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domenica 10 febbraio 2013

BIGHELLONANDO CON I FILM DI KATHRYN BIGELOW

Nuovo appuntamento della rubrica cannibale sui grandi registi e sulle loro grandi carriere.
Abbiamo già visto Quentin Tarantino, quindi Steven Spielberg e poi è stata la volta di Tim Burton. Oggi è il turno di una presenza femminile: Kathryn Bigelow, la mia regista donna preferita insieme a Sofia Coppola. Se però la Coppola Jr. ha uno stile immediatamente riconoscibile e delle tematiche ricorrenti in tutti i suoi film, lo stile della magnifica 61enne Kathryn Bigelow è più difficile da identificare, ci vorrebbe una Jessica Chastain per scovarlo.
Il suo percorso cinematografico è parecchio schizofrenico e variegato. Tra i non troppi punti di contatto che possiamo intravedere tra le sue pellicole c’è paradossalmente una dose notevole di… mascolinità. La Bigelow è uno dei directors con più palle a Hollywood. Sia che si dedichi all’action o a film più quieti, ci mette sempre una dose di cattiveria e di ribellione sconosciuta a molti colleghi maschietti. Per utilizzare un sottotitolo italiano di quelli solitamente inutili dato a una delle sue pellicole più famose, Point Break, i suoi film rappresentano spesso un punto di rottura.
Lo si può vedere nel motociclista ribelle di The Loveless, nella pellicola sui vampiri parecchio lontana dalle solite pellicole sui vampiri Il buio si avvicina, nel poliziesco virato al femminile Blue Steel, nella voglia di sfidare i limiti a qualunque costo del Patrick Swayze di Point Break, nello strano futuro immaginato in Strange Days, nel mystery sui generis Il mistero dell’acqua, nei russi americanizzati di K-19, o nell’epica anti-americana delle ultime battaglie americane, dall’Iraq di The Hurt Locker alla guerra al terrore di Zero Dark Thirty. In tutti i suoi film, anche quelli meno riusciti, c’è sempre uno scarto rispetto alla norma, al prevedibile. C’è coraggio.
Ma vediamoli un po’ più nel dettaglio, in questa rapida bighellonata con i film della regista.

The Loveless (1982) di Kathryn Bigelow, Monty Montgomery
Esordio pieno di fascino della Bigelow, accompagnata per questo debutto in società dal co-pilota Monty Montgomery. Un vero e proprio trampolino di lancio per lei, destinata negli anni a diventare una delle donne più potenti di Hollywood, meno per lui, visto che questa rimarrà la sua unica regia.
The Loveless è un omaggio agli anni ’50, al rockabilly, alla cultura dei motociclisti. Una pellicola estremamente retrò le cui musiche e atmosfere credo siano piaciute parecchio a David Lynch. Il film è stato il trampolino di lancio non solo per la regista, ma anche per il protagonista Willem Dafoe. The Loveless ha rappresentato il vero e proprio esordio per lui e per il suo folle ghigno. Peccato per la sceneggiatura parecchio esilina, che impedisce al film di essere davvero travolgente, però si intravede già la particolarità e la stranezza del cinema della Bigelow. The Loveless è infatti la storia di un gruppo di motociclisti diretti a Daytona per una gara che nel tragitto si fermano in una minuscola cittadina in mezzo al nulla. Uno ci si potrebbe aspettare il loro arrivo a Daytona, ci si potrebbe attendere una gara finale, e invece…
(voto 6,5/10)

"Mmm... se ordino una Coca Light dite che perdo la mia aura da bel tenebroso?"

Il buio si avvicina (1987)
Il buio si avvicina, la grandezza anche. Il primo film tutto in proprio della non ancora big Bigelow è un’altra opera molto affascinante, più per le atmosfere che per una trama pure in questo caso piuttosto esile. La cosa migliore del film è il suo affrontare una vicenda di vampiri in maniera del tutto differente da come siamo abituati oggi. Anche qui c’è dietro a tutto una storia d’amore, però niente triangoli, niente licantropi, niente Twilightate clamorose.
Il buio si avvina è un gioiellino, per qualcuno anche un piccolo cult, che probabilmente avrebbe giovato di un protagonista più efficace. Adrian Pasdar, futuro Nathan Petrelli di Heroes, non è proprio il massimo. A compensare ci sono la controparte femminile, una Jenny Wright poi scomparsa nel nulla, ma che qui appariva come una Dianna Agron in versione vampiresca, e il bad boy Bill Pullman, da cui Ian Somerhalder avrebbe preso parecchio nella futura serie tv The Vampire Diaries. Un po’ troppo scarna la sceneggiatura, come detto, ma si intravedono comunque lampi di grande cinema.
Canzone cult: George Strait “The Cowboy Rides Away”
(voto 7,5/10)



Ian Somerhalder di The Vampire Diaries?
No.
Dianna Argon di Glee?
Nemmeno.
Adrian Pasdar di Heroes?
Oh, almeno questo l'ho azzeccato!

