La rubrica mensile musicale di Pensieri Cannibali è giunta al termine.
Per quest'anno.
Ora potete tirare un sospiro di sollievo. Oppure tirare una bestemmia di disappunto, come preferite. Fatto sta che questo è l'ultimo appuntamento del 2019, dopodiché il prossimo mese prenderanno il sopravvento le consuete classifiche di fine anno e quindi tranquilli che anche a dicembre la musica, tanto quella bella quanto quella brutta per non discriminare nessuno, farà capolino qua su Pensieri Cannibali. Intanto andiamo a scoprire le cose da sentire, o che è meglio non sentire, arrivate negli scorsi giorni.
Ci risiamo. Nuovo mese, nuova puntata della rubrica sulla musica del mese, e naturalmente anche nuova... musica. Ecco chi sono i bocciati, chi sono i promossi, e chi si è ritagliato uno spazio in qualcuna delle varie rubrichette all'interno della rubrica.
Che ci fa la rubrica delle uscite settimanali di lunedì?
Non è un po' troppo presto per il weekend?
Questa è una settimana particolare, "funestata" dal 2 di giugno che scombussola tutti i piani e tutte le uscite, e così ci sono pellicole in arrivo tutti i i giorni: si comincia con il documentario dedicato a Messi e si chiude con l'evento live nelle sale cinematografiche dedicato ai Subsonica.
Vediamo allora il calendario delle variegate uscite della settimana accompagnati dai miei sempre fastidiosi commenti e da quelli ancora più irritanti di Messi James Ford.
Messi - Storia di un campione
(nei cinema lunedì 1 e martedì 2 giugno)
"Ho sbagliato ad alzare le dita...
Cannibal, per te solo diti medi!"
Ne sono passate parecchie di canzoni nelle mie orecchie nel corso del 2014. Se volessi mettermi a contarle, sarebbe un'impresa pari a quella di contare le stelle nel cielo. Una mission impossible e pure infinita. Tra tutte le migliaia, forse milioni, forse forse miliardi, di canzoni ascoltate, ieri ne abbiamo viste e soprattutto sentite una decina, quelle che sono finite a un passo dalla Top 10, mentre oggi ci ascoltiamo quelle che ce l'hanno fatta a guadagnarsi un posticino in vetta.
Nel 2013 aveva trionfato “Young and Beautiful” di Lana Del Rey. Chi avrà invece conquistato il primo posto quest'anno?
Se ti piacciono ascolta anche: Massive Attack, Motel Connection, Amari, Does It Offend You, Yeah?, Skream
Fucile puntato sui Subsonica. La prima anticipazione del disco, quell’Eden che dà il titolo all’album, è infatti solo una potenziale bella canzone con una melodia non male, però ha un ritmo stanco, un po’ sulla linea degli ultimi spenti Massive Attack di “Heligoland” (sto ancora sbadigliando al pensiero di quel disco). Tanto che viene da chiedersi: ma che diavolo hanno tanto da ballare i tizi nel video su questo lentone? Ma soprattuto mi chiedo: il resto dell’album seguirà questo pericoloso (che fa rima con noioso) sentiero?
Il pericolo sembra scampato, almeno per ora. I Subsonici sono cresciuti, invecchiati, maturati (forse), ma una certa freschezza per fortuna l’hanno mantenuta. E quindi in “Serpente” compaiono dei bassi paurosi dubstep, l’ultima passione del batterista Ninja. Tra le dichiarazioni pre-uscita album è infatti emerso come ogni subsonico volesse provare un suono diverso, con Boosta che voleva ad esempio fare pezzi vecchio stile alla Paolo Conte con tanto di piano a coda (ma per favore, Boosta!), mentre il Ninja per fortuna ci ha messo il suo zampino con suoni più attuali. Anche perché per un gruppo electronico non rinnovarsi è un peccato mortale da non commettere (io però sul versante dubstep avrei spinto molto di più).
“Il diluvio” viene giù come pioggia gelata, è il pezzo più spettacolare del disco (e pure tra i migliori della loro intera carriera), un bel delirio drum’n’bass che riporta ai primi due mitici album del gruppo di Torino; in particolare mi ricorda “Cose che non ho”, solo più esaltante.
“Prodotto interno lurido” pesta maranza unz-unz-unz-unz, una sorta di mantra politicheggiante: “Libera l'Italia subito dal prodotto interno lurido lurido”.
“Benzina Ogoshi” è il pezzo con il testo più autoironico mai prodotto dai solitamente poco autoironici subsonici: “Non siete riusciti a bissare il Microchip Emozionale” (una grande verità, tra l’altro). Bello electro rock tirato yeah yeah yeah.
In un pezzo più poppeggiante come “Sul sole” si intravedono i limiti vocali di un Samuel poco versatile (non me ne vogliano i fan/le fan), per fortuna compensati da un’ottima produzione come nella lenta e ipnotica “Quando”, uno di quei pezzoni che scommetto spezzerà diversi cuori.
“Istrice” come singolo funziona decisamente più della prima anticipazione “Eden”; un pezzo in pieno stile subsonico che non sorprende ma fa il suo (s)porco dovere.
