è
Sherlock Holmes moderno. Ma non c’entra nulla con Elementary. Per fortuna. Ed è pure molto meglio delle versioni cinematografiche con Robert Downey Jr..

Pregi
- Benedict Cumberbatch è uno Sherlock spettacolare. Geniale, esilarante e fuori di testa come (e forse più) del Dr. House.
- Lo hobbit Martin Freeman è un Dr. Watson più che azzeccato. Non come la Lucy Liu della pessima rivisitazione americana di Sherlock Holmes, Elementary. Per quanto sia figa, la Liu nella parte di Watson non c’entra una mazza.

Difetti
- Non sono mai stato un appassionato delle investigazioni di Sherlock e la struttura da serie criminale procedurale, con il caso da risolvere a ogni puntata, non mi entusiasma molto. Ma questo è un problema mio, non della serie.
- Alcuni casi sono persino troppo intricati da seguire, almeno se non si è intelligenti quanto Sherlock.

Personaggio cult
Elementare, Watson: Sherlock Holmes (Benedict Cumberbatch).

"Caroline, siamo riuscite a superare in classifica persino Cotto e mangiato!"
"Che onore... La prova del cuoco ancora no?"
25. 2 Broke Girls
(stagioni 1 e 2)

Cos’è
Sitcom su due cameriere squattrinate che vivono insieme e vogliono aprire un business di cupcake. Detto così sembra una cagata, invece fa morir dal ridere.

Pregi
- Fa ridere.
- L’amicizia tra le due protagoniste, la cinica Max e la superficiale ma non troppo Caroline, è dolce come un cupcake, ma non è (quasi mai) smielata.
- Fa ridere.
- I personaggi di contorno (Earl, Oleg, Han e Sophie) sono TUTTI idoleschi.
- Fa ridere.

Difetti
- Come da tradizione nelle sitcom, le trame sono spesso esili.
- Fa venire una gran voglia di cupcake. Cosa che potrebbe farvi mettere su 2 o 3 etti per episodio. Considerando che sono 24 episodi a stagione, fate voi due calcoli...

Personaggio cult
Sophie, interpretata da Jennifer “mamma di Stifler” Coolidge.

"Eppure sono sicura ci sia un politico più incompetente di me...
Ah sì, quell'italiano piccoletto che mi guarda sempre il culo!"
24. Veep
(stagione 1)

Cos’è
La vita di una Veep, ovvero una Vicepresidentessa degli Stati Uniti molto simil Sarah Palin.

Pregi
- Julia Louis-Dreyfus è riuscita a creare un personaggio a tutto tondo, nel senso di esilarante al 100%, evitando di fare una semplice parodia macchietta di Sarah Palin. Che di suo fa già parecchio ridere, come politica.
- Lo staff di supporto della Vicepresidentessa è composto da una manica di imbecilli come pochi altri.
- È l’occasione per rivedere Anna Chlumsky, la ragazzina di Papà, ho trovato un amico e Il mio primo bacio.

Difetti
- L’umorismo presentato dalla serie non è immediato, richiede un minimo di pazienza. Diciamo un paio di episodi.
- La prima stagione sembra solo un assaggio e la serie dà l’impressione di dover ancora offrire il suo meglio.

Personaggio cult
Selina Meyer (Julia-Louis Dreyfus). Grandiosa. Farebbe la sua splendida figura anche al consiglio regionale della Lombardia.

"Quando non riesco a dormire, vado su Pensieri Cannibali.
Mi concilia il sonno..."
23. Pretty Little Liars
(stagioni 2 e 3)

Cos’è
Le avventure e i misteri delle 4 bugiardelle che cercano di risolvere il caso della morte della loro amica Laura Palmer Alison DiLaurentis.

Pregi
- La serie sa ancora come intrigare.
- La (discussa) risoluzione del mistero su chi sia A a me è piaciuta.
- Mona (Janel Parrish) in versione psicopatica.
- Vedente o non vedente, Jenna (Tammin Sursok) continua a essere inquietante. Quasi quanto la Signora del Ceppo di Twin Peaks.
- L’episodio di Halloween è stato piuttosto riuscito (anche se non a livelli di quello dell’anno scorso).
- La più cessa della serie è comunque una figa spaziale.