Blue Steel - Bersaglio mortale (1989)
Thrillerino senza infamia e senza lode. La Bigelow dirige con buon occhio, punta sui giochi di luce, cerca di alzare il livello di tensione dando alla pellicola un buon ritmo, però è la vicenda a non coinvolgere più di tanto. A non funzionare è soprattutto il cattivone, interpretato dall'ormai defunto Ron Silver, uno yuppie maniaco che non ha lo spessore del Patrick Bateman di American Psycho. Spessore, o mancanza di spessore se preferite, considerando che il Bateman è il re dei superficialoni.
Jamie Lee Curtis in versione poliziotta se la deve vedere con con questo psycho di serie B in un thriller molto 80s, con tanto di scenona di sesso hyper patinato alla Top Gun/9 settimane e ½ incorporata. Un film comunque importante nella carriera di Kathryn Bigelow, di svolta, che qui per l’ultima volta è alle prese anche con la sceneggiatura. Dopo questa pellicola, Kathryn si concentrerà unicamente su ciò che le riesce meglio, ovvero la regia, affidandosi ad altri per la scrittura. E, come vedremo, i risultati saranno di gran lunga superiori…
(voto 6/10)

P.S. Blue Steel diventerà il nome di una nota espressione del modello Zoolander.

"Giuro che la Blue Steel di Zoolander non ha niente a che fare con il mio film!"

Point Break - Punto di rottura (1991)
Kathryn Bigelow diventa una Big. Non di Sanremo. Di Hollywood. Scusate se è poco.
Il punto di rottura tra i suoi pur apprezzabili lavori precedenti e la grandezza delle sue ultime produzioni arriva a inizio anni ’90, con un film che segna il passaggio da un certo cinema action tamarro tipicamente 80s a qualcosa di più. Di più profondo, di più introspettivo, come si può notare nell’ottima caratterizzazione dei due protagonisti. Curioso che uno dei migliori buddy movie, ovvero i film sull’amicizia maschile, di sempre ce l’abbia regalato una donna.
Point Break è anche il prototipo nonché l’esempio a oggi più alto della pellicola sul poliziotto infilitrato. Modello poi ampiamente scopiazzato, vedi Fast & Furious.
In più, Point Break è anche un film stupendo sul surf e sulla voglia di libertà.
E poi ci sono le rapine con le maschere dei Presidenti americani addosso, alcune scene d'azione cui altri registi si sarebbero ispirati (vero Christopher Nolan?), Keanu Reeves che diventa l’idolo delle teenagers, un Patrick Swayze che surfeggia nella leggenda…
Quante cose, in quello che a qualcuno potrebbe sembrare solo un semplice action movie. Ma mai fermarsi alle apparenze.
(voto 9/10)

"Ricordati Keanu che tu sarai sempre l'Eletto. Nessuno può metterti in un angolo."
"Non ho la più pallida idea di quello che stai dicendo, ma credo che un giorno capirò."

Strange Days (1995)
Un film incredibile, in grado di far sembrare persino Ralph Fiennes un attore della Madonna. Un film in grado persino di far sembrare una sceneggiatura firmata da James Cameron una figata pazzesca. Sì, l'ho detto.
Juliette Lewis rockeggia e incanta cantando PJ Harvey. Le tensioni razziali e il gangsta rap delle battaglie tra 2Pac e Notorious si fondono in una sinfonia rap futuristica immersa in un’atmosfera da fine del mondo, più che da fine del millennio. Il tutto accompagnato da sex, cyber-sex, drugs and rock'n'roll, da un’inquietante serial killer a piede libero e dagli anni ’90 che 3, 2, 1… diventano gli Anni Zero.
Strani giorni, viviamo strani giorni. Ieri come oggi.
(voto 9,5/10)



"E' inutile che insisti, Voldemort. Finché non sconfiggi
quel pistolino di Harry Potter non te la smollo, intesi?"

