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lunedì 24 giugno 2013

STOKAISER


Stoker
(UK, USA 2013)
Regia: Park Chan-wook
Sceneggiatura: Wentworth Miller, Eric Cressida Wilson
Cast: Mia Wasikowska, Nicole Kidman, Matthew Goode, Alden Ehrenreich, Lucas Till, Jacki Weaver, Dermot Mulroney, Harmony Korine
Genere: omicida
Se ti piace guarda anche: Bates Motel, The Quiet - Segreti svelati

Stoker comincia con la morte di Stoker. Il capofamiglia degli Stoker.
Che si fa quando il personaggio che dà il titolo al film è già morto ancora prima che cominci la visione? Come si prosegue?
Si racconta cosa combina il resto della sua famiglia dopo la sua morte. E si racconta anche di come si è arrivati alla sua morte. Da una parte abbiamo quindi un drammone famigliare, ma nemmeno troppo drammone visto che della morte di Stoker non sembra fregargliene di meno a nessuno. Dall’altra parte abbiamo invece una vicenda dai contorni thriller-horror, solo che la vicenda thriller è prevedibilissima anche per uno come me che di solito non ci azzecca mai su cosa capiterà, e come horror con vale nulla.

Che si fa quando una pellicola viene uccisa direttamente nel primo paragrafo della recensione? Come si prosegue il resto del post?
Potrei inserire video di cuccioli che combinano guai, che quelli in rete vanno sempre forte. In alternativa potrei mettere delle immagini della protagonista Mia Wasikowska nuda, solo che non si trovano e ci sono solo degli spudorati fotomontaggi come questo.

Tipica tensione sessuale tra nipote e zio. Tipica?
Un altro modo per occupare il resto del post è allora quello di cercare di trovare dei punti a favore di questo film. Impresa non semplicissima, ma nemmeno impossibile. La sceneggiatura è firmata dall’esordiente Wentworth Miller, il protagonista della serie tv Prison Break che, non si sa bene perché, ha deciso di gettarsi nella scrittura con risultati, almeno da questo primo tentativo, piuttosto scoraggianti. La vicenda non cattura e i personaggi si comportano in maniera del tutto casuale. Un esempio dell’assurdità di questo script?
ATTENZIONE SPOILER I vari personaggi prima sembrano tranquilli, poi si trasformano in psicopatici e/o killer, senza ragione. Prendiamo anche un personaggio minore, come il liceale Aiden Ehrenreich (attore promettentissimo) che prima difende la protagonista Mia Wasikowska, fa tutto il romantico con lei, e poi si trasforma in uno stupratore. Ma perché?
Piuttosto inspiegabili anche gli echi incestuosi della vicenda, così come è caratterizzato davvero male il percorso della protagonista da ragazzetta secchiona a spietata assassina. FINE SPOILER

"Mi faccio una lampada che sono pallida."
Avevo detto che volevo trovare dei punti a favore del film?
L’avevo detto veramente?
Mannaggia a me. Non li ho ancora trovati, ma ci sto arrivando. Forse. Se la sceneggiatura è confusa, sostanzialmente inconcludente, con cali di ritmo paurosi, la regia non è del tutto da buttare. Park Chan-wook, il celebrato regista sudcoreano di Gangnam Style Oldboy, cerca di movimentare come può una storia di scarso interesse e per di più scritta male con un montaggio veloce, con qualche invenzione autoriale e qualche ripresa fantasiosa. In questo modo non riesce a prendere possesso totale della pellicola, ma se non altro fa intravedere qualche lampo decente di cinema. Il sudcoreano è alla sua prima volta con una pellicola in lingua inglese e paga lo scotto del grande salto dalle parti di Hollywood, con un film che sembra suo soltanto in parte e che perlopiù sembra essergli sfuggito di mano. Non è il primo a cui capita una cosa del genere, non sarà l’ultimo. L’augurio è che non faccia la fine del nostro Gabriele Muccino. Soprattutto fisicamente.

