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martedì 8 gennaio 2013

I MEGLIO FILM CANNIBALI 2012, LA TOP 10


Quando ormai è quasi arrivato il 2014, ecco finalmente la top 10 dei film cannibali dell’anno 2012.
Prima di vederla, potete fare (ma so già che non lo farete e correrete a leggere la numero 1) un recupero delle posizioni dalla 40 alla 31,
Anche lì troverete tanti film interessanti e da recuperare.
Qui sotto troverete invece i migliori. Almeno secondo me.
Via alla top 10.

"Mi spiace stravolgere le tue credenze, caro, ma Studio Aperto non sempre
ha ragione. Può darsi che quello là fuori sia solo un temporale estivo,
non l'Apocalisse."
10. Take Shelter
Regia Jeff Nichols
Genere Fine del mondo, ma non della follia
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Michael Shannon è pazzo. Per saperlo, basta dargli un’occhiata in faccia. Nonostante questo, Jessica Chastain ne è innamorata. Michael Shannon è anche pazzo non per Jessica Chastain ma per i Maya. C’ha tutti i loro poster in camera, non si perde un appuntamento con Mistero di Italia 1 e crede fermamente che il mondo sia destinato a finire. Al punto che prende la moglie Jessica e la porta nel rifugio che si è costruito, nonostante per tutti sia sempre più pazzo. Poi arriva il 21 dicembre 2012. Passa il 21 dicembre 2012 e lui esce. Il mondo esiste ancora e ogni cosa è rimasta uguale. Tutti lo deridono, ma Jessica lo consola e rimane insieme a lui. Deluso, Michael Shannon comincia a staccare i poster dei Maya e li sostituisce con la sua nuova passione anzi pazzione: i One Direction. Finalmente, Jessica Chastain lo molla.

Pregi
- Jessica Chastain.
- Michael Shannon come pazzo è oggi come oggi il numero 1 e qui offre per altro la sua interpretazione più pazzesca.
- Notevoli i momenti visionari della pellicola.
- Bellissimo il tema musicale composto da David Wingo.
- Grande finale.

Difetti
- Il fatto che Jessica Chastain sia sposata con un pazzo psicopatico del genere non ha molto senso…
- C’è un po’ poca Jessica Chastain, in questo film.
- La tematica apocalittica comincia a essere parecchio abusata, anche nel cinema indipendente. Adesso che la sindrome da Maya è finita, cambiamo argomento, ok?

Scena cult
Il finale

"Da quando Ford ha usato questa immagine come header
del suo blog WhiteRussian, non riesco più a guardarmi allo specchio..."
9. Killer Joe
Regia William Friedkin
Genere Chicken Pulp
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Emile Hirsch, dopo essere andato in giro per il mondo into the wild, torna a casa e non ha più un dollaro perché in realtà è passato per tutti gli hotel più cari del mondo. Altroché roulotte in Alaska. Così decide di far ammazzare la madre da un killer per prendere i soldi della sua assicurazione sulla vita. Per farlo, ingaggia un certo Matthew McConaughey.
Toc toc. Bussano alla porta.
Entra Matthew McConaughey insieme a Channing Tatum e agli altri maschioni di Magic Mike e cominciano a spogliarsi e a fargli uno strip personale. Impressionato, Emile Hirsch decide di unirsi a loro, diventa un gigol… pardon uno spogliarellista e così non ha più bisogno di uccidere la madre. La madre però dice: “Piuttosto che avere un figlio spogliarellista mi ammazzo.” Si fa fuori, Emile Hirsch intasca i soldi dell’assicurazione, lascia la professione di spogliarellista e torna a fare il suo tour into the wild presso tutti gli hotel migliori del globo.

Pregi
- Matthew McConaughey in versione killer spietato? Ma non fatemi ridere! E invece… a sorpresa in questo film c’è un grandissimo Matthew McConaughey.
- Gina Gershon. Juno Temple. Nude. Ma nude nude.
- Un thriller, anche. Ma soprattutto un film divertentissimo, ricco di battute pulp alla Quentin Tarantino e di momenti assurdi e geniali.
- Dialoghi tra i migliori dell’annata.
- Il racconto di Killer Joe sul tipo che si è dato fuoco alle palle.
- La scena cult trash della coscia di pollo.