Difetti
- Com’era prevedibile e inevitabile, arrivati alla terza stagione i misteri sono sempre più tirati per le lunghe.
- La sottovicenda di Ezra (Ian Harding) che a quanto pare ha un figlio, ma non è che ce ne freghi più di tanto.
- L’altra sottovicenda dell’amico di Aria che partecipa a una specie di Fight Club. E allora?

Personaggio cult
Hanna Marin (Ashley Benson), che anche nei momenti di maggior pericolo riesce a parlare di cazzate totali.

"Puoi parlare più forte? C'è una band di scalmanati nello studio a fianco
che suona la sua musica da ggiovani a tutto volume e non sento un tubo..."
22. Nashville
(stagione 1)

Cos’è
La scena country di Nashville, con la rivalità tra due primedonne che rappresentano la vecchia e la nuova generazione del genere e qualche emergente che cerca di sfondare.

Pregi
- Una bella e tradizionale atmosfera all-American, non troppo distante da un Friday Night Lights, solo con le chitarre acustiche al posto delle palle ovali da football.
- Per quanto non sia un patito scalmanato del genere, ogni tanto fa piacere sentire un po’ di country, anche se nella sua accezione più commerciale.
- Powers Boothe è un cattivo coi fiocchi e nei prossimi episodi speriamo gli sia concesso più spazio.
- Vi piacciono le MILF? C’è Connie Britton.
- Vi piacciono le teen? C’è Hayden Panettiere.
- Vi piacciono i FILF? Ci sono Charles Esten e Eric Close.

Difetti
- Alcuni risvolti un po’ troppo soapposi e patinati.
- La sottotrama politica, sviluppata in maniera molto stereotipata.

Personaggio cult
Scarlett O’Connor, la timida cameriera che rischia di trasformarsi nella vera rivelazione country cittadina, interpretata da una Clare Bowen da tenere d’occhio.

"YEEEAH! Beccatevi questo, zoccole country di Nashville!"
21. Skins
(stagione 6)

Cos’è
La serie teen UK per eccellenza che continua a rinnovarsi, proponendo sempre personaggi e storie al passo coi tempi.

Pregi
- Quante serie teen, o quante serie in generale, alla sesta stagione possono vantare ancora una simile freschezza?
- Alcuni episodi davvero notevoli, su tutti quello dedicato al metallaro Rich alle prese con un tragico lutto…
- La morte di uno dei protagonisti ha regalato un velo di tristezza ma anche una maggiore profondità a questa terza generazione di Skins.

Difetti
- La prima generazione di Skins rimane sempre la migliore. Questa se la gioca con la seconda.
- La svolta da “stronzetta” di Franky. La preferivo quando era una disadattata.

Personaggio cult
Il mitico Alo (Will Merrick).

sabato 18 agosto 2012

Recensioni flash: roba varia

Si chiude, almeno per il momento, la rassegna di recensioni flash estive cannibali.
Se nelle giornate precedenti mi ero sforzato di unire le varie pellicole in qualche (spesso pretestuoso) modo, per questo ultimo appuntamento mi sono semplicemente limitato a raggruppare gli altri film di cui ancora non avevo parlato.
Elementi in comune? Fondamentalmente: nessuno.

