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martedì 26 agosto 2014

JAMES BOND, LA SPIA CHE ARRIVAVA IN EDICOLA





Il mio nome è Kid. Cannibal Kid. La mia missione di oggi non è quella di agire sotto copertura e non è quella di nascondere qualcosa. Oggi vi faccio la spia riguardo a un’iniziativa molto intrigante in arrivo nelle edicole di tutta Italia nei prossimi giorni grazie alla collana di DVD “007 James Bond Collection”, proposta in allegato con La Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera e che potete trovare anche sullo Store Gazzetta.
Il primo appuntamento previsto il 27 agosto è dedicato a Skyfall, la pellicola più recente della serie con Daniel Craig nei panni della spia al servizio di Sua Maestà la Regina. Un ottimo action movie che, nonostante la mia diffidenza iniziale, è riuscito a convincere persino me. E non solo per merito del tema sonoro da Oscar cantato da Adele, ma perché è un film che nel suo genere funziona alla grande.

Dopo l’avvincente Skyfall, sarà quindi il turno delle altre pellicole dedicate a 007. 24 DVD che offrono un’occasione perfetta per ripercorrere le gesta di James Bond sia per chi, come me, fino a pochi mesi fa ne era sempre stato a digiuno e ha quindi bisogno di lezioni di recupero sul personaggio, sia per chi invece è già un fan della serie e aspettava il momento giusto per collezionare i vari films, da Missione Goldfinger a Mai dire mai, passando per GoldenEye, Casino Royale e La spia che mi amava.
Un appuntamento da non mancare per decidere finalmente chi è stato il miglior Bond di tutti i tempi: Sean Connery, Roger Moore, Daniel Craig, Pierce Brosnan, Timothy Dalton o George Lazenby?
Ma soprattutto, cosa ancora più importante, qual è stata la Bond girl più sexy tra tutte?
C’è chi dirà Ursula Andress, e mica a torto. C’è chi preferisce Halle Berry, Jane Seymour, Barbara Bach, Corinne Cléry, Carole Bouquet, Famke Janssen, Teri Hatcher, Denise Richards, Sophie Marceau, Rosamund Pike, Olga Kurylenko, Gemma Arterton o la più recente Bérénice Marlohe.
La mia preferita è invece un’altra: Eva Green in Casino Royale. E la vostra?

sabato 9 marzo 2013

SKYFALL, NON MI HAI FATTO SKYFO

Skyfall
(UK, USA 2012)
Regia: Sam Mendes
Sceneggiatura: Neal Purvis, Robert Wade, John Logan
Cast: Daniel Craig, Judi Dench, Javier Bardem, Ralph Fiennes, Naomie Harris, Bérénice Marlohe, Ben Whishaw, Rory Kinnear, Albert Finney
Genere: spionistico
Se ti piace guarda anche: Il cavaliere oscuro, gli altri film su James Bond

Il mio nome è Boh. James Boh.
Se cercate qualcuno che vi dica tutto sull’agente 007, qualcuno che abbia letto tutti i libri di Ian Fleming, qualcuno che vi sappia citare ogni punto di contatto con i film precedenti, che vi faccia notare quali sono le novità di questo ultimo Skyfall, qualcuno che vi nomini tutte le Bond Girls e le canzoni usate, ecco avete sbagliato agente. A parte giusto le Bond Girls e le canzoni, io del magico e avventuroso mondo di James Bond non ne so niente.
Se cercate invece il punto di vista di qualcuno che si approccia per la prima volta a una visione bondiana, io sono l’agente che fa al caso vostro. L’ultimo Bond-vergine rimasto al mondo. Chi infatti non ha mai visto un film con protagonista 007?
Io. Fino ad ora ero sempre rimasto immune al fascino dell’agente più cool del mondo, o per lo meno della Gran Bretagna. Sarà che non mi hanno mai attirato i suoi vari interpreti. Nemmeno Sean Connery, per cui (lo so che dirò una bestemmia) ho sempre provato una congenita antipatia. Non lo so perché, a me gli scozzesi in genere stanno pure simpatici. E adoro tutto, ma proprio tutto della cultura britannica. James Bond però proprio no. Come detto, fino ad ora.