Difetti
- È una storia di piccoli criminali di provincia non tra le più originali mai mostrate su grande schermo.
- A tratti l’ispirazione teatrale prende un po' troppo il sopravvento.
- È il film dell’anno per il mio blogger rivale Mr. James Ford. E questo è un difetto ENORME.

Battuta cult
“Il tuo sguardo fa male.”

"Non ce la faccio più. Ditemi chi è alla numero 1, vi prego!"
8. Quella casa nel bosco
Regia Drew Goddard
Genere (Non la solita) Casa infestata
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
I soliti stereotipati cinque studenti universitari partono per il solito stereotipato weekend di paura. Scelgono quella casa più inquietante e isolata nel bosco e sperano di essere uccisi in maniera brutale da qualche psicopatico, o magari essere posseduti da una presenza paranormale.
Invece, sorpresa!
Non succede niente. Per tutto il weekend non succede un bel niente. Non si beccano manco un raffreddore.
Poi si scopre che è un film dentro il film che viene salutato dalla critica come l’horror più originale degli ultimi 50 anni. Gli autori del film dentro al film ritirando l’Oscar dichiarano: “In realtà non volevamo fare un horror. Volevamo solo fare un film in cui non succede niente come omaggio al cinema di Sofia Coppola.”
(ti prego perdonami, Sofia, sto solo scherzando!)

Pregi
- La geniale sceneggiatura co-firmata da Joss Whedon e Drew Goddard mostra l’ispirazione degli episodi migliori della serie Buffy - L’ammazzavampiri.
- Fran Kranz, il personaggio nerd-simpa di turno, è esilarante e idolesco più del solito personaggio nerd-simpa di turno.
- La scena dei mostri in libertà.
- È la riflessione sul genere dell’orrore più ironica e originale dai tempi di Scream.
- Parte come il solito horror su un gruppo di studenti in gita in una casa sperduta, e poi invece…

Difetti
- Per quanto sia uno dei film più originali dell’anno, per chi è familiare con Joss Whedon alcune idee sono riprese dalle sue serie Buffy e Dollhouse.
- Alcuni attori come Chris Hemsworth e Jesse Williams non è che siano proprio fenomenali…

Scena cult
Il bacio di Anna Hutchison alla testa imbalsamata di un lupo.

"Per contratto non dovrei dirtelo, Emma, ma non ho mai letto Percy Jackson."
"Perché, secondo te io ho mai letto un libro di Harry Potter?"
7. Noi siamo infinito (The Perks of Being a Wallflower)
Regia Stephen Chbosky
Genere Adolescesistenziale
RECENSIONE prossimamente…

Trama semiseria
Charlie è un ragazzo timido, introverso e un po’ secchione che inizia il liceo senza amici. Non avendo nessuno a parargli il culo, si prende un sacco di botte. Poi finalmente fa amicizia con due tizi e pensa che l’incubo bullismo sia per lui finito. Non ha fatto i conti con il genere di amici che si è trovato: uno come hobby fa il travestito nel Rocky Horror Picture Show e l’altra è Hermione, l’amichetta maghetta secchiona di Harry Potter.
Se se le prendeva già prima, immaginate quante botte si prende dopo aver fatto amicizia con questi due soggetti…

Pregi
- Stephen Chbosky esordisce alla regia con un film tratto da un suo stesso romanzo cult, Ragazzo da parete, uscendosene con un’opera estremamente personale e sentita.
- Buona la prova del protagonista Logan Lerman (Percy Jackson), ma a illuminare lo schermo sono soprattutto i due comprimari. Emma Watson conferma che qualcosa di buono dalla saga di Harry Potter è uscito ed Ezra Miller offre un’interpretazione enorme.
- L’omaggio al The Rocky Horror Picture Show.
- La splendida scena del tunnel sulle note di “Heroes” di David Bowie, pezzo stranoto e strausato che però in questo film suona come se le nostre orecchie lo sentissero per la prima volta, proprio come i protagonisti.
- Una grande sequenza di ballo sulle note di “Come on Eileen” dei Dexys Midnight Runners con protagonisti Ezra Miller ed Emma Watson.
- Grandiosa pure il resto della colonna sonora, che vanta tra gli altri Smiths e Sonic Youth.
- È il miglior film adolescenziale prodotto da un sacco di tempo a questa parte. (E grazie a Rumplestils Kin del blog Overexposed per averlo prontamente segnalato)