"Tienimi la manina."
"Non ci penso neanche, Robert."
"Veramente non ce l'avevo con te Noomi, dicevo a Jude!"
Sherlock Holmes 2: Gioco di ombre
(USA 2011)
Titolo originale: Sherlock Holmes: A Game of Shadows
Regia: Guy Ritchie
Cast: Robert Downey Jr., Jude Law, Noomi Rapace, Jared Harris, Kelly Reilly, Stephen Fry, Geraldine James, Gilles Lellouche, Rachel McAdams, Eddie Marsan
Genere: investig-attivo

Non avevo amato Sherlock Holmes 1. Anzi, avevo sbadigliato parecchio con Sherlock Holmes 1. Con questo Sherlock John Holmes 2 le cose non è che siano cambiate parecchio, però se non altro l’ho apprezzato un filino di più. Un filino. Soprattutto la prima parte, giocata sul rapporto bromantico tra gli ottimi Robert Downey Jr. e Jude Law. Tra qualche momento ironico e un cicinin di malinconia che affiora nel personaggio di Sherlock, mentre vede l’amico (sicuri siano solo amici???) Watson dirigersi all’altare. Una parte che avrebbe meritato maggiore approfondimento, mentre invece nel secondo, lunghissimo, estenuante tempo si procede tra scenone action in cui l’ex Mister Madonna cerca di dare sfoggio di talento, finendo solo per risultare un terzo fratello Wachowski arrivato fuori tempo massimo. Il bullet time è passato di moda da più di 10 anni, Guy Richie Rich!
Bene Jared Harris da Mad Men come cattivo, mentre è piuttosto inutile la donna che si faceva odiare dagli uomini Noomi Rapace in ridicola versione Zingara. Spero almeno che faccia calare la luna nera su Sherlock prima che decidano di fare un terzo capitolo.
Lo so, non mi illudo: tanto lo faranno comunque…
(voto 5,5/10)

"Dici a me? Ma dici a me? Con chi stai parlando? Non ci sono che io qui. "
Albert Nobbs
(UK 2011)
Regia: Rodrigo Garcia
Cast: Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Johnson, Janet McTeer, Pauline Collins, Jonathan Rhys-Meyers, Brendan Gleeson
Genere: trans

Albert Nobbs, o anche Albert Snob. Nel senso che lo potete snobbare tranquillamente.
La storia di partenza era pure una di quelle dal notevole potenziale: nella Dublino del XIX secolo, la protagonista è una donna che si finge uomo per lavorare come cameriere in un hotel. Per la serie: c’è gente che fa strane cose nella vita…
Uno spunto che poteva mettere in gioco una serie di questioni parecchio complicate e interessanti, come la confusione sessuale, il travestitismo (Almodovar c’avrebbe sguazzato come un bambino che fa il bagno con le paperelle), il maschilismo della società di allora, magari riflesso in quello della società attuale.
Invece, nulla di tutto questo. Albert Nobbs si limita ad essere un episodio mal riuscito di Downton Abbey, con una qualità nei dialoghi parecchio inferiore, ed è un filmetto in costume che non va da nessuna parte.
Nonostante la nomination agli Oscar e gli osanna vari ricevuti in giro, ho trovato davvero rigida l’interpretazione di Glenn Close. Attrice spesso strepitosa, da Attrazione fatale alla mia amata serie tv Damages, ma che qui si limita ad essere un manichino, o un mimo come giustamente notato da Perso nella sua rece.
Tra le poche cose da salvare non c’è nemmeno Janet McTeer, pure lei inspiegabilmente nominata agli Oscar come miglior non protagonista, bensì la ormai solita piccola grande Mia Wasikowska, a 22 anni già una garanzia del cinema mondiale.
Per il resto: Albert Snob, un film da snobbare.
(voto 4/10)

"Ci ha dato lo stesso voto di Albert Nobbs? Facciamo saltare in aria questo sito!"
Four Lions
(UK 2010)
Regia: Christopher Morris
Cast: Riz Ahmed, Arsher Ali, Nigel Lindsay, Kayvan Novak, Adeel Akhtar, Benedict Cumberbatch
Genere: auto sbranato