"Certo che non è giusto: Daniel Craig tutto fighetto,
mentre a me m'hanno conciato da far skyfo."
Skyfall è riuscito a riportare alle stelle l’hype nei confronti del brand Bond. Con un’operazione di marketing da ammirare e di cui ogni esperto nel settore dovrebbe prendere appunti, Daniel Craig in versione 007 si è presentato a prendere la Regina Elisabetta durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra. Un evento di nicchia, seguito giusto da qualche miliardo di persone nel mondo. Per la canzone deputata a fare da tema musicale al film è stata poi scelta soltanto la cantante che ha venduto più dischi negli ultimi anni, una certa Adele, in grado più tardi di portarsi a casa l’Oscar, cosa mai successa a un brano bondiano.
Con due mosse appena, di cui una muovendo la regina del Regno Unito e l’altra muovendo la regina della musica, il nuovo film di James Bond aveva quindi già posto le basi per uno scacco matto globale senza precedenti. Le altre due pellicole con protagonista Daniel Craig Casino Royale del 2006 e Quantum of Solace del 2008 avevano infatti risvegliato l’interesse mondiale nei confronti del personaggio, dopo la lunga parentesi Pierce Brosnan, però niente a che vedere con il successo di Skyfall, riuscito ormai a superare il miliardo di dollari di incasso a livello worldwide.
Tutto merito di un’astuta e clamorosamente riuscita operazione di marketing, oppure dietro si cela anche della sostanza cinematografica, come le numerose critiche positive ricevute dalla pellicola lasciavano intuire? Tra i soldi spesi per la campagna promozionale, alcuni sono stati utilizzati anche per pagare i giornalisti pregandoli di parlarne bene, oppure una visione la merita davvero?

James Bond a suo agio in un museo tanto quanto
un elefante in un negozio di cristalli.
Da buon agente operativo, se non altro a livello cinematografico, ho cercato di indagare per scoprirne di più. Per una volta ho messo da parte le mie resistenze nei confronti di un personaggio così affascinante per tutto il mondo, ma che a me invece non ha mai affascinato minimamente. Un incentivo me l’ha dato la regia di Sam Mendes, regista che apprezzo parecchio fin da quel gioiellino d’esordio di American Beauty. Sinceramente, mi giravano le palle a perdermi un film di Sam Mendes, di cui ho visto l’intera Opera, solo perché sono sempre stato un anti-Bond. Alla fine allora ho ceduto e… mi è piaciuto. Non mi ha magari esaltato a livelli assurdi, non m’è venuta voglia di recuperarmi tutte le altre pellicole su 007, ma se non altro Skyfall non mi ha fatto sky-fo.
E pensare che sono partito con il mirino puntato sull’obiettivo e alla prima sequenza stavo già per sparare. Una lunga, e per quanto mi riguarda poco appassionante, scenona d’azione. Un inseguimento inverosimile, ovvero proprio ciò che mi aspettavo alla vigilia. Poi invece succede l’inaspettato. A Bond sparano per davvero.
Oh, mio Dio! Per una volta che mi metto a vedere un film con 007, me lo fanno fuori subito?

"Hanno cancellato la tua serie The Hour, Ben? Mo' so' cazzi amari per tutti!"
Ovviamente Bond non è davvero morto, però il film sa sparare qualche altro bel colpo riuscito, a partire da dei titoli di testa di un’eleganza infinita, accompagnati dalle splendide note del tema musicale cantato da Adele, di diritto tra i migliori nella Storia bondiana. Per quanto non abbia una enorme, anzi, per quanto non abbia alcuna conoscenza delle altre pellicole, le canzoni usate in 007 le conosco bene e Skyfall di Adele non sfigura affatto al fianco delle memorabili “Diamonds Are Forever” e “Goldfinger” cantate da Shirley Bassey, oltre alla splendida “Nobody Does It Better” di Carly Simon.

"Bond, non vengo a letto con te finché non hai imparato a
pronunciare il mio nome correttamente. Capito?"
"Tutto chiaro, Bernarda Merlo."
La pellicola scivola poi via benissimo, nella prima parte grazie allo humour british contenuto nei dialoghi tra il roccioso Daniel Craig e il giovinastro Q interpretato dall’ottimo Ben Whishaw (uno dei protagonisti della purtroppo cancellata serie UK The Hour), grazie ai flirt innocenti con Naomie Harris e quelli meno innocenti con Bérénice Marlohe, Bond girl da togliere il fiato. E poi grazie alle atmosfere Christopher Nolan friendly in cui piomba la pellicola nella sua seconda parte, quella in cui entra in scena Javier Bardem (che a me invero non ha convinto del tutto) in versione terrorista cattivone. Tutti a scomodare il paragone con Il cavaliere oscuro e io che faccio? Devo confermare pure io tale paragone. Non avendo grande confidenza con il genere action, Sam Mendes deve aver preso molti appunti durante la visione dei Batman nolaniani, e si vede.
Skyfall non presenta quindi niente di radicalmente nuovo, a livello cinematografico, però è un film che ha stile. Un film che ha saputo affascinarmi. Anch’io per la prima volta sono rimasto rapito dal fascino bondiano. Rapito magari è un termine esagerato, visto che nell’ultima parte la pellicola si adagia troppo sul versante action e lì mi ha stupito decisamente meno.
Nel complesso allora devo riconoscere il fallimento della mia missione. Ero stato inviato per sparare a zero su zero zero sette, invece alla fine mi sono fatto conquistare dalla vittima. D'altra parte dovevo già immaginarmelo: nei film va sempre a finire così.
(voto 6,5/10)

