Dopo tante classifiche e premi, è il turno anche della lista forse più
importante e attesa, essendo Pensieri Cannibali un sito che parla
principalmente di cinema. Ne parla malissimo, ma ne parla. È il momento allora di svelare finalmente i top 40
film dell’anno, secondo il sempre più discutibile parere del sottoscritto
Cannibal Kid. Pronti?
Cominciamo con una decina di pellicole, alcune
controverse, altre estreme, altre ancora nemmeno distribuite in Italia, presenti
alle posizioni dalla 40 alla 31. Film interessanti, che mi sono piaciuti, ma comunque imperfetti e che non mi hanno convinto al 100%.
Il tutto è impreziosito (si fa per dire) dalle imperdibili (si fa sempre per dire) trame dei film rivisitate in maniera cannibale...
"Mi sono messo l'abito della festa apposta per l'arrivo del listone cannibale!" |
40. The Divide
Regia Xavier Gens
Genere Apocalittico
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Trama semiseria
Un gruppo di seguaci delle teorie dei Maya il 21 dicembre 2012 si
rifugia in uno scantinato. Ben presto impazziscono e cominciano a mettersi gli
uni contro gli altri. Quando finalmente escono dal bunker, si rendono conto che
il mondo è continuato tranquillamente e tutti gridano loro: “Sceeemi, sceeemi!”.
Pregi
- Un film cattivissimo, quasi senza speranza, in cui viene messa in scena
la brutalità dell’uomo senza troppi sconti.
- Il regista Xavier Gens a tratti illumina di immenso il film con alcune
ottime sequenze.
- Bello il finale, accompagnato dall’epica colonna sonora firmata da tale
Jean-Pierre Taieb.
- Il cast, composto da attori che non fanno parte del gotha di Hollywood,
dà del suo meglio, con performance sorprendenti soprattutto di Milo
Ventimiglia, Rosanna Arquette e della rivelazione Michael Eklund.
Difetti
- La pellicola nella prima parte stenta a decollare.
- È pur sempre un film apocalittico e non riesce a essere del tutto
originale rispetto ai tanti, troppi altri film analoghi usciti negli ultimi
apocalittici tempi.
Scena cult
Il finale
"Hey, sveglia! E' cominciata la lista cannibale dei film dell'anno!" "Ah, fico! Tu comunque chi sei, Aldo Baglio?" |
Regia Jaume Balagueró
Genere Stalker
Trama semiseria
Il portiere non di calcio ma di un palazzo, stufo di stalkerare Michelle Hunziker che l’ha denunciato più volte, prova una attrazione folle per una tipa spagnola che tifa Juve. Alla fine si stufa pure di lei, e comincia a stalkerare il parrucchino di Antonio Conte.
Pregi
- Un thriller tesissimo, come pochi altri visti di recente.
- Vertice di tensione nella scena della fuga del protagonista da sotto il letto.
- Il protagonista Luis Tosar, già Malamadre di Cella 211, è uno stalker psicopatico figlio di pu****a davvero inquietante e il suo personaggio è ben tratteggiato in tutta la sua follia dalla sceneggiatura.
Difetti
- Il protagonista fondamentalmente è uno stalker malato di mente, quindi non è troppo semplice empatizzare con lui.
- Il regista spagnolo Jaume Balagueró, per quanto qui diriga in maniera convinta, continua a non convincermi del tutto.
- Per quanto io sia della Juve, era davvero necessario che la protagonista femminile indossasse una canotta biancoenera e non, ad esempio del Barca o del Real?
Attore cult
Luis Tosar
"Chissà se sarà presente in classifica anche qualche altro mio film?" |
38. Piccole bugie tra amici
Regia Guillaume Canet
Genere Grande freddo
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Trama semiseria
Jean Dujardin ha un incidente gravissimo in moto e i suoi migliori
amici, invece di assisterlo in ospedale, decidono di andare in vacanza a
spassarsela.
Mmm… ora che ci penso non è la trama semiseria, è proprio la trama vera
del film.
Pregi
- Grandioso il piano sequenza d’apertura.
- Cast in formissima: Marion Cotillard, Francois Cluzet, Gilles
Lellouche… ovvero la crème de la crème dell’elite del cinema contemporaneo
franscesé.
- Nonostante la durata imponente di 2 ore e mezza, è un film fiume che
coinvolge dall’inizio alla fine.
- Guillaume Canet è un regista promettente e in futuro può fare ancora di
meglio.
Difetti
- Vicenda non proprio originalissima. La trama è infatti facilmente
scambiabile con quella de Il grande freddo o di Compagni di scuola…
- I personaggi sono troppo radical-chic persino per me!
Scena cult
Il piano sequenza d’apertura del film.
"Se Kristen Stewart mi tradisce di nuovo, giuro che mi sparo a una mano!" "E allora, preparati a dirle ciao ciao. Con l'altra mano che ti rimane." |
37. Cosmopolis
Regia David Cronenberg
Genere Che bella la vita in limo!
