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mercoledì 3 settembre 2014

LE MIE CANZONI PREFERITE - 70/61





La Top 100 delle canzoni preferite da Pensieri Cannibali andrà avanti per sempre e sempre e sempre?
No, dai. Non siamo giunti ancora nemmeno alla metà e sono in arrivo ancora tanti bei pezzi e tante sorprese.
Non ci credete?
State sintonizzati sulle frequenze della radio cannibale e intanto beccatevi questa nuova decina, subito dopo aver recuperato le posizioni dalla 100 alla 91, quelle dalla 90 alla 81 e poi ancora quelle dalla 80 alla 71.

"Siete pronti per fare un po' di casino?
Bene, allora andate da un'altra parte, maledetti casinisti!"


70. XTC “This Is Pop?”
This is pop?
Oh yes, it is. Ed è anche il tipo di pop che più mi piace.



69. Adele “Don’t You Remember”
La voce di Adele ha il potere di sciogliere anche il più freddo tra i cuori e persino io, ascoltando questa canzone, ogni volta non riesco a trattenere le lacrime. Devo vergognarmene?



68. Interpol “Evil”
Il male non è mai suonato così bene.



67. Siouxsie and the Banshees “Happy House”
Non fatevi ingannare dal titolo.
Questa non è una canzone house.
Né tanto meno una canzone happy.



66. Cake “The Distance”
Uno dei pezzi che più mi esaltano in assoluto.
Non lo conoscete?
E mangiatevi anche voi 'sto pezzo di torta!



65. Buzzcocks “Ever Fallen in Love (With Someone You Shouldn't Have)”
Anche i punk hanno un cuore.
E batte per chi non dovrebbe...



64. Tears for Fears “Everybody Wants to Rule the World”
Partono le note di questa canzone e subito si viene catapultati indietro negli anni Ottanta.
Non serve manco noleggiare la DeLorean.



63. Katy Perry “Teenage Dream”
Per un patito di robe teen e di musica pop e pure di tettone come me, questa non è solo una canzone.
E' un sogno adolescenziale a occhi aperti.



62. Smashing Pumpkins “Bullet with Butterfly Wings”
Tra i tanti obiettivi nella vita che non sono riuscito a raggiungere, uno dei miei più grandi rimpianti è quello di non avere mai posseduto la t-shirt con scritto "Zero" come Billy Corgan degli Smashing Pumpkins dei bei tempi. Ce la farò mai ad averla?



61. Strokes “Last Nite”
Gli Strokes dimostrano quanto sia facile scrivere una grande canzone rock'n'roll.
Basta che sia così...


venerdì 1 novembre 2013

HAUNTER, IL RICOMINCIO DA CAPO DEGLI HORROR




"Gimme five."
Haunter
(Canada, Francia 2013)
Regia: Vincenzo Natali
Sceneggiatura: Brian King, Matthew Brian King
Cast: Abigail Breslin, Michelle Nolden, Peter Outerbridge, Peter DeCunha, Stephen McHattie, Samantha Weinstein, Sarah Manninen, David Hewlett, David Knoll
Genere: ripetitivo
Se ti piace guarda anche: Ricomincio da capo, Donnie Darko, Amabili resti
Uscita italiana: ?

Pensate a come dev’essere rivivere sempre la stessa giornata.
Beh, se è stata la giornata migliore della vostra vita, la cosa potrebbe non rivelarsi nemmeno troppo male. Se invece è stata una giornata media, già di suo di routine, riviverla sempre sarebbe una routine al quadrato e poi al cubo e così via…
Quest’ultimo è il caso della giovine Lisa, una ragazzina che oggi definiremmo una emo ma che, vista l’ambientazione 80s, la definiamo invece come una dark. Tutti i giorni, Lisa viene svegliata nella sua cameretta tapezzata da poster di Joy Division e David Bowie dal frattellino bimbocagaminkia al walkie-talkie (i cellulari non erano ancora in voga), tutti i giorni indossa la sua stilosissima t-shirt di Siouxsie and the Banshees, tutti i giorni suona la musica di Pierino e il lupo al flauto, non chiedetemi perché, tutti i giorni sua mamma le scassa la uallera per il bucato, tutti i giorni la sua famiglia sta incollata alla tv a guardare una “nuova” puntata de La signora in giallo (per fortuna Distretto di polizia non era ancora stato creato), tutti i giorni è il giorno prima del suo sedicesimo compleanno, tutti i giorni si sveglia quindi con la consapevolezza che non arriverà mai a 16 anni e non potrà mai avere una festa come quelle di My Super Sweet Sixteen.
E a proposito, beccatevi questa chicca di una giovanissima Jennifer Lawrence nel promo della reality-serie di Mtv.



"Dite che se fossi nata un paio di decenni dopo
il massimo del dark sarebbero stati i Tokio Hotel?"
Tornando a noi, tornado ad Haunter, tornando a un’altra baby-star, qui nei panni della darkona Lisa abbiamo Abigail Breslin, sì proprio la Little Miss Sunshine cresciuta ma non troppo, ha ancora 17 anni e quindi ogni commento di tipo erotico sul suo conto è vietato. Dico solo che qui è passata dall'essere little miss sunshine a essere little miss darkness.
Riguardo alla sua prova di recitazione, è piuttosto convincente, non esaltante alla Jennifer Lawrence ma comunque se la sfanga.

In ogni caso, lo spunto del film Haunter, con la ragazza che rivive sempre lo stesso giorno, è geniale e pure originalissimo…

Ah, come dite?
C’è già stato Ricomincio da capo, splendida e surreale comedy con Bill Murray, tra l’altro già saccheggiata da un film con Antonio Albanese, È già ieri, e da un video di Craig David, "7 Days"?



