Ho chiamato per dirti che la tua vita faceva schifo...
No, aspetta. Non buttarmi subito il telefono in faccia. Fammi continuare.
La tua vita, Adele, faceva schifo. È probabilmente per questo che il tuo precedente album “21” era uscito così bene. L'arte migliore proviene dal dolore, diceva qualcuno. Chi di preciso non lo so, ma qualcuno nel corso della Storia prima o poi l'avrà detto, no? E se non l'ha mai detto nessuno, lo dico io ora, ok?
Dentro “21” mettevi a nudo la tua anima ferita, il tuo cuore ridotto in mille pezzettini. Quello era un album di rottura. Quello era un disco in cui tutti potevano trovare il giorno di dolore che uno ha... ho davvero citato il Liga, sul serio?
Mai più. Il mio nome è mai più, mai più, mai più...
L'ho citato di nuovo?
D'altra parte, certe notti ti metti a scrivere delle cose e poi tu non vuoi smettere, smettere mai...
Cast: Elliot James Langridge, Josh Whitehouse, Antonia Thomas, Steve Coogan, Jack Gordon, Christian McKay, Lisa Stansfield
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È curioso notare come nel mondo le cose sembrino cambiare tanto, ma alla fine invece no. Il succo è sempre lo stesso.
Prendiamo Northern Soul, un film ambientato nel 1974. I protagonisti sono due ragazzi più o meno disadattati delle periferie inglesi. D'altra parte non credo di aver mai visto film o una serie tv ambientati nelle periferie inglesi senza ragazzi disadattati. I due amici hanno una grande passione per la musica northern soul. Cos'è la musica northern soul?
Il passato: il mixtape Nostalgia, Ultra, le collaborazioni con Kanye West, Jay-Z, Tyler the Creator e il collettivo Odd Future
Il suo 2012: l’album d’esordio Channel Orange
Il futuro: sky’s the limit, ma Channel Orange potrebbe anche restare il suo unico album, visto che lo stesso Frank Ocean ha recentemente annunciato che ora potrebbe dedicarsi ad altro, tipo a scrivere un romanzo
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Perché è in classifica: perché ha fatto un disco immenso quanto un oceano
Frank Ocean è il passato, il presente e il futuro della musica black. E nemmeno solo di quella black.
È il passato, perché sentendo alcuni suoi pezzi come Sweet Life viene in mente il 70s sound sexy e rilassato di Marvin Gaye o Curtis Mayfield.
Il presente, poiché il suo album d’esordio Channel Orange è il disco più citato dalle classifiche di fine anno sul meglio del 2012 da tutti i magazine e siti musicali, e in più il ragazzo ha ottenuto ben 6 nomination ai prossimi Grammy Awards.
Il futuro, perché tutti ora vogliono lavorare e collaborare con lui e quindi davanti a sé ha due strade: finire ovunque e sui dischi di chiunque come fa Nicki Minaj, e stracciare quindi rapidamente i maroni, oppure scegliere di sparire dalle scene per qualche anno come farà Adele.
Oppure magari una via di mezzo tra queste due vie estreme non sarebbe male.
Frank ha quindi davvero un Ocean di possibilità davanti. Vedremo cosa deciderà di fare, ma di certo il coraggio non gli manca. Come quando qualche mese ha fatto coming out. E non è come Tiziano Ferro che dai, lo sapevamo già tutti che era gay da molto prima che lo annunciasse. Nel mondo machista e maschilista dell’hip-hop e dell’R&B americano, un coming out è raro quanto lo può essere all’interno del partito repubblicano.
A far parlare più di tutto sono comunque la sua musica, che non ha paura di sconfinare anche fuori dai sentieri sicuri dell’arrenbì per prendere altre direzioni, e la sua voce immensa.
Così tra questa immensità s'annega il pensier cannibale mio: e il naufragar m’è dolce in questo oceano.
Ci sono delle canzoni che le ascolti e ti portano in Paradiso. A volte basta il titolo per fartelo capire, altre volte no.
Nel caso della para-para-paracula “Paradise” dei Coldplay non basta.
Nel caso della splendida “Heaven” di Emeli Sandé invece sì.
È con questo pezzo, questo pezzone che la ragazza dalla cresta punk e dalla voce soul si è fatta conoscere al mondo, o almeno all’Europa. Il resto dell’album si allinea su binari pop e R&B più consueti, lasciando da parte i ritmi drum’n’bass del singolo, ma a fare la differenza tra un disco standard e un gran bel disco è una cosa: anche nei numeri più convenzionali, come la ballatona “Where I Sleep” o l’acoustic “Breaking the Law”, la voce di Emeli riesce a rendere speciale ciò che sarebbe normale. È la sua voce il fattore X.
Parliamo a vanvera di alcuni pezzi random.
“Maybe” è una magia. Not maybe, non forse. Surely, sicuramente.
“My Kind of Love” è puro soul. Potrebbe anche piacere ai fan di Whitney Houston. Ma di certo può piacere anche ai non fan di Whitney Houston, visto che a me la Houston non è mai piaciuta particolarmente però questa canzone sì.
Grandiosa anche una “Mountains” che scala le montagne fino a raggiungere le vette del lirismo altissimo purissimo emelissimo, senza per questo dover suonare troppo enfatica come si sarebbe arrivati con l’interpretazione di qualche popstar stile Xtina Cicciobomba Aguilera.
Il nuovo secondo singolo “Next to me” cresce esponenzialmente con gli ascolti, fino ad andarsi a impiantare nel cervello next to meeeee uuuuh uuuuuuuh.
