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venerdì 2 gennaio 2015

I PEGGIO FILM 2014





Il recensore di film – espressione che preferisco usare, visto che “critico cinematografico” non mi piace – dev'essere un po' come un buttafuori. Deve fare un'accurata selezione all'ingresso. Di pellicole ce ne sono tante, nei cinema, in rete e in tv, e bisogna stare attenti a ciò che si guarda. Quest'anno sono incappato in varie porcherie, alcune davvero clamorose, però devo dire che sto diventando più bravo a scansare la merda rispetto al passato e quindi tante schifezze me le sono risparmiate.Ciò non toglie che di roba pessima ne ho vista comunque. Anche i buttafuori migliori a volte falliscono.
Dopo la Top 20, ecco quindi la Flop 10 dei peggiori film passati sugli schermi di Pensieri Cannibali nel corso del 2014 con cui scopriremo il successore di Cloud Atlas, il trionfatore dello scorso anno. Il tutto è poi accompagnato di seguito da tanti altri bei teneri premiucci ai peggiori attori, attrici etc. dell'anno.

Come al solito che nessuno si offenda o se la prenda troppo. Questi sono i miei gusti personali.
Se a voi invece questi film sono piaciuti, che vi vedo dire?
Mi spiace per voi.


mercoledì 26 marzo 2014

SNOWPIRLA




Snowpiercer
(Corea del Sud, USA, Francia, Repubblica Ceca 2013)
Regia: Bong Joon-ho
Sceneggiatura: Bong Joon-ho, Kelly Masterson
Ispirato alla serie a fumetti: La Transperceneige di Jacques Lob, Benjamin Legrand e Jean-Marc Rochette
Cast: Chris Evans, Jamie Bell, John Hurt, Tilda Swinton, Song Kang-ho, Ko Ah-sung, Octavia Spencer, Ewen Bremner, Alison Pill, Luke Pasqualino, Tómas Lemarquis, Steve Park, Ed Harris
Genere: arca di Noè 2.0
Se ti piace guarda anche: 2013 – La fortezza, Atto di forza, Brazil

Snowpiercer è il nuovo Blade Runner?
Il nuovo Matrix?
Il nuovo Brazil?
Il nuovo Strange Days?

A essere ancora generosi, a me Snowpiercer è sembrato piuttosto il nuovo 2013 – La fortezza, film dei primi anni ’90 con Christopher Lambert impegnato a lottare contro un sistema oppressivo. O anche una pellicola un po’ alla Paul Verhoeven, tra Atto di forza e Starship Troopers. Ma il nuovo Blade Runner?
ARE YOU FUCKING SERIOUS?

Certo che quelli del marketing sanno come vendere un film, dobbiamo ammetterlo. Quella che l’astuta strategia promozionale ha cercato di spacciare come la migliore pellicola di fantascienza degli ultimi 100 miliardi di anni, o qualcosa del genere, altro non è che l’ennesima banalità sci-fi degli ultimi tempi. Non ai livelli irraggiungibili di Cloud Atlas, però insomma, tra i film dei Wachowski di sicuro siamo più vicini a quelle parti che non a quelle di Matrix.

"Oh, andiamo. Sono l'unico qui dentro con un biglietto
e volete farmi la multa solo perché non l'ho obliterato?"
Il film parte dal solito spunto apocalittico. È arrivata una nuova era glaciale, ma questa volta Scrat non è stato chiamato a far parte del cast, poverino, e gli unici esseri umani sopravvissuti stanno su un treno che gira tutto intorno alla Terra. Contenti loro…
Il treno è una specie di moderna Arca di Noè, anche se a me la storia della sua realizzazione ha più che altro fatto venire in mente l’episodio dei Simpson “Marge contro la monorotaia”. Un’idea strampalata ma se non altro piuttosto originale, sebbene i meriti di ciò vadano assegnati alla serie a fumetti francese Le Transperceneige da cui è tratta, più che alla pellicola di per sé.