Difetti
- Il fatto che Chbosky abbia adattato un suo stesso romanzo rende la pellicola persino troppo personale. Un occhio esterno forse avrebbe dato alla storia un maggior respiro.
- Stephen Chbosky come regista può crescere ancora parecchio…

Personaggio cult
Patrick (Ezra Miller)

"Altroché Southern Italy, qui nel Southern Wild
si che sappiamo festeggiare il nuovo anno!"
6. Beasts of the Southern Wild
Regia Benh Zeitlin
Genere Selvatico
RECENSIONE prossimamente…

Trama semiseria
Hushpuppy è una bambina che vive insieme al padre in una comunità ai confini con la civiltà, dove hanno a mala pena la televisione, ma non prende Italia 1. Un giorno arriva la fine del mondo e Hushpuppy, in punto di morte, grida al papà: “Te l’avevo detto di sistemare l’antenna. Guardare Studio Aperto avrebbe potuto salvarci la vita!”.

Pregi
- Mitica la piccola protagonista Hushpuppy, interpretata da Quvenzhané Wallis.
- La prima parte del film è magia pura, ai livelli del miglior Terrence Malick.
- Il regista Benh Zeitlin potrebbe essere il nuovo Terrence Malick.
- La pellicola riesce a trattare il tema ostico dell’uragano Katrina in Louisiana in maniera efficace, senza menzionarlo e regalando al tutto un’atmosfera magica e di incanto stile Nel paese delle creature selvagge.
- Una delle poche visioni davvero nuove, personali e originali del cinema americano di quest’anno.
Il finale del film è epico ed emozionante come pochi.

Difetti
- Splendida la prima parte e splendido il finale. La parte centrale invece è ottima, ma a un livello un filo più in basso.

Personaggio cult
Hushpuppy (Quvenzhané Wallis)

"Bimbiminkia di oggi: non avremo avuto l'iPod, ma avevamo Francoise Hardy.
Mentre a voi vi tocca ballare coi One Direction, tiè!"
5. Moonrise Kingdom
Regia Wes Anderson
Genere Wes Anderson
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Sam e Suzy, due ragazzini anormali per il resto del mondo ma abbastanza normali per i canoni del cinema di Wes Anderson, organizzano una fuga romantica. Lui non usa il preservativo, lei rimane incinta e… Addio cinema di Wes Anderson!
Benvenuto ruolo da protagonista di Teen Mom su Mtv!

Pregi
- Lo stile di Wes Anderson al massimo splendore, sia per stile, che per inquadrature, che per inquadrature stilose.
- È un film dolcissimo e piacevolmente infantile. Senza essere una bambinata.
- I due giovani protagonisti Jared Gilman e Kara Hayward sono delle rivelazioni, non sono odiosi come i soliti bimbiminkia in circolazione in altri film e ancor più in molte serie tv e, se non si bruciano stile Macaulay Culkin e Lindsay Lohan, potrebbero diventare idoli cinematografici per gli anni venturi.
- Grande cast di comprimari, in cui si ergono soprattutto Bruce Willis ed Edward Norton.
- Il bacio “elettrico” tra i due protagonisti.
- La scena del balletto e del bacio con lo sputo.
- Alcuni dialoghi fenomenali.
- Colonna sonora bomba.

Difetti
- Lo stile di Wes Anderson al suo massimo splendore. Per i suoi detrattori, non proprio il massimo. Cavolacci loro, comunque.
- I fan hardcore di Wes Anderson potrebbero avere questo o quell'altro film che secondo loro è meglio di Moonrise Kingdom. Ma non credetegli.
- Se la prima parte della pellicola è stupenda, l’evoluzione della trama nella parte finale non è che sia proprio sorprendente o fenomenale.

Canzone cult

"Non hai ancora toccato cibo. Preoccupata per l'operazione di nostro figlio?"
"Ma va'. E' che sono impaziente di scoprire il film cannibale dell'anno!"
4. La guerra è dichiarata
Regia Valérie Donzelli
Genere Bell(ic)o
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Juliette e Roméo (ovvero Valérie Donzelli e Jérémie Elkaïm) si incontrano, si piacciono, si innamorano, hanno un figlio. Loro figlio ha un cancro. E loro che fanno, quando lo scoprono?
Si danno alla pazza gioia e vanno alle feste!
Che volete farci? I francesi son strani, hanno un modo tutto loro di reagire alle brutte notizie e alle malattie, vedi anche Piccole bugie tra amici, Quasi amici o Un sapore di ruggine e ossa…

