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lunedì 4 agosto 2014

L’UOMO LAGNO





The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro
(USA 2014)
Titolo originale: The Amazing Spider-Man 2
Regia: Marc Webb
Sceneggiatura: Alex Kurtzman, Roberto Orci, Jeff Pinkner
Cast: Andrew Garfield, Emma Stone, Jamie Foxx, Dane DeHaan, Colm Feore, Felicity Jones, Sally Field, Paul Giamatti, Embeth Davidtz, Campbell Scott, Marton Csokas, Sarah Gadon, B.J. Novak
Genere: superinutile
Se ti piace guarda anche: The Amazing Spider-Man e la trilogia di Spider-Man di Sam Raimi

Esiste qualcosa di più odiato dei film sui supereroi, qui su Pensieri Cannibali?
Sì, la mia nemesi, il mio blogger rivale Mr. James Ford, ma a parte lui non molto altro.
Nonostante la mia avversione nei confronti del genere, da buon supereroe della blogosfera quale mi impegno di essere, continuo in ogni caso a vedere questi filmetti per documentarli ai miei preziosi lettori. Anche perché è un genere di pellicola sempre (inspiegabilmente) popolare e quindi porta visite al sito.
Cancellate quest’ultima frase. Lo faccio SOLO per spirito di sacrificio nei vostri confronti, miei adorati lettori.

"Bambino, se un giorno vuoi diventare come me ricorda sempre che
da un grande potere derivano grandi responsabilità."
"Ma guarda che io sono vestito così solo perché i costumi da Batman eran finiti."
Tra i film sui supereroi, i miei preferiti sono quelli che cercano di stare ai margini del genere come Unbreakable, Scott Pilgrim Vs. the World o il primo Kick-Ass, oppure sul piccolo schermo i Misfits dei primi tempi. Tra i superheroes più “commerciali” il mio preferito resta invece Batman, quello che, tra Tim Burton e Christopher Nolan, ha goduto delle trasposizioni più valide a livello cinematografico. Quello che mi sta più simpatico come personaggio è invece Peter Parker. Al contrario di Bruce Wayne o dell’insopportabile Clark Kent che sarebbero dei figaccioni vincenti anche se di professione non si mettessero a salvare il mondo, fondamentalmente lui è un nerd, un loser, uno sfigato. O almeno lo era. Nello Spider-Man di Sam Raimi la calzamaglia rossoblu (forza Genoa o, se preferite, forza Bologna!) era vestita da un nerdissimo Tobey Maguire, mentre nel primo The Amazing Spider-Man Andrew Garfield ne offriva una reinterpretazione geek. Geek, ovvero l’evoluzione un po’ meno sfigata dei nerd. Seth Cohen di The O.C. docet.
In questo secondo The Amazing Spider-Man la componente nerdosa o geekkosa che dir si voglia è invece del tutto sparita. Peter Parker ha terminato la scuola in maniera super cool, baciando trionfante alla consegna dei diplomi la zoccoletta più popolare del liceo, la sua Gwen Stacy/Emma Stone che è sempre un bel vedere, sebbene io la preferisca e di parecchio in versione rossa. Nei panni di Spider-Man continua poi a fare il figo a ogni occasione, con la sua suoneria personalizzata e con un umorismo da action hero degno di Schwarzy, o più che altro della sua versione simpsoniana Rainier Wolfcastle. In pratica del Peter Parker loser è rimasto poco o nulla.

"Emma, t'ho salvata dalla statale!"
"Ehm, Spidey caro, veramente io lì mi ci guadagno da vivere."
A ciò aggiungiamo un difetto comune a tutti i suoi colleghi in calzamaglia. Una cosa che non sopporto dei supereroi è il loro costante e onnipresente spirito di sacrificio. Sembra che nella vita non vogliano far altro che morire come dei martiri, salvo poi non morire mai. Vogliono sempre sembrare moralmente superiori a noi poveri cristi. Per carità, lo saranno anche, però sono pure odiosi. Non fa eccezione questo nuovo Peter Parker, anche se…