L’altro elemento positivo del film è la protagonista. Mia Wasikowska continua a essere convincente in film poco convincenti. Da queste parti, una pellicola in cui recita è ormai garanzia quasi automatica di una insufficienza, manco fosse Angelina Jolie o Will Smith, con la differenza che a me la Waginowska piace. La ritengo una delle migliori giovani attrici in circolazione. Pur priva del fascino da cucciola di una Carey Mulligan o del sex appeal di una Amber Heard e pur non avendo fatto finora un film davvero memorabile, per me è una delle meglio tipo oggi in circolazione a Hollywood. Peccato che, pur lavorando con registi di talento, finisca spesso e volentieri per fare filmetti poco riusciti come Alice in Wonderland, Albert Nobbs o Lawless. La fanciulla comunque è giovanissima, ha appena 23 anni, e quindi ha davanti a sé ancora tutto il tempo di lasciare il segno con una parte degna di nota. Se magari cambia agente però è meglio. Io non sono un agente, Mia, ma peggio del tuo attuale non credo di poter fare.
Meno convincente il resto del cast: il britannico Matthew Goode con quella faccia da good man come villain non funziona e poi c’è la Nicole…
Aah, la Nicole. Quanto era brava una volta! Brava, brava. Fino a una decina di anni fa faceva le scarpe a tutte. Adesso invece Nicole Kidman si è ninamorizzata. C’ha ste labbrazze innaturali. C’ha sta faccia finta che ormai le potrebbe garantire un ruolo azzeccato giusto in una puntata di Nip/Tuck, se ancora ci fosse.

"Che hai contro Nina Moric, Cannibal? E' una grande artista e performer."

"Suca, Carrie Bradshaw. Ho più scarpe di te!"
Il cast, che comprende anche il regista Harmony Korine in una piccolissima parte, è sfruttato quindi soltanto in parte, ma i punti a favore del film non finiscono qui…
Dite che finora i punti a favore non sono stati molto convincenti?
Vabbè, allora dico che le atmosfere non sono malaccio. Il film è ambientato nel presente, però è avvolto in un’ambientazione gotica retrò che ha il suo fascino. Se la parte thriller fosse più tesa e imprevedibile, la pellicola sarebbe potuta uscire meglio. C’è anche una buona cura per i dettagli. Le scarpe, ad esempio. Le scarpe sono un dettaglio essenziale nel film, anche se, certo, quando le scarpe sono l’elemento più intrigante di una pellicola non è un buon segno per la pellicola stessa.

Una nota completamente positiva a questo film allora la vogliamo trovare, o no?
Dai che alla fine ci sto arrivando: la colonna sonora. Le musiche originali di Clint Mansell, compositore abituale per il genio Darren Aronofsky, sono molto fascinose e in più a un certo punto risuona “Summer Wine” cantata da Lee Hazlewood & Nancy Sinatra & per un istante ci si illude di trovarsi dentro a una bella visione. Così non è. Stoker è un film nato già morto, come il personaggio che gli dà il titolo.
(voto 5,5/10)



giovedì 20 giugno 2013

IL CINEMA D’ACCIAIO




Sì, questa settimana esce il nuovo film su Superman e sì, personalmente non me ne può fregare di meno.
Se nel corso dell’estate italiana sembra non mancheranno i blockbusteroni commerciali, gli amanti del super cinema possono invece anche già andarsene in vacanza, visto che di soddisfazioni questa calda stagione non sembra intenzionata a regalarne ancora molte. Ma va bene così, l’annata finora è stata più che buona e quindi adesso ci si può anche rilassare a recuperare qualche filmetto.
Qualcosa di davvero super in questa settimana comunque c’è.
I commenti del mio blogger rivale Ford Kent alle uscite della settimana?
No, i miei.
Modestamente.
E soprattutto foto & cazzate didascalie varie.

"Con questo costume addosso
sembra che abbia il super pacco. Forte!"
L’uomo d’acciaio di Zack Snyder
Il consiglio di Cannibal: Super saltato
A me i film sui supereroi in generale hanno super rotto. In particolare, Superman tra tutti i supercazzodieroi è quello che mi sta più sulle palle, tutto superprecisino e superperfettino com’è. In più, già l’ultimo Superman Returns era una supercagata e pure questo non promette di fare di meglio. L’attore chiamato a interpretare il superodioso Clark Kent è il pessimo Henry Cavill, notatosi finora in Immortals 3D e La fredda luce del giorno, due film talmente agghiaccianti che non sono manco riusciti a vederli fino alla fine. E sì che mi sono visto per intero persino delle pellicole con il Nongio Francesco Mandelli. Al suo fianco ci sarà Amy Adams, ottima attrice che lo superoscurerà di supersicuro.
La regia di quest’ometto senza palle d’acciaio è invece affidata a Zack Snyder, quello del super trash 300, del super remake L’alba dei morti viventi e del super pieno di gnocca Sucker Punch, uno che non mi dispiace nemmeno ma che certo non è un superfenomeno della regia, nonostante si creda di esserlo. Le premesse poi preannunciano una super scopiazzatura (l’ennesima ormai) delle atmosfere dark de Il cavaliere oscuro, che ormai superbasta!
Per quanto mi riguarda, io questo Uomo d’acciaio lo supersconsiglio, ma tanto non mi darete ascolto, le mie parole si perderanno come lacrime nella pioggia e tutti voi accorrerete insieme al supertamarro Ford a vedere questa ennesima superfordianata.
Il consiglio di Ford: l'uomo di burro. Cannibal Kid.
Da appassionato di fumetti non ho mai amato il personaggio di Superman, se non per un breve periodo nella saga dedicata alla sua - ovviamente non definitiva - morte.
Troppo forte, troppo divino, troppo buono, troppo perfetto per me. Nell'ambito DC Comics, Batman lo surclassava senza neppure fare fatica.
Onestamente, non ho mai amato neppure i film dedicati a Superman, dai mitici cult con Christopher Reeves all'ultimo polpettone di Bryan Singer: le aspettative per questo L'uomo d'acciaio sono un filo più alte - in fondo produce Nolan -, ma qualcosa mi dice che la delusione è dietro l'angolo, e che Zack Snyder, più che centrare il bersaglio come fu con L'alba dei morti viventi e Watchman scadrà nel trash come per 300 e Sucker punch.
Per il momento lo rimanderò a qualche serata estiva senza pretese.