Il mistero dell’acqua (2000)
Dopo la doppietta clamorosa siglata con Point Break e Strange Days, due dei film che più hanno segnato gli anni ’90, la Bigelow realizza un’opera più intima, meno spettacolare, parecchio distante da tutto quello che ha realizzato prima. Il mistero dell'acqua ha comunque una caratteristica comune a tutto il suo cinema: riuscire a creare un’atmosfera. Il film è giocato tutto su questo. Sull’atmosfera, sulle suggestioni, sulle sensazioni. (sì, mi sono drogato)
Due storie si intrecciano e fanno all’amore. Una nel presente, una nell’Ottocento. Due storie distanti e che pure creano un legame unico, creando una tensione sottile e costante. Un film piccolo e poco conosciuto, considerato un’opera minore nella carriera della Bigelow, e invece è una sorpresa. Neanche tanto piccola.
(voto 7,5/10)

"Qual è il mistero dell'acqua? E che no so.
Io a mala pena riesco a vincere una partita a Ruzzle..."

K-19 (2002)
Il film più tradizionale e noioso dell’ottima carriera della Bigelow. Una vicenda ambientata perlopiù su un sottomarino ai tempi della Guerra Fredda. A parte i più interessati all’argomento, una storia di davvero scarso appeal. Eppure la regia della Kathryn è  valida e, persino nella sua pellicola più canonica, c’è un elemento non troppo consueto. Quella che sembra una tipica americanata, qui ha per protagonisti dei russi. Peccato che gli attori scelti non siano troppo credibili per la parte: Harrison Ford è il simbolo del cinema a stelle e strisce e  l’irlandese Liam Neeson, per carità, quello è già poco credibile nei panni dell’irlandese, figuriamoci quando deve fare il russo.
Un film per quanto mi riguarda ben poco appassionante, non credo di averne mai completato la visione.
(s.v.)

"Hey, Harrison, dici che il mistero dell'acqua siamo io e te nella parte di due russi?"

The Hurt Locker (2008)
Boom. Questo film è una bomba. Questo film va dritto in vena anche a chi come me non impazzisce per le pellicole belliche. Kathryn Bigelow è capace di scaraventarti sul campo da guerra come pochi altri, ti fa saltare per aria, non ti lascia sicurezze, non racconta di vincitori o perdenti, non esalta gli IU ES EI! IU ES EI!, bensì ci racconta di una dipendenza. Dopo i drogati di adrenalina di Point Break, i drogati di guerra. Una dipendenza da cui gli uomini non riescono a uscire. Ci voleva una donna per farcelo notare.
Nota a parte. Oltre ad aver apprezzato la pellicola di per sé, la adoro ancora di più perché agli Oscar 2010 ha schiacciato il favorito, il teribbile Avatar del suo ex marito James Cameron, portando a casa 6 statuette 6 tra cui quella per il miglior film. Beccatevi questa bomba, puffi blu in 3D!
(voto 8,5/10)

"Mi spiace, Evangeline, devo tornare in guerra."
"E che mi frega, a me. Io tanto devo tornare sull'isola!"

Zero Dark Thirty
(voto ?/10)

giovedì 30 giugno 2011

IL FAVOLOSO MONDO DI CANNIBAL KID

Un gruppo di bambini osserva Mr. James Ford.
Purtroppo non è sopravvissuto alla dura battaglia con Cannibal Kid...
Ciao bambine e bambini, benvenuti nel favoloso, fantastico, incantato mondo di Cannibal Kid. Venite a farvi un giro in a world of pure imagination tra macchine del tempo strafighe, conigli parlanti strafatti, viaggi spaziali sotto acidi, nerd che vengono nominati “L’eletto”, alieni che vogliono telefonare a casa senza aver prima attivato la tariffa You & Mars di Vodafone…
Benvenuti in un mondo dove tutto è possibile, persino che gentaccia come Mr. James Ford abbia il diritto di parola. Perché fino a che sarete qui, non ci sono limiti e state tranquilli perché con me sarete al sicuro, lontani dalla cura Ludovico fatta dai noiosi e inguardabili film che Ford cercherà di costringervi a vedere, come quelli della sua lista di ieri.
E ora divertitevi con le mie visioni, oppure schifatele. Allacciatevi le cinture, oppure no: insomma, fate quello che volete. Nel mondo cannibale non c’è nessuno come il mio rivale che cercherà di dirvi quali sono i film più importanti, i Capolavori imprescindibili da sfoggiare per sembrare più colti e preparati in Storia del Cinema. Qui ci sono solo i miei film fantastici/fantascientifici preferiti.
Godeteveli. Oppure no.
Insomma, fate quel ca**o che vi pare!
Cannibal Kid

