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lunedì 24 giugno 2013

31 CANZONI CANNIBALI - Parte 1




Ispirato dal libro di Nick Hornby 31 canzoni, così come anche dai post di The Halloween’s Princessanche dalla recente lista fatta dal blogger Allelimo, oltre che titolo del blog del collega (spero non si offenda se lo chiamo collega) Silvano, ho deciso di compilare anch’io una mia tracklist di pezzi per me fondamentali. Almeno oggi. Domani, potrebbero essere tutt'altre 31 canzoni.

Un paio di volte l’anno mi faccio una cassetta da mettere in macchina, un nastro pieno di tutte le nuove canzoni che ho amato nel corso degli ultimi mesi. Ogni volta che ne completo una mi pare impossibile che potrà essercene un’altra. Ma c’è sempre, e non vedo l’ora che arrivi: basterebbe qualche altro centinaio di cose come questa per rendere la vita degna di essere vissuta.
Nick Hornby

Questa è la mia ultima cassetta virtuale.
Non contiene le mie canzoni preferite di tutti i tempi. Quindi niente Nirvana, Smashing Pumpkins, Radiohead, Blur, Bjork, così come niente Smiths, Cure, Joy Division o altre band che hanno segnato i miei ascolti passati. Ho preferito concentrarmi su canzoni che ho amato negli ultimi tempi. Musica nuova, quindi, ma anche pezzi vecchi o per meglio dire "antichi" che mi hanno conquistato solo di recente.
Ecco le mie 31 canzoni del momento, divise in 3 parti, e attenzione perché con l’ultimo post arriverà anche il file scaricabile contenente tutti i pezzi.
Questa intanto è la prima decina.


The Guess Who “These Eyes”




Jon Spencer Blues Exlosions “Talk About the Blues”




N.E.R.D. “Everyone Nose (All the Girls Standing in the Line for the Bathroom)”




Belle and Sebastian “We Are the Sleepyheads”




Sleigh Bells “Crown on the Ground”




The Knife “Pass This On”




The Pretenders “Don’t Get Me Wrong”




The Chemical Brothers “Another World”




Gil Scott-Heron “Me and the Devil”




Rolling Stones “Time Is On My Side”



Ascolta anche la seconda e la terza parte.


domenica 30 dicembre 2012

LA MEGLIO MUSICA 2012, TOP 10 ALBUM


"Le classifiche cannibali sono quasi più cool di me.
Ho detto quasi."
Ne sono rimasti 10. E ne rimarrà soltanto uno…
Abbiamo sentito i dischi dalla posizione 40 alla 31,
e quelli dalla 20 alla 11.
Ora non resta che la top 10. Senza indugiare oltre, ecco gli album che ho ascoltato e amato di più nel corso del 2012, fino al numero 1, che va a succedere ai miei preferiti degli anni passati:
Vampire Weekend nel 2008
The Horrors nel 2009
Kanye West nel 2010
e Zola Jesus nel 2011.

10. Lana Del Rey “Born to Die - The Paradise Edition”
Genere: fuori dal tempo
Provenienza: Lake Placid, New York, USA
Se ti piace ascolta anche: Sky Ferreira, Lykke Li, Marina & the Diamonds
Pezzi cult: Video Games, Born to Die, Ride
Il disco perfetto da ascoltare: in punto di morte, o in punto di nascita, se siete anche voi come Lana nati per morire. E credo lo siate, visto che lo siamo ehm… tutti.
Consigliato: a David Lynch.



9. The xx “Coexist”
Genere: più delicati di una piuma
Provenienza: Londra, Inghilterra, UK
Se ti piace ascolta anche: James Blake, How to Dress Well, Anugs & Julia Stone, Purity Ring, Jamie xx
Pezzo cult: Angels
Il disco perfetto da ascoltare: per non farsi ascoltare dagli altri. E senza l’uso delle cuffiette.
Consigliato: a chi NON guarda X-Factor, ma al massimo potrebbe guardare xx-Factor.



8. Frank Ocean “Channel Orange”
Genere: new soul hero
Provenienza: New Orleans, Louisiana, USA
Se ti piace ascolta anche: Kendrick Lamar, The Weeknd, Miguel
Pezzi cult: "Pyramids", "Bad Religion", "Sweet Life"
Il disco perfetto da ascoltare: in spiaggia visto che, come canta lui in “Sweet Life”: “Perché vedere il mondo, quando hai la spiaggia?”.
Consigliato: sì, è Frankamente consigliato gettarsi nel suo Ocean.



7. Beach House “Bloom”
Genere: dream pop
Provenienza: Baltimore, Maryland, USA
Se ti piace ascolta anche: Cults, Air, Youth Lagoon, The Pains of Being Pure at Heart
Pezzo cult: “Myth”
Il disco perfetto da ascoltare: mentre si sogna di sognare di essere in un sogno.
Consigliato: a Gigi Marzullo.



6. Sleigh Bells “Reign of Terror”
Genere: chiassosi
Provenienza: Brooklyn, New York, USA
Se ti piace ascolta anche: Crystal Castles, M.I.A., Joy Formidable, Yeah Yeah Yeahs
Pezzo cult: “Comeback Kid”
Il disco perfetto da ascoltare: per fare incazzare i vicini di casa.
Consigliato: a un volume altissimo.