ATTENZIONE SPOILER
…il suo spirito di sacrificio finirà per ritorcersi contro di lui, coinvolgendo la povera Gwen Stacy/Emma Stone in un finale che è la parte migliore del film, visto che sembra evitare il solito banale happy-ending. Essendo questo un blockbusterone commerciale, la conclusione ci regala comunque un segnale di speranza, con una scena patetica ed evitabilissima con tanto di scontro con un ridicolo cattivone interpretato da un irriconoscibile Paul Giamatti. Far finire la pellicola con l’Uomo Ragno trasformato in Uomo Lagno che si strugge per la morte della fidanzata non sarebbe stato meglio?
FINE SPOILER

Nonostante Andrew Garfield sia un attore che mi piace qui non è certo usato al suo meglio e, nonostante Peter Parker mi sia sempre stato simpatico, qua non è proprio il massimo della vita. Pazienza, tanto il personaggio più interessante nei film sui supereroi di solito non è il supereroe di turno, quanto il suo supernemico. E chi abbiamo a ricoprire questa parte in The Amazing Spider-Man 2?
Come potete intuire dal sottotitolo italiano, è lui: Electro.




A interpretare Electro c'è Jamie Foxx, uno che per un breve, brevissimo periodo era sembrato il futuro del cinema e dell'intrattenimento mondiali. Gli era riuscita la clamorosa doppietta Collateral + Ray e per quest’ultimo avevo portato a casa persino l’Oscar. Era apprezzato dal grande pubblico, dalla critica, si era messo pure a fare il cantante e aveva raggiunto la prima posizione dei singoli più venduti negli USA con il pezzo “Slow Jamz” realizzato con i rapper Twista e Kanye West.



Una decina d’anni fa Jamie Foxx insomma dominava, poi è abbastanza sparito, e infine il solito Quentin Tarantino gli ha resuscitato la carriera dandogli la parte di Django, rifiutata da quel furbone di Will Smith, che ha preferito girare After Earth. Bella mossa, Willy!
Adesso a Jamie doppia X gli è piovuto addosso pure il ruolo da cattivone in una grande produzione commerciale, peccato che il suo personaggio faccia schifo. Schifo ai livelli del Venom/Topher Grace di Spider-Man 3.
A parte il fatto che i motivi per cui a un certo punto passa dal venerare l’uomo ragno a odiarlo sono molto pretestuosi, però il suo Electro era un personaggio che avrebbe meritato un approfondimento maggiore. Sarà che il sottotitolo italiano sembrava indicarlo come grande protagonista del film, ma a un certo punto sparisce, un po’ come Jamie Foxx ha fatto nel corso della sua carriera, per poi ricomparire verso la fine. Solo questa volta senza il contributo di Quentin Tarantino, purtroppo.

"Non è giusto! James Franco non l'avevate mica imbruttito così tanto..."
Il regista del secondo (non troppo) Amazing Uomo Ragno resta invece Marc Webb, uno che all’esordio aveva fatto gridare al miracolo in molti, me compreso, con il freschissimo indie-movie (500) giorni insieme, ma che ormai è stato assorbito dalla macchina hollywoodiana e il suo stile visivo, già quasi del tutto assente nel precedente capitolo, è qui del tutto annientato. Webb sembra più che altro voler ripercorrere le orme della trilogia di Sam Raimi. Peccato che questo secondo capitolo non sia all’altezza di Spider-Man 2, il migliore film sull’Uomo Ragno finora realizzato. Se nel primo tempo il mix tra azione e componente d’amore e d’amicizia (con l’arrivo del BFF di Spidey Harry Osborn interpretato dal valido Dane DeHaan) funziona ancora, nel secondo si scivola nel solito banale tripudio di effetti speciali e combattimenti non molto avvincenti.
Come prodotto d’intrattenimento non è nemmeno malaccio, sebbene la durata di questi film sia sempre troppo eccessiva per la mia sopportazione, ma la cosa che emerge con maggiore evidenza è un’altra: l’assoluta inutilità di questa nuova trilogia, realizzata troppo a ridosso della precedente e incapace di dire qualcosa di nuovo o di diverso sul personaggio di Spider-Man. Per vedere il terzo capitolo della serie pare comunque che dovremo aspettare fino al 2018, però di certo non staremo, o almeno io non starò certo, a fremere per l’attesa del ritorno di questo spento Uomo Lagno.
(voto 5,5/10)

giovedì 24 aprile 2014

THE AMAZING CINE-MAN




Pochi ma buoni. Questa settimana nei cinema arriva una manciata di titoli numericamente povera, ma potenzialmente interessante. Sono infatti in uscita la seconda parte della saga di Spider-Man e la seconda parte della sega di Lars von Trier.
Quanto agli altri film, ignorateli. Così come i commenti del co-conduttore di qusta rubrica Mr. James Ford.