Cercavi un posto “Tra gli Dei”? Il disco procede non male, meglio di quanto previsto, però adesso un posto tra gli Dei mi sembra esagerato. Per quello, se mai ci arriverete, dovrete aspettare ancora. “La funzione” segna la collaborazione con i Righeira, ma non sembrano lasciare un segno particolare e il pezzo è quello che mi convince di meno: andate a la playa che è meglio, oh oh oh oh oh. La rarefatta “L’angelo” chiude il cerchio sulla falsariga del pezzo d’apertura.
Se dopo aver sentito la prima anticipazione temevo suonassero stanchi come gli ultimi Massive Attack ed ero quindi già pronto a scaraventarli nell’Inferno con una bella rece al vetriolo, i Subs mi hanno piacevolmente smentito e hanno fatto un disco con qualche momento non del tutto riuscito ma assolutamente vivo, per un viaggio niente male in questo Eden. L’Inferno può attendere.
Torino horror nel nuovo video di quegli istrici dei subsonici. Come già la precedente "Eden" mi sembra che la canzone ci sia anche, ma a livello di suoni Boosta e soci potevano osare di più, invece di appiattirsi sul massive attack style dell'ultimo sbadiglioso "Heligoland". Il video però dai non è male
Proseguendo su traiettorie paurosamente orrorifiche (ma nemmeno troppo), ecco di nuovo i Panic At The Disco con un pezzo molto Muse. Bah, un ritorno non del tutto convincente...
Parentesi con il mondo Playmobil con questi Joy Division, pardon Toy Division
I Kills è sempre un piacevole rivederli e risentirli. Cool come pochi, as usual (non a caso la regia è affidata a Sophie Muller, la Sofia Coppola del videoclip)
Il nuovo singolo dei Subsonici suona un po’ stanco, come l’ultimo disco dei Massive Attack “Heligoland”. Spero che il resto dell’album sia più interessante e ricco di spunti altrimenti altroché Eden…
In ogni caso è arrivato anche il video, realizzato dal fotografo/artista Luca Saini: idea semplice ma divertente e Boosta in pirla version fa ridere, però secondo me i tizi in realtà stavano ballando un altro pezzo molto più veloce, non la canzone tranquilla dei Subsonica.
A proposito della clip, Saini ha parlato di: “Luci basse, la tenda argentata come quinta, l’atmosfera lynchiana di un setting che è insieme accogliente e sottilmente inquietante.” Sarà, però la cosa più inquietante mi è invece sembrata la discordanza tra musica e immagini: ma che cazzo stavano ballando tutti, i Bloody Beetroots?
La prima cosa bella di Paolo Virzì è il candidato italiano di quest’anno per gli Oscar. Scelta che mi trova totalmente d’accordo e gran miglioramento rispetto al Baarìa scelto l’anno scorso: uno dei peggiori e più imbarazzanti film nella storia del cinema (non solo italiano) e c’è stato persino qualche nazionalista che si è lamentato perché poi non era finito nella cinquina dei migliori film stranieri.
Speriamo allora che il film di Virzì abbia fortuna migliore. E quest'anno sarebbe meritata.
Quali sono le canzoni che fanno piangere di più gli uomini? La PRS for Music ha stilato una top 10 delle più lacrimose. Eccola:
1. 'Everybody Hurts' (REM)
2. 'Tears in Heaven' (Eric Clapton)
3. 'Hallelujah' (Leonard Cohen)
4. 'Nothing Compares 2 U' (Sinead O'Connor)
5. 'With or Without You' (U2)
6. 'The Drugs Don't Work' (The Verve)
7. 'Candle in the Wind' (Elton John)
8. 'Streets of Philadelphia' (Bruce Springsteen)
9. 'Unchained Melody' (Todd Duncan)
10. 'Angels' (Robbie Williams)
Lo ammetto, anch'io piango sulle 1, 3, 4, 5, 6, 8 e 10 :(
Il Premio Tenco per il miglior album italiano dell’anno è andato a “Elettra” di Carmen Consoli. Splendido disco, ci sta.
Anche Silvio Berlusconi ieri è sta insignito di un premio, quello di Stupratore della democrazia 2010. A ognuno il suo.
Comunque, come ha detto il Premier, non ci sono state assolutamente compravendite di deputati in stile calciomercato. Se alcuni parlamentari sono stati avvistati con la maglietta del Milan e il loro nome stampato dietro è solo perché dopo la votazione avevano una partitella con gli amici.
I Subsonica hanno composto l’inno ufficiale dei Mondiali di Volley 2010 che si tengono in Italia. Sounds like Prodigy!
Ritorno per i simpatici Wombats, autori un paio di anni fa di una manciata di indie hits, con un video Lost in Translation ambientato a Tokyo
Dite che tutte le teenagers sono prese dai vampiri & licantropi di Twilight? La giovane rivelazione Sky Ferreira ha invece una tarantiniana ossessione per il buon vecchio... Michael Madsen!
Video robbiewilliamsiano e pezzo da rilasso totale invece per Jay Kay e i suoi Jamiroquai
Non il video vero e proprio (non ancora, almeno), solo una clip con il testo. Però questa nuova canzone dei My Chemical Romance è veramente la bomba rocknroll dell'anno na na na na na na na-na-na
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