5. Kendrick Lamar “good Kid M.A.A.D. City”
Genere: hype-hop
Provenienza: Compton, California, USA
Se ti piace ascolta anche: Frank Ocean, Drake, A$AP Rocky, Dr. Dre, Eminem, Kanye West
Pezzo cult: “Swimming Pools (Drank)”
Il disco perfetto da ascoltare: da ubriachi, o in piscina, o da ubriachi in piscina.
Consigliato: ad Anna Kendrick.



4. Bat For Lashes “The Haunted Man”
Genere: pipistrella
Provenienza: Londra, Inghilterra, UK
Se ti piace ascolta anche: Florence + the Machine, Bjork, Cat Power, Kate Bush, Soap & Skins, Zola Jesus
Pezzi cult: “Laura”, “A Wall”
Il disco perfetto da ascoltare: in una casa infestata da un uomo infestato.
Consigliato: a Batman. Ma non a Er Batman.



3. Passion Pit “Gossamer”
Genere: coco pop
Provenienza: Cambridge, Massachusetts, USA
Se ti piace ascolta anche: Yeasayer, Vampire Weekend, Foster the People, Grouplove, Hot Chip, The Avalanches
Pezzo cult: “It’s Not My Fault, I’m Happy”
Il disco perfetto da ascoltare: per dimenticare di avere un problema. Quale problema?
Consigliata: una bustina dopo ogni pasto.



2. Grimes “Visions”
Genere: visionaria
Provenienza: Vancouver, British Columbia, Canada
Se ti piace ascolta anche: Bjork, Bat For Lashes, d’Eon, Crystal Castles, Little Dragon, Zola Jesus
Pezzi cult: “Genesis”, “Oblivion”
Il disco perfetto da ascoltare: con le cuffie a un concerto di Vasco, immaginando che tutte quelle persone stiano ascoltando pure loro della bella musica.
Consigliato: a me.





1. Fiona Apple “The Idler Wheel”
RECENSIONE
Genere: viscerale
Provenienza: Manhattan, New York, USA
Se ti piace ascolta anche: Tori Amos, PJ Harvey, Aimee Mann, St. Vincent, Cat Power
Pezzi cult: “Every Single Night”, “Anything We Want”
Il disco perfetto da ascoltare: every single night.
Consigliato: ai dipendenti della Apple. A meno che non siano già obbligati ad ascoltarlo per contratto.



martedì 28 febbraio 2012

Negozio di dischi: Air, Burial, Sleigh Bells, Ting Tings…

Pensavate che il negozio di dischi avesse già tirato giù la serranda?
In tempi di crisi, e di crisi discografica, non avrebbe certo stupito nessuno più di tanto. E invece no, non fate i soliti pessimi pessimisti. Dopo quello di gennaio, il negozio di dischi cannibale arriva al secondo appuntamento, sta volta con i dischi del mese di... febbraio, of course.
Alcuni dischi si sono già ritagliati dei più o meno meritati post personali: Lana Del Rey, Il Teatro degli Orrori, Bob Sinclar e i Cranberries, gli altri ve li faccio scendere a valanga qui sotto.



Ting Tings “Sounds from Nowheresville”
Genere: pop meticcio
Sono rari gli album che vanno bene in tutte le occasioni. La maggior parte dei dischi invece bisogna sapere quando suonarli, per apprezzarli in pieno. Il secondo dei Ting Tings dopo lo scoppiettante esordio non è un disco da domenica mattina. Ascoltato la domenica mattina può sembrare terribile. Questo è un disco divertente da venerdì sera. Da sparare a volume possibilmente da denuncia condominiale per tirarsi su. Il venerdì sera vi sembrerà fenomenale.
Dopo il successo dei singoli passati Great DJ, Shut Up and Let Me Go e That’s not My Name, i Rin Ting Tings tirano fuori una nuova carrellata di potenziali hit. Però non è più il 2008 e chissà se il mondo accoglierà pezzi infettivi come Hang It Up, Guggenheim, Day by day e Silence a braccia aperte come ho fatto io?
(voto 7+/10)



Air “Le voyage dans la Lune”
Genere: soundtrack
In attesa di potercela gustare insieme alla versione restaturata del capolavoro di Méliès, già da sola questa soundtrack dei due Air tornati in forma strepitosa è un puro spettacolo per le orecchie. Oui. Alla faccia dell’Hugo Capretto di Scorsese.
(voto 7,5/10)


Band of Skulls “Sweet Sour”
Genere: rock
Tempi duri per la musica rock: fare uscire un disco rocknrolla bello tosto al giorno d’oggi è una vera impresa. Ci saranno riusciti i Band of Skulls, all’opera seconda dopo il promettente esordio?
No, però almeno in questo disco ci regalano un paio di ottime canzoni (una “Bruises” vicina ai Radiohead dei tempi di The Bends e la delicata ballatona “Lay my head down”). Potevano sforzarsi un attimino di più, invece di cedere a modelli troppo facilmente White Stripes-zeppeliani, però in periodi di crisi rockettare come questo, accontentiamoci così.
(voto 6/10)


Black Bananas “Rad Times Xpress IV”
Genere: rock retro futurista
Un disco di rock tamarro tra anni ’70 e ’80 che suona fottutamente moderno. Tutto merito di Jennifer Herrema già in Royal Trux e RTX e ora con una band dal nuovo nome ganzo, Black Bananas, e un suono rock’n’roll così kitsch da avvicinarsi al sublime. Il pezzo “Hot Stupid” è già pronto per essere suonato all summer long.
(voto 7/10)