The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro
Ford dice: tra i tanti eroi Marvel, Spider Man è sempre stato il mio preferito, almeno ai tempi della mia giovinezza. Dopo un convincente primo capitolo, ora Marc Webb è chiamato a non annoiare e proporre un film ritmato e divertente, in linea con il personaggio. Ci riuscirà? Io spero di sì, non fosse altro per disturbare Peppa Kid, da sempre schierato contro i film di supereroi.
Cannibal dice: Spider-Man, ammazza il poco amazing Ford, please! E, già che ci sei, diventa protagonista di una nuova pellicola al livello dei primi due episodi della saga diretta da Sam Raimi. Il primo capitolo del tuo reboot firmato Marc Webb era stato carino, meglio ad esempio di quelle schifezze di pellicole Marvel tanto celebrate da Ford, però so che puoi fare di meglio. Far spogliare Emma Stone, per esempio.

"WhiteRussian non lo devi più leggere, te capì?"
"Oookay, oookay, tanto non mi piaceva nemmeno."

Nymphomaniac – Volume 2
Ford dice: in realtà mi sono già espresso, in proposito. La seconda parte dell'ultima opera di Von Trier, mio nemico giurato inspiegabilmente poco incisivo e dunque poco bottigliato in questo caso, è senza dubbio meno riuscita, più noiosa e meno provocatoria della prima, ma per chi ha resistito con il Volume 1, o per gli scellerati che l'hanno addirittura amato, sarebbe assurdo rinunciare a questo secondo capitolo. Ovviamente, a vostro rischio.

"Questo è ciò che si ottiene quando si critica un film di von Trier, caro Ford!"

Cannibal Kid dice: Dopo la prima stupenda, ironica, divertente parte, il Dio del cinema Lars von Trier ci regala il secondo volume dell’avventura di Joe la ninfomane. Si astengano i puritani bacchettoni moralisti come MrFord.



















In nomine Satan
Ford dice: solo in Italia si riesce a proporre certa roba. Fossimo negli States, probabilmente, un titolo come questo - ispirato alle vicende delle Bestie di Satana - porterebbe la firma di un Fincher, quantomeno. Qui, invece, preferiamo puntare sulle produzioni artigianali. Molto artigianali, anzi. Fa già paura senza pensare al soggetto.
Cannibal dice: Per chi come il mio blogger rivale non riesce a comprendere la grandezza del cinema d’Autore di Lars von Trier, ecco qualcosa più alla sua portata. Un filmetto italiano finto trasgressivo perfetto per le bestie. Di Satana? No, per le bestie come Ford uahahah!

"La causa per plagio spudorato di Lynch chi la paga? Satana, ci pensi tu?"

Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
Ford dice: proposta potenzialmente radical chic che mi salto - almeno per il momento - volentieri. Se il Cucciolo dovesse bocciarlo, allora potrebbe miracolosamente riapparire sugli schermi del Saloon.
Cannibal dice: Ma questo che è? L’atteso film biografico sul centenario MrFord? Mi sa proprio di sì.
Oltre che di vecchio, questa pellicola tratta da un best-seller che in Svezia ha avuto un successo clamoroso, mi puzza un po’ di robetta buonista. Però non escludo che potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa, visto che negli ultimi tempi il cinema del Nord Europa mi sta regalando della belle soddisfazioni.