"C'è il sole, non mi serve l'ombrello."
"Sì, ma se incontri Ford puoi sempre dargli un'ombrellata sulla capoccia."
Stoker di Chan-wook Park
Il consiglio di Cannibal: stokazz che delusion
Dall’esordio sul suolo americano di Chan-wook Park, il regista di Oldboy, con in più a disposizione un bel cast, mi aspettavo di più. E invece Stoker è uno di quei film lenti e con una storiella inutile di quelle già raccontata, e meglio, in molte altre pellicole. Persino Ford potrebbe bottigliarlo, anche se lui in queste pellicolette noiose di solito ci sguazza, quindi potrebbe anche adorarlo.
È comunque un film vedibile, ma con basse aspettative.
Recensione cannibale in arrivo…
Il consiglio di Ford: stocazzo che ve lo consiglio!
Park Chan Wook, idolo dei tempi della magnifica trilogia della vendetta perso nell'autoreferenzialismo già dal precedente - e deludente - Thirst, sbarca negli States e toppa clamorosamente con un film pretenzioso, noioso, inutile e anche molto radical chic, così tanto che potrebbe addirittura non essere piaciuto al mio antagonista.
Delusione cocente che porta il buon Park a fare compagnia a Shyamalan e Zombie nella lista dei decaduti di quest'anno.
Recensione fordiana a brevissimo.

"Nah, con Ford preferisco usare il fucile!"

"'Nnamo Ford, vieni fuori! Io e Federico non abbiamo intenzione di farti del male..."
Tulpa di Federico Zampaglione
Il consiglio di Cannibal: un bel tiromancino a Ford
Sto già godendo. Non tanto per il film, che pure si preannuncia un thriller vagamente erotico dal discreto potenziale. Quanto per vedere Ford scagliarsi di nuovo contro l’odiato Federico Zampaglione. Quando aveva parlato del suo precedente Shadow, non un capolavoro dell’horror ma nemmeno malaccio, nel suo Saloon erano volate bottigliate e insulti peggio che durante una delle nostre Blog War. Cosa succederà questa volta?
Non lo so, ma sento già il sangue scorrere. Non quello sullo schermo, ma quello di Ford su WhiteRussian. Cosa chiedere di meglio?
Il consiglio di Ford: non vedo l'ora.
Un paio d'anni fa, quando demolii Shadow qui al Saloon, un qualche cugino di Zampaglione aprì nello stesso giorno una ventina di account gmail per sfogare la sua rabbia sul sottoscritto, prendendosi un paio di bottigliate non solo dal sottoscritto, ma anche da Julez e da Dembo, nonchè da un altro paio di lettori consci del livello del commentatore in questione.
Il come di consueto pusillanime Peppa Kid non si schierò per paura che il cugino di Zampaglione potesse perseguitare anche lui.
Ovviamente aspetto entrambi dalle mie parti appena avrò modo di massacrare senza pietà anche questo inutile tentativo dell'inutile Zampaglione.

"Battere Ford a calcio? Più facile che vincere una Blog War!"
Dream Team di Olivier Dahan
Il consiglio di Cannibal: Cannibal + Ford, un nightmare team
I film sul calcio sono sempre un rischio, ma il cinema francese attualmente è in forma quanto la Francia ai Mondiali del ’98 e quindi occhio. In una settimana che mi sembra riservare più delusioni che altro, la sorpresa potrebbe arrivare da questo Dream Team, già enorme successo in patria.
Un film che sembra pure piuttosto pane e salame e quindi potrebbe unire il Dream Team dei blogger cinematografici, ovvero…
Boh, di certo non me e Ford.
Il consiglio di Ford: Cannibal e Ford non potrebbero coesistere neppure in un dream team.
Film francese che, lo devo ammettere, non mi intriga per nulla nonostante il sottoscritto continui a sbandierare il suo amore per il calcio, giocato, visto e perché no, girato.
In patria sta andando alla grande, quindi potrebbe rivelarsi una sorpresa, ma la mia voglia di fare un tentativo è più o meno la stessa di tornare al lavoro dopo il periodo di cassa integrazione. Praticamente nulla.