Una lista cannibale senza Donnie Darko? Vabbé la fantascienza, però non scherziamo!
"Proiettano ancora i lunghissimi film di Ford? Allora ci facciamo
un pisolino, in attesa di quelli molto più esaltanti di Cannibal Kid"
1. Donnie Darko (2001) di Richard Kelly
Cannibal Kid Incanto. Sogno ad occhi aperti. Il mio immaginario di piccolo kid cresciuto negli anni ’80 fatto di viaggi nel tempo con la DeLorean e di pellicole spielberghiane rielaborato attraverso un incubo lynchiano, con un tocco fumettistico e un sano umorismo che va a prendere di mira persino i Puffi! Il tutto condito da una colonna sonora da favola tra Echo & the Bunnymen, Tears for Fears, The Church, Duran Duran e Joy Division.
Richard Kelly all’esordio è riuscito a fondere tutto questo in una pellicola fatta più di idee che di soldi, costruendo il cult cannibale per eccellenza. Adoro ogni fotogramma di questo film dal primo all’ultimo istante.
E sapendo già le bestemmie che sputerà fuori Ford contro questo film, dimenticando che ha influenzato pesantemente molte pellicole e serie tv dell’ultimo decennio (Lost e Misfits in primis) e che io ignorerò bendandomi gli occhi, gli dico solo: a morte Nonno Morte!
Mr. James Ford JF Questo era un film più che telefonato, per le tue liste. La sua assenza sarebbe stata davvero fantascienza, un pò come se dalle mie parti non facesse capolino Clint, quindi non mi ha neppure troppo irritato vedere questo nome in cima alla tua lista.
Tutto sommato, ho sempre considerato Donnie Darko discreto, un filmetto ben costruito ma, soprattutto e prima di ogni altra cosa, clamorosamente e genialmente proposto al pubblico, quello sì plagiato da una cura Ludovico fatta di classifiche mai sentite prima, pareri entusiastici e chi più ne ha, più ne metta.
Ma è giusto che il buon coniglio mannaro Donnie resti al suo posto, che è quello dei film per adolescenti in fase di ribellione che credono di essere tanto fighi e alternativi. Un pò come Cannibale. Da qui a considerarlo un Capolavoro, passano davvero le bestemmie grosse.
CK C’è chi crede di essere figo e alternativo, e chi invidia chi crede di essere figo e alternativo. Chi è messo peggio?
Comunque vedo che sul film hai ben poco da dire, visto che è stupendo, e ti limiti a parlare delle strategie promozionali. Ma se tra l’uscita americana nel 2001 a quella italiana nel 2004 è diventato un cult non è per un marketing mediatico pagato miliardi stile Avatar, ma è solo perché anche in questo caso Donnie è stato un precursore, essendo stato il primo fenomeno cinematografico lanciato grazie al passaparola spontaneo del pubblico su Internet. Donnie è troppo avanti, tu Ford sei troppo indietro.
JF Sul film ho detto tutto quello che dovevo dire. E' un giocattolino carino, ma inizia e finisce lì dove lo si trova. Quanto poi alla sua presunta importanza storica, me ne lavo bellamente le mani: anche Blair Witch Project è stato il precursore di un fenomeno, ma è un film di merda e tale resta. Così Donnie: un filmetto discreto che resta un vago ricordo.
CK La differenza fondamentale è che se Blair Witch Project ha generato solo robaccia, Donnie è stata un’influenza importante per gli sceneggiatori di serie che anche tu ami…
JF Amo le serie di cui parli, ma certo non Donnie, che resta solo un buon passatempo.