Mr. Ford a Pasquetta

La sedia della felicità
Ford dice: Mazzacurati non è certo il peggio che il Cinema italiano possa propinarci, ma di sicuro, in una settimana a dir poco smorta, non spinge il sottoscritto a correre in sala in modo da essere il primo a recensire la sua nuova fatica. Rimando. E al massimo mi diletto a togliere la sedia da sotto il culetto moscio del mio rivale.
Cannibal dice: Si preannuncia come la solita commedia italiana finta-indie. Nel variegato cast, oltre agli habitué di questo genere Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese e Giuseppe Battiston, troviamo pure Katia Ricciarelli e Raul Cremona, giusto per provare a riabilitare dei personaggi trash. Non so, tra un po’ vogliamo riabilitare persino MrFord?
Mi spiace per il povero Carlo Mazzacurati, regista recentemente scomparso, ma non andrò in sala a sedermi su questa sedia della felicità.

"Aiuto! Vogliono portarmi a una cinerassegna di film di Stallone
con commento di Ford a ogni singola scena."

giovedì 6 dicembre 2012

COTTA ADOLESCENZIALE 2012 - N. 15 EMMA STONE

Emma Stone
Genere: bicolore
Provenienza: Scottsdale, Arizona, USA
Età: 24
Il passato: Suxbad, The rocker - Il batterista nudo, La coniglietta di casa, La rivolta delle ex, Paper Man, Benvenuti a Zombieland, Crazy, Stupid, Love., The Help
Il suo 2012: The Amazing Spider-Man
Il futuro: Comic Movie, Gangster Squad, il nuovo film di Cameron Crowe, The Amazing Spider-Man 2
Potrebbero piacerti anche: Jane Levy, Lindsay Lohan, Melinda Clarke, Kaya Scodelario, Michelle Monaghan
Perché è in classifica: perché, se non l’avessi messa, c’è gente che non avrebbe più seguito Pensieri Cannibali

Dopo essere apparsa nella superclassifica show 2010 grazie ai ruoli rivelazione in Easy Girl e Benvenuti a Zombieland, Emma Stone era stata la clamorosa grande assente nella chart del 2011. Eccola quindi ritornare a grande richiesta quest’anno, più popolare che mai grazie al ruolo da protagonista femminile nel blockbuster The Amazing Spider-Man. Anche se, a volerla dire tutta, io la Amazing Emma la preferivo in versione rossa, piuttosto che bionda. Anche se, a continuare a volerla dire sempre tutta, pure così del tutto da buttare non è.
In attesa del già previsto numero 2 della serie di Spider-Man 2.0, la vedremo intanto in versione femme fatale nel gangster movie Gangnam Gangster Squad, accanto a Josh Brolin, Sean Penn e Ryan Gosling, con cui aveva già fatto coppia in Crazy, Stupid, Love.. Gangster Squad in cui tornerà, pure in questo caso a grande richiesta, almeno mia, in versione ginger!




venerdì 26 ottobre 2012

Danno l’accisa all’Uomo Ragno chi sia stato non si sa, forse quelli della mala forse Catricalà

The Amazing Spider-Man
(USA 2012)
Regia: Marc Webb
Cast: Andrew Garfield, Emma Stone, Rhys Ifans, Martin Sheen, Sally Field, Denis Leary, Chris Zylka, Campbell Scott, C. Thomas Howell
Genere: supereroico
Se ti piace guarda anche: Kick-Ass, Chronicle, Spider-Man

A me i supereroi stanno sulla balle.
Ve l’ho già detto? Sì, una o due volte. Una o due centinaia di volte, intendo.
Su tutti: Clark Kent/Superman. Odioso alieno perfettino e clandestino.
Gli Avengers? Non me ne piace manco uno. A parte Black Widow che non mi piace come personaggio, ma solo per Scarlett Johansson e quindi non vale.
Bruce Wayne/Batman? Lui mi piace abbastanza (e non intendo in maniera fisica come al suo amichetto Robin) per quel suo lato oscuro. Non a caso è anche l’artista precedentemente noto come Il cavaliere oscuro.
Il mio preferito però è Spider-Man. Lo sfigato Peter Parker.
"Emma Stone nuda? Dove, dove??"