Ottima l’idea di partenza: sdrammatizzare su un gruppo di terroristi/pseudo-terroristi islamici. Risultato? Per nulla divertente come commedia, assolutamente non credibile come pellicola seria. Anche la meno riuscita delle puntate di South Park è molto più feroce, spassosa e politically incorrect di questo dimenticabile e inutile filmetto, con quattro agnellini altroché leoni che fanno passare Borat come il re della satira politico-religioso-sociale.
Io che parlo male di una produzione britannica è una cosa che non si vede praticamente (quasi) mai, figuriamoci quando ne stronco due. Eppure, Albert Nobbs e Four Lions sono due film davvero usciti male, let’s say the truth, all the truth and nothing but the truth.
(voto 4 (lions)/10)

"Che i Sex Pistols non si demoralizzino.
Anche al primo concerto di Justin Bieber eravamo in pochissimi..."
24 hour party people
(UK 2002)
Regia: Michael Winterbottom
Cast: Steve Coogan, Paddy Considine, Shirley Henderson, Danny Cunningham, Lennie James, Andy Serkis, John Simm, Sean Harris, Simon Pegg
Genere: Madchester

Film che racconta, che fa (ri)vivere la scena musicale di Manchester tra la fine dei 70s e l’inizio dei 90s, attraverso la Factory Records, i Joy Division, gli Happy Mondays, il club Hacienda. Al centro di tutto ci sta il giornalista, produttore e mattatore della scena Tony Wilson, interpretato da un Steve Coogan non eccezionale, ma d’altra parte è un attore che a me fa piuttosto cacare ed è il limite maggiore del film. A parte questo nemmeno troppo piccolo dettaglio, la pellicola è una gran bella avventura sonora tutta da vedere e da ascoltare, sebbene la figura di Ian Curtis sia trattata un po’ alla ca**o di cane, soprattutto in confronto a Control, e la regia di Michael Winterbottom non è che faccia gridare al miracolo, nonostante qualche pretestuoso tentativo arty qua e là.
Il suo pregio è però quello di essere un film in cui si sente l’eccitazione per la musica, vissuta con grande partecipazione, passando dal punk alla dance. This is Madchester.
(voto 7-/10)

"Hai preso i Coco Pops? Certo che tu i tuoi figli li vizi proprio!"
Animal Kingdom
(Australia 2009)
Regia: David Michod
Cast: Joel Edgerton, Jacki Weaver, Guy Pearce, Ben Mendelsohn, Luke Ford, Laura Weelwright, Mirrah Foulkes
Genere: animalesco

Pellicola australiana criminal-famigliare che parte con buone intenzioni, qualche battuta divertente che avrà fatto sghignazzare parecchio Tarantino (dichiarato estimatore del film), ma quando l’unica idea di regia è piazzare un paio di ralenty ogni tanto, forse c’è qualcosa che non va. Una visione che potenzialmente poteva piacermi parecchio e che invece, non so perché, mi ha solo infastidito parecchio, pessimo finale compreso. Bah.
Che sia un film pulp, molto pulp, pure troppo?
(voto 5/10)

venerdì 16 dicembre 2011

Cineporcellone

La scorsa settimana era sembrata una bella boccata d’ossigeno per i cinema italiani, ma comunque più apparente che reale. Un film capolavoro come Enter the void è infatti uscito tipo in appena 6 sale in tutto lo Stivale e il promettente The Artist giusto in una ventina. E adesso arriva l’ondata dei cinepanettoni, che se non altro mi danno l’occasione per unirmi, in un clima quasi natalizio di pseudo-addio alle armi, alle bottigliate lanciate dal mio blogger rivale Mr. Ford.
Ecco quindi i nostri commenti sui film del weekend cinematografico italiano (più un paio di recuperi che ci erano sfuggiti la scorsa settimana, Monsters e Campovolo, ma la colpa NON è mia bensì di Ford!)