"Pronto, McFord? C'è nessuno in casa?"
2. Ritorno al futuro (1985) di Robert Zemeckis
CK Il cult supremo della mia infanzia/prima adolescenza. Marty McFly idolo assoluto nonché modello esistenziale. Una serie di frasi entrate nel mio linguaggio comune (sebbene magari non capiti proprio tutti i giorni di pronunciarle) come: “Hey tu Ford, levale le mani di dosso!” e “Ford? Dove stiamo andando non c’è bisogno di Ford…”
Al contrario dei noiosissimi film di Ford che guardi una volta nella vita e poi mai più, visioni come Ritorno al futuro sono estremamenti divertenti, da ripetere più e più volte.
Senza questo film insomma avrei tutt’altro immaginario e probabilmente sarei una persona differente. Magari migliore, dirà qualcuno, ma comunque tant’è: Ritorno al futuro è una parte importante di me.
Sono sicuro che un film come questo sia una parte importante anche di Ford, però come al solito ha voluto fare l’uomo che viaggia indietro nel tempo e lì ci rimane, preferendo pellicole magari più importanti per la storia del cinema di fantascienza (cosa poi ancora da vedere), ma sicuramente molto meno personali. Proprio lui che dice di fare scelte di cuore. Ma io ormai sono sempre più convinto che le faccia con un’altra parte, meno nobile, del corpo…
JF Puoi tranquillamente dire col culo, timorato Cannibaletto. Ad ogni modo questa è una tua scelta che personalmente approvo al cento per cento, anche perchè al contrario del tenebroso Donnie, Marty è davvero un idolo ed ha contribuito a forgiare intere generazioni di spettatori. Detto questo, ti giustifico subito la mia scelta di cuore in proposito: vidi Ritorno al futuro la prima volta quando ero troppo piccolo per godermelo davvero, e mi parve estremamente noioso, così rifiutai di rivederlo per più di dieci anni, dunque non ho potuto goderne nel periodo dell'adolescenza come hai fatto tu, cosa che, se fosse accaduta, certamente avrebbe portato - e senza nessun viaggio nel tempo - il buon McFly anche nella mia lista.
CK Il fatto che tu abbia trovato noioso Ritorno al futuro non mi stupisce, visto quali sono i film che in genere ti divertono (Nosferatu, Solaris, Valhalla Rising…). Certo che hai proprio sempre avuto una concezione distorta di noia e divertimento te, neh?
Mi sa comunque che anche Donnie Darko l’hai visto quando eri troppo piccolo e mentalmente limitato per godertelo davvero. Ma un giorno, forse, lo capirai persino tu…
JF Evidentemente ti è sfuggito il fatto che io abbia scritto di averlo trovato noioso la prima volta che lo vidi, ovvero quando dei viaggi nel tempo e quant'altro non mi fregava una bella fava, ma volevo soltanto esplosioni, buoni e cattivi. Sei mai stato bambino, Cannibale? O ti hanno segregato in una stanza fino a farti diventare così?
CK A qualunque età, bisogna avere comunque qualcosa che non va per trovarlo noioso. A me è piaciuto sempre, anche da bambino. Vuol dire che già allora ero troppo più avanti di te ahahaha!


"I film di Cannibal sono di una bellezza sconvolgente!"
3. 2001: Odissea nello spazio (1968)/Arancia meccanica (1971) di Stanley Kubrick
Un latte + alla facciazza del white russian fordiano!
CK Una doppietta incredibile. Stanley Kubrick con 2001 ha realizzato un film perfetto, in cui ogni singola inquadratura non sarebbe potuta essere girata in una maniera migliore, e allo stesso tempo è riuscito a rendere in maniera forse un po’ criptica, ma altrettanto incisiva, tutta l’intera storia dell’umanità. E l’osso lanciato per aria dallo scimmione si è trasformato non solo nell’astronave dell’Odissea, ma anche nell’Alex il Drugo del successivo Arancia Meccanica, altro film in cui c’è da inchinarsi a ogni scena.
In questa pellicola fortemente cannibale tra l’altro c’è tutto quello che c’è da sapere sulla violenza e la cosa potrebbe tornarmi utile contro quel coso, come si chiama? Ah già, Mr. Ford.
JF Con Kubrick religioso silenzio, tutti d'accordo.
Anzi, sono così d'accordo che non mi spreco neppure a schiantare il cranio del Cannibale a colpi d'osso.


