Visualizzazione post con etichetta simona molinari. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta simona molinari. Mostra tutti i post

sabato 22 febbraio 2014

LE CRONACHE DI SANREMO 2014, QUARTA NOTTATA




Devo farvi una confessione. Negli scorsi giorni ho sopportato di tutto, come le mie cronache della prima, della seconda e della terza serata hanno testimoniato, ho fatto l'uomo temerario senza paura di niente, sono stato il Patrick de Gayardon dei blogger, capace di reggere stoicamente a esibizioni fiume di Claudio Baglioni e Renzo Arbore (che in questo momento stanno ancora suonando all'Ariston). Ieri sera, o meglio ieri notte, devo ammettere di aver vacillato.
Non è nemmeno stata una serata terribile, gli "artisti" grazie alle cover hanno potuto proporre brani migliori dei loro in gara, sebbene con reinterpretazioni per lo più poco memorabili. Quando è arrivato Enrico Brignano sono però davvero andato in crisi. Per fortuna la sua apparizione è stata breve, ma di certo non indolore.
Al di là di una qualità musicale bassissima, o dell'assenza pressoché totale di umorismo, a dominare questo Festival è la Noia. Non sta succedendo niente. Non ci sono manco le belle polemiche de 'na vorta. Per esempio, Riccardo Sinigallia è stato escluso dalla gara e  non si mette a urlare, non fa manco ricorso e tutto finisce nel volemose bene con Fazio che lo invita a suonare stasera la sua canzone, tra l'altro l'unica bella del Festival insieme a quella dei Perturbazione. Giusto così, per carità, però una bella polemica, un bel casino ci starebbe bene. Giusto per ridestarci dal coma in cui Fazio c'ha spediti per tutta la settimana.

Passiamo ora a quello che è successo ieri. O meglio quello che non è successo, visto che è stata una puntata all'insegna della calma piatta.

Marco Mengoni apre la quarta serata del Festival cantando un pezzo di Sergio Endrigo. Il fatto che Mengoni sia trattato come il nome di spicco della nuova musica italiana deve far riflettere, gente. Uh, se deve far riflettere.
E adesso, via ai concorrenti in gara alle prese con la cover di un pezzo più o meno storico della canzone nazionale.

Perturbazione
Al cantante dei Perturbazione non frega niente del pezzo di De Gregori che hanno scelto di reinterpretare. Il cantante dei Perturbazione si vuole fare la donna cannone Violante Placido. Mica scemo.
Come se la cava lei a cantare? Stona 8 note su 7, e nonostante questo riesce a sembrare meglio come cantante che come attrice. Non ho visto tanti suoi film, ma quelli in cui ho avuto la sfortuna di imbattermi mi sono bastati. Dico solo The American. La perdono perché a Sanremo era dalla prima serata che non si vedeva un po' di figa.
(voto 6/10)

Dicono su Twitter
Stonante Placido.

Dove starà guardando il cantante dei Perturbazione?


Lui sempre più disinteressato alla canzone, lei imperturbabile

 Alla fine lei se ne accorge e si copre

Francesco Sarcina
Non sopporto Francesco Sarcina e non sopporto Zucchero. Per fortuna, per suonare "Diavolo in me" (uh, un pezzo satanista a Sanremo!), Sarcina non arriva da solo, ma in compagnia di Riccardo Scamarcio e di una bassista sexy, più sexy che bassista. Riccardo Scamarcio mi sta abbastanza simpatico. Ma soprattutto, mi sta mooolto simpatica la bassista diavoletta. Nel complesso la nuova Sarcina band mi sembra quindi mille volte meglio de Le vibrazioni.
(voto 6+/10)

Scamarcio mi aspettavo entrassi in moto con Babi dietro

Scamarcio recitava meglio in Tre Metri Sopra il Cielo.

