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giovedì 17 settembre 2015

Self/less: bella la vita da Ryan Reynolds, o no?





Self/less
(USA 2015)
Regia: Tarsem Singh
Sceneggiatura: David Pastor, Àlex Pastor
Cast: Ryan Reynolds, Ben Kingsley, Natalie Martinez, Matthew Goode, Michelle Dockery, Victor Garber, Derek Luke
Genere: buddhanata
Se ti piace guarda anche: Adaline - L'eterna giovinezza, Lucy, Quel pazzo venerdì - Freaky Friday

DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN
Yaaawn, ho ancora sonno!
DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN
E smettila, maledetta sveglia!
DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN
Ho capito, mi alzo, mi alzo. Solo che mi sento strano, questa mattina. Davvero strano. Mi sento meglio del solito. Mi sento come se fossi più fico del solito. Ho fatto anche dei gran bei sogni, 'sta notte. In uno c'era Scarlett Johansson. In un altro c'era Blake Lively. In un altro ancora c'erano tutt'e due. Solo che non sembravano sogni. Sembravano più dei ricordi. Va beh, andiamo a pisciare, va...
Poi mi lavo le mani, mi lavo la faccia, mi guardo allo specchio...
Hey, fermi un attimo: chi è quel tipo nello specchio?

mercoledì 12 settembre 2012

Biancaneve e il calciatore

Questo post-recensione su Biancaneve e il cacciatore sarà costruito su una serie di sfide.
Perché?
Tanto per cambiare. E poi perché oggi va così...

BIANCANEVE VS IL CALCIATORE
I protagonisti dell’estate gossippara sono stati due.
La zoccola e il ballerino, ovvero Belen Rodriguez e Stefano De Martino?
No, sbagliato. Sono stati Biancaneve e il calciatore.
Il calciatore è Super Mario Balotelli, che dopo un Europeo da incorniciare, finale a parte, ha pure ficcato un piccolo baby Mario nella Fico. Forse. O forse il test del DNA ci racconterà un’altra storia…
L’altra grande protagonista su siti e riviste di gossip, da TMZ e HollywoodLife a Novella 2000, è stata Kristen Stewart. Che ha combinato la ragazzetta bulimica solitamente molto riservata sulla sua vita privata?
La GZC (Giovane Zoccola Cresce) ha tradito il suo eterno fidanzato, l’imbambolato vampirello Edward Cullen al secolo Robert Pattinson, con un 41enne sposato e con figli, Rupert Sanders, proprio il regista del galeotto Biancaneve e il cacciatore.
Anvedi la fanciullina gracile!
Verdetto: Balotelli è meglio in campo che sulle riviste patinate e allora vince la Biancaneve Stewart, regina assoluta del gossip e, soprattutto, gran bitch dell’estate.

RUPERT SANDERS VS ROBERT PATTINSON
Ma chi è questo Rupert Sanders, l’uomo che ha strappato Kristen dalle braccia del Robert Pattinson, tra il disprezzo e lo sconcerto dei twi-hards?
È questo qui…

"Mi piace palpare quelle minuscole, quasi inesistenti, tettine di Kristen."

Rupert Sanders è pure lui inglese, quindi la Stewart sta in fissa con i British-boys, ed è sposato con Liberty Ross, questa qui...

"So' un po' meglio di quella vampirella bulimica, che dite?"

Liberty Ross che è tra l'altro la sorella di Atticus Ross, ovvero il compositore premio Oscar per la soundtrack di The Social Network realizzata con Trent Reznor dei Nine Inch Nails. Liberty Ross che curiosamente ha pure la parte della madre di Kristen Stewart in Biancaneve e il cacciatore.
Non c’avete capito niente? Benvenuti nel mondo del gossip!