La singolare variante trenistica di un film a caso di Roland Emmerich si scontra però contro due problemi principali. Il primo è la sua struttura narrativa da videogioco, ovvero completare un livello per passare a quello successivo, solo con le carrozze al posto dei livelli. La sceneggiatura del film si limita quindi a spostare i protagonisti ribelli, i poveri delle ultime carrozze, in quelle davanti, dove incontreranno avventure incredibili… si fa per dire. Detto in parole povere: cinema-videogame alla Zack Snyder spacciato per cinema d’autore.
Carrozza dopo carrozza, diventa chiaro sia ai protagonisti che allo spettatore il funzionamento del treno. Il superamento dei livelli avviene attraverso vari combattimenti, scazzottate o sparatorie, in cui il regista sudcoreano Bong Joon-ho si diverte un mondo. Peccato che, tra momenti concitati alternati a rallenty, appaiano come l’ennesima scopiazzatura fuori tempo massimo delle sequenze action del menzionato Matrix. L’unica scena impressionante è la battaglia con le fiaccole, il solo momento davvero notevole a livello visivo.

"Charlotte Gainsbourg, preparati che sto arrivando!"
Per il resto, il film è una successione di scenette a metà tra il grottesco e il risibile, con ottimi attori come Tilda Swinton, Alison Pill, John Hurt, Octavia Spencer e Ewen Bremner (il mitico Spud di Trainspotting) ridotti a interpretare dei personaggi macchietta che sembrano usciti dalla parodia di un film di Terry Gilliam. Per non parlare dell’attore feticcio del regista, Song Kang-ho, cui è affidata la parte del tossico patito di Kronol che poteva essere il personaggio simpa di turno e invece no, è una lagna pure lui. In un cast sulla carta di buon livello in cui si segnala pure Jamie Bell che ormai vedo ovunque, da Il lercio all'imminente Nymphomaniac e presto pure Cosa nei nuovi Fantastici 4, il protagonista principale – sempre a proposito di Fantastici 4 – è Chris Evans. Ecco, io non ho niente contro Chris Evans, mi sta simpatico fin dai tempi dell’esilarante Non è un’altra stupida commedia americana, ma, se anche in Snowpiercer tutto il resto avesse funzionato a dovere, un film con Chris Evans protagonista NON può essere un cult. Mi si viene a dire che Channing Tatum è inespressivo, ed è vero, ma allora che dire di Chris Evans?

"Vi prego, sparatemi ma risparmiatemi il finale di questo film!"
Oltre a essere un film-videogame, il secondo grande problema della pellicola, anzi il terzo visto che il secondo è Chris Evans, è la sua ambizione di contenere chissà quale altissimo messaggio. Solo che Snowpiercer ha lo spessore politico di un discorso di Matteo Renzi. Hunger Games viene tanto criticato perché propone una visione socio-politica semplicistica, come fosse un 1984 per teenager, cosa che infatti è, ma al confronto di Snowpiercer appare come una saga ultra impegnata.
Nel film di Bong Joon-ho tutto è troppo spiegato. Sul fatto che il treno sia una metafora della società umana, con le classi più agiate nelle carrozze di prima classe davanti e i morti de fame in quelle in fondo, ci potevamo arrivare anche da soli. Invece no. Il film deve esplicitare pure quello, attraverso una serie di dialoghi ridicoli che raggiungono il top nella parte finale. L’apparizione del creatore, del Dio del treno, tale Wilford interpretato da Ed Harris, fa andare giù le mutande quanto quella dell’Architetto in Matrix Reloaded. E allora si torna lì, al cinema dei Wachowski, ma non certo al loro film migliore, il primo Matrix, quanto ai suoi penosi seguiti. Che fantasia poi prendere per questa parte Ed Harris, già uomo dietro le quinte del The Truman Show. Morgan Freeman, che di solito in questi ruoli ci sguazza, era per caso troppo impegnato?
La claustrofobia provocata da Snowpiercer non è allora causata tanto dall’ambientazione interamente all’interno di un treno, quanto dalla presenza di questi soffocanti spiegoni, che non lasciano spazio a molte interpretazioni. Il film concede una carrozza a chiunque, tranne al libero pensiero dello spettatore.