Mi farei tamburellare volentieri il culo da Scamarcio

A questo punto voglio l'Arcuri a suonare il sax

Per ora la bassista diavoletta la miglior cosa di


Frankie Hi-nrg
Frankie Hi-nrg e Fiorella Mannoia suonano su note swing-jazz d'altri tempi.
Nel senso che era da tempo che non si sentiva roba del genere in tv.
E non ci mancava...
(voto 5/10)

Il livello di arrapamento all'Ariston ieri sera era altissimo.
Ecco il tentativo di stupro di Frankie Hi-nrg.

Noemi
Noemi arriva da sola, senza ospiti ad accompagnarla. D'altra parte ha fatto X-Factor, di Amici non ne ha. Peccato non abbia manco l'X-Factor.
E anziché La solitudine di Laura Pausini sceglie di cantare un pezzo di Fossati. In maniera fastidiosa.
(voto 4/10)

duetta con il cattivo gusto. Brava

Dopotutto carnevale è vicino


Quando non è sul palco dell'Ariston però è meglio. Insomma...

Francesco Renga
Francesco Renga + Kekko dei Modà.
Mi aspettavo il peggio, invece non hanno strillato nemmeno più di tanto. Penosi ma non penosissimi.
Che delusione!
(voto 3/10)

oddio due antifurti

e kekko cantano insieme? Io intanto sniffo una moment per precauzione.

Bennato a Renga + Kekko: "Seconda stella a destra e poi dritto fino a fanculo..."

Sento della tensione erotica però

Nome: Kekko Cognome: Dei Modà.

Renga come il cantante dei Perturbazione. Ma a lui interessa qualcos'altro...

Silvan
Direttamente da Las Vegas Las Sfigas arriva Silvan. E' sempre più il festival dei giovani e delle novità.

L'età di si deduce con una datazione al carbonio14.

si era esibito più volte per Garibaldi.

Con la sola imposizione delle mani farò crollare gli ascolti più del solito.

Meno male che almeno loro si divertono.

Ron
Ron canta Dalla.
Sbadigli.
(voto 4/10)

 Ritwittato da 
Ron mi ricorda un playmobil.



Arisa
Arisa insieme ai WhoMadeWho, ottimo gruppo danese di electro-pop-rock, rifà Battiato in maniera frizzante e simpatica. Finalmente un pezzo che va controcorrente rispetto al tema dominante di questo Festival: il suicidio.
Mi sono proprio piaciuti, cuccurucucu paloma.
(voto 7/10)

Arisa è bravissima, questa versione è azzeccata e voi siete i soliti NOIOSONI.


Gino Paoli
Omaggio alla tradizione dei cantautori liguri. Du palle.
Poi per fortuna canta "Il cielo in una stanza", che è sempre poesia pura.
Però mo' basta.

Chi ha rubato gli occhi a Geeno Paoli?

E dopo il virtuosismo al piano..c'eraaa una voltaaa una gatta che aveva una macchia neeera sul viso e una vecchia soffitta...

Applaudite anche voi Gino Paoli. Potrebbe essere l'ultima volta. [


La finale delle Nuove Proposte arriva incredibilmente prima della Mezzanotte.
Le esibizioni. Per i risultati bisognerà invece aspettare che spunti l'alba...

"Eccomi, sono l'Alba. Mi avete chiamato?"

Diodato
Un po' una lagna, questo Diodato. D'altra parte chi non lo è, a Sanremo?
Vorrebbe essere Jeff Buckley, mi sa che finirà presto per essere il nuovo Kekko dei Modà o al massimo il nuovo Marco Mengoni.
(voto 6-/10)


Zibba
Al primo ascolto il suo mi era sembrato un pezzo carino. Al secondo mi ha già stufato. Cosa succederà al terzo? Morirò?
(voto 6-/10)


Rocco Hunt
Il rapper salernitano non è un fenomeno, ma sa il fatto suo. Apprezzabile la sua carica, anche se dovrebbe tener conto di non trovarsi allo Shelter, il locale in cui si tengono le rap battles di 8 Mile, bensì all'Ariston.
(voto 6+/10)

Rocco Hunt a Sanremo:"Voglio vedere tutti con le mani su". Rocco in prima fila il più giovane c'aveva 20 anni durante il concilio di Trento.