Leggi la mia RECENSIONE
Trama semiseria
Per fare il figo con le fan teenager vampirelle di Twilight, Robert
Pattinson noleggia una limousine e, come un perfetto bimbominkia, si fa portare
in discoteca, dal parrucchiere e in giro per la città, mentre un gruppo di no
global manifesta contro la TAV e lui li scambia per suoi ammiratori in delirio.
Pregi
- Non sarà uno dei suoi film migliori, ma se non altro David Cronenberg
ritorna su buoni livelli, facendo dimenticare la tragica parentesi
psic-anal-stitica di A Dangerous Method.
- Robert Pattinson è perfetto nella parte del miliardario insensibile e
inespressivo. Sarà un caso?
- Ottima colonna sonora firmata dalla indie band canadese Metric con il
compositore aficionado di David Cronenberg, Howard Shore.
- La prostata asimmetrica è la chiave per comprendere tutto.
Difetti
- Il romanzo di Don DeLillo da cui è tratto serve sul piatto un sacco di
tematiche importanti, ma la sua critica al capitalismo rimane piuttosto in
superficie. Il film prova a fare qualcosa di più, ma non va comunque molto a
fondo.
- Che minchia c’entra, 'sta prostata asimmetrica?
Canzone cult
“Mecca” di K’NAAN.
"Ok, avrò le tettine piccole, ma in confronto a Kristen Stewart sembro comunque una maggiorata." |
36. Sleeping Beauty
Regia Julia Leigh
Genere Anti-fiabesco
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Trama semiseria
La bella addormentata si addormenta non nel bosco, bensì in un letto
dove dei signori anzianotti si approfittano di lei. Ma non chiametelo Bunga
Bunga.
Pregi
- Emily Browning nuda.
- Visivamente elegantissimo e molto raffinato, mai volgare, nonostante la tematica “hard”.
- Visivamente elegantissimo e molto raffinato, mai volgare, nonostante la tematica “hard”.
- Sembra un episodio di Once Upon a Time in chiave più dark e
inquietante.
- Non è una visione facile o che offre soddisfazioni immediate, ma è un
film che rimane dentro.
- Pochi i dialoghi, ma quei pochi sono particolarmente significativi.
Difetti
- Emily Browning ha delle tettine davvero minuscole.
- Trama diciamo alquanto esile.
Attrice cult
Emily Browning
"Ok, avrò le tettine piccole, ma in confronto a Kristen Stewart ed Emily Browning sembro comunque un maggiorato." |
35. Magic Mike
Regia Steven Soderbergh
Genere Uomini nudi
Leggi la mia RECENSIONE
Trama semiseria
Alex Pettyfer incontra Channing Tatum e questi gli offre un posto nello strip club dove lavora lui.
Alex esaltato esclama: “Donnine patane, sto arrivando!”, poi però
Channing Tatum gli spiega che è uno strip club maschile e Alex allora dice: “Uomini
patani? Addio, bello!”.
Fine del film.
Pregi
- I protagonisti spogliarellisti sono dei tipi superficiali e i loro
dialoghi non sono shakespeariani, ma d’altra parte sarebbe stato ridicolo il
contrario. Alla superficialità dei personaggi non corrisponde però una
superficialità dello sguardo dello sceneggiatore esordiente e promettente Reid
Carolin.
- Notevole l’uso della colonna sonora, dalla sexy Pony di Ginuwine a un
pezzo dubstep a cose più indie come i Win Win, e c’è spazio pure per un inedito
Matthew McConaughey cantante.
- Matthew McConaughey grandioso come spogliarellista di mezza età.
- Channing Tatum è totalmente calato nella parte, d’altra parte il suo
personaggio è ispirato proprio ai suoi trascorsi da spogliarellista. Oltre a
essere calato nella parte, si cala poi pure qualcos’altro.
- Tra uno strip di Alex Pettyfer e uno di Channing Tatum, Joe
Manganiello, Adam Rodriguez, Matt Bomer e persino il wrestler Kevin Nash, c’è
spazio pure per le tette di Olivia Munn, in modo da far contenti tutti i tipi
di pubblico.
- Ci sono alcune scene parecchio divertenti e il film ha un forte senso
dell’umorismo.
- Steven Soderbergh ha un grande stile visivo e, dopo una serie di film
minori, finalmente se l’è ricordato.
Difetti
- La protagonista femminile Cody Horn. NCS. Non ci siamo, né fisicamente né come
attrice.
- Nella parte finale, quando si abbandonano i toni da commedia per una
maggiore serietà, il film convince meno.
Personaggio cult
Dallas (Matthew McConaughey)
"Se il blogger wrestler Mr. Ford ha qualcosa da ridire su questa classifica, lo sistemo io con due mosse di karate!" |
34. Alpeis
Regia Giorgos Lanthimos
Genere Mortale
Leggi la mia RECENSIONE
Trama semiseria
C’è crisi dappertutto, soprattuto in Grecia. Cosa inventarsi allora per
sbarcare il lunario e arrivare alla fine del mese? Perché non farsi pagare per
sostituire in tutto e per tutto una persona morta? Non siete disposti a farlo? Ma allora sei troppo choosy!