Pregi
- Tema del film: il cancro.
Azz. Ma non è finita qui. Tema del film: il cancro di un bambino, il figlio della coppia protagonista.
Azz. Melodrammone in vista. E invece no. Il film sa essere sorprendentemente leggero, pur senza farsi mancare anche qualche momento più toccante.
- Si sente che la tematica è sofferta e molto personale. Non a caso, la storia è ispirata proprio a quanto successo davvero ai due protagonisti e sceneggiatori del film.
- Valérie Donzelli è una regista piena di inventiva, fa un grande uso di montaggio, voce fuori campo e colonna sonora, omaggia la Nouvelle Vague, inserisce momenti musical… Fenomena.
- Magistrale la scena del montaggio iniziale, con il suono della risonanza magnetica che si trasforma in un pezzo electropunk.

Difetti
- Valérie Donzelli è brava pure come attrice, però come regista è meglio.
- Il comportamento dei protagonisti dopo aver scoperto del cancro del figlio riflette sì la loro voglia di evadere da una situazione drammatica, però non è che esagerano un po’ con i party?

Scena cult

"Ma che mi frega a me, della classifica cannibale? Io vado su YouPorn!"
3. Shame
Regia Steve McQueen
Genere Capolavoro del cazzo
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Michael Fassbender viene soprannominato The Elephant Man. Tutti si chiedono: “Ma perché? Cosa c’ha? Eppure non assomiglia al protagonista del film di David Lynch.”
Alla fine tira giù i pantaloni, si toglie le mutande, tira fuori la sua proboscide e il mistero viene svelato.

Pregi
- Michael Fassbender, attore strepitoso, forse il migliore oggi in circolazione, qui offre la sua prova più estrema e sentita, in tutti i sensi. Anche e soprattutto fisiciamente.
- Il sesso viene rappresentato in maniera distante dal solito, come una dipendenza distruttiva.
- Il regista Steve McQueen gira con una perfezione assoluta. Una dimostrazione pratica: il piano sequenza della corsa notturna di Michael Fassbender, uno straordinario omaggio a New York.
- La bella scena di Carey Mulligan che canta “New York, New York”.
- Grande uso della colonna sonora, che riesce a rendere caldo un film volutamente freddo, apatico e distaccato.
- Il protagonista sembra uscito da un romanzo di Bret Easton Ellis. E questo è uno dei complimenti massimi che io possa fare.

Difetti
- Michael Fassbender nudo fa venire qualche complesso di inferiorità.
- Non pensavo l’avrei mai detto, ma Carey Mulligan è meglio da vestita che da nuda.
- È un film freddo, spietato e senza speranza. Cosa che per me è un pregio, ma gli amanti di lieto fine e buoni sentimenti non apprezzeranno.

Attore cult
Michael Fassbender

"Sono uscito apposta per ritirare il premio di film dell'anno, e tu mi fai
questo scherzetto, Cannibal? Vuoi dire che ho lasciato la fogna per niente?"
2. Holy Motors
Regia Leos Carax
Genere Genialata
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Il protagonista è un attore che interpreta in maniera fenomenale per tutta la giornata varie parti: quella del riccone, quella del mendicante, quella del mostro, quella del tipo che lavora nel motion capture, ecc.
La sera torna a casa e, nel finale sorprendente del film, si toglie trucco e parrucco e scopriamo che in realtà è…
Ma allora è un grandissimo attore e con tutte le sue ultime ridicole performance ci stava solo pigliando per il culo!

Pregi
- Si arriva alla fine gridando: “Questo è Cinema!”.
- Il finale. Anzi, il doppio finale. Doppiamente geniale.
- Il regista e autore della sceneggiatura Leos Carax Santo Subito.
- Il protagonista Denis Lavant più che un’interpretazione, offre un vero tour de force. Fenomeno.
- Kylie Minogue. Presente sia in colonna sonora, che come attrice, che come attrice cantante.
- Oltre a quelli citati, i momenti e le scene straordinarie non si contano, talmente sono numerose.
- È una splendida riflessione sul cinema di ieri, oggi e domani e sul ruolo dell’attore.
- La sequenza delle fisarmoniche, uno dei momenti musicali migliori dell’anno (il pezzo è “Let My Baby Ride” di Doctor L). E io in genere non è che sia un fan delle fisarmoniche...