Un po’ più di coraggio nella produzione e una maggiore varietà musicale avrebbero giovato all’insieme, però resta comunque un Signor disco d’esordio. A livello personale avrei spinto di più sui suoni elettronici e sui ritmi come in “Heaven”, visto che spesso le altre basi non graffiano abbastanza, però in ambito pop-soul quest’anno sarà difficile offrire una performance vocale più spettacolare di quella di Emeli.
Anche perché Adele ha annunciato di volersi prendere una pausa per i prossimi 5 anni. Speriamo solo non arrivi a 85 anni prima di sfornare un disco nuovo, vedi immagine sotto…
Settimana dedicata agli Anni Zero, con cui si sono concluse le scoppiettanti Blog Wars musicali tra me e Mr. James Ford e che hanno visto il mio grandioso trionfo (sul tuo blog se vuoi puoi anche sostenere in maniera ardua il contrario, Mr. Ford). Ed ecco una delle canzoni per me più belle degli ultimi anni, composta e cantata da una delle grandi protagoniste del primo decennio del nuovo millennio.
Amy Winehouse “Back to Black”
Anno: 2007
Genere: soul
Provenienza: Londra, UK
Autori: Amy Winehouse, Mark Ronson
Album: Back to Black
Canzone sentita anche in: Gossip Girl, Glee
Coverizzata tra gli altri da: Rumble Strips, Lightspeed Champion, Elbow, Glasvegas
Nel mio jukebox perché: rappresenta alla perfezione la fine di qualcosa, e l’inizio di qualcos'altro. E per la voce spezzata di Amy.
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Canzoni cult: Don’t you remember, Turning Tables, Rumor has it
Dopo “19”, l’album d’esordio fatto uscire a 19 anni, l’Adele oggi 21enne torna con un secondo disco che si chiama… esatto: “21”. Il prossimo disco vediamo di trovargli un titolo più originale, ok? Anche perché tra qualche annetto potresti non sbandierare così fieramente la tua età...
A un primo impatto il nuovo album rivela una minore varietà sonora rispetto all’esordio, però attenzione. Mai fermarsi alle prime apparenze. Il grande merito del disco è infatti quello di crescere in maniera esponenziale e inarrestabile, con la voce di Adele capace di raggiungere picchi d’intensità pazzeschi. Ci troviamo davanti a un lavoro musicalmente certo non rivoluzionario ma di classe sopraffina, composto da una serie di ballate soul notevoli e per alcune di loro con l’andare degli ascolti sta già scattando l’innamoramento come in passato era successo con pezzacci come “Chasing pavements” o “Cold Shoulder”.
L’impressione è che il colpo di fulmine totale possa arrivare da un momento all’altro, con qualunque dei piccoli gioielli incastonati dentro all’album: magari per una “Turning Tables” con quel suo giro di piano drammatico che ricorda la magnifica “Colorblind” dei Counting Crows, o il rotolante e profondo singolo “Rolling in the deep”, un pezzo fuori da ogni tempo che a sorpresa ora come ora staziona al primo posto della classifica italiana. Oppure per “Rumor has it”, una song che entra martellante in testa quasi come un’idea impiantata da Leonardo Di Caprio in Inception. O forse per una “Set fire to the rain”, pronta a diventare un classico del futuro.
Alla fine resta il dubbio: un coraggio musicale maggiore avrebbe giovato al risultato complessivo o forse avrebbe appesantito i 21 grammi della soul di questo disco? In ogni caso, con il passare degli ascolti questo è un album in grado di regalare emozioni e brividi, come con una “Don’t you remember” da lacrime agli occhi. Roba da talent show, ma solo nel senso che Adele è uno spettacolo di talento.
Una semplice meraviglia. Un disco di quelli che sembrano concepiti apposta per stare bene. Un soul bianco più caldo di quello nero. Un’atmosfera sognante e magica. Una voce leggermente distorta. Un’apertura che si chiama “Nervous” e invece ti rilassa e ti stende con la sua bellezza infinita. Un primo singolo “The Magic” con una linea di basso che ricorda “Cry me a river” di Justin Timberlake e a sorpresa passa anche su Mtv. Canzoni all’apparenza semplici che all’improvviso si trasformano per miracolo in un miracolo. Quasi tutti i pezzi qui presenti a un certo punto hanno una trasformazione verso il lato oscuro alla Black Swan. Una donna poliziotto ormai totalmente mutata in soul (police) woman. Una semplice meraviglia, l’ho già detto?
John Legend & the Roots (featuring Common & Melanie Fiona)"Wake up everybody" (cover di Harold Melvin & the Blue Notes)
Genere: soul
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il pezzo più "sveglia gente, cazzo!" dell'anno
testo liberamente tradotto
Sveglia tutti, gente!
basta starsene a letto a dormire
basta guardare indietro
è tempo per pensare avanti
Il mondo non migliorerà
se lasciamo che le cose stiano così
il mondo non migliorerà
dobbiamo cambiarlo io e te
Ultimo countdown -lo prometto- con il meglio del 2010. Anche perché a forza di classifiche si sta già pericolosamente avvicinando il 2012...
Questa volta è il turno delle mie canzoni preferite dell'annata appena terminata. Una chart veloce con poco spazio alle parole e tanto alla musica, partendo da uno dei sicuri protagonisti dei prossimi mesi.
Potete darvi un'occhiata alla classifica delle mie songs del 2009 QUI
James Blake "Limit to your love" (cover di un pezzo di Feist)
Genere: dubstep soul
Se ti piace ascolta anche: Jamie Woon "Night Air"
Il pezzo più promessa per il futuro dell'anno
testo liberamente tradotto
Esiste un limite al tuo amore
come una cascata al rallentatore
come una mappa senza un oceano
esiste un limite al tuo amore
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