Una volta detto questo, non sentivo assolutamente il bisogno di rivederlo sul grande schermo. Non così presto. Spider-Man del 2002 è stata la pellicola che ha riregalato al mondo dei supereroi un grande successo cinematografico, dopo gli agghiaccianti Batman firmati Joel Schumacher, incarnando bene il desiderio di qualcuno che potesse salvare New York City, seppure solo per fiction, all’indomani dell’11 settembre. Sam Raimi era riuscito a portare le intuizioni nerd ironiche messe a frutto da Joss Whedon in Buffy, la prima vera eroina post-moderna, e ci aveva regalato un eroe poco super e molto umano. Oltre che una pellicola estremamente divertente.
Spider-Man 2? Un bel bis. Un sequel che riusciva non solo a tenere alto il livello di spasso del primo, ma spingeva maggiormente anche sull’aspetto dark del personaggio.
Spider-Man 3? Da dimenticare su tutta la linea.
Con quel film, Spider-Man ha cominciato a perdere qualche punto ai miei occhi. Con quel film, e anche con quella lagna di versione del tema di Spider-Man firmata da Michael Bublé, più comunemente conosciuto come Michael Buuu-Bleah.



Da allora, ogni volta che sento nominare Spider-Man mi viene in mente la versione Bubleosa, anziché quella ben più figa dei Ramones.



O quella di Homer Simpson.



Nonostante il Bublé e nonostante il dimenticabile terzo episodio della saga di Raimi, Spider-Man resta pur sempre il mio supereroe preferito, almeno tra quelli tradizionalmente intesi. Perché se tra quelli meno “ortodossi” e classici possiamo annoverare pure Buffy o i Misfits o gli Heroes o il Bruce Willis di Unbreakable, o persino il precario di Caparezza, allora è tutta un’altra storia e l’Uomo Ragno rischia di finire persino fuori dalla top 10.
Nonostante sia il mio superhero tradizionale preferito, a distanza di così poco tempo non si sentiva, o almeno io certo non sentivo, tutto questo bisogno di un reboot, di una rinascita cinematografica del personaggio. Anche perché la saga di Sam Raimi è ancora bella fresca ed è invecchiata bene. Sarà che sono passati a mala pena una decina d’anni dal primo capitolo e 5 dall’ultimo, quindi era difficile invecchiare male.
A Hollywood però non stanno tanto a chiedersi se un film sia necessario o meno. Si stanno a chiedere quanti $ po$$ono fare. E con un $upereroe, anche e $oprattutto in tempi di $upercri$i, i $uperinca$$i sono $upergarantiti.

Cosa c’è allora di diverso dal precedente Spider-Man?
Non molto. Questo punta a un realismo leggermente maggiore, diminuendo la componente “fumettosa” soprattutto nella prima parte, la più interessante, mentre sul finale scivola purtroppo nella solita buccia di banana ripiena di effetti speciali, e cade pure nella trappola del solito lungo scontro finale con il cattivone, il poco interessante lucertolone interpretato da Rhys Ifans, Lizard, nella cui parte io avrei visto meglio il Re Lucertola in persona, Iggy Pop. Così avrebbero potuto fargli cantare pure il tema di Spider-Man che avrebbe (forse) cancellato dalla mia memoria la Bublé-version.

"Ecco cosa succede a guardare troppe foto di Emma Stone..."
A curare la regia i producer hollywoodiani hanno chiamato il giovane talento Marc Webb, per gli amici anche Marc WWW, segnalatosi come uno dei migliori talenti visivi in circolazione con il suo esordio, lo splendido (500) giorni insieme, LA commedia romantica indie per eccellenza. Un talento che qui svolge diligentemente il suo lavoro e convince parecchio, in particolare nella prima parte come abbiamo detto più realistica e “umana”. Nel finale appare invece meno a suo agio con gli effettoni specialoni e le scenone d’azionona ma vabbè, io mi auguro che questa nel mondo dei blockbuster sia stata solo una parentesi (credo molto remunerativa) e il Webb torni presto a ciò che sa fare meglio: il cinema indie. E a questo proposito il suo prossimo progetto The Only Living Boy in New York potrebbe rivelarsi parecchio interessante.