Difetti
- Film bellissimo, grandioso, enorme, geniale. A livello puramente emotivo c’è però una pellicola che quest’anno mi ha colpito di più…

Scena cult

"Miii, non ci posso credere, siamo primi!"
"Va bene papà, però adesso basta con 'sta minchiata di Pensieri Cannibali.
Andiamo su YouPorn, che è meglio!"
1. Un sapore di ruggine e ossa
Regia Jacques Audiard
Genere Anti-drammone
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Alain va fuori a cena con i suoi amici, o meglio con i suoi quasi amici, visto che in Francia adesso va di moda chiamarli così, però è giù di morale. Driss gli chiede: “Che hai che non va, quasi amico?”. E lui risponde: “Mah, sto uscendo con una tipa. Un gran bel pezzo di femmina, però non ha le gambe.”
Driss ribatte: “E di che ti lamenti? Io lavoro per un tizio tetraplegico. E non è manco una bella figa.”
Poi arriva Juliette insieme a Roméo e dichiarano guerra al gruppo di quasi amici, annunciando: “Raga, noi vi battiamo tutti: nostro figlio è un malato terminale di cancro!”.
Ed è così che in Francia si passano le serate in allegria tra quasi amici. A sfidarsi su chi ha avuto la sfiga più grande. Questa è la grande nazione che ci ha regalato i più bei film dell’anno. Merci bocu.

"Capisco che alcuni lettori possano non essere d'accordo con questa
numero 1, però spaccarmi la faccia non è una reazione un po' eccessiva?"
Pregi
- Marion Cotillard offre un’interpretazione meravigliosa. E riesce a rendere sexy l’handicap fisico.
- Bravissimo pure il protagonista maschile Matthias Schoenaerts, uno di cui sentiremo ancora parlare ma, se si trova un nome d’arte più pronunciabile, magari ha un futuro cinematografico ancora più brillante davanti.
- La scenona toccante di Marion Cotillard sulle note di “Firework” di Katy Perry.
- Colonna sonora superlativa ed estremamente variegata che alterna brani di Lykke Li, Bon Iver, Django Django e musiche originali della garanzia Alexandre Desplat.
- Il film parte come il solito dramma, ma per fortuna riesce a evolversi in maniera molto originale e affronta il tema dell’handicap in modo singolare.
- Jacques Audiard dirige a tratti in maniera tranquilla e poi a sorpresa pianta degli squarci di poesia cinematografica assoluti.

Difetti
- Non ho ancora recuperato la raccolta di racconti di Craig Davidson (non ho detto il cantante Craig David) cui il film è liberamente tratto. Dannato me.

Scena cult

"Ecco, Marion, ridurti così probabilmente è stata una reazione eccessiva..."

domenica 9 dicembre 2012

MAN OF THE YEAR 2012 - N. 12 MICHAEL SHANNON

Michael Shannon
Genere: pazzesco
Provenienza: Lexington, Kentucky, USA
Età: 38
Il passato: Ricomincio da capo, Pearl Harbor, Vanilla Sky, 8 Mile, Bug, Shotgun Stories, Revolutionary Road, My Son My Son What Have Ye Done, The Runaways
Il suo 2012: Take Shelter, Senza freni - Premium Rush, Machine Gun Preacher, Return, la serie Boardwalk Empire
Il futuro: il nuovo di Jeff Nicholas Mud, L’uomo d’acciaio (Man of Steel), The Iceman, The Broken Tower di e con James Franco, They Came Together
Ti potrebbero piacere anche: Jack Nicholson, Anthony Hopkins, Gary Busey
Perché è in classifica: perché come fa il pazzo lui, nessuno mai (vabbè mai, diciamo negli ultimi tempi)