The Niro
Si sente che è cresciuto con i Radiohead. Non è certo Thom Yorke, però è bravino. Tra i ggiovani è quello di maggior talento, peccato non si applichi. Questa era la sua grande occasione per farsi notare, peccato abbia cannato canzone. Mi sa che è meglio che torni a cantare in inglese, perché il testo della sua "1969" fa pena: "Stati Uniti mai più/Così Uniti mai più."
Robert De Niro ti chiederebbe: "Ma che minchia canti, picciotto?".
(voto 6,5/10)


Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots
Nel blu dipinto di blu rifatta purtroppo più in chiave Gualazzi che non Beetroots.
Tommy Lee alla batteria è molto professionale, non mostra nemmeno il suo strumento più celebre: il bigolo.
(voto 5,5/10)

Grazie Sanremo. Io di tommy lee avevo visto solo il pisello, fino ad oggi.


Cristiano De André
Cristiano De André canta una canzone del padre.
Noooo, ma daaaaaaaai, e chi se l'aspettava?!?
(voto 5/10)

Quando uno vive di luce riflessa e non fa niente per nasconderlo.


Renzo Rubino
Un insopportabile duetto stile musical di Renzo Rubino con Simona Molinari.
Ma c'è una nota positiva: grazie a Simona Molinari finalmente all'Ariston si è vista un po' di figa. Nel senso che l'ha proprio fatta vedere. Sotto il vestito niente.
(voto 4/10)

Guarda Simona che è inutile che ammicchi, a lui piace la verga tesò.


Enrico Brignano
Davvero terrificante, peggio di qualunque horror.
Questa notte ho dovuto dormire con la luce accesa per la paura.


Giusy Ferreri
Giusy Ferreri accompagnata dagli attori Alessandro Haber e Alessio Boni versione senzatetto.
Che pesantezza.
(voto 4/10)


Antonella Ruggiero
La voce di Antonella Ruggiero è un'arma di distruzione di massa.
(voto 0/10)


Giuliano Palma
Giuliano Palma canta un pezzo di Pino Daniele. Certo che poteva scegliere di meglio...
(voto 5/10)

Dire "Abbasso la noia" al Festival di è come entrare in chiesa e tirare un bestemmione


Riccardo Sinigallia
Nonostante sia stato squalificato dalla gara ufficiale, Fabio Fazio il buonista non gli ha giocato un tiromancino e gli ha permesso di esibirsi lo stesso. Lui ha portato con sé sul palco Marina Rei (sempre evitabile), Laura Arzilli (sempre sconosciuta) e Paola Turci (sempre figa).
(voto 6/10)


Paolo Nutini
Come primo pezzo canta Lucio Dalla. Caruso. Applausi. Quindi fa due canzoni del suo repertorio. Applausi pure per quelli.
Lui è un gran figo, ha una voce pazzesca, e i suoi brani sono più che validi. In mezzo al branco di incapaci in cui è stato costretto a esibirsi poi fa la figura del genio della musica.
(voto 8/10)

Grazie : brividi prima, ormoni impazziti poi. Ah!

Questa serata di valeva la pena solo per lui


In chiusura di serata, a un orario ormai improbabile, arriva l'annuncio dei premi ai giovani.
Il premio della critica lo vince Zibba... bah. Credo sia il classico tipo che rivedremo giusto una volta l'anno, sempre qui sul palco di Sanremo.
E il vincitore delle Nuove Proposte è...
Rocco Hunt.
Ebbene sì. Il rap trionfa a Sanremo.
Ok, non è Kanye, non è Drake, non è Eminem e non è manco J-Ax. Però secondo me questo due copie dei suoi dischi le venderà, se non altro tra i bimbiminkia.