Il film, come vedremo, è una cagata pazzesca. Nonostante questo e per quanto strano possa essere da dire, Rupert Sanders non è solo un tombeur de femmes, ma è pure un regista promettente. Da un punto di vista visivo e di riprese, infatti, Snow White and the Huntsman non è affatto male. Tecnicamente tutto funziona alla grande, persino gli effetti speciali, che di solito non sono una delle cose che più noto in un film, sono davvero notevoli. E Rupert Sanders orchestra il tutto con discreto mestiere, almeno per essere un debuttante. Peccato solo che la storia faccia pena, i dialoghi siano imbarazzanti e la gran parte delle intepretazioni lascino a desiderare.
Insomma, Sanders sembra sapere il fatto suo, mentre il Pattinson, poveretto col cuore a pezzi e in lacrime a ingozzarsi di gelato davanti alla tv, come attore per ora non ha dimostrato di essere poi così promettente (ancora devo vedere Cosmopolis, quindi la mia opinione potrebbe cambiare).
Verdetto: vince Rupert Sanders, sia sul piano sentimentale che cinematografico.

"Uèèèè, uèèèè, uèèèè"

RUPERT SANDERS VS TARSEM
Nella sfida registica tra i due autori delle (modeste) nuove (ma dove?) versioni di Biancaneve, Rupert Sanders dimostra un talento tecnico notevole, sebbene non supportato da una sceneggiatura e da un cast all’altezza. Tarsem Singh invece con il suo Biancaneve ha mostrato una buona cura grafica, ma latita nei ritmi. Ed è troppo kitsch per i miei gusti.
Verdetto: per me, meglio Rupert Sanders. Anche perché Tarsem non lo sopporto.

"Cannibal, vedi di andartene là, a quel paese..."

"Ti odio!"
"Pure io, però sorridi per i fotografi..."
KRISTEN STEWART VS LILY COLLINS
Dicevamo di intepretazioni non proprio memorabili. Su tutte, quella della protagonista: Kristen Stewart. Nonostante al momento sia l’attrice più pagata di Hollywood, la odiano tutti. Parlare male di lei è diventato uno sport nazionale. Dove? In tutte le nazioni del mondo. Quindi mi dispiace infierire ulteriormente e vorrei dire qualcosa di positivo sul suo conto, giusto per fare il bastard bastian contrario. Solo che la sua performance è davvero terribile. Non terribile quanto quella in Breaking Dawn, dove è davvero inguardabile, però quasi, e questo è il massimo complimento che posso farle. La sua Biancaneve pseudo guerriera non è minimamente convincente e gran parte del (de)merito di ciò va alla scarsa espressività e alla scarsissima credibilità della Stewart.
A questo punto, meglio le sopracciglione mostruose esibite da Lily Collins nel Biancaneve di Tarsem. Seppure pure lei non è che fosse il massimo della biancanevosità…
Verdetto: vince Lily Collins per limitatezza dell’avversaria.

KRISTEN STEWART VS CHARLIZE THERON
Se non riesce a reggere il confronto con la sopraccigliuta Collins, figuriamoci contro la Charlaiza Terrona, pardon Charlize Theron.
Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?
Charlize Figon?


O questo ragazzino rachitico e moribondo?


Verdetto: troppo facile, vince Charlize Theron. Anche se due colpi li darei pure alla Stewart, che tanto in questi giorni sembra darla via facilmente…

"Te lo scordi che te la dia, Cannibal!"

CHARLIZE THERON VS JULIA ROBERTS
Charlize esce vincitrice facile contro il peso piuma Stewart, ma contro il peso massimo Julia Roberts è un’altra storia. La Roberts come Evil Queen ha regalato al personaggio una sfumatura ironica inedita e irresistibile. È lei la vera forza motrice e il punto di forza (unico?) della pellicola di Tarsem. Se Charlize Theron pure lei è una spanna sopra al resto del cast, ma solo per scarsità degli altri, più che per meriti suoi. La sua Regina cattiva è spesso sopra le righe, urla un sacco, si inalbera e a tratti è persino troppo odiosa. Va bene essere cattivi, però c’è un limite a tutto. Charlize bravuccia, ma ha fatto molto di meglio, in Young Adult, ad esempio.
Verdetto: vince la Evil Juliona Roberts.

BIANCANEVE E IL CACCIATORE VS BIANCANEVE
Veniamo al film nella sua totalità, finalmente.