Michael Shannon è pazzo?
Apparentemente sì. Le persone non vanno giudicate dalle apparenze, però uno con una faccia così tanto normale non può essere. Così la penso io, ma così la pensano anche i producers di Hollywood, che continuano a tirargli addosso le parti dello schizzato. Il problema di Michael Shannon è proprio questo: rischia di restare intrappolato nell’eterna parte del fuori di testa. L’altro problema, non secondario, che ha è che se continua così rischia di essere rinchiuso per davvero. Gli manca solo una parte in American Horror Story Asylum, e poi le ha fatte tutte, le varianti del pazzo.
In Bug? Pazzo paranoico.
In Revolutionary Road, ruolo che gli ha fatto avere una nomination agli Oscar? Pazzo psicotico.
In My Son, My Son, What Have Ye Done? Pazzo assassino.
Nella serie tv Boardwalk Empire? Federale proibizionista pazzo.
In Take Shelter? Pazzo maya donniedarkiano ossessionato dalla fine del mondo.
In Senza freni - Premium Rush, in arrivo a gennaio in Italia direttamente in home-video? Detective pazzo (più o meno) da ridere.
Prossimo personaggio, nel film che dovrebbe finalmente farlo conoscere al grande pubblico? Il Generale Zod, nemico di Superman nel nuovo L’uomo d’acciaio (Man of Steel). Che tipo di cattivo sarà? Pazzo, naturalmente.
Non dire poi che non ti avevo avvisato, Michael, ma se continui così ocio che la prossima camicia che indosserai non sarà una elegante per andare a qualche cerimonia di premiazione, ma sarà di forza.



COTTA ADOLESCENZIALE 2012 - N. 12 JESSICA CHASTAIN

Jessica Chastain
Genere: Dea
Provenienza: Sacramento, California, Usa, o forse arriva dal Paradiso
Età: 35
Il passato: Jolene, Stolen Lives, Il debito, The Tree of Life, The Help
Il suo 2012: Take Shelter, Lawless, Le paludi della morte, Coriolanus
Il futuro: Operazione Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow, Tar, La madre, The Disappearance of Eleanor Rigby, Wilde Salome
Potrebbero piacerti anche: Bryce Dallas Howard, Zoe Kazan, Deborah Ann Woll, Florence Welch, Julianne Moore, Kate Walsh
Perché è in classifica: perché sa illuminare lo schermo come poche altre attrici al mondo
(l’anno scorso si trovava in 3a posizione)

Jessica Chastain ormai non più nemmeno considerabile solo come un’attrice. È un’entità.
Jessica Chastain.
Come faceva il mondo del cinema prima del suo avvento?
È quasi come se fosse sempre esistita, come se ci fosse sempre stata, invece si è rivelata al mondo soltanto l’anno scorso, grazie a quell’altro essere soprannaturale di Terrence Malick e al suo meraviglioso The Tree of Life.
Da lì in poi, tutti la vogliono e tutti la cercano. Lei, generosa, si è concessa più che ha potuto. Anche a livello fisico, si veda il suo strip nell’altrimenti inutile Lawless. Pur non ripetendo un’annata esaltante come quella scorsa, in cui oltre a volare letteralmente con Malick era straordinaria pure in The Help e Il debito, si è dimostrata una garanzia, anche quando ha dovuto ricoprire ruoli piuttosto piccini come quelli in Coriolanus di Ralph Fiennes o Le paludi della morte, thriller firmato dalla figlia di Michael Mann, Ami Canaan Mann. Il ruolo più intenso del suo anno cinematografico è però stato quello della moglie di Michael Shannon in Take Shelter, anche questa una parte piccola, eppure con uno sguardo solo Jessica è capace di spazzare via ore di recitazione di molte colleghe come un tornado. Non c’è rifugio che tenga.
Quanto al futuro, la vedremo ancora parecchio, a partire da Operazione Zero Dark Thirty, il film sulla caccia ad Osama Bin Laden firmato da Kathryn Bigelow, già osannato negli United States e già in odore di nomination agli Oscar. Se l’anno scorso ha ottenuto la candidatura, quest’anno le arriverà pure la statuetta?
Io personalmente, nonostante sia in circolazione da pochissimo, a Jessica Chastain darei già l’Oscar alla carriera!









venerdì 29 giugno 2012

Che Cosa c’è al cinema?

"Cos'è, quella?"
"E' la Cosa!"
"Sì, ma cosa è?"
"La Cosa è la Cosa."
"Va bene, ma è un'umana? Un'aliena? Una Ford?"
"Come altro te lo devo dire, è la ca**o di Cosa."
"Guarda che adesso sparo a te, coso!"
Lo scorso fine settimana, sono bastati 300.000 euro al Dittatore per conquistare la vetta del box-office italiano. Senza nemmeno dover instaurare un regime autoritario. Cosa che significa: cinema del tutto vuoti.
In attesa del ritorno la prossima settimana dell’uomo ragno (che per fortuna non ha nulla a che vedere con Max Pezzali), tra caldo ed Europei anche questo weekend terrà gli italiani lontani dai cinema. Cosa che non significa siano assenti i grandi, grandissimi film: settimana scorsa c’era lo splendido Detachment, adesso arriva pure il grandioso Take Shelter, ovvero i due migliori film americani dell'anno.
Che Cosa altro c’è nei cinema? Scopritelo con i grandiosi commenti del sottoscritto Cannibal Kid e con quelli minuscoli del mio blogger rivale Mr. James Ford.