"Mi scusi, è urgente: può controllare che voto ha dato Cannibal al nostro film?"
"Ci sono troppe persone collegate, al momento è bloccato. Posso però
dirle quante bottiglie vi ha assegnato Ford."
"Ma no, che mi frega di quello?"
Passioni e desideri di Fernando Meirelles
Il consiglio di Cannibal: le passioni le lascio al blog di Miss Julez Ford, i desideri invece riguardano tutti Ford che si fa male in qualche modo
Per quanto mi sia piaciuto City of God, non ho poi più seguito la carriera del brasileiro Meirelles. Che sia la volta buona di riallacciare i rapporti, e allo stesso tempo magari chiudere del tutto quelli con Ford?
Il cast con i miei preferiti Jude Law, Ben Foster e Rachel Weisz promette bene e quindi massì, perché no?
Soprattutto la parte del chiudere completamente i rapporti con Ford uahah.
Il consiglio di Ford: la passione di Cannibal sarà lunga e dolorosa. E si concretizzerà per mano di Ford.
Meirelles è un regista molto sopravvalutato, uscito dal periodo d'oro del Cinema sudamericano a cavallo dell'inizio del nuovo millennio - come Inarritu - e poi spentosi dietro una serie di produzioni tutte forma e niente sostanza.
Tuttavia, il suo ultimo lavoro tratto dal romanzo Cecità di Saramago non mi era dispiaciuto, quindi in questa settimana di quasi nulla potrei perfino concedere una possibilità anche a questo titolo, che in altre condizioni non avrei decisamente cagato di pezza.

"Finalmente siamo riusciti ad arrestare Ford per crimini contro il Cinema.
Hey, un momento... vogliono mettere dentro anche me?"
Cha cha cha di Marco Risi
Il consiglio di Cannibal: fuck fuck fuck
È un film italiano.
La regia è di Marco Risi, figlio raccomandato di Dino.
Il cast è composto da Luca Argentero, Eva Herzigova, Claudio Amendola e Shel Shepiro… Prendere degli attori veri proprio no, eh?
Se a ciò aggiungiamo che il trailer fa ridere (peccato che in teoria si tratti di un thriller, non di una commedia) e che a me il cha cha cha così come tutte le danze latino americane fa cacare, perché mai dovrei guardarmi una roba del genere?
E perché mai dovrei stare a sentire i consigli cinematografici di Mr. Ford, uno che considera Arnold Schwarzenegger un modello esistenziale e Cloud Atlas un gran film?
Il consiglio di Ford: ma stiamo scherzando!?
Balli latino americani, film italiano di un raccomandato supportato da cani maledetti, trailer agghiacciante: devo dire di più!?
Ci manca solo qualche proposta pseudo-autoriale del mio rivale per completare un quadro orrorifico.

U.S.A. contro John Lennon di David Leaf, John Scheinfield
Il consiglio di Cannibal: che è, una scopiazzatura delle Blog Wars F.O.R.D. contro Cannibal?
Dopo Sugar Man della settimana scorsa, ecco un nuovo docufilm a tematica musicale che arriva nei nostri cinema. In pochissimi schermi e credo per un solo giorno o qualcosa del genere, però arriva. Tra l’altro si tratta di un documentario del 2006 e non ho capito che senso abbia proporlo solo ora, ma vabbè. Sembra piuttosto interessante, anche se mai quanto vedere Cannibal contro Ford in una Blog War. O meglio: Cannibal che fa a pezzi come al solito Ford in una Blog War.
Il consiglio di Ford: ma che, davero!?
Per un momento non penso a Cannibal e alle nostre continue diatribe, e mi chiedo: ma per quale motivo i distributori italiani riportano in sala un film che è già passato nei cinema qualche anno fa e che io stesso ho recensito ai tempi della collaborazione con una rivista online, quando il Saloon era ancora soltanto un pensiero, e forse neppure quello!?
E perché, soprattutto, indurre il pubblico a pagare sette euro e cinquanta per un titolo già pubblicato in dvd e spesso e volentieri in vendita a poco di più!?
Detto questo, il film è interessante. Ma l'operazione è una presa per il culo.

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