"Mi avevi detto che era nuda, invece era solo una foto da studentessa porca."
Oltre che un nuovo regista, per questo extreme makeover poco extreme del franchise di Spider-Man serviva naturalmente anche un volto nuovo. A raccogliere il testimone del naturalmente nerdoso Tobey Maguire è il naturalmente geekkoso Andrew Garfield, che insomma l’abbiamo già visto in The Social Network, Non lasciarmi, Parnassus, Leoni per agnelli e ormai più che una rivelazione è una conferma. Nei panni della bella di turno, per rimpiazzare l’irrimpiazzabile Kirsten Dunst hanno ingaggiato Emma Stone, ed è una gran bella scelta. Anche se in versione bionda rende meno che da rossa. Parere non solo estetico-sessuale, ma anche interpretativo: in Easy Girl era fenomenale, qui semplicemente porta a casa la mignpagnotta.
Non manca nemmeno il nemicoamico di turno. Laddove nel precedente James Franco era prima il BFF di Peter e poi ne diventava il rivale, qui le cose vanno al contrario. Flash Thompson/Flash Gordon è interpretato da Chrys Zylka, che abbiamo, o almeno ho, già visto in Kaboom, Shark Night, Piranha 3DD e nella serie The Secret Circle, uno che con quella faccia da bello stronzo è più convincente come cattivone che non come amichetto di Spidey. Ma per sviluppare meglio questo aspetto ci saranno i prossimi capitoli della saga…

"Resisti Spidey, al prossimo film se ce lo fanno fare te la do'..."
Cast e regia funzionano ottimamente, così come tutta la prima parte della pellicola. Il sapore di deja vu è fortissimo, la storia in fondo non è molto cambiata, anzi quasi per nulla, rispetto al primo episodio di Raimi, però il film è su di umorismo e ci sono un paio di scene persino ai limiti della slapstick comedy davvero divertenti. Ci sono pure le scenone giocate su registri più drammatici, quelle più romantiche e tutto è ok. Fino a che non ci si ricorda di essere pur sempre in una pellicola sui supereroi. Nella prima ora ce ne eravamo quasi dimenticati e io ne ero solo felice. Purtroppo l’oretta finale scivola invece in maniera più lenta e noiosa, tra scene action non troppo convincenti e altre menate per fare contenti i fan dei popcorn movies.
Il difetto principale resta pur sempre quello di essere un film del tutto non necessario, di quelli che se avessero aspettato altri 10, 20, 30 anni per fare un nuovo Spider-Man nessuno, o almeno non io, si sarebbe lamentato. Così come nessuno, o almeno non io, si sarebbe lamentato se Michael Bublé non avesse mai cantato il tema di Spider-Man.
Un film inutile, dunque, questo Amazing Spider-Man. Difficile però chiedere molto di più a un film inutile.
(voto 6,5/10)

mercoledì 4 luglio 2012

The Ammazza che Spider-Man

"Uffi! Volevo travestirmi da Uomo Tigre, ma Ford m'ha
rubato l'idea. Poi volevo fare Hulk, ma Balotelli m'ha
anticipato. Alla fine ho ripiegato per 'sta roba..."
Sono finiti gli Europei.
Ma va?
E gli italiani allora ne approfittano per rioccupare in massa i cinema.
Forse, o almeno per l’uscita del nuovo (ma sarà davvero nuovo?) Amazing (ma sarà davvero amazing?) Spider-Man (ma sarà davvero Spider-Man?).
Per il resto, credo che la gente starà alla larga dai cinema come fa non solo d’estate ma in tutti i periodi dell’anno nei confronti del blog del poco amazing Mr. James Ford-Man.
Ma adesso basta fare tiki-taka di parole e beccatevi i pre-commenti miei e di Ford alle uscite cinematografiche di questa settimana, anticipate eccezionalmente al mercoledì in occasione dell'arrivo di Spider-Man.