"No, sparate prima a me!"
Dopo 2 ore di corsa in cui si è stati per lo più in piedi e giusto per una manciata di minuti seduti, neanche tanto comodamente, si arriva al termine stremati e si rimpiange addirittura di non aver viaggiato con Trenitalia. Perché?
Perché come film d’intrattenimento Snowpiercer è a malapena mediocre, da un punto di vista del messaggio politico è scontato e ci regala un finale penoso che, alla faccia della fonte di ispirazione francese e del regista orientale, sa tanto di solita americanata buonista, con tanto di ATTENZIONE SPOILER sacrificio supereroistico di Chris Evans. Ciliegina sulla torta: un’ultimissima inquadratura dedicata a un tenero orsetto bianco, che vorrebbe rappresentare come sulla Terra all'infuori del treno ci sia ancora spazio per la vita. Peccato che il tenero orsetto sia pronto a cenare con gli ultimi umani rimasti.
E questa roba qua sarebbe il nuovo Blade Runner?
Gente, prendete meno Kronol, per favore!
(voto 5/10)

"Che finale imbarazzante!"

giovedì 27 febbraio 2014

UNA PELLICOLA PER AMICA




Settimana importante, questa, per il cinema. Domenica ci sono gli Oscar e tutti noi cinefili siamo pronti a fare il tifo per i nostri preferiti e a gufare le pellicole che abbiamo amato di meno. Condivisibili o meno che siano i premi dell’Academy, sarà pur sempre un eventone, l’equivalente per noi malati di cinema della finale di Champions per un patito di calcio o del Super Bowl per l’americano medio.
Sarà una settimana importante anche nei cinema?
Questo è tutto da vedere, però una manciata di pellicole che potrebbero rivelarsi degne di una visione ci sono… Scopriamo quali, insieme ai commenti miei e a quelli del più buonista della blogosfera: James Fazio.

"Ciao ragazzi, sono James Ford. Ma voi capite perché quel Cannibale
mi dà sempre della bestia? Io non ne ho proprio idea...
La bella e la bestia di Christophe Gans
Il consiglio di Cannibal: Ford è una bestia
Non sono mai stato un grosso fan della storia della bella e la bestia. All’arrivo di questa nuova versione con attori in carne e ossa ho quindi reagito con un “E allora?” di indifferenza. Quando ho scoperto che nel cast ci sono la bella Lea Seydoux e un attore bestiale (intendo in senso positivo) come Vincent Cassel ammetto però che un minimo di curiosità m’è venuta. E poi una favoletta ogni tanto ci può stare.
Quanto a Ford, mi spiace per lui. Ci teneva tanto ad avere la parte della Bestia e invece è andata a Cassel. Casso, Ford, ti rifarai alla prossima versione che potrebbe arrivare prossimamente, quella di Guillermo del Toro con Emma Watson…
Hey, c’è Emma Watson? Allora il ruolo della Bestia lo voglio io!
Il consiglio di Ford: Cannibal è una Bella statuina.
Ho sempre avuto un debole per la favola de La bella e la bestia, un po’ romantica e un po’ passionale, proprio come piacciono le cose al sottoscritto. Ma di questa versione che pare un incrocio tra Holyday on ice e le favolette da film tv non sono attratto neanche per sbaglio. Lieto di venire contraddetto, ma senza dubbio non parliamo di qualcosa che avrà la mia priorità nelle mie visioni.
E Cannibal? Beh, lo lascio volentieri a svernare nel suo giardino di rose.

"Bestia che sfiga, io volevo continuare a farmi Adèle Exarchopoulos..."

"Ford, ma quando la smetterai?
Non vedi quante vittime provocano i tuoi consigli cinematografici?"
Snowpiercer di Bong Joon-ho
Il consiglio di Cannibal: io e Ford ormai siamo troppo vecchi per farci un piercing, meglio farci uno Snowpiercer
Si fa un gran parlare di questo film. In rete c’è già chi l’ha definito un capolavoro assoluto. Gente che credo manca l’abbia ancora visto, tra l’altro. Potrebbe essere un nuovo cult fantascientifico coi fiocchi, o l’ennesima roba sci-fi che esalta il resto del mondo e che io invece detesto?
Sono curioso di scoprirlo e sono anche curioso di recuperare il film precedente del regista sudcoreano Bong Joon-ho, il catastrofico The Host, pure quello esaltato a dismisura. Con un po’ di scetticismo proverò a dare un’occhiata a entrambi, sperando che riescano a conquistarmi. Cosa che invece, quando entro con scetticismo nel blog WhiteRussian, finora non mi è mai capitata.
Il consiglio di Ford: più che la neve, farei cadere sulla testa di Peppa Kid un sacco di bottigliate.
Finalmente esce in sala il nuovo, attesissimo film di Bong Joon-ho, il regista numero uno coreano che negli ultimi anni è riuscito a scalzare dal trono anche calibri non certo da poco come Park Chan Wook e Kim Ki Duk.
Per il momento il buon Bong non ha sbagliato una pellicola, ed i fortunati che hanno potuto vedere Snowpiercer paiono testimoniare che neppure l'esordio con le majors ammmeregane è riuscito ad intaccare il talento del regista orientale: qui al Saloon siamo in trepidante attesa.
Cosa che non accade di certo quando l'ormai vecchio Cannibale pubblica un nuovo post.