"Ao' so' ormai 42 anni che faccio i cinepanettoni. Dite che me la danno la pensione?"
Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti
Il consiglio di Ford: devo proprio dire qualcosa?
Vacanze di Natale a Cortina. Un film di Neri Parenti. Il ritorno al passato di Christian DeSica e soci.
Scusate, mi assento un secondo.
Devo aver fatto indigestione prima ancora che comincino le Feste.
Il consiglio di Cannibal: il panettone è l'unico dolce che non mi piace, figuriamoci il cine(?)panettone
Probabilmente ispirati dal Natale al Polo Nord presente in Boris - Il film, Christian De Sica e compagni (compagni? ormai mi sa che è rimasto solo…) hanno deciso per la più vicina Cortina d’Ampezzo (demmerda, battuta molto probabilmente presente nel film).
Dopo il mezzo flop di Natale in Sudafrica che mi sono sacrificato a recensire qui, per questo episodio prevedo incassi decenti ma ancora più fiacchi. L’epoca del berlusconismo è finita, ormai il nuovo governo anziché alla commedia vanziniana si ispira al dramma alla Laura Morante, vedi le lacrime della Fornero, negli ultimi tempi sono venuti fuori altri comici campioni di incasso (Checco Zalone, I soliti idioti, Albanese…). E poi il cast: Sabrinona Ferilli è sempre un bel donnino, però ormai non è che eserciti tutto ‘sto richiamo, e per attirare i ggiovani pare cia sia allora Willwoosh (Guglielmo Scilla). Ma perché l’ha fatto??? Per i soldi e la celebrità, naturalmente, ma spero almeno che con il suo cachet finanzi la seconda stagione di Freaks!


"Mr. Ford ne ha sganciata una... meglio non rischiare!"
Monsters di Gareth Edwards
Il consiglio di Ford: incontri ravvicinati di un altro tipo.
Questo l'ho già visto qualche tempo fa, stimolato proprio dall'entusiastica opinione del Cannibale. Ovviamente, a me è parso molto meno esplosivo di quanto non sia sembrato a lui, ma c'è da dire che, pur essendo ben lontano da District 9, parliamo di un prodotto che - almeno qui da noi -, avercene.
Il consiglio di Cannibal: non fate i monsters, guardate Monsters!
Splendido esempio di fantascienza fatta più con le idee e il cuore che non effetti speciali e soldi, è un piccolo grande on the road movie britannico costruito tutto su due personaggi. Se vi è piaciuto Cloverfield, non fatevelo scappare e recuperate pure la mia recensione entusiastica (alla facciazza di quel monster di Ford).

"Vorrei dedicare il prossimo pezzo al mio fan n. 1: Mr. Ford.
Però smettila di lanciarmi orsacchiotti di peluche, che c'ho la casa piena!"
Ligabue: Campovolo 2.0 3D di Marco Salom
Il consiglio di Ford: leggero, nel vestito peggiore.
Prima che il Cannibale cominci a fare insinuazioni, lo dico io. Ai tempi di Buon compleanno Elvis - e dei dischi precedenti - Ligabue mi piaceva molto, e negli anni dell'adolescenza lo vidi più volte in concerto.
Poi il buon Luciano si è arricchito, ha cominciato a sfoderare film pessimi - Da zero a dieci, uno dei più brutti film italiani degli ultimi vent'anni - e a sparare fuori dischi che sono uno la fotocopia sbiadita dell'altro.
Ora, con un discreto anticipo sull'età, è ridotto un pò come Vasco.
Come se non bastasse, ci mette pure il 3D, che personalmente detesto.
Oltretutto, un concerto al Cinema è una roba che fa sobbalzare le mie bottiglie. Pessimo.
Il consiglio di Cannibal: meglio al Campo Santo che a Campovolo
Figuriamoci se il Ford non era uno di quelli che quando sentono Certe notti si mettono in automatico a dondolare il braccio con l’accendino acceso… Che brutta immagine uahahah! *__*
A me lo Sfigabue non è mai piaciuto e credo che Radiofreccia sia un po’ l’unica cosa decente che abbia tirato fuori in tutta la sua carriera musical-cinematografica (più la canzone Niente paura, che non so perché ma mi piace). Questo comunque non è un suo nuovo film da regista, bensì un documentario-concerto, pure in 3D, che sembra un’operazione commerciale peggio del film di Justin Bieber. Che gente come Ligabue e Vasco siano considerati degli Dei del rock quando in un paese normale sarebbero considerati alla stregua dei Jonas Brothers dimostra lo scarsissimo livello musicale italiano… Certo, meglio il Liga del Bleahsco, ma solo perché per me un po’ chiunque è meglio di Vasco. Sì, anche Mr. Ford!
(ma Campovolo 2.0 è solo per fare giovani o significa che c'è stato anche - Santiddio! - un Campovolo 1.0?)