Per questa sera notte è tutto, ci vediamo questa sera su Twitter @cannibal_kid e domani qui su Pensieri Cannibali con il resoconto finale.
Sempre se sopravviverò a un'altra puntata del Festival più buonista, noioso e fazioso della Storia.

mercoledì 13 febbraio 2013

LA LEGGENDA DEL FESTIVAL DI SANREMO



Vi siete mai chiesti come e soprattutto perché è nato il Festival di Sanremo?
Ve lo racconto io.

C’era una volta una mamma single. Se vi state chiedendo se era gnocca, non ha alcuna rilevanza per la storia, comunque visto che proprio ci tenete a saperlo vi dico che sì, era una bella MILF. Contenti?
La mamma single MILF aveva l’IMU da pagare, un lavoro precario, non riusciva ad arrivare alla fine del mese e così decise di abbandonare i suoi due figli Romolo e Remo in un bosco. Qui furono cresciuti da una lupa. Non ci credete? Vi guardate Twilight, The Vampire Diaries, True Blood, persino Teen Wolf e tutte ‘ste serie assurde con i licantropi, e non credete che una lupa possa aver allevato due bambini?
Ci crediate o meno, Romolo e Remo erano due gemelli diversi, non la hip-hop (?) band. Romolo era più attento al mondo che lo circondava, più intelligente, sveglio, mentre Remo era un tontolone, uno più alla buona, diciamo. Nonostante le differenze tra loro, Romolo e Remo sono sempre andati d’amore e d’accordo, fino al giorno in cui si sono innamorati della stessa ragazza, Romina.
Per decidere chi tra loro due avrebbe potuto scopar sposare la fanciulla, i fratelli decisero di fare una sfida: considerata la passione per la musica di entrambi, ognuno di loro due doveva organizzare un festival di canzoni. Tutto questo nonostante Romina si sarebbe anche accontentata di un semplice doppio appuntamento con cui decidere a chi dare il suo cul cuore.
Remo organizzò allora il Festival di Sanremo, una manifestazione con artisti penosi, canzoni inascoltabili, ospiti arrivati dalla Preistoria, e il tutto si rivelò un successo clamoroso.
Romolo organizzò invece il Festival di Sanromolo, una manifestazione dedicata alla musica di qualità, con cantanti e band strepitose e super ospiti internazionali. Ma era tutto troppo all’avanguardia per il popolo, che non gradì e fermò la manifestazione con contestazione e grida: “Vai via, pirla.”
Remo sposò allora Romina e i due si accoppiarono selvaggiamente, dando vita al popolo italiano che in futuro avrebbe votato l’Unto del Signore, ascoltato sempre musica penosa e visto un film all’anno, in genere il cinepanettone. Il cinepanettone non lo fanno più? E loro allora si guardano solo Zelig e Italian’s Got Talent, tié.
Romolo invece emigrò e trovò una nuova compagna, con cui si accoppiò altrettanto selvaggiamente, però da persona più accorta usò maggiori precauzioni e diede vita a un popolo molto meno numeroso, una minoranza che non avrebbe mai votato l’Unto del Signore, che ascoltava musica ricercata e che guardava un sacco di film. Dei reietti. In pratica, degli emarginati. I discendenti di Romolo diedero vita al ControFestival, mentre i discendenti di Remo portarono avanti la tradizione del Festival di Sanremo. Un Festival che tutti avrebbero seguito, persino i discendenti di Romolo come Cannibal Kid.
Seguito, e preso per il culo.