Burial “Kindred EP”
Genere: dubstep
Burial il Genio della lampada ci sta facendo sospirare il suo terzo album come una tipa che se la tira e non vuole mollarla. Più precisamente ci sta facendo aspettare dal capolavoro Untrue del 2007. Il guru fondatore, simbolo e Messia della scena dubstep lo pubblicherà mai? Nel frattempo ci stuzzica con un secondo EP dopo lo Street Halo dell’anno scorso. Dentro Kindred ci sono altre 3 tracce che definire la fine del mondo è poco, con Loner a rappresentare il trip definitivo stile enter the void.
E così ho finalmente capito il nome che questo misterioso figuro si è scelto. Burial significa sepoltura e infatti la sua musica seppellisce tutto il resto.
(voto 9/10)


Die Antwoord “Tension”
Genere: crazy rap
Hip-hop, electro, rap, pop, dub… Si può cercare di definire il suono del trio sudafricano in tanti modi, ma il modo più semplice per parlare di loro è bollarli semplicemente come tre qui quo qua pazzi e finirla lì.
Il loro disco suona come i Prodigy che uccidono i Pokemon a un rave che uccidono Dragon Ball che uccide Chuck Norris che stupra Lisbeth Salander che uccide i Die Antwoord.
(voto 6,5/10)


John Talabot “fIN”
Genere: intelligent dance music
Ho ascoltato questo disco incuriosito dal votone 8.5 di Pitchfork, che l’ha anche insignito con il prestigioso marchio “Best new music”. Solita esagerazione? Solito hype?
No, questo disco è una sorpresa dietro l’altra. Musica elettronica da colonna sonora esistenziale. E con il voto plagio Pitchfork.
(voto 8.5/10)


Rebecca Ferguson “Heaven”
Genere: the Voice
Che voce, la signorina Rebecca Ferguson. Il corpo è ancora caldo, ma l’erede di Whitney Houston è già arrivata?
Per ora le sue canzoni sono pure migliori, le stupende Shoulder to Shoulder e Nothing’s Real but Love su tutte. Se volete far rifiatare un po’ 21 di Adele, questo disco è una buona strappalacrime alternativa.
(voto 6,5/10)
Sleigh Bells “Reign of Terror”
Genere: noise melodico
Non lo so se tra qualche anno un disco come questo avrà ancora un senso. Non so se resterà impresso
come una pietra miliare. Probabilmente no, però who cares?
Questo è il suono del qui e ora. E suona terribilmente fico. Una bordata di chitarre noise che fanno un’orgia con melodie di impronta pop e R&B e pezzi come “End of the line” e “Leader of the pack” che sono già considerabili dei classici moderni.
A un primo ascolto vi suonerà come rumore puro. A un secondo ascolto comincerete a muovere la testa a tempo. A un terzo ascolto, non ascolterete più nient’altro.
(voto 8/10)


Speech Debelle “Freedom of Speech”
Genere: rap
Con il disco d’esordio, Speech Debelle aveva conquistato solo il Mercury Prize, il premio più prestigioso del mondo discografico britannico. Davvero scarsa, me ne rendo conto. Con questo secondo album, Speech prosegue con la sua musica rappata/parlata su ballate un sacco raffinate e non modificando granché la formula del precedente lavoro. Manca l’effetto sorpresa, ma il disco è comunque una bella bomba.
(voto 7+/10)


Van Halen “A Different Kind of Truth”
Genere: da ricovero
Prima o poi i soldi finiscono a tutti e quel momento dev’essere arrivato anche per David Lee Roth e soci. E come suona il loro primo album nuovo da 14 anni a questa parte?
Trash fuori tempo massimo.
Un differente tipo di verità sarebbe definire bello un disco del genere.
Ma più che un differente tipo di verità sarebbe la più grande balla mai raccontata.
(voto 1/10)

We Have Band “Ternion”
Genere: cool
Dico solo che questo album a tratti mi ha ricordato i Blur dei tempi migliori, per quanto abbiano per altri tratti un suono del tutto differente e sempre personale.
Che fare, or quindi?
Ipnotici e affascinanti, i We Have Band sono una band da ascolto obbligatorio.
(il titolo del disco Ternion non so cosa significhi, ma non credo sia un insulto razziale verso i meridionali)
(voto 8/10)

giovedì 16 febbraio 2012

Sanremo 2012: Gianni Morandi e il collare dei segreti

Strane pratiche sessuali in atto sul palco dell'Ariston...
La prima serata di Sanremo 2012 si è rivelata penosa sotto tutti gli aspetti: musicale, culturale, televisivo. L'unica nota positiva è stata l'assenza di Albano. Dopo "Amanda è libera", aveva proposto il pezzo "Schettino è libero", ma è stato considerato un testo troppo eccessivo e punk rock per il Festival.
Ieri poi ho commesso il grave errore di non arrivare preparato a Sanremo.
Perché non ho studiato le biografie degli artisti in gara?
Ma và, quali biografie? Chi più, chi meno, è tutta gente che si vede giusto una volta all’anno, come Babbo Natale, quindi le loro biografie si somigliano tutte.
E poi, ma quali “artisti”?
Sono arrivato preparato nel senso che prima di sorbirmi le 12 ore di diretta festivaliera mi sono sparato dosi massicce di cantanti che sanno effettivamente cantare come Adele, Emeli Sandé ed Etta James. Che voce c’aveva, Etta James? E che disco era At Last!, il suo album del 1960 che suona più moderno di tutte le cose udite ieri sera?
E poi anche un po' di musica italiana decente. Ovvero Colapesce.