Noomi Rapace, che sguardo rapace! Peccato che Downey jr. non ti caghi...
Sarà mica anche lui tra gli uomini che odiano le donne?
Sherlock Holmes: Gioco di ombre di Guy Ritchie
Il consiglio di Ford: elementare, Cannibal. Questo lo si guarda.
Ho sempre amato il personaggio figlio della penna di Conan Doyle, e devo dire che la sua versione "action" interpretata da Downey Jr. non mi dispiace affatto, nonostante il primo film sia stato a mio parere fin troppo incensato.
Ora pare che ci si trovi di fronte ad un sequel in grado di superare l'originale: che sia vero o no, nella settimana dei cinepanettoni, rifiutare un film del genere è un lusso che non possiamo proprio permetterci.
Il consiglio di Cannibal: elementare un cazzo, Sherlock Ford. Io me lo risparmio!
Non amo i sequel, non ho mai amato il personaggio di Conan il Barbaro Doyle, né le serie tv o i film a lui ispirati, e nemmeno quello con il pur ottimo Robert Downey Jr.. Più che Cinema vero e proprio, mi sembra una gran furbata commerciale: prendere un nome popolarissimo della letteratura, aggiungerci un po’ di bastardaggine alla Dr. House, poi lo rendi più playboy ed action alla Iron-Man e il gioco è fatto. Nonostante questo, anzi proprio grazie a questo, prevedo che sarà il grande successo di Natale ai box-office, sia in Italia che negli USA.

Meglio vedere un po' di pussy
che Puss in Boots
Il gatto con gli stivali di Chris Miller
Il consiglio di Ford: non dire gatto se non ce l'hai in sala.
Non sono mai stato un fan sfegatato di Shrek, ma è indubbia l'importanza che per l'orco abbia avuto la presenza del Gatto con gli stivali all'interno del cast a partire dal secondo film.
Ora staremo a vedere se un lungometraggio dedicato tutto a questa spagnoleggiante palla di pelo può funzionare, oppure no.
Sinceramente, considerato il film precedente, potrebbe anche essere l'equivalente di una montagna di sabbietta zozza, e sarebbe comunque meglio.
Il consiglio di Cannibal: mandate al cinema i vostri gatti, che si divertiranno, ma voi disertate pure
Mi sono piaciuti i primi due Shrek per la loro originalità e per il sovvertire le classiche regole delle fiabe. Poi con questa saga ho detto basta. A 10 anni di distanza tirano fuori pure lo spinoff con il gatto con gli stivali che sì per qualche minuto è anche un bel personaggio, ma farlo protagonista di un intero film mi sembra esagerato… Adoro i gatti, ma mi sa che per ‘sto film sgattaiolo via.

"È stata una manovra dura e ci è costato chiedere sacr... Scusate ho sbagliato discorso.
Allora: ho mollato la Canalis perché era un po' fredda a lett... ho sbagliato di nuovo.
Mi volete passare il discorso giusto?"
Le idi di marzo di George Clooney
Il consiglio di Ford: non pugnalate alle spalle il Cannibale, ma fate i carini per le Feste e portatelo al Cinema
George Clooney, oltre ad essere dipendente dal caffè, è anche un regista dal discreto talento, che ha abituato le platee ad opere decisamente interessanti.
Se, inoltre, della partita è anche la star nascente Ryan Gosling, le cose potrebbero decisamente farsi interessanti.
Dovessi puntare su un film questa settimana, sarebbe questo.
Il consiglio di Cannibal: da ve-de-re!
Il lancio a dicembre di un film che si chiama Le idi di marzo mi sembra pensato apposta per far saltare per aria le menti del pubblico che in massa farà la fila per il cinepanettone…
Giorgione Clooney mi sta simpatico, come attore mi è piaciuto soprattutto in Tra le nuvole ma non è tra i miei preferiti in assoluto, come regista è bravo ma finora ha dimostrato un gusto troppo classico per i miei, di gusti, però con questo film le premesse per convincermi totalmente ci sono e sembra un thrillerone politico dal supercast per cui ho aspettative molto alte. Vedremo se saranno mantenute…