Silvio Berlusconi
Festival di Sanremo, prima serata
(Italia 2013)
Regia: Duccio Forzano
Cast: Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Maurizio Crozza, dei cantanti (?)
Genere: sono solo canzonette
Se ti piace guarda anche: Che tempo che fa, X-Factor, Festivalbar, Amici di Maria De Filippi, Crozza nel Paese delle Meraviglie

Il Festival di Sanremo fa cagare. Ah, non è ancora iniziato? E che c’entra? Io mi porto avanti col lavoro. Lo dico subito e poi a fine serata vediamo se ho avevo torto.
L’attesissimo (?) Festival 2013 è stato aperto da una divertentissima introduzione di Lincoln di Spielberg Fabio Fazio, seguito da un nuovo brano di Verdi: Va pensiero cannibale.
Poi arriva la pure lei attesissima (?) Luciano Littizzetto, che certe volte fa anche ridere. Ma non è una di quelle volte. Fa battute sull’IMU e sul MPS, che fantasia! Peggio di me che cerco di fare battute sulla Littizzetto su Twitter. Che a me non riescono, quindi lascio la parola ad Andrea Scanzi:

Guest Twitter
Andrea Scanzi ‏@AndreaScanzi
La Littizzetto, ovvero la versione bignami di un Cinepanettone di sinistra #sanctusremus #sanremo

E adesso, via ai cantantoni in gara nella categoria Big. Perché siano considerati Big è un mistero, non chiedetemi di risolverlo, che ho già mal di testa e mal di orecchie al solo pensarci.
Ogni Big comunque propone 2 brani (di merda). Perché proporne uno solo decente sarebbe stato troppo furbo. Il pubblico da casa con il televoto decide chi andrà avanti.
Non state più nella pelle, vero? Vediamo cos’è successo.

Marco Bimbominkioni
Marco Mengoni
Sembra uno scolaretto che canta davanti a tutta la scuola.
Mi ero dimenticato perché mi infastidiva la sua voce. Ora me ne sono ricordato. Grazie Marco. Al confronto, persino la Littizzetto ha una voce soave.
“L’essenziale”, voto essenziale: 5/10
“Bellissimo”. Mai titolo per un pezzo fu più sbagliato. Voto 4,5/10

Tra i due pezzi, vince L’essenziale. Non che sia un capolavoro, ma l’altro era davvero Bruttissimo.

Guest Twitter
CapaGrezza ‏@CapaGrezza
Secondo me Mengoni ha fatto un grave errore che gli costerà molti voti: ha cominciato a cantare. #Sanremo2013

Quindi arriva come ospite Alemanno, il compagno di Lucio Dalla.
Ma ‘sti politici del Pdl non erano contro i gay?

“Basta politica. Vai via, pirla di un Cannibal!”
Okay, basta con la politica. Andiamo avanti con la garona musicale. Perché meno male che a Sanremo c’è la musica, quella bella. Sì sì, credeteci.

Matteo Renzi
Raphael Gualazzi
Sicuri sicuri sia lui? Non è Matteo Renzi che si è riciclato come cantante di pianobar?
La prima canzone è “Senza ritegno”. Certo che uno che intitola un pezzo così e lo canta così, se le va proprio a cercare: è senza ritegno per noi poveri ascoltatori. Voto 4,5/10, mezzo punto in più per le parti jazzate in cui non canta.
Secondo pezzo: “Sai (Ci basta un sogno)”. Come pianista sarà anche da sogno, ma la sua voce è da incubo. Voto 5-/10.

Ad annunciare la scelta di quale tra le due canzoni passerà il turno, dopo il buonista Fabio Fazio, finalmente arriva anche la bona: Ilaria D’amico. Annuncia che il televoto ha scelto di mantenere in vita gara la seconda. Almeno credo. Non che la scelta di una canzone piuttosto dell’altra ci cambi la vita.
Poi arriva il primo ospite internazionale, Felix Baumgartner, l’uomo che ha infranto la barriera del suono. Sicuri sicuri l’abbia infranto lui e non Marco Mengoni con un acuto dei suoi prima, oltre ad avere infranto qualche finestra?