Brad Pitt: "Oh, li hai guardati anche tu i film di Ford, ieri?"
Bruce Willis: "Eh, non vedi che mi devo ancora riprendere?"
4. L’esercito delle 12 scimmie (1995) di Terry Gilliam
CK Sono un po’ fissato con i viaggi nel tempo, si è visto? E così dopo Donnie e Marty, ma anche gli spostamenti temporali di Stanley, ecco Bruce Willis alla interpretazione per me migliore di tutta la sua carriera, accompagnato da un Brad Pitt schizzato e pure lui in formissima.
Terry Gilliam mette in scena qui dentro tutto il suo armamentario onirico e visionario, dando vita a una storia apocalittica che si dipana tra virus, animali and, of course, viaggi nel tempo. Una pellicola complessa, ricca di significati anche etici e politici, ma soprattutto dotata di un fascino e un mistero che per me ha pochi pari.
E con il mio esercito di 12 scimmie gli facciamo un culo così, al debole e stanco Ford Army!
Attack!
JF Io, che ho amato Gilliam nei Monty Phyton e letteralmente adorato Le avventure del Barone di Munchausen e Brazil, ho sempre visto in questa pur discreta pellicola un passo indietro di questo grande Autore. Il fascino c'è tutto, eppure manca quel qualcosa in grado di conquistare me ed il mio immaginario al pari dei suoi lavori precedenti.
E il nome giusto è uno solo: il cuore.
Lo stesso che strapperò a morsi a tutte le scimmiette cannibali, che al massimo spedirò a Bangkok a spacciare droga per le strade.


Svegliati Neo: i film di Ford sono finiti...
5. Matrix (1999) di Andy e Larry Wachowski
CK La prima volta che ho visto Matrix sono riuscito a esclamare solo: “Woooooow!”. Matrix è un’esperienza fighissima, è il cinema 2.0, è il punto di passaggio tra un modo di fare cinema di fantascienza/action e la nuova scuola, è il film che forse meglio di ogni altro parla di Internet, della connessione tra reale e virtuale e del mondo di oggi. Una pellicola simbolo della mia generazione e Ford da bravo uomo d’altri tempi questo lo ignora, preferendo vivere appropriandosi dei miti delle generazioni altrui.
Comunque Ford, conosco il kung fu. E se vuoi te lo dimostro!
JF L'unico kung fu che puoi conoscere è quello delle pippe mentali di Neo, dunque mi divertirò facendoti la bua con tanti, ma proprio tanti bei cazzotti fatti in casa.
Ricordo che lo vidi al Cinema, e quando uscii esclamai solo: "Embè?"
Pillola azzurra, fine della storia: domani torni ai noiosi film fordiani.
Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie cannibali.
Certo, le idee ci sono, ma tutto pare perdersi al servizio degli effettoni speciali - altro che Terminator 2! - più che invasivi, per non parlare del ridicolo decadimento dell'inutilmente romantica e strappalacrime storia della parte finale. Tra la pillola blu e quella rossa continuo a preferire un robusto whisky.
CK Il bullet time non è un effettone speciale usato a caso, perché oltre ad essere una genialata spettacolare è assolutamente funzionale alla storia per spiegare le capacità dei personaggi. Ma il tuo problema è che sei troppo lento, ti muovi in slow-motion, su certe cose non ci arrivi subito e sono sicuro che anche questo film, così come Ritorno al futuro, un giorno ti sarà chiaro. Anche se con i tuoi tempi mi sa che ci vorranno almeno 20 anni…
JF Mi sarà chiaro che il bullet time è una roba per ingannare i finti tamarri nerd come te, che non per niente hai trovato superfico anche Tokyo Drift. Ecco, diciamolo: Matrix è il Tokyo Drift della fantascienza.
CK Certo che a un conservatore come te i film rivoluzionari devono davvero dare un gran fastidio! Se proprio vogliamo fare un paragone, io direi che Matrix è stato il Napster della fantascienza e tu invece sei le major discografiche che, rifiutandosi di comprendere il cambiamento epocale in corso, se lo sono meritatamente preso in quel posto.
JF Sei tu che vivi in un mondo illusorio e parallelo, anche perchè sono "contro" almeno quanto te, solo che nella tua limitata visione del Cinema e del mondo non te ne rendi ancora conto. Ma qualche speranza, suvvia, la intravedo! Aahahahahahah!