"Hey, cos'è questa luce? Sole??? Cos'è il sole?"
Biancaneve e il cacciatore
(USA 2012)
Titolo originale: Snow White and the Huntsman
Regia: Rupert Sanders
Cast: Kristen Stewart, Chris Hemsworth, Charlize Theron, Sam Claflin, Ian McShane, Bob Hoskins, Ray Winstone, Eddie Marsan, Nick Frost, Toby Jones, Brian Gleeson, Sam Spruell, Lily Cole, Liberty Ross
Genere: fantasy poco fun-tasy
Se ti piace guarda anche: Il signore degli anelli, Biancaneve, Once Upon a Time

Biancaneve e il cacciatore è noioso. Non sarà il più professionale dei pareri, di certo è quello più personale. Mi ha fatto addormentare più e più volte nel corso della sua visione, manco si trattasse della fiaba della Bella addormentata anziché quella di Biancaneve. D’altra parte la storia e il personaggio sono stra notori e stra già raccontati, nel passato e soprattutto di recente, sia nel film di Tarsem che nella serie tv Once Upon a Time. C’era davvero tutto questo bisogno di proporre un’altra leggera variante vagamente fantasy e vagamente (ma molto) vagamente ispirata alle atmosfere del Signore degli anelli?
I miei sbadigli dicono che no, non ce n’era bisogno.
Peccato, perché il regista Rupert Sanders come detto sopra sa il fatto suo. La macchina da presa sa come muoverla e se i ritmi latitano è più che altro per colpa di una sceneggiatura priva del benché minimo spunto di originalità o interesse.

"Cos'è che dicevi su di me, Cannibal?"
Certo, pure gli attori non aiutano: vedere Chris Hemsworth e Kristen Stewart recitare insieme è come assistere a due tartarughe che fanno una gara di velocità.
A ciò aggiungiamo pure come bonus extra varie scene ridicole, tutte con protagonista (ovviamente) la Stewart. Mi sembra di sparare sulla Croce Rossa, ma non posso non citare tra i momenti (involontariamente) tragici del film il faccia a faccia di Kristen Stewart con il troll. Chi tra i due è più mostruoso?
Teribbbile poi la scena in cui il nano Gus (non ricordavo esistesse un nano con questo nome...) che muore proprio sotto agli occhi di Kristen Stewart, la quale, più che dispiaciuta, ha la stessa espressione di quando Edward Cullen/Robert Pattinson le fa raggiungere l’orgasmo in Breaking Dawn, nell’unica volta in cui finalmente si ciula all’interno dei 50 capitoli della castigata saga di Twilight.
Altro momento pessimo: il discorso di incitamento di Kristen Stewart. Il discorso d’incitamento meno d’ìncitamento nella storia dell’incitamento mondiale.
Tra noia e ridicolosità, la confezione pur tecnicamente e visivamente impeccabile finisce a pezzi e si arriva al termine delle 2 ore e passa stremati. Qualche risata nel corso della visione la si è anche fatta (thank you, Kristen ;), però non si raggiungono nemmeno gli altissimi livelli di comicità dei vari Twilight, con apice nell’assurdo Breaking Dawn.

"Kristen Stewart è considerata più bella di me? Ma il reame è impazzitooo?"
Sull’altro lato del ring incontriamo il Biancaneve di Tarsem. Come già evidenziato nella mia recensione qualche mese or sono, un film pure questo ricco di difetti e con addosso la sua buona dose di momenti da velo pietoso. Se non altro, almeno, è una pellicola più ironica, vivace e divertente, in grado di tenere più svegli, e Julia Roberts riesce a regalare un motivo uno per vederlo.
Nel complesso, due film visivamente ben curati e piacevoli alla vista, sotto la cui patina non si trova niente. Zero emozioni.
(voto a Biancaneve e il cacciatore: 5/10
voto a Biancaneve: 5,5/10)
Verdetto: vince Biancaneve, per quanto lungi dall’essere convincente.

LE DUE BIANCANEVE VS ONCE UPON A TIME
C’è poco da fare. Il mondo delle fiabe oggi come oggi non lo racconta meglio nessuno dell’ottimo e parecchio inventivo telefilm Once Upon a Time. Se poi la concorrenza è quella fornita dalle ossa scheletriche di Kristen Stewart e dalle sopracciglia selvagge di Lily Collins, non c’è davvero storia. Figuriamoci fiaba.
Verdetto: la tv batte il cinema e Once Upon a Time visse per sempre felice e contento.

martedì 29 maggio 2012

Specchio specchio delle mie brame, chi ha le sopracciglia più folte del reame?