Andrea Scanzi
Daniele Silvestri
“A bocca chiusa”. Con dei titoli così, questi cantanti ce rubano il lavoro, ce rubano.
Comunque il pezzo è l’apoteosi del buonismo tanto adorato da Fabio Fazio, non certo da me. Voto 5/10
“Il bisogno di te”. Pezzo più ritmato. Quasi dance. Ma anche il “Va pensiero” sarebbe risultato più ritmato di “A bocca chiusa”. Voto 5,5/10

Va avanti “A bocca chiusa”. Viva il buonismo!
Poi arriva anche Valeria Bilello. Con tutto il bene che le posso volere, non si capisce che cosa ci faccia qui. Appare più spaesata della mai dimenticata Elisatettona Cagnalis delle due passata coprofaghe edizioni condotte da Gianni Morandi.
Non dirò che rimpiango il Sanremo di Morandi, come ha fatto qualcuno, perché era qualcosa di davvero inguardabile. Però certo che pure quest’anno mica siamo messi tanto bene…

Paola Cortellesi fatta di coca
Simona Molinari e Peter Cincotti
“Dr. Jekyll and Mr. Hide”, una canzone così palesemente ridicola, che almeno fa sorridere. E poi la Molinari è vestita come una porno stripper, quindi mezzo voto in più. Voto 5,5/10
“La felicità”. Meglio di quella di Al Bano e Romina. Ma anche delle unghie su una lavagna lo sarebbero state. 6-/10
Peter Cincotti: non pervenuto.

Arriva Maurizio Crozza. Ormai lo sapete tutti cosa è successo. È stato contestato dal pubblico dell’Ariston. Dal pubblico? Da uno o due hooligan berlusconiani, diciamo. Che poi essere contestato da un pubblico come quello dell’Ariston che si esalta ad applaudire Maria Nazionale, e dico Maria Nazionale, io lo considererei un gran vanto.
Antonio Ingroia amish
È vero, il Maurzio Crozza Show non è stato divertentissimo, soprattutto all’inizio, ma solo perché l’imitazione di Berlusconi non fa più ridere. È una barzelletta raccontata da 20 anni e ormai è passata di moda. E quando ormai nemmeno pigliarlo per il culo fa più ridere, significa che il Berluska è davvero ma davvero diventato inutile al 100%. Significa che è ora di cambiare, una volta per tutte.
Il momento in cui ha detto “Vi odio tutti” ha comunque rappresentato la prima frase sincera che ho sentito pronunciare da Berlusconi in tutta la mia vita. E poco importa che fosse un finto Berlusconi. Tanto anche quello vero ormai è solo una maschera.

Guest Twitter
Gianluca Sbagliato ‏@GianlucaWho
Propongo di dare i Berlusconiani in pasto alle Directioners e alle Beliebers. #sanremo2013

Crozza si è ripreso poi alla grande imitando Bersani e poi alla grandissima vestendo i panni di Ingroia e di Montezemolo. Non sarà il genio della comicità come qualcuno sostiene, il suo intervento è stato troppo lungo, ma in fin dei conti si è difeso bene. Considerando il pubblico di facce di merda che si trovava davanti.

Guest Twitter
Giulia Innocenzi ‏@giuliainnocenzi
L'urlo più demenziale contro #Crozza: "basta con la politica"! E su cosa fa satira, sulle melanzane alla parmigiana? #sanctusremus

Il cantante degli Eiffel 65
Marta sui Tubi
Finalmente della musica come si deve.
“Dispari”. Sembrano la versione italiana light dei System of a Down, nominano Sonic Youth e Motorpsycho, propongono un pezzo del tutto alieno a Sanremo. Con enorme facilità, i migliori della serata. Cosa che significa che arriveranno ultimi. Voto 7,5/10
“Vorrei”. Potrebbe essere la loro “Toxicity”. Voto 7+/10.

Supera il turno la seconda, “Vorrei”. Mi piaceva di più l’altra, questa è più sanremese. Per quanto i Marta sui Tubi possano essere sanremesi.

Poi arriva la coppia gay che si sposerà a New York: Cristina e Benedetta Parodi.
No? Non sono loro?
Sono Stefano e Federico. A quanto pare in Italia non si possono sposare, perché?

Guest Twitter
Massimo Coppola ‏@massimcoppola
Perché in Italia purtroppo è vietato il matrimonio tra muti.