Post pubblicato anche su L'OraBlù, accompagnato da un nuovo super styloso poster realizzato dall'emerito C(h)erotto.



mercoledì 31 ottobre 2012

Skyfall Cinema 1

"Neopatentato Ford, non pensarci nemmeno a guidare la mia auto!"
Settimana piuttosto tragica, questa. Cinematograficamente parlando. Per il resto speriamo di no, dai. Anche se tra uragani, terremoti e altre calamità naturali (tra cui il mio blogger rivale) tira davvero una brutta aria...
In occasione di Halloween, visto che la programmazione italiana segue logiche del tutto random, non è che arrivino in sala grosse pellicole horror. Sì, c’è il sequel di Silent Hill, ma non mi pare una roba fondamentale. In compenso, arriva nei cinema italiani l’ultimo film di James Bond che con Halloween non c’azzecca una mazza. Così come non c’azzecca una mazza con le visioni cannibali.
Bondiani a parte, questo non è davvero un gran weekend.
Ecco comunque tutte le uscite settimanali in modo che possiate compiere le vostre scelte grazie ai commenti miei e dell’odioso Ministro Fordero. Ma non siate troppo choosy.

"Lo sapevo che andava a finire così... Dannato Ford che mi ha
sfasciato l'auto. Mo' mi tocca andare in moto..."
Skyfall di Sam Mendes
Il consiglio di Cannibal: il mio nome non è Ford, James Ford
Non ho mai visto per intero un film dedicato a James Bond. Non mi hanno mai attirato. Sarà perché trovo odiosi tutti i vari interpreti, da Sean Connory a Pierce Brosnan per arrivare all’odierno del tutto inespressivo Daniel Craig. L’unica cosa interessante sono le Bond Girls, ma nemmeno quelle bastano per suscitarmi curiosità in un franchise vecchio come il cucco, o come il Ford, che continua a provare a rinnovarsi per ragioni commerciali più che cinematografiche. Mi girano le palle a non vedermi un film firmato da Sam Mendes, regista che apprezzo particolarmente, però tanto di Sam Mendes in questa pellicola ci sarà il 5% a dir tanto, tutto il resto sarà franchise bondiano.
James Bond? Nah, io ne ho già abbastanza di James Ford. E poi preferisco aspettare un nuovo capitolo di Austin Powers…
Il consiglio di Ford: mi chiamo Ford, James Ford
Non sono mai stato un grande fan di 007, nonostante ricordi con piacere alcuni dei capitoli con il mitico Connery, eppure la nuova versione "dura" con il volto di Daniel Craig mi piace parecchio. Casinò Royale era una bomba, Quantum of solace meno efficace ma comunque non male, questo Skyfall diretto da Sam Mendes potrebbe essere anche meglio dei due messi insieme. Dunque lascio alle stronzate come Austin Powers quel Nontroppogold Kid e oggi mi fiondo in sala a vederlo aspettandomi faville.

"To', un coniglione gigante! Deve averlo perso Cannibal..."
Silent Hill - Revelation 3D di Michael J. Bassett
Il consiglio di Cannibal: Silent Ford, parla Cannibal
Ho una Revelation da farvi su Mr. Ford, in 3D o meno che sia: il blog WhiteRussian non è scritto da una persona reale, ma da un generatore casuale di frasi su pellicole action e/o per bambini.
Quanto al primo Silent Hill, c’ho anche provato a vederlo, ma mi sono addormentato. Non che fosse particolarmente terribile o altro, però non mi è sembrata una visione proprio delle più coinvolgenti. Questo nuovo capitolo mi sembra poi l’ennesimo sequel non richiesto, anche considerando come il primo film non è che fosse stato tutto ‘sto successone. Un film che si preannuncia utile al cinema quanto il sempre più spento WhiteRussian alla blogosfera. Ahahah!

Uno spettatore reduce
da una visione fordiana.
Il consiglio di Ford: meglio stare silent con il dubbio di essere Ford che aprire bocca e avere la certezza di essere Cannibal.
Ricordo la visione di qualche anno fa di Silent hill come una delle più noiose della mia storia personale di spettatore di film horror: neppure la presenza del fordiano Sean Bean era riuscita a risollevare le sorti di una pellicola che non diceva assolutamente nulla nonostante gli effettoni e la nebbia distribuiti a profusione - un po’ quello che succede tra le pagine di Pensieri cannibali -. Il sequel, dunque, dalle mie parti è meno richiesto di un parere cinematografico, musicale o in materia di alcool e donne del mio rivale.