Biancaneve
(USA 2012)
Titolo originale: Mirror Mirror
Regia: Tarsem Singh
Cast: Lily Collins, Julia Roberts, Armie Hammer, Nathan Lane, Sean Bean, Danny Woodburn, Jordan Prentice, Mark Povinelli, Joe Gnoffo, Sebastian Saraceno, Ronald Lee Clark, Martin Klebba, Robert Emms, Mare Winningham
Genere: fiabesco
Se ti piace guarda anche: Once Upon a Time, Cappucetto Rosso sangue, Shrek, Biancaneve e i sette nani

C’era una volta una bambina di nome Biancaneve. Era molto carina e tutto, però aveva una strana e quantomeno eccessiva peluria sopra agli occhi. La sua perfida matrigna, invidiosa di quella eccentrica bellezza, proverà a ucciderla una volta che Biancaneve, cresciuta, diventerà una splendida (ehm, più o meno) fanciulla.
Questa qui.


No, scusate. Questa qui…


Dannazione, ho sbagliato ancora. Ora arriva la fanciulla giusta…


Ritentiamo…


"La figlia di Bergomi è più bella di me?
Certo che pure io con 'sti capelli..."
Ecco, è questa. Questa è la più bella del reame??? Sicuri non sia Elio travestito per Halloween?
Se Biancaneve/Lily Collins lascia un po’ a desiderare, un po’ per via di quelle sopracciglia da cui è impossibile distogliere lo sguardo per un solo istante e un po’ perché come personaggio è loffia, soprattutto se paragonata alla Snow White di Once Upon a Time, la vera protagonista nonché ragione principale (unica?) per vedere questa nuova (?) versione della fiaba è Julia Roberts.
Diciamolo subito prima di suscitare falsi entusiasmi: pure in questo caso il confronto con la grandiosa serie Once Upon a Time è perso. La Evil Queen interpretata da Lana Parrilla è inarrivabile sia per cattiveria che per spessore. Eppure anche la Regina Cattiva di Julia Roberts ha il suo perché. È lei il motore comico della pellicola, quella in grado di deviare la direzione di un film che altrimenti non è niente di più e niente di meno di una rilettura non troppo originale della fiaba originale che conosciamo tutti e che ormai ci stanno ripropinando in tutte le forme.

Ma quindi, questo film è originale oppure no?
Risposta breve: no.
Risposta lunga ma non troppo: ok, cerca di inserire una chiave comica al mondo delle fiabe tradizionali, ma questa è una cosa fatta diversi anni fa già da Shrek e qui l’umorismo è comunque più leggero.
Quindi, perché realizzare una nuova ma poi non così nuova versione di Biancaneve?
Forse perché non c’è due senza tre. Tra la serie Once Upon a Time e l’imminente arrivo di Biancaneve e il cacciatore con Kristen Stewart e Charlize Theron, c’era bisogno di una terza Snow White soltanto per mantenere fede al proverbio.

Pur senza grande originalità, Biancaneve comunque vanta come detto una Julia Roberts in gran spolvero e in grado di strappare più di una risata o almeno un sorriso con una serie di battute da favola tirate fuori dallo specchio specchio delle sue brame, chi è la più bella del reame?
Questa qui?