Oltre che con la musica, sono arrivato preparato anche a livello di droghe. L’avevo annunciato ieri e oggi mantengo la promessa.
Quale droga prendere?
Cocaina?
Nah, fa andare troppo su di giri e poi non riesco a stare fermo a vedermi sta lagna.
La Maria?
Ma no, quella la lascio alla de Filippi e ai suoi amichetti.
Metanfetamine?
Assolutamente no. Quelle non c’azzeccano con la musica. Per quelle ci vorrebbe un pezzo più tipo gli Sleigh Bells


Niente coca, niente MDMA, anche perché I Baustelle non sono nei paraggi, e allora vado di… Ero.
La cara, vecchia ero. Da bravo ragazzo dello zoo di Sanremo. Non va più di moda da un 20 anni circa, ma non credo sia un grosso problema, considerando che il Festival sembra essersi fermato musicalmente a fine anni ’60, primi ’70 al massimo. A Sanremo è infatti come se la musica elettronica e l’hip-hop non ci fossero mai stati. Come se manco la disco music e la rivoluzione punk fossero mai successi.
Capisco il fatto che si tratti di una rassegna di musica leggera, anche se martedì più che una kermesse sonora è sembrato un episodio di Casa Celentano, però la musica pop internazionale di oggi non può prescindere dalle influenze della musica hip-hop ed electro. Persino Justin Bieber, che non è che sia ‘sto sveglione, sta preparando un disco prodotto da Diplo e annuncia di voler far pezzi dubstep. Persino Madonna che non è tanto più giovane del Morandi collabora con M.I.A. e Nicki Minaj.
Ma a Sanremo niente. È come se fossimo fermi agli anni ’20, ma senza lo stile di The Artist.
E allora io vado di ero. Così sono pronto ad affrontare un’altra serata sanremese.
Che si alzi il sipario e che qualcuno me la inietti in vena SUBITO.

Sanremo 2012: Seconda serata
Le cose partono già meglio rispetto ieri. Anche perché, onestamente, peggio non si poteva davvero fare. Mi rifiuto di credere si potesse fare peggio.
I Soliti Idioti nell’anteprima fanno subito spanzare - non rompete a me piacciono! - con una gag in cui il Nongio Mandelli chiede:
“Ma ci saranno gruppi metal a Sanremo? Ci saranno i Verdena?”
E già solo per aver nominato i Verdena in una prima serata di Raiuno, si merita una standing ovation, altroché Celentano.
Poi, per carità, i Soliti Idioti Nongio e Biggio possono piacere o meno, far ridere o meno, però perlomeno appartengono a questo decennio, a questo secolo, a questa epoca, al contrario di mummie imputridite come Morandi e Celentano che hanno fatto il loro tempo, l’hanno fatto male, e adesso che li levino dalle p… No, oggi cercherò di evitare le parolacce. È una sfida contro me stesso. Niente parolacce.

L’inizio vero e proprio della serata dall’Ariston è all’insegna dell’I Have a Dream di Martin Luther King. E se vi andate a rivedere il mio post di ieri, nella didascalia sul comico Louis C.K., io avevo anticipato il mio I Have a Dream personale. Coreografo di Sanremo, ti ho anticipato di brutto.
La musica del balletto è quella figata di “Intro” dei The XX. Questa info segnatevela che sui blog meno preparati non la troverete.
Martedì serata all’insegna dei vecchi idioti, oggi serata all’insegna dei Soliti Idioti e finalmente si ride!
Sciono sciubito da voi con questa blog-cronaca senza parolacce e si parte subito con la cantante numero 1 dell'edizione:

Nina Zilli
Bella scosciata, look con treccina, un po’ in stile Frida versione Salma Hayek.
Canzone carina, credo sarà tra le poche di questo Festival che le radio avranno il coraggio di inserire nelle loro playlist. E che io avrò il coraggio di ascoltare ancora.
(voto 7)

Stasera funziona persino il televoto! Ma che succede? Miracolo a Sanremo? I primi 10 minuti di Festival ed è tutto incredibilmente piacevole: The XX, I Soliti Idioti, Nina Zilli… io non mi lamento.
Poi arriva Rocco Papaleo. Vabbè, non fa ridere, ma almeno non è urtante come quel rincogl… niente parolacce, Cannibal, ricorda! Volevo dire quel rimbambito di Celentano. Rimbambito non è una parolaccia.