Monday
took her for a drink on Tuesday
we were making love by Wednesday
and on Thursday & Friday & Saturday we chilled on Sunday…

Scusate, ma quando sento questa canzone non me la tolgo più dalla testa e ho paura che domani, quando mi sveglierò, la canticchierò ancora, e poi il giorno dopo ancora e ancora e ancora e ancora e ancora…

"Sei una fan degli Wham? AAAH, esci subito dal mio specchio!"
Ricomincio da capo.
Mi correggo: lo spunto del film Haunter, con la ragazza che rivive sempre lo stesso giorno, non è geniale né tanto meno originalissimo, è vero. Nonostante ciò, il film si difende abbastanza bene, perché se non altro un’idea del genere non era mai stata utilizzata all’interno di un horror, non che io sappia, e un’idea del genere si presta molto bene a un film dell’orrore.
Come si sviluppa da qui in poi la pellicola non ve lo dico per non spoilerarvi troppo. Dovete scoprirlo da voi, poiché una visione questo filmetto se la merita. Merito di un bel contesto anni ’80 ricreato come detto dal look emo pardon dark della protagonista, ma anche dalle atmosfere tese e inquietanti il giusto realizzate dal regista Vincenzo Natali.
Vincenzo Natali è quel regista che all’esordio aveva azzeccato una delle visioni più angoscianti di tutti i tempi, Cube – Il cubo, una pellicola che non ho mai capito se mi sia piaciuta o meno, mi ha fatto stare troppo male, ma che in ogni caso reputo geniale e che poi ha dato l’ispirazione per tutta una serie di horror similari come la saga di Saw – L’enigmista. Natali di recente ha poi dato i natali anche al criticatissimo Splice, un thriller animalesco vagamente alla David Cronenberg che a me non era nemmeno dispiaciuto troppo, e ora rieccolo in buona forma.
Quanto alla sceneggiatura, firmata da tale Brian King in coppia con quello che credo sia suo fratello o magari figlio visto che si chiama Matthew Brian King, riesce per quasi tutta la durata a sfuggire alla trappola della noia. Lo spunto del ripetersi delle giornate sempre uguali può rivelarsi un rischio ancor più che un'opportunità, ma il film riesce a uscirne piuttosto bene.
Se a ciò aggiungiamo che, oltre a Ricomincio da capo, mi ha ricordato (molto) vagamente anche altri miei due cult come Donnie Darko (per l’ambientazione 80s, per gli sbalzi temporali, perché la protagonista è molto dark-o) e Amabili resti (per la situazione della fanciulla, come forse capirete vedendo il film), Haunter ha superato le mie aspettative. Non molto originale, con qualche caduta di tensione verso la fine, ma comunque un buon horrorino, tra i migliori in un periodo di vacche magre per il genere come quello recente.

"Pronto, Babbo Vincenzo Natali? Quest'anno mi puoi portare uno smart phone,
che su 'sto apparecchio non posso metterci manco una app?"
Pensate a come dev’essere rivivere sempre la stessa giornata.
L’ho già scritto?
Pensate allora a come dev’essere leggere sempre lo stesso post.
Beh, se è stato il post migliore della vostra vita, la cosa potrebbe non rivelarsi nemmeno troppo male. Se invece è stato un post medio, già di suo di routine, riviverlo sempre sarebbe una routine al quadrato e poi al cubo e così via…
E a proposito di cubo, il regista di questo film è Vincenzo Natali, il regista di una delle visioni più angoscianti di tutti i tempi, Cube – Il cubo, una pellicola che non ho mai capito se mi sia piaciuta o meno, mi ha fatto stare troppo male, ma che in ogni caso reputo geniale e che poi ha dato l’ispirazione per tutta una serie di horror similari come la saga di Saw – L’enigmista.
Ho già scritto anche questo?
Oh mio Dio no, sono rimasto intrappolato dentro questo post!
AIUTOOOOOOOOOOOOOOO
(voto 6,5/10)

Questo post fa parte della Special Cannibal Halloween Week, insieme ai pezzi su Dark Skies - Oscure presenze, Truth or Dare e Stitches.




mercoledì 26 giugno 2013

31 CANZONI CANNIBALI - Parte 3


Vagamente, solo vagamente eh, ispirato dalle 31 canzoni di Nick Hornby, ecco le 31 canzoni cannibali.
Una compilation di brani che mi hanno entusiasmato, esaltato, emozionato negli ultimi tempi. Non le mie canzoni preferite di sempre, soltanto una selezione di alcune tra le mie preferite oggi come oggi. Domani sarebbero probabilmente delle altre. Chissà?
Dopo la prima decina, dopo la seconda decina, ecco la terza decina. Anzi no, questa è un’undicina. Una vera e propria squadra di calcio musicale che va a completare la mia musicassetta virtuale.

Volete downloadarle?
Per scaricare tutte le 31 canzoni cannibali in una playlist e in una botta sola, cliccate QUI


artwork by Indie Brett de L'OraBlù


Metric “Monster Hospital”




Siouxsie & the Banshees “Kiss Them For Me”




Rod Stewart “Some Guys Have All the Luck”




Dolly Parton “Jolene”




Shocking Blue “Send Me a Postcard”




Soulwax “E-Talking”




Public Image Ltd. “Death Disco”




Yeah Yeah Yeahs “Heads Will Roll”




Jay-Z and Kanye West feat. Frank Ocean “No Church in the Wild”




Rufus Wainwright “Going to a Town”




Sam Cooke “A Change Is Gonna Come”



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