"Macché bischerate come Puss in Boots, io faccio film solo per la pussy!"
Finalmente la felicità di Leonardo Pieraccioni
Il consiglio di Ford: questo titolo verrà buono quando Pieraccioni smetterà di fare film.
Ho sempre detestato Pieraccioni e tutti i suoi amichetti toscani dalla comicità spicciola, il buonismo di fondo e la fantascienza che vede sempre questo bolso, sfigato e bruttarello protagonista portarsi a casa la più figa del paese - e non solo -.
Quasi quasi, piuttosto che vedermi questo, mi schiaffo Vacanze di Natale.
O più realisticamente, fingerò che entrambi non esistano.
Il consiglio di Cannibal: Pieraccioni non lo detesto, mi sta più che altro indifferente. Il suo primo film I laureati mi era sembrato addirittura carino (sì, l'ho detto!), mentre il super successone de Il ciclone è una cosa che ancora oggi non ho mai compreso del tutto… I suoi ultimi non li ho più visti e mi sa allora che tra un po’ è ora di una bella recensione-bagno di sangue pure per il Pirlettoni. Così per una volta faccio contento il mio rivale Ford, ma solo se farà il bravo. Altrimenti carbone!

martedì 9 febbraio 2010

Sherlock Downey Jr.

Sherlock Holmes (2009)
Regia: Guy Ritchie
Cast: Robert Downey Jr., Jude Law, Rachel McAdams, Mark Strong

I film di Guy Ritchie, nonostante il ritmo volutamente uptempo e lo stile fracassone, hanno un effetto soporifero su di me. L’ex mister Madonna continua a scimmiottare i colleghi contemporanei (Boyle, Fincher, Tarantino, Wachowski Bros.) senza possedere però un briciolo di personalità propria. Nella scena del combattimento underground di questo “Sherlock Holmes” ad esempio vengono citati sia “Matrix” che “Fight Club” in un colpo solo. È la scena più interessante dell’intero film. E con questo ho detto tutto sull’originalità di un prodotto che non si fa mancare anche una articolata trama di poco interesse che ammicca forse più a Dan Brown che a Conan Doyle.
La baracca allora la tiene in piedi da solo uno strepitoso Robert Downey Jr., con il suo Sherlock Holmes cinico ma geniale nelle intuizioni come il Dr. House, ma senza bastone e in versione più atletica e action.
Davvero strana, la storia di questo attore. È da gli anni Ottanta, dalla sua ottima performance in "Al di là di tutti i limiti" (1987) tratto dal romanzo “Meno di zero” di Bret Easton Ellis, che tutti dicevano dovesse esplodere, senza che questo accadesse mai. Anzi, è imploso a causa di una vita troppo sex drugs & rock’n’roll. Quando tutti, probabilmente persino lui, lo davano per finito, non solo è risorto dalle ceneri grazie a Ally McBeal e a una serie di piccoli ruoli in piccoli film, ma è diventato a sorpresa uno dei pochi attori (insieme a Johnny Depp e Will Smith) oggi in grado di garantire grandi incassi.
Meno in parte invece Jude Law e Rachel McAdams. Ma che colpa ne hanno, data la pochezza dei personaggi loro affidati?
Per arrivare alla conclusione del caso Holmes con maggior fretta di quanto faccia lui con i suoi arzigogolati ragionamenti, si tratta di un discreto pop-corn movie d’avventura/azione. Genere che sopporto a fatica, come il regista. Elementare, Ritchie!
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