Arisa
La mia seconda preferita. Che stanno facendo, a Sanremo? Hanno tirato fuori il meglio subito. Sarà merito dell’ero? Temo seriamente per ciò che succederà dopo, quando mi spareranno in faccia il peggio a raffica e soprattutto quando l’effetto della droga arriverà all'inevitabile fase down.
Ma intanto godiamoci questa partenza positiva con Calimero Arisa.
Oggi cala La notte e il pezzo mi sembra più lagnoso… Se le canzoni migliori di ieri stanno calando, chissà cosa succederà con quelle che già mi avevano fatto schifo?
(voto 6+)

Gigi D’Alessio e Loredana Berté
In rete c’è chi come Silvano di 31canzoni ha fatto notare un’inquietante somiglianza tra la Berté e Gene Simmons dei Kiss, mentre GG D’Alessio mi pare vestito come un bimbominkia di 13 anni anche se per età dovrebbe somigliare più al Tony Pisapia del film di Sorrentino L’uomo in più. E invece no, sembra un bimbominkia. Sarà l'influenza della Tatangelo?
La Bertè secondo me sotto a quegli occhiali da sole nasconde uno sguardo da Medusa, tipo che se la guardi muori.
A fine esibizione se li toglie e spero fulmini in diretta tv GG D’Alessio.
Purtroppo non succede niente.
Questa sono delusioni. Queste sono cose che fanno male.
(voto 0,5)

Gianni, tranquillo. Adesso a te ci pensa la nave scuola Costa Canalis.
Arrivano Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez. La prima arriva con dei cuscini in mano e si inginocchia davanti al membro di Gianni Morandi.
Sfacciata Eli, che mi combini? Non so se quando ti hanno chiamato per fare un lavoretto al Festival di Sanremo intendevano quel genere di lavoretti… però credo che Morandi non se ne lamenterà troppo. Anche perché la Canalis a presentare non è capace, a recitare tanto meno, a cantare lasciamo stare, a ballare per carità, almeno quello lo saprà fare bene, no?

Pierdavide Carone e Lucio Dalla
Questa canzone racconta la storia di una putt… niente parolacce.
Di una escort, questa canzone parla di una escort che si chiama Nanì perché Ruby sarebbe stato troppo spudorato. Musicalmente siamo però a livelli di lagna assoluta. Roba che neanche l’ero riesce a far sembrare più interessante.
(voto 2)

Ma questa sera si esibiscono anche i giovani.
Adriano, non sto parlando di te.

Zac Efron VS. Sabrina Misseri
Alessandro Casillo
È un tizio con capello alla Justin Bieberon di 15 anni. Una masnà (bambino in piemontese, per tutti i terr… meridionali in ascolto ahahah).
Il suo stile di canto è quello del canto da boyband backstreet boys school yeaaah che sento già le ragazzine urlanti ai suoi piedi in tempesta ormonale lanciargli addosso orsetti e mutandine profumate.
Più che il Bieberon assomiglia a Zac Efron. Il capello emo con la frangia nel resto del mondo non va più da un paio d’anni circa, ma come al solito in Italia le mode arrivano con un fuso orario tutto particolare.
La sua canzone fa abbastanza pena, però non me la sento di infierire troppo, anche perché credo ci siano leggi in difesa dei minorenni contro i feroci blogger cattivi.
(voto 5)

Giordana Angi
Questa tizia mi ricorda qualcuna, ma non so chi… Ha 18 anni, quindi se faccio apprezzamenti sessuali pesanti sul suo conto non credo di incorrere in gravi problemi legali, però evito visto che con ‘sto poncho anti-stupro che indossa non mi ispira manco per un cazz… ehm, manco per un pene. Pene non è una parolaccia.
Il suo modo di cantare mi dà profondamente fastidio. Non so chi sia il suo insegnante di canto, di sicuro non uno bravo, ma se fossi io le direi: “Così no. Così non si canta. Così si fanno solo scappare le persone.”
Dopo Alessandra Amoroso, nuove voci urticanti crescono.
Ma perché in Inghilterra c’hanno Adele e noi c’abbiamo Giordana Angi?
Comunque ah! Ho capito chi mi ricorda: Sabrina Misseri.
Ok, allora la smetto di parlare male di lei, che non si sa mai…
(voto 3)

Gianni Morandi per fare il giovane dice: “Ma che palle”. Ma quanto è ggggggggiovane?
Comunque i due sbarbati di cui parlavo sopra si sfidano al televoto come in Amici di Maria de Filippi. Cioè, adesso Sanremo imita Amici? Stanno messi davvero alla frutta, stanno messi.
Comunque passa lo Zac Efron de ‘noantri, superando giustamente la fastidiosa Sabrina Misseri non (si spera) killer.
Però adesso basta con tutta ‘sta meglio gioventù. Sono già passati 10 secondi da quando non fanno vedere qualcuno tirato fuori da un mausoleo. E allora arrivano i…

Matia Bazar
Il batterista mi sembra un po’ troppo scatenato, non vorrei mai gli venisse un ictus… E il chitarrista, o colui che fa finta di suonare la chitarra, quanti anni ha? 190 mila milioni?
La cantante non è più vestita da Regina Cattiva di Biancaneve, però ha comunque un che di maligno addosso che mi inquieta.
La canzone non è nemmeno tra le più schifose che si siano sentite nella storia della musica. E questo è uno dei più bei complimenti che mi sentirete proferire codesta sera.
(voto 5)

Giudizio tecnico a latere: Belen è davvero una gran bella porcellona!
Fine giudizio tecnico.