"Dovrebbero dargli giusto una spuntatina, a quelle sopracciglia.
O è meglio una potatura con i forbicioni da giardino?"
Peccato che a livello di cattiveria si sarebbe potuto osare di più. Molto di più. Ad esempio, una bella battuta bastarda sulle sopracciglia della protagonista ci sarebbe stata alla grande. Invece questa nuova (e daje, non è così nuova!) Biancaneve finisce per annegare nella solita melassa. Per fortuna non ci sono gli uccelli canterini come nella stucchevole versione disneyana, ma poco ci manca.
Fare uscire una pellicola del genere, oggi, appare un’operazione che lascia il tempo che trova quando in giro c’è una serie che le fiabe le rilegge e le stravolge come un calzino come Once Upon a Time (se è la quarta volta che lo nomino, un motivo ci sarà, a parte il mio arterio al galoppo sul cavallo del Principe Azzurro).
A non aiutare c’è poi la regia dell’indiano Tarsem Singh.
A me non piace Tarsem Singh.
Ma chi prendo in giro?
Io ooodio Tarsem Singh.
Ha fatto il video di “Losing My Religion” dei R.E.M. che, per carità, è storico. Però non mi ha mai convinto del tutto. Grandiosa la canzone, ma il video arty e pretenzioso mi ha sempre lasciato un po’ così °___°
Dai, sul serio: che senso ha, ‘sto video?


"Cara, una visita dall'estetista ti fa proprio schifo?"
Come regista cinematografico ha fatto The Cell, che mi sono sempre risparmiato per un mio problema congenito di allergia a Jennifer Lopez, quindi ha fatto il soporifero The Fall. Film esteticamente interessante, perlomeno se adorate i colori saturi, che è un po’ l’unica specialità di casa Tarsem, ma anche una flebo come pochi. E poi ha fatto Immortals 3D. Di questo non posso esprimere un giudizio completo, visto che c’ho provato un paio di volte a vederlo, ma davvero non sono riuscito ad andare oltre i primi 15-20 minuti.
In Biancaneve, Tarsem mantiene intatti i suoi barocchismi kitsch, però all’interno di un contesto favolistico ci stanno anche (quasi) bene. A livello visivo, il film è quindi un discreto spettacolo. Peccato che a me lo stile di Tarsem dia sempre una sensazione di opprimente claustrofobia e di totale finzione.
"Ti ci metti pure tu con quelle orecchie?
Ma una persona normale in tutto il regno non c'è?"
Okay, essendo una fiaba ci può stare, però nella costruzione delle scenografie, dei costumi e nell’eccesso di colori supercolorati è tutto così stucchevole e poco realistico che farsi coinvolgere dalla storia, anche se la conosciamo già tutti, è difficile. O magari sono solo le sopracciglia di Lily Collins che deconcentrano.

Nella parte del Principe Azzurro ritroviamo Armie Hammer, ottimo in The Social Network e in J. Edgar, qui decisamente meno a suo agio. La scenetta in cui gli viene data la pozione d’amore canino certo non lo aiuta.
Per i sette nani si è operata una scelta di attori piccoletti all-star. Mancano i più noti Peter Dinklage, ormai stabilmente impegnato in Game of Thrones, e Verne Troyer, il Mini-Me di Austin Powers, in compenso ci sono Martin Klebba, visto in Scrubs e nei Pirati dei Caraibi, Jordan Prentice anche noto come il nano di In Bruges, e Danny Woodburn che si è visto in giro in varie serie tv anche se in questo momento non so dirne una precisa.
Ah già, tra i famosi manca pure Brunetta…
"Mangiati la mela, dicono faccia diminuire la peluria..."
E pure Silvio si sarebbe confuso bene, va là.

Concludendo, se l’inizio del film lasciava sperare in una rilettura ironica della fiaba tradizionale, tra noiosi inseguimenti e prevedibili scaramucce amorose le buone intenzioni si sono perse parecchio per strada, o forse in mezzo al bosco insieme a Biancaneve e alle sue improponibili sopracciglia. Che comunque non sono nemmeno la cosa peggiore del film. ATTENZIONE SPOILER La cosa peggiore del film è il pessimo e assurdo finale musicale Bollywood style.
Vabbè che l’happy ending era inevitabile, anche se io in un trionfo a sopresa della Evil Julia un po’ ci speravo, ma era davvero necessario un numero musicale da far invidia alla Deliranza di Alice in Wonderland?


Comunque, nel caso aveste dubbi, alla fine tutti vissero per sempre felici e contenti. Biancaneve, il Principe Azzurro e i loro splendidi (ehm, più o meno) pargoli dalle sopracciglia folte, stranamente somiglianti alla figlia di Madonna.


(voto 5,5/10)

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