Tutti in piazza a festeggiare un altro trionfo cannibale
6. Strange Days (1995) di Kathryn Bigelow
CK Nella mia classifica può capitare anche una cosa fantascientifica come questa: la presenza di un film sceneggiato dal me tanto odiato James Cameron e con protagonista un attore che in genere non reggo, Ralph Fiennes. Questa è la più chiara dimostrazione di come nel mondo cannibale tutto possa succedere (al contrario della limitata visione fordiana) e di come chiunque nella vita possa riuscire a fare almeno una cosa buona, in mezzo a tante porcherie. Quindi forse c’è una possibilità anche per te, Ford uahahaah.
Strange Days è un film davvero strano, un viaggio nella notte, nella fine del millennio, tra omicidi misteriosi, realtà virtuale, faide gangsta tra rapper che ricordano quelle di 2pac e Notorious B.I.G. (così come le sfide tra me e Ford), Juliette Lewis che canta in maniera strepitosa PJ Harvey… insomma, uno spettacolo totale di film condito da una colonna sonora fenomenale e da una punta di romanticismo. Anche se preferisco attribuire gran parte dei meriti alla regia di Kathryn Bigelow, stento comunque davvero a credere che Cameron possa aver concepito qualcosa di così grandioso. Davvero strange!
JF Questo è un film che, ai tempi della mia adolescenza, ho adorato smisuratamente, almeno quanto la Juliette Lewis più sexy mai passata sullo schermo.
Grande regia, incredibile colonna sonora, tecnica clamorosa.
Eppure, con il tempo ed il passare delle visioni, ho ridimensionato la portata di questo lavoro notevole eppure come imprigionato negli anni della sua realizzazione.
Un pò come un disco dei Nirvana. Ahahahahahahahah!
CK Ennesima dimostrazione di come da adolescente negli anni ’90 dovevi essere uno giusto e probabilmente allora saremmo andati parecchio d’accordo. Poi non so cosa ti sia successo, ma hai rinnegato completamente e inspiegabilmente questo periodo. E ti sei dato ai film muti espressionisti, per non parlare dei superatissimi action movies anni ’80, quelli sì davvero invecchiati male e imprigionati nel loro tempo.
JF E' successo che sono cresciuto, e quindi non mi sono più fatto i pipponi che mi schiaffavo allora. Quindi se ora mi sento in vena di un bel viaggio autoriale vado giù di mattone pesante, altrimenti mi godo le mie sane e sempre goduriose scazzottate action.


Ethan Hawke: "Sai, a Ford il nostro film non ha convinto in pieno..."
Uma Thurman: "E che minchia me ne futte ammia?"
7. Gattaca (1997) di Andrew Niccol
CK Gattaca è uno degli esempi più folgoranti di come si possa realizzare un film fantascientifico giocato tutto sui sentimenti, sulla costruzione dei personaggi, su implicazioni di tipo etico e sociale, piuttosto che sugli effettoni speciali tanto amati dal mio rivale Ford. Gattaca è uno splendore per gli occhi (grazie a una fotografia magnifica), per le orecchie (da brividi le musiche di Michael Nyman), per la mente (per la questione della genetica) e per il cuore (davvero difficile non fare il tifo per l’imperfetto Ethan Hawke contro un mondo di perfettini). E poi ci sono la Dea Uma Thurman e un sorprendente Jude Law!
Ma tu Ford tranquillo: tornatene pure alle esplosioni del tuo Schwarzy…
JF Altro film troppo algido e cervellotico per un sano tamarro come il sottoscritto. Niente da dire sulla resa, che è anche buona, ma se queste sono le scelte di cuore mi sa tanto che il Cannibale ha bisogno di un bel trapianto!
CK E perché invece Solaris non è algido e cervellotico… No no!


J.F.: "Ohi, Ohi. Io sarò sempre qui."
Cannibal Elliot: "Okay, però vediamo di tenere le distanze,
brutto mostriciattolo poco extra e molto fordiano"
8. E.T. - L’Extra-Terrestre (1982) di Steven Spielberg
CK Altro cult dell’infanzia che l’età (più o meno) adulta non c’ha pensato nemmeno di cancellare via dalla memoria. Elliot che vola in bici davanti alla Luna è una di quelle immagini che rimarranno scolpite per sempre nel mio immaginario, un vertice assoluto di poesia e il momento più alto in assoluto raggiunto da Spielberg, un ottimo regista che realizzerà altri film notevoli e interessanti, ma il suo più personale e riuscito secondo me rimarrà per sempre questo.
J.F. telefono casa, ma tu con i tuoi gusti musicali e cinematografici così strambi, da quale razza di pianeta provieni, ce lo vuoi svelare finalmente?
JF Provengo dal pianeta delle bottigliate sui tuoi denti, razza di smidollato!
Eppure non posso non riconoscere la straordinaria bellezza di questo cultissimo, uno dei vertici della filmografia spielberghiana nonchè uno dei più grandi film sull'infanzia, completamente girato ad altezza bambino.
È soltanto per pochissimo che non è entrato anche nella mia lista, quindi posso dire di essere finalmente felice per una scelta finalmente azzeccata del mio antagonista solitamente sapientone ed irritante.
CK Scelta finalmente azzeccata? Ma veramente a me sembra che non hai trovato nemmeno una critica ragionevole contro uno solo dei miei inattaccabili film e ti sei limitato a biascicare qualche frase a caso… Questo era tanto per non smetterla di essere ancora una volta sapientone e irritante buaahahah!