Eugenio Finardi
Elisabetta Canalis lo annuncia come: Ugenio Finardi.
Lui Ugenio, tu Canalis sei un Genio!
Adesso capisco cosa ci vedeva Giorgione Clooney in lei.
La canzone di Ugenio comunque è davvero una vergogna spaventosa.
Il testo dice: “Tu sembri ridere di me”. Embè, Ugenio, anche tu te le vai a cercare cantando in questo modo penoso.
(voto 0)

Francesco Mandelli e Biggio alias I Soliti Idioti atterrano al Festival di Sanremo.
Fanno ridere, senza strafare, senza mettersi a fare comizi politici, senza andare avanti per 50 minuti… Sono contento così!
Per ora il top di questo Festival, Giorgia Suina a parte.

E dopo il Nongio, spazio ancora ai giovani.
CGIL, CISL e UIL per una volta sono uniti a protestare contro questo Festival: basta con tutta questa gioventù!
Nuova sfida Maria de Filippi style…

Io ho sempre voglia
Il nome di questa band è Io ho sempre voglia. Uh, che sfacciati. Che porcelloni. Che nome scandaloso. Chi vogliono essere, i Sex Pistols italiani?
Invece no: il cantante è il meno appealing della compagine, nonostante una bombetta Arancia Meccanica, basettoni Supergrass e un piercing al naso alla… Ke$ha, però il maestro d’orchestra che si sono scelti è uguale a Billy Corgan e il batterista somiglia a Zack de la Rocha dei Rage Against the Machine! ‘Sti qua adesso mi sa che buttano giù l’Ariston con il sacro fuoco del rock'n'roooooll.
E invece propongono un pop-rockettino all’acqua di rose che sembrano una versione aggiornata dei Nomadi. Con quell’idolo di batterista che si ritrovano potrebbero rockeggiare molto di più, però la canzoncina è caruccia. Tra le cose migliori sentite in questo Festival. Il che è tutto dire…
(voto 6,5)

Celeste Gaia
Celeste è una biondina carina di 21 anni che sembra un po’ Avril Lavigne e un po’ Alice nel paese delle meraviglie. In più mentre canta fa delle facce strane. Mi piace, lei. E la canzone? Un po’ tanto una minchia… un po’ stupidotta, anzi parecchio stupidotta, roba da diventare un potenziale tormentone trash. Però dai, io la promuovo in maniera molto maschilista soltanto per il look da zoccoletta del paese.
(voto 6)

E c'è chi pensa che la Berté con GG D'Alessio siano una coppia strana...
Chi dei due passa il turno? I RATM dei poveri o la bella del paese?
Che emozione! Oooooooh…
Tra i due alla fine passa il gruppo dal nome sessualmente esplicito, i Sex Pistols italiani... *__*
Giusto così, anche perché Sanremo di certo non è il paese delle meraviglie e quindi la Celeste/Alice si può svegliare e tornarsene a casa.

Cambio d’abito delle due prime donne, o meglio le sostitute della russa che se la russa in comodino.
Ah, Ivana Mrazova è cieca? Vabbè, ma solo perché lei è cieca non significa che noi non possiamo vederla.
Dite che è ceca, nel senso della Repubblica Ceca?
Sorry.
La Canalis comunque si è messa addosso uno straccetto da battona d’alto bordo, mentre Belen ha il fegato di presentarsi sul palco con un abito fosforescente che si vede pure da Marte.
Ma l’ho già detto che la Canalis è passata dallo stare con George Clooney, l’uomo più posato e classico del mondo, il perfetto uomo GQ, il Don Draper della situazione, a quel pazzo scatenato di Steve-O? Il Jackass Steve-O. Quest'uomo qua, che però a stare insieme alla Canalis si troverà a dover affrontare la sfida più impegnativa di tutta la sua intera vita…


Emma Marrone
A proposito di vestiti, Emma è vestita con un tailleur molto donna in carriera anni ’80. Peccato si fasci le tettone anziché esibirle generosamente come quella zoccola di Belen.
La canzone mi piace più di ieri. Anche se piacermi è un termine mooooolto generoso. E dettato dall'ero.
Era la favorita della vigilia, adesso sentendola meglio è proprio il classico pezzo sanremese, in pratica tiene la vittoria in tasca. Anzi, la tiene in mezzo alle sue tettone.
(voto 6+, ma se facesse vedere un po’ più di carne il voto potrebbe anche levitare)

Ivana Mrazova, che chiamano Ivanka Mmmmzova, alla fine ci sarà o non ci sarà?
Il mistero, creato ad hoc per creare un personaggio intorno a una tizia che nessuno sa chi sia, è destinato a proseguire. La ragazza, poveretta, dopo 6 ore ce la fa ad arrivare. Senza collare al collo e senza stampelle.
Giudizio tecnico: è una topolona gigante, ma sembra una ritardata mentale. Il sorriso non è un granché, così come il suo italiano, che è comunque meglio di quello di Morandi. E con 'sto collo lungo da giraffona, te credo le è venuto il torcicollo. Si sarà sforzata troppo per cercare di mangiare le foglie sugli alberi.
Ma comunque per ste due tette attaccate a un fisico statuario era davvero necessaria menarla per una serata e mezzo di attesa? Bah.
Io preferivo l’ironia volontaria di Belen e quella molto involontaria della Elisatetta.
E dopo la Ivanka Kuntz comunque arrivano i…

Marlene Kuntz
Dopo Canzone di oggi, Canzone di domani, La canzone che scrivo per te e La canzone di sto Kuntz, si mantengono coerenti almeno nel titolo con Canzone per un figlio. Canzone che non è al livello del passato,  nemmeno da lontano, però almeno stasera sembrano meno sanremesi e sembrano anche avere un po’ di grinta in più. Verranno eliminati di sicuro.
Che figata sarebbe stata però avere i Marlene Kuntz di una quindicina d’anni fa sul palco dell’Ariston?
Giletti in prima fila sarebbe stato spazzato via dalle distorsioni di chitarra!
(voto 6,5)

Arriva la pubblicità della Sisal:
Lasciatemi cagare, con la carta igienica in mano.
Lasciatemi cagare. piano piano.
Lasciatemi cagare, perché ne sono fiero.
Lasciatemi cagare, sono l’italiano vero.
Ma non doveva esserci anche Toto Cotugno, in 'sto Festival?
Vabbè, non lo rimpiango certo. Anzi, meglio non nominarlo nemmeno che poi magari compare da qualche parte.