La mamma MILF di Anna Tatangelo
Maria vergogna Nazionale
Canzone 1: voto 1/10. Perché stasera mi sento buono.
Canzone 2: voto 0/10. Adesso basta. La mia bontà e pure la mia pazienza hanno un limite. Maria, hai scassat’ u’ cazz’. Solo una manifestazione del tempo può proporre nell’anno domini 2013 una cantante neo melodica e manco mezzo accenno di sonorità dubstep o elettroniche o hip-hop. A vivere in questo paese, mi sento ogni giorno di più come Marty McFly quando suona Johnny B. Goode in Ritorno al futuro.

A dare man forte a canta Napoli arriva anche Vincenzo Montella. Non si capisce perché. Ah già, perché una volta giocava nella Sampdoria e Fazio tiene alla Sampdoria e allora a questo punto: dov’è Pietrone Vierchowod?

Quindi sempre dal mondo del calcio, arriva pure Angelo Obinze Ogbonna. Chi è, la versione fabio fazio buonista di Balotelli?

Guest Twitter
Massimo Coppola ‏@massimcoppola
Riuscitissima l'ideona di trasformare #Sanremo2013 in una grottesca pubblicità progresso.

Un'Armata di ubriaconi
Quindi è il turno dell’ospite musicale internazionale.
Ehm, più o meno internazionale.
Ehm, più o meno musicale.
Okay, è Toto Cutugno, che ci propone un brano inedito: “L’italiano.” E lo fa con l’Armata Rossa, ovvero un branco di soldati ubriachi cui Putin ha concesso una serata di libertà, per andare a fare bisboccia e saccheggiare una città a caso della Liguria.
Non per usare la solita frase trita e ritrita populista, ma noi paghiamo davvero il canone per questo?

“Basta, vai via, pirla. E pure populista di un Cannibal!”

Guest Twitter
Andrea Scanzi ‏@AndreaScanzi
Questo "La la la la la la" dell'Armata Rossa cotugnata è una porta che si apre sull'Armageddon #sanctusremus

Florence Welch.
Sì vabbé, buonanotte gente!
Chiara
Ultima in gara, per questa sera, è Chiara.
Chiiiiiii-ara?
Chiara è la vincitrice di X-Factor. A quanto dicono. E non è nemmeno così come pensavo. Ma dev’essere l’effetto Cotugno. Dopo mezzora di Toto Cutugno, che avrei gradito persino Laura Pausini…
Oddio, Laura Pausini probabilmente no, però questa Chiara sì.
La prima canzone “L’esperienza dell’amore”, è firmata da Zampaglione dei Tiromancino. In pausa dalla sua carriera come regista horror. Anzi no, perché Sanremo è molto più horror dei suoi film. Voto 6,5/10
Seconda canzone “Il futuro che sarà” scritta da Francesco Bianconi dei Baustelle e quindi respect, gente. Respect.
Oddio, il pezzo a dirla tutta non è che sembri proprio uno dei migliori mai scritti dal baustelle, comunque l’andamento tango ha il suo perché è questa Chiara sembra già meglio degli altri. Marta sui Tubi a parte, ovviamente. O è solo l’effetto Cutugno a farmelo credere? Voto 7-/10
Il televoto decreta che andrà avanti il secondo pezzo, quello baustelliano. Giusto così.

Avevano detto che le canzoni erano di una certa qualità.
Io, dopo aver sentito i primi 7 artistoni in gara, mi concentrerei su quel “certa” che può assumere un significato mooolto ampio.

Chiudo questo primo post sanremese con una proposta shock:
se vengo eletto, al primo consiglio di ministri, eliminerò il Festival di Sanremo!

“Basta politica. Vai via, pirla!”

E comunque avevo ragione fin dall'inizio: il Festival di Sanremo fa cagare.

P.S. Anche se fa cagare, ricordate di seguire il Festival Cannibale su Twitter.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com