La cosa di Matthijs Van Heijningen Jr.
Il consiglio di Ford: di Cosa ce n'è una, tutte le altre son nessuna!
Questa sorta di reboot dei classicissimi di Hawks & Nyby e di Carpenter pare più un insulto ai suddetti che altro, dunque lo vedrò solo ed esclusivamente nella speranza di trovare un valido candidato per la top ten di fine anno dei film più brutti del 2012.
Certo, dopo aver visto Detachment, sarà una sfida durissima per chiunque! Ahahahahah!
"Chissà cos'è, quella cosa..."
"Oh, non ricominciate, voi due!"
Il consiglio di Cannibal: si chiama La Cosa, ma a sorpresa non è un film con protagonista Ford…
Tralasciando il commento su Detachment, uno dei film americani più belli degli ultimi anni, che giusto una Cosa e non un essere umano può non apprezzare, di recente ho visto sia il film di Carpenter che questo remake.
Devo dire che entrambi non mi hanno entusiasmato granché. La pellicola di Carpenter, che di certo ha fatto di molto meglio, presenta qualche ottimo spunto, però è invecchiato maluccio (non quanto Ford, tranqui). Il prequel è decisamente meno autoriale e più “commerciale”, si lascia vedere, non è certo orripilante quanto porcherie come John Carter, ma allo stesso tempo non lascia alcun segno.
Prossimamente la mia doppia recensione di queste due cose.

"Ve lo dico io cos'è la Cosa: è quel gorillone di Ford!"
I tre marmittoni di Bobby & Peter Farrelly
Il consiglio di Ford: di marmittoni - per essere gentili - nella blogosfera, ce ne sono solo due, entrambi qui presenti.
Altro simil reboot pescato dai Farrelly, ultimamente piuttosto in crisi di idee rispetto agli anni della loro prima ribalta.
Rispetto a La cosa, però, non ho alcuna intenzione di sorbirmi questa roba, che lascio con grande piacere al mio antagonista, reo di aver incensato a profusione quella robaccia di Detachment. Ahahahahahah!
Il consiglio di Cannibal: i tre fordettoni (ma già ne bastava uno…)
Ho sempre visto con piacere i film dei Farrelly, in grado di fare uscire commedie dai risultati alterni ma comunque sempre piuttosto spassose. Però I tre marmittoni mi ispira meno di zero, che è poi anche quanto Mister James Snob ne capisce di cinema. Una “cosa” di gag comiche riciclate dagli anni ’30 come questa la scarico a mia volta a quel vecchiardo di Ford che ripescando i 3 Stooges (ma Iggy Pop ahimé qui non c’entra) potrà ripensare agli anni in cui era teenager.

"Rivolgiamo una preghiera al nostro caro Ford, un tempo autorevole blogger...
Come? Non è mai stato autorevole? Ah, e manco blogger?"
Qualche nuvola di Saverio Di Biagio
Il consiglio di Ford: sulla testa del Cannibale, più che qualche nuvola, c'è una tempesta in arrivo. Di bottigliate.
Film dal respiro finto radical chic all'italiana che cercherò di evitare senza troppi patemi: vorrei evitare di incazzarmi e finire a slogarmi la spalla a furia di bottigliate un'altra volta, questa settimana.
Lascio quindi questa proposta pseudo-festivaliera al mio pseudo-festivaliero rivale.
Il consiglio di Cannibal: la nuvola di Fordozzi di abbatterà su di voi, se lo vedete.
Un film che di radical-chic non ha nulla, tranne le solite esternazioni deliranti del mio rivale, ma sembra piuttosto l’ennesimo film neo-realista all’italiana che vola basso, senza prendersi rischi come quel Capolavoro recente di Detachment. Considerando i suoi terrificanti gusti, questa nuvola potrebbe persino rivelarsi il film dell’anno, in casa Ford.