"I film fordiani sono sempre er mejo per una bella ronfata,
così poi siamo belli carichi per i film geniali e bellissimi di Cannibal!"
9. eXistenZ (1999) di David Cronenberg
CK Ford forse dirà che i film migliori di Cronenberg sono altri e certo pure io adoro altre sue pellicole come Videodrome, La zona morta, La mosca e La promessa dell’assassino, però quello che preferisco in assoluto è questo eXistenZ. Folle fin dal titolo, allucinato, disordinato, incasinato, anarchico: insomma, il cinema come sogno/incubo per menti malate come più piace a me. Una vera goduria e se vuoi tornartene ai tuoi film del Kaiser, Ford, basta che gridi: “eXistenZ è in pausa!”
JF Anche in questo caso devo dire che non me la sento di bottigliare la scelta cannibalesca. Certo, Existenz non è il miglior Cronenberg - da Inseparabili a M. Butterfly, da History of violence a La promessa dell'assassino, i suoi Capolavori sono altri -, eppure conquista, inquieta, intriga e stuzzica al punto giusto.
Certo, a tratti pare dovere un pò troppo a Il pasto nudo, ma resta comunque una scelta godibile.
CK Effiguriamoci se non dovevi rompere le balle pretendendo sempre di sapere tu e solo tu quali sono i Capolavori con la C maiuscola ahahah…


Ford, ricorda per sempre il 30 di giugno!
"Ueh, ueh :( Sarà dura ma preferisco farmi rapare a zero che
sorbirmi un altro film consigliato da Ford! Tanto so' figa lo stesso!"
10. V per Vendetta (2006) di James McTeigue
CK Fanta-politica di altissimo livello per un’opera che inneggia alla rivoluzione e all’anarchia, valori fondanti del mondo Cannibale e che quindi non posso far altro che apprezzare e sostenere.
Una sorta di Orwell riletto in chiave maledettamente moderna, con una Natalie Portman come al solito superlativa ed estrema e un V idolo supremo contro tutti i regimi totalitari fordiani che ci vorrebbero imporre il loro pensiero unico. Ma non ci avrete mai come volete voi.
E per cosa sta la V, Ford?
V per Vittoria!
Cannibale, naturalmente.
JF Film che ho sempre apprezzato moltissimo, e che alla prima visione in sala mi esaltò come quando ero bambino, forte anche dell'ispirazione di una delle graphic novel più importanti della Storia del Fumetto scritta da quel genio totale che è Alan Moore.
Quello che non sai o che rifiuti di vedere, caro Cannibale, è che V è un personaggio estremamente fordiano, di quelli che normalmente giudicheresti con il tuo solito puntiglio spocchioso: è un bruto, mena botte a destra e a manca, tratta come una pezza da piedi la tua amata Natalie, è scorbutico e casinista. Non ti pare proprio un noiosissimo esponente di forditudine!?
CK L’unica cosa che vedo di fordiana in V è la fissazione per le maschere. Per il resto vuole il cambiamento attraverso la distruzione e la revolución. Come il punk. Come i Nirvana. Come tutto quanto vi è di più lontano da Ford il Conservatore.
F per Ford?
No per Fuck you!
uahaahhahaha
JF Ti vorrei ricordare che V è un signor bruto, e la rivoluzione cannibalesca io l'ho vista solo seduto nella piccola stanzetta protetta da una campana di vetro, mica a fare casino in giro. Quindi, fino a quando non ti vedrò in azione, non solo sarai diffidato da condottiero solitario, ma sarai passibile di sempre efficaci torture. Comunque puoi tirare un sospiro di sollievo: sarai accanto alla tua amata Natalie! Aahahahahahahahha!
CK Cosa di cui sarò più che contento!

Ci vediamo alla prossima sfida e chissà chissà su cosa sarà...

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