"Dici che questi occhiali non bastano per essere più tamarro di Ford?"
E io non pago - L’Italia dei furbetti di Alessandro Capone
Il consiglio di Cannibal: che brutta, l’Italia dei Fordetti
Un cinepanettone giunto in anticipo con un cast di “prestigio” che vanta Valeria Marini, Enzo Salvi e Jerry Calà. Come rinunciarvi? I furbetti del cinema (e a farli rientrare nella categoria cinema sono ancora buono) che cercano di prendere in giro l’Italia degli evasori fiscali?
Mi sembra un’operazione inverosimile, quasi quanto il Ministro Fordero alle prese con una pellicola impegnativa di Terrence Malick o Lars Von Trier.
E io (che mi trovo a dover ospitare i suoi commenti sul mio splendido blog) pago!
Il consiglio di Ford: l'Italia, più che desta, pare in coma!
Film italiano da seppellire a bottigliate della settimana, uno scandalo sul quale non voglio soffermarmi troppo per evitare di deprimermi e non avere la consueta voglia di pestare forte il mio caro, carissimo antagonista su quella sua testa di Von Trier. Sinceramente non mi spiego come possano esistere ancora creature senzienti in grado di cagare fuori dei soldi per andare in sala a vedersi questa roba. O pagare un abbonamento per una linea internet e sforzarsi di scaricarlo.

"Ti rendiamo grazie, o Dio Cannibal onnipotente, per questo cibo.
E per averci risparmiato da un'altra soporifera pellicola consigliata da Ford!"
Oltre le colline di Cristian Mungiu
Il consiglio di Cannibal: passate oltre
Cristian Mungiu è il regista romeno (pensavate fosse sardo, vero?) dell’osannato 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni, pellicola che prima o poi magari recupererò, ma che per ora ho sempre evitato perché mi sapeva di solita noiosa fordianata neo-realista. Questa sua nuova pesantissima opera si preannuncia ancora più una mazzata: 155 minuti di drammone ambientati per lo più in un convento…
Magari sarà anche un filmone, ma al momento mi sembra un modo davvero terrorizzante di passare Halloween. Io preferisco di gran lunga andare a tirare uova contro la casa di Ford!
Il consiglio di Ford: meglio nel convento di Mungiu che nel Casale del Cannibale.
Dopo qualche anno di silenzio torna in sala un regista che, con il suo 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni era riuscito a lasciarmi senza parole: una pellicola di potenza impressionante costruita su due interpretazioni femminili da paura che fu giustamente premiata con la Palma d'oro a Cannes.
Oltre le colline pare seguire la stessa strada, e in giro ne ho letto benissimo, tanto che le mie aspettative sono più o meno le stesse che quest'anno ho avuto per il Faust di Sokurov e C'era una volta in Anatolia di Ceylan, entrambi filmoni: sicuramente non sarà una passeggiata - sono quasi tre ore, e considerato lo stile di Mungiu, potrebbero apparire come sei -, ma resta uno dei titoli d'autore più attesi dell'anno.

"Eddai, suorina Ford: non rompere le balle e fatti una cannetta con noi kids!"
Un’estate da giganti di Bouli Lanners
Il consiglio di Cannibal: ma vivete fuori dal tempo come Ford? L’estate è finita da un pezzo!
Questo piccolo film belga potrebbe essere a sorpresa, ma mica tanto a sorpresa vista la mancanza di pellicole interessanti, la proposta migliore della settimana.
Un film consigliato dall’ottimo blog OverExposed, altroché WhiteRussian, e che ora approda anche da noi, seppure un po’ fuori stagione.
L’ho visto da poco: è una pellicola carina su un gruppo di ragazzini stile Stand by Me, ma non mi è sembrato altrettanto memorabile. Un film non eccezionale, ma almeno non è la solita bambinata fordiana.
Il consiglio di Ford: l'estate è finita, ma ancora prima era finito il Cannibale.
Lanners è un nome abbastanza sponsorizzato nell'ambiente tendenzialmente radical chic già dai tempi di Eldorado, eppure – sarà la mia stagionalità nel vedere i film, sarà che l'hype per questo titolo è sotto zero - non trovo nulla che possa in qualche modo solleticare la mia curiosità rispetto ad una visione di questo lavoro dalle rimembranze standbymeane. Lascio volentieri la mano al Peter Pan dei poveri che si occupa della metà oscura - e meno efficace - di questa rubrica, considerando che ho altri titoli sui quali puntare sapendo già che non resterò deluso per dare troppa attenzione a questo.

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