"Uff, quanto vorrei che Ford si iscrivesse a Facebook!
Volete mettere la soddisfazione di rifiutargli la richiesta d'amicizia?"
L'amore dura tre anni di Frederic Beigbeder
Il consiglio di Ford: la lotta con il Cannibale è destinata a durare decisamente di più.
Secondo capitolo della sagra del radicalchicchismo da festival della settimana. Una commedia romantica con ambizioni d'autore che promette di essere un ottimo bersaglio per i miei colpi proibiti, ma che non ho abbastanza voglia di vedere neppure per bistrattarla a dovere.
Lascio questo pseudo innamoramento artistico al buon Cucciolo Eroico, che sicuramente lo troverà innovativo e visivamente strabiliante. Come Detachment! Ahahahahaha!
Il consiglio di Cannibal: …e l’odio per Ford dura tutta la vita!
Non mi sembra certo un film da festival come le mattonate russe che solo Ford si guarda, piuttosto una commedia francese che potrebbe rivelarsi gradevole, considerato lo stato di grazia attuale dei nostri cugini. Almeno al cinema, non certo sul campo da calcio dove hanno rimediato una figura quasi peggiore di quelle che rimedia di solito Ford quando pretende di fare l’esperto di cinema.

Già pronto il sequel della pellicola: Il camino per Santiago.
Il cammino per Santiago di Emilio Estevez
Il consiglio di Ford: mi piacerebbe portare il Cannibale a fare un pò di trekking. Potremmo girare il remake di 127 ore.
Un film che potrebbe rivelarsi un pericoloso concentrato di retorica, ma che potrebbe anche sorprendere in positivo se girato senza farsi prendere la mano.
Sicuramente, rispetto alle propostone da salotto sfilate fino ad ora, preferisco rischiare con questa camminata: se non altro, avrò preso un pò d'aria invece che soffocare tra un the ed il profumo invadente delle milf compagne di merende del Cannibale.
Il consiglio di Cannibal: io mi incammino lontano, anzi scappo di gran corsa!
Riporto la trama da MYmovies: “Il film racconta il dramma incentrato sulla storia di Tom Avery, oftalmologo californiano che - alla notizia della morte del figlio durante una tempesta sui Pirenei - si reca in Francia per farlo cremare, poi ripone l’urna con le ceneri nello zaino del ragazzo e si mette in viaggio lungo il Cammino di Santiago, portando a termine il pellegrinaggio intrapreso dal figlio.”
Poche righe appena che però sono bastate per farmi addormentare manco fossero una visione fordiana.
Questa insomma è una pellicola che sa di mattonata assurda e pure buonista che non vedrò nemmeno sotto tortura, preferendo inseguire il Ford fino a Lourdes. Dove spero accada un miracolo e lui si possa trasformare in una persona che giudica i film in base al loro valore cinematografico reale, e non ai suoi deliri egocentrici personali. Come il suo parere su Detachment ben conferma uahahah

"Mamma, papà, ma Ford puzza così tanto da dover indossare quelle maschere?"
"Si vede che sei proprio giovane e ingenua..."
Take shelter di Jeff Nichols
Il consiglio di Ford: Take shelter è arrivato anche in Italia. Se non correte a vederlo vi prendo a bottigliate più del Cannibale!
Grazie a tutti gli dei della distribuzione e del Cinema una delle pellicole più importanti dell'anno, già uscita nel resto del mondo, fa la sua comparsa nelle nostre sale: un film straordinario con un finale oltre ogni confine che è riuscito a mettere d'accordo perfino me e il Cannibale, entusiasmandoci neanche fosse in grado di farci dimenticare tutte le nostre Blog Wars passate e future.
Un film pazzesco che ho già visto e recensito che avete l'obbligo morale e materiale di correre a vedere.
Altrimenti la vendetta - questa volta mia e del Cannibale all'unisono - sarà terribile.
Il consiglio di Cannibal: take that!
Ford che dà un parere azzeccato su un film?
Sarà già tornato da Lourdes?
I miracoli succedono davvero?
Meglio non farsi troppe domande e dire solo: guardate questo film, già recensito entusiasticamente anche da me! Che sia al cinema, nelle solite quattro sale in croce che lo daranno, oppure per altre vie, non perdetelo. Perché se non lo vedete, neanche il rifugio anti uragano costruito dal protagonista della pellicola potrà salvarvi dalla mia ira!

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