"Facciamo una foto allegra da mandare a quel musone di Ford!"
"Ma a che serve? Il suo cellulare apre a malapena i messaggi di testo..."
Una donna per amica di Giovanni Veronesi
Il consiglio di Cannibal: …e un Ford per nemico
Ah ecco, questo film è il motivo per cui hanno fatto fare a Laetitia Casta un markettone autopromozionale all’ultimo Festival di Sanremo. Per carità, bella è bella però non mi fa certo venire voglia di guardare un film in cui recita. Soprattutto se al suo fianco c’è Fabio De Luigi, uno che in tv era simpatico ma che col cinema ha meno a che vedere di Ford. In più, mi sa tanto di filmetto molto alla Fabio Fazio e, dopo una settimana del Sanremo più noioso della Storia, non ce la potrei fare a vedere qualcosa del genere. Se non per massacrarlo.
Il consiglio di Ford: ma non era una mamma che avevi per amica, Katniss Kid!?
Mi sono bastati trenta secondi - e forse meno - del patetico siparietto con Fazio a Sanremo per abolire dagli schermi di casa Ford la Casta e qualsiasi film in cui lavora.
Se poi il film in questione è il classico prodotto da italiano medio e multisala nel weekend, faccio ancora meno fatica.
Bocciato insieme alla Terra dei cachi tutta.

Cannibal alle prese con la sua paura più grande: un Ford gigantesco.
Spiders 3D di Tibor Takacs
Il consiglio di Cannibal: Basta 3D
Tra Festival di Sanremo e filmacci (The Counselor più qualche altra roba che recensirò a breve), negli ultimi tempi ne ho davvero abbastanza di schifezze. Per questo è meglio se mi tengo alla larga innanzitutto dal blog di James Ford e poi da schifezze come questa.
Spiders 3D?
Basta il titolo per farmi cagare addosso: io infatti ho paura sia dei ragni che del 3D.
Come horror potrebbe quindi funzionare alla grande, mancano solo Ford e i clown e poi sono presenti tutte le mie maggiori paure. Peccato si preannunci come un film sci-fi catastrofico girato e recitato non da ragni, ma da cani.
Il consiglio di Ford: Cannibal 3D. Praticamente fantascienza.
Questo Spiders 3D, che unisce il trash ad una delle cose che riescono ad essere detestate in stereo da me e dal mio antagonista, potrebbe essere la sorpresa della settimana: dopo la rivelazione della scorsa estate, Sharknado, infatti, il lavoro di Takacs ha tutte le carte in regola per diventare la genialata del genio al contrario di questo duemilaquattordici.
Inutile dire che non me lo farò mancare di certo.
Al contrario delle opinioni radical del pauroso Goi.

"Oh Ford, smettila di rompere. Suonatelo da solo un pezzo dei One Direction!"
Il violinista del diavolo di Bernard Rose
Il consiglio di Cannibal: Ford, il blogghista del diavolo
A differenza dei musical, quelli tradizionali almeno, che spesso sanno infastidirmi persino più di Ford, i film che parlano di musica mi interessano sempre. Questa ricostruzione romanzata della vita del violinista Niccolò Paganini sulla carta pare quindi parecchio interessante. Andando poi a vedere il trailer il livello cinematografico è però tutto da verificare. Così come il protagonista, David Garrett, violinista noto per le sue cover di pezzi pop e rock contemporanei, che nel cinema è un esordiente totale. Una possibilità comunque non la si nega a nessuno. A meno che si chiami James Ford.
Il consiglio di Ford: Paganini non ripete. Purtroppo, Cannibal Kid sì.
Non bastava La bella e la bestia ad alimentare i miei timori da produzioni pseudo televisive della settimana: ci si mette anche il fantasma di Paganini - che, poveraccio, chissà mai cosa avrà fatto di male - a rendere le uscite decisamente più inquietanti di quanto potessi aspettarmi.
Considerato come siamo messi, Bong e ragni a parte, mi troverò quasi a sperare di trovare rifugio in qualche film suggerito addirittura dal mio pusillanime nemico numero uno: e per una settimana così ricca - numericamente - di uscite è davvero una prospettiva spaventosa.