Pregi
- Deviante, perfido e originale come pochi altri. Questo è il cinema del
greco Giorgos Lanthimos.
- Lo spunto principale della storia è davvero geniale.
- La protagonista Aggeliki Papoulia dopo Kynodontas offre un’altra
interpretazione sentitissima e stremante anche a livello fisico.
- Se la visione può risultare a tratti fastidiosa, la pellicola offre
degli ottimi e potenzialmente infiniti spunti di riflessione post-visione.
Difetti
- Per quanto valido ed estremamente particolare, non è al livello del
precedente del regista Lanthimos, il capolavoro Kynodontas.
- Il geniale spunto della storia viene sfruttato solo in parte, e la
meccanizzazione e ripetizione di alcuni comportamenti dei personaggi finisce
per risultare noiosa.
Attrice cult
Aggeliki Papoulia
"Che t'è successo, cara? Anche tu imbambolata per quel Robert Pattinson? Non ti sembra di essere un po' in là con gli anni per fare ancora la twi-hard?" |
33. Amour
Regia Michael Haneke
Genere Vecchini sull’orlo di una crisi di nervi
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Trama semiseria
Invecchiare fa schifo. Se poi c’è pure un piccione che viene a farti la
cacca in casa, la vita allora può davvero diventare insostenibile.
Pregi
- Film di una intensità e di un coinvolgimento talmente intensi da far
male. Male fisicamente.
- Jean-Louis Trintignant ed Emmanuelle Riva, così calati e naturali nella
parte da far fatica a credere che stiano recitando.
- Non sarà un horror, ma è il film più spaventoso che ho visto quest’anno. L’ho
messo tra i pregi, ma potrebbe anche essere un difetto.
"Non è per Pattinson. Ho appena visto quei maschioni di Magic Mike e credo di non essere più in menopausa..." |
- La splendida scena d’apertura, con la camera rivolta verso il pubblico.
Difetti
- Un Michael Haneke un po’ troppo standardizzato e normalizzato rispetto
ai suoi normali standard.
- Film persino troppo claustrofobico.
- Più che commuovermi o emozionarmi, mi ha angosciato nel profondo. L’ho
messo tra i difetti, ma potrebbe anche essere un pregio.
- La scena del piccione, tanto esaltata. Ma il suo simbolismo non è un
pochino scontato?
Scena cult
La controversa scena del piccione.
"Pronto? Come? Non so con chi crede di parlare, ma Tsukamoto lo dice a sua moglie, maleducato d'un maleducato!" |
32. Kotoko
Regia Shin'ya Tsukamoto
Genere Questa è la follia
RECENSIONE in arrivo prossimamente…
Trama semiseria
Kotoko è una tizia che soffre di diploplia, di visione doppia. Allora
va da un dottore, le espone il suo problema e questi le chiede: “Signorina, una
domanda semplice semplice: ha mai pensato di smetterla con l’alcool?”.
Pregi
- A livello visivo Shin'ya Tsukamoto, il regista di Tetsuo, offre un giro
sulle montagne russe elettrizzante, in grado di stravolgere e rendere
“d’autore” il solito stile con camera mossa alla Blair Witch Project.
- La protagonista Cocco offre un’interpretazione totale.
- Non è propriamente un horror, eppure mette addosso una gran tensione ed
è più splatter e duro della gran parte degli horror in circolazione.
- Ci sono alcuni inaspettati momenti molto poetici.
Difetti
- La protagonista Cocco, che è anche e soprattutto una cantante, ha una
voce alquanto fastidiosa. Sicuri sicuri sia davvero una cantante?
- È un film che fa star male e a tratti risulta eccessivamente sgradevole.
Personaggio cult
Kotoko (Cocco)
"Non sto ridendo per le didascalie e le trame cannibali. Quelle fanno pena. E' solo il rossetto..." |
31. L’Apollonide - Souvenirs de la Maison
Close
Regia Bertrand Bonello
Genere Bordello
Leggi la mia RECENSIONE
Trama semiseria
La vita di un gruppo di escort nell’epoca in cui non venivano ancora
chiamate escort ma putt… mign… zocc… olgettin… volevo dire prostitute.
Pregi
- È un film ambientato a cavallo tra Ottocento e Novecento, in quel di
Parigi. Ma, soprattutto, è un film ambientato in una casa di tolleranza. Avete
bisogno di altri motivi per vederlo?
- Pellicola dallo stile grandioso, con una splendida cura nei costumi,
nella ricostruzione degli ambienti e poi sì, anche le fanciulle donano al tutto
una grande bellezza.
- Pur essendo ambientato nel passato, riesce anche a far riflettere sul
presente.
- Il volto sfregiato di Alice Barnole. Difficile da scordare.
- Un film su un bordello, ma non è per nulla volgare o voyeuristico.
Impresa mica da poco.
Difetti
- Non tutti i personaggi vengono approfonditi a dovere.
- Le protagoniste ogni tanto sono anche vestite. Non vale.
Personaggio cult
Madeleine (Alice Barnole)