Irene Fornaciari
Oggi si presenta con un look meno agghiacciante di ieri, diciamo che stasera la paesana ha tirato fuori l’abito della festa.
Sembra una strega. Preferisco non dire altre cattiverie sul suo conto, altrimenti Amelia Fornaciari mi lancia qualche maledizione strana.
(voto 3menda)

Samuele Bersani
Canzone da cabaret, da musicarello d’altri tempi.
Un poppettino leggero e (quasi) gradevole, però Bersani potrebbe anche ambire a di più. Chessò, diventare segretario del PD.
Ma perché le battute su Bersani vengono sempre fuori penose?
Rimpiango sempre di più Berlusconi…
Ehm, ma anche no.
(voto 6)

Altro siparietto dei Soliti Idioti, questa volta con i personaggi di Maria Luce e Giampietro.
Non divertenti quanto Father & Son, però la loro canzone “È normale” è più figa e sicuramente più rock della gran parte dei pezzi sentiti finora.
La frase più bella di questo Festival la dice il Mandelli: “Oddio che schifo, c’è Gianni Morandi”.
Standing ovation.

Altri due giovani in gara l’uno contro l’altro, in questo giuoco al massacro chiamato Sanremo.
Erica Mou
Lei si era già fatta notare con il pezzo Giungla. È carina, sembra un po’ Katharine McPhee, la protagonista della nuova serie Smash. L’avete vista? Non che sia un capolavoro, però andate a vedervela invece di perdere tempo con questo schifo di Festival di Sanremo.
Non male la sua canzone acustica, anche se mi aspettavo una cosa musicalmente un tantino più coraggiosa.
(voto 6,5)

Bidiel
La loro canzone si chiama “Sono un errore”. Che altro vi devo dire? L’errore l’hanno fatto loro a presentarsi a Sanremo, visto che fanno un pop-rock frizzante decisamente meglio di molte altre proposte sentite dai “big” del Festival.
(voto 6,5)

Un peccato che non possano passere il turno entrambi, visto che sono i due migliori tra i giovani, però cercherò di farmene una ragione e continuare a vivere comunque.
Passa il turno Erica Mou e, secondo me, andrà a vincere la categoria GGGGGgiovani tutta.
Ma torniamo ai big (?)...
Chiara Civello
A detta dei “conduttori” Morandi e Papaleo questa tipa è famosa ovunque. Sarà, ma se andate a chiedere in qualunque paese del mondo:
“Do you know Chiara Civello?” secondo me vi puntano una pistola in faccia. Come minimo.
Comunque ha il suo perché, sta tipa sconosciuta ovunque.
(voto 6)

Elisatetta, hai perso qualcosa?
Ma veniamo alle cose importanti di questo Festival: Belen non indossa le mutandine!!!
Altra standing ovation.

Noemi
Rocco Papaleo la annuncia come “voce rock”.
Io mi sarò fatto di ero, ma lui secondo me si è strafatto di crack.
E l’unica cosa che posso dire a questa discepola di Vasco è fuck.
Questa parolaccia concedetemela perché è in inglese e poi era solo per fare la rima.
(voto 4)

Altra sfida tra nongiovani:
Marco Guazzone
Oddio, questo sembra il solito fenomeno che si mette al piano e canta come se mai nessuno avesse cantato prima di lui. Gli manca giusto una cosa: il talento. Una cosa che a Sanremo manco sanno cos’è.
Comunque tra i giovani, anche i meno interessanti, non si toccano i livelli infimi raggiunti da molti “big”.
(voto 5,5)

Giulia Anania
Canzone moscia da Sanremo moscio.
La stanchezza si fa sentire, non mi viene in mente niente di più cattivo da dire.
L’ero sta andando in fase down.
(voto 5)

E tra i due nongiovani l’ultimo a passare il turno è: Marco Guazzone.
A questo punto, chissenefrega. Io c'ho sonno e senza parolacce non ce la faccio più, porco boia!

Dolcenera
La Canalis la annuncia come una sua amica. È una cosa migliore dell'essere un’amica di Maria de Filippi, però secondo me Dolcenera non è a conoscenza di questo fatto.
Comunque Dolcenera con ‘sto look da manga porno giapponese ci sta dentro.
La sua canzone mi convince di più, a questo secondo ascolto. Ma probabilmente è solo l’effetto del look porno dark cyberpunk manga.
(voto 7-)

I Soliti Idioti ritornano in scena con gli omosessuali. Personaggi messi in scena rigorosamente dopo la mezzanotte perché a Sanremo e a Gianni Dorelli la parola omosessuaaaaaale sta scomoda.
Non esilaranti come nei loro sketch migliori, però per questo Sanremo sono già fin troppo.
Chiusura con bacio in bocca di Biggio a Gianni Dorelli. Un bacio molto omosessuaaaaaale.