"Stallone, Ford, sto arrivando. E vi batterò a braccio di ferro!"
Tir di Alberto Fasulo
Il consiglio di Cannibal: Ford è finito sotto un tir? Che peccato! Che peccato non fossi io alla guida buahahah
Co-produzione italo-croata di stampo documentaristico che ci mostra la vita di un camionista, interpretato però da un attore. Una sorta di mockumentary, quindi, che potrebbe risultare buono per la tv, e poi è ancora tutto da vedere, ma che al cinema non credo farà accorrere le masse.
Quanto a me, a questo film potrei preferire un viaggio in camion in compagnia di Ford. E ho detto tutto…
Il consiglio di Ford: come regalo di compleanno, preparerò per Cannibal una gita in camion con me e Stallone. Tutto il giorno a fare braccio di ferro.
I mockumentary, tendenzialmente, mi stanno simpatici. Una sorta di guascona arroganza metacinematografica li trasforma, spesso e volentieri, in piccoli guilty pleasures del Saloon. A meno che non si tratti di schifezze invereconde come L'altra faccia del diavolo o questo Tir, almeno a quanto pare dal trailer.
Sinceramente, non l'augurerei neppure al mio nemico numero uno Coniglione Kid. Dunque non credo proprio sia il caso, per voi, di rischiare.

"Oh, guarda! C'è gente che è davvero venuta a vedere il nostro film..."
"Ma che son scemi?"
La legge è uguale per tutti… forse di Ciro Ceruti, Ciro Villano
Il consiglio di Cannibal: ma una legge che dovrebbe impedire di fare uscire certi film non c’è?
Commedia partenopea di stampo amatoriale che vuole ironizzare sul sistema giudiziario?
Gente, io sto già correndo al cinema a vederlo! E voi, che fate ancora qui?
Il consiglio di Ford: la legge dovrebbe impedire la distribuzione di questa roba.
Ma cos'è, uno scherzo!?
Neppure il Cucciolo eroico al massimo della sua follia potrebbe concepire uno scempio del genere e tentare di propinarmelo.
Piuttosto, mi rischiaffo The tree of life una decina di volte.

"Mannaggia, Ford e Cannibal hanno già stroncato il nostro film.
E manco l'hanno ancora visto!"
La scuola più pazza del mondo di Hitoshi Takekiyo
Il consiglio di Cannibal: la scuola più pazza del mondo? È quella che ha frequentato Ford?
Un film anime nei cinema?
Prima di correre a vederlo, vi avviso che non è dello Studio Ghibli e sembra una bambinata, e pure di quelle clamorose. Pare contenere anche una componente più dark, vagamente alla Tim Burton, ma il rischio di imbattersi in una robina inguardabile è comunque troppo alto. Preferisco mandare in avanscoperta il coraggioso soldatino Ford.
Il consiglio di Ford: la scuola più pazza del mondo sarebbe stata quella con me e Peppa compagni di banco.
La situazione del Cinema d'animazione non è propriamente rosea. Tolti, infatti, un paio di nomi illustri, il duemilatredici non è stato l'anno migliore per i cartoni animati.
Questo duemilaquattordici, però, non pare iniziare nel migliore dei modi: La scuola più pazza del mondo, anime che vorrebbe portare sullo schermo le atmosfere tipiche del prodotto adolescenziale, non mi pare infatti il titolo destinato a scuotere il genere.
In attesa che ciò accada, cercherò di scuotere il Cannibale affinché rinsavisca e torni a non essere d'accordo con me su nulla.
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