The Amazing Spider-Man di Marc Webb
Il consiglio di Cannibal: di certo è meglio di Ford-Man, ma sarà meglio anche dell’Amazing Cannibal-Man?
Mi dichiaro ufficialmente stufo di varie cose: delle canzoni estive latino-americane, di Mr. Ford (fin troppo scontato), del tiki-taka della puerca Espana che se la canta e se la suona più dei due acerrimi rivali della blogosfera, e dei film di supereroi.
Questo reboot di Spider-Man mi sembra poi arrivare a troppa poca distanza dai due ottimi film di Sam Raimi (sul terzo, meglio calare un velo pietoso).
D’altro canto, però, la coppia Andrew Garfield ed Emma Stone promette molto bene e sarà interessante vedere cosa combinerà Marc Webb dopo aver debuttato con la perla indie (500) giorni insieme ora alle prese con una mega produzione.
A me comunque i film sui supereroi hanno stufato. Mi sono persino stufato di dirlo!
Il consiglio di Ford: andate a togliere le ragnatele di dosso al Cannibale sempre chiuso nella sua cameretta da Cucciolo eroico.
Onestamente non nutrivo - e non nutro - particolari speranze rispetto ad un reboot che pare completamente irrispettoso della storia fumettistica del buon, vecchio Spidey e che arriva - come dice perfino il mio odioso rivale - a distanza fin troppo ravvicinata rispetto alla trilogia di Raimi - ottimi i primi due film, orripilante il terzo, e anche qui ci troviamo clamorosamente d'accordo -.
Eppure il trailer non mi è sembrato affatto male, il cast mi pare azzeccato e Webb ha dalla sua il buon trascorso di (500) giorni insieme, dunque chissà che non ne esca qualcosa di decente. Se, in ogni caso, dovesse andare male, tenete presente che si tratta, di fatto, solo di un aperitivo in attesa del piatto forte: il Batman di Nolan.

"Chissà quale filmucolo da sala del tè ci proporrà oggi Mrs. Ford?"
Quell’idiota di nostro fratello di Jesse Peretz
Il consiglio di quell’idiota del vostro Cannibal: guardabile, ma non vi cambierà la vita
Commedia dal sapore più country che indie con un buon cast che ho già visto, con discreto piacere, e ho già abbastanza dimenticato, con discreto dispiacere. La vicenda di questo tizio un po’ tonto (non mi sto riferendo a Ford) e del rapporto con le sue sorelle strappa qualche sorriso, ma non vere risate, e alla fine è un filmetto modesto che non lascia grossi segni. Per un’ora e mezzo di disimpegno estivo ci può anche stare: sempre meglio di un’ora e mezzo su WhiteRussian a leggere le elucubrazioni mentali del mio yo, fratello degenere Ford.
(no, per fortuna non è mio fratello e no, nonostante la ghiotta occasione, non gli ho nemmeno dato dell’idiota: troppo facile)
Recensione prossimamente.
Il consiglio di quell'idiota del vostro Ford: è estate, siate country e provateci.
Non l'ho ancora visto, ma devo dire che in questa stagione così calda la spinta al relax e ai film da zero neuroni è più forte del solito, dunque un titolo come questo potrebbe quantomeno farmi passare una
bella serata tranquillo e divertito lontano dalle solite sparate assurde del mio ben poco illustre collega di rubrica. Che, tanto per specificarlo, idiota non è affatto, visto che per gli appuntamenti fissi come le Blog War o le uscite settimanali continua ad affiancarsi al sottoscritto.

The Way Back di Peter Weir
Il consiglio di Cannibal: a good way
Già visto pure questo, d’altra parte è un film che in Italia esce con il solito ritardino di un paio d’anni.
Sulla lunga e onorevole carriera di Peter Weir vi annoierà abbondantemente Mr. Ford, io mi limito a dire che è il regista de L’attimo fuggente e The Truman Show, e che qui non è ai suoi vertici ma comunque è alle prese con un film storico piuttosto interessante. The Way Back racconta una bella storia, il cast è di ottimo livello (ci sono la mia preferita Saoirse Ronan e un Colin Farrell parecchio bravo), come difetto c’è giusto che è un po’ lungo e noiosetto e per l’estate non è magari la migliore delle visioni.
Prossimamente la mia recensione (che avevo già scritto tempo fa e mai pubblicato, in attesa dell’uscita nelle sale italiane finalmente giunta).
Quando ho detto che è un po’ noiosetto, tranquilli comunque che parlo di livelli di noia accettabili e non fordiani uahahah.

"Ma perché è sempre Ford a dover decidere dove andare in vacanza?"