Meno omosessuaaaaale il balletto di Ivana Mrazova, con “Come together” dei Beatles, un pezzo nuovo mai proposto prima da nessuno in nessuna parte del mondo. Lei però non è il massimo della sensualità.  Rimpiango Dita Von Teese. Comunque com’è che ieri questa qua c’aveva il collare e mo’ adesso è qui che sgambetta come se nulla fosse mai successo? Cosa si nasconde dietro al mistero del collare della Mrazova? Una overdose? Un’orgia con Morandi, Celentano e Rocco non Siffredi ma Papaleo finita male? Un coca party con Elisabetta e Belen di cui però la giovincella non è riuscita a reggere i ritmi?
Non lo sapremo mai…

La canzone finale dei Soliti Idioti è piuttosto evitabile, però lungi da me dire qualcosa di male sul Nongio che per me è come un fratello e a vederlo sul palco dell’Ariston, per quanto il Festival sia una porcheria, ao’ so’ soddisfazioni.

A un’ora tardissima, arriva il cantante, dj e artista di musica elettronica francese Martin Solveig. Non sarà David Guetta, che si vede costava troppo, ma comunque ci sta dentro ed è molto meglio, per dire, di quel dj clown di Bob Sinclar. E poi è pure tra i producer del nuovo disco di Madonna, vuoi mettere?
Ci si potrebbe attendere un dj tamarro e scatenato, invece Solveig è un personaggino composto, con il capello leccato che dedicata la sua hit “Hello” alla mammina.
Un gruppo di squinzie presenti all’Ariston si dimena, mentre il resto del pubblico di babbioni si chiede che razza di musica del demonio sia codesta.
Conclusione con un numero per nulla divertente di Rocco Papaleo, questa sera in ombra e inutile ancor più di ieri. Martin Solveig lascia l’Ariston incredulo di un simile livello kitsch… Evidentemente non sapeva a cosa andava incontro accettando di partecipare a Sanremo.

E infine, quando è ormai giunta l’una di notte, dopo una serata andata avanti 4 ore e mezzo, più di qualunque mattonazzo di film russo amato da Mr. James Ford, ecco i tanto attesi (?) verdetti.
4 eliminati:
Marlene Kuntz (alieni a Sanremo prevedibilmente eliminati)
Pierdavide Carone con Lucio Dalla (via, via, andate via!)
Irene Fornaciari (godo!)
Gigi D’Alessio con Loredana Berté (super godo!)
Ma non è che eliminano anche Rocco Papaleo?
Attenzione però perché stasera ne ripescheranno due e, prevedibilmente, si tratterà delle due coppie da incubo Lucio Dalla + tizio che ruba le autoradio e di Gene Simmons Berté con bimbominkia D'Alessio.
I Marlene Kuntz ripescati? Siamo pur sempre a Sanremo, non succederà mai!

Seconda serata del Festival decisamente più piacevole, o perlomeno più guardabile, rispetto alla prima.
Di sicuro gli ascolti caleranno, ma almeno non ci siamo dovuti sorbire un altro sermone di Celent-ano.
O magari la serata non è stata più piacevole, sono solo stati gli effetti benefici dell’ero.
E sono pure riuscito a non dire una sola singola parolaccia in tutto il post su questo cazzo di Sanremo di merda.
Oops…

venerdì 31 dicembre 2010

Album 2010 - n. 14 Sleigh Bells "Treats" e buon 2011!

Ultimo post per questo 2010 (da leggersi rigorosamente tutausendendten) e cosa meglio di un gruppo musicale che è già proiettato nel futuro e se vogliamo anche ben oltre il 2011 come gli Sleigh Bells?

Concludo facendovi quindi "gli auguri più cordiali di buon anno affinché ciascuno possa realizzare nel nuovo anno tutti i progetti e i sogni che porta nella mente e nel cuore per sé e per i propri cari". Parole mie? No, sono tratte dal "sentitissimo" e "sincerissimo" discorso di cuore fatto da Berlusconi al (ma che strano...) TG5, subito dopo aver tracciato un bilancio entusiasta del 2010: a sentir lui è stata un'annata eccezionale per l'Italia, la migliore da decenni. Per un attimo ho quasi pensato di pensare di credergli. Poi l'unica cosa che ho pensato è stata: "Mavadaviail..."

Ok gente, dopo aver citato quest'uomo si chiude baracca, almeno per il 2010.
E nel 2011 proseguono le classifiche e c'è anche una piccola novità...
Buon anno e ricordatevi di ridere, perché come dice Vasco Brondi, il nostro ridere fa male al Presidente.

Sleigh Bells "Treats"
Genere: rock band che suona electro, o è il contrario?
Provenienza: Brooklyn, NYC, USA
In classifica perché: suonano oggi la musica del 2020
Se ti piace ascolta anche: M.I.A., Daft Punk, Crystal Castles, Prodigy, Chemical Brothers, HEALTH, Fang Island
Pezzo cult: "Crown on the ground"
Leggi la mia recensione



Sleigh Bells - Crown on the Ground
Caricato da OkLinus. - Guarda altri video musicali in HD!
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