Il consiglio di Ford: the way to send Cannibal back to sender.
Peter Weir è un regista che ho sempre apprezzato, dai suoi esordi in terra d'Australia degli ottimi Picnic ad Hanging Rock e Gli anni spezzati alle grosse produzioni come The Truman Show e Master & Commander: non ho ancora visto questo The way back, ma devo ammettere che, considerati cast ed ambientazione, promette molto bene, e mi fa sperare di trovarmi di fronte ad un bel filmone d'avventura di quelli come si facevano una volta. Lo vedrò al più presto in modo che la mia recensione possa fare fronte a quella del Cannibale, e nel frattempo escogiterò un qualche stratagemma affinchè lo stesso venga spedito in Siberia.

"Vabbé, almeno 'sta volta c'ha portato in un posto al sole. Pure troppo al sole..."

Con questo film, Eva Green ci spiega letteralmente cosa significa M.I.L.F.
Womb di Benedek Fliegauf
Il consiglio di Cannibal: a meno che non siate fan degli incesti, tenetevi pure alla larga
L’insopportabile Cannibal fa triplete come l’insopportabile Spagna perché ha visto pure questo e vi dice: evitatelo tranquillamente.
Sarà che è un film lento, uggioso, più adatto all’autunno che a questa carontica estata, ma la sua visione mi ha annoiato parecchio. Eva Green è brava, seppure meno nuda del solito, ed è l’unico motivo per vedere questo Womb. Per il resto, nonostante una bella idea che lo rende una pellicola quasi fantascientifica, è poca cosa e nel finale scade quasi nel ridicolo…
Un po’ come quando capitate dalle parti di WhiteRussian del Fordando Torres e, anche quando l’inizio di un post sembra promettente, finisce inevitabilmente nell’involontariamente comico. Starò dicendo sul serio o vorrò solo essere volontariamente comico?
Il consiglio di Ford: tira più un pelo della Green che un carro di Womb
Nonostante la presenza di una delle attrici di maggiore "presenza" del panorama internazionale, questo film non mi attrae per nulla, se non per il fatto che il mio acerrimo nemico Cannibalotelli pare averlo
trovato molto noioso, cosa che, di norma, rende un film decisamente interessante.
Ma il sapore autunnale e la prigrizia da goduria estiva potrebbero avere la meglio sulla voglia di sbeffeggiare ancora una volta le sue posizioni in ambito cinematografico, e far finire questo Womb nel
dimenticatoio, dove pare stia proprio bene.

"Ford, dimmi tutto: hai la mia più totale attenzione!"
Cena tra amici di Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte
Il consiglio di Cannibal: sempre meglio di una (John) Cena tra nemici con Ford
Come la Spagna (ribadisco odiosa) lo fa nel calcio, la Francia al cinema continua (e per quanto mi riguarda in maniera tutt’altro che odiosa) a dare soddisfazioni nell’ambito del cinema e pure della commedia, dove vi segnalo il piacevole L’amore dura tre anni, uscito la scorsa settimana. Questa Cena tra amici mi ispira assai meno, però non mi sento di escluderla nemmeno del tutto.
Dopo l’esperienza negativa con lo Chef Ford della scorsa settimana, la mia presenza a una cena con qualcosa cucinata dalle sue manine invece la escludo del tutto!
Il consiglio di Ford: io mi farei una pizza davanti alla tv, godendomi un incontro tra Cena e Cannibal.
Non faccio neppure in tempo a dimenticare il dimenticabile Chef che subito i cugini d'oltralpe tornano alla carica cercando di procurarmi una fastidiosa indigestione della loro settima arte: inutile dire che questo piatto tutt'altro che succulento verrà passato abilmente al Cannibale, che abituato ai suoi fegati umani con Chianti non dovrebbe avere troppi problemi a digerire questa robaccia.

giovedì 21 luglio 2011

Hanno ucciso Batman in bagno chi sia stato non si sa

Può esistere uno scontro più epico di quello tra me e il mio acerrimo blogger rivale Mr. James Ford? Non credo, ma se proprio dovesse esserci, eccolo qui.
The Amazing Spider-Man, il nuovo reboot dell’Uomo Ragno firmato dal promettentissimo Marc Webb, regista rivelazione assoluto con la stupenda commedia (500) giorni insieme...


... contro il Batman di Christopher Nolan, con l’ultimo capitolo della sua trilogia The Dark Knight Rises (se poi la serie continuerà, non sarà più diretta da Nolan).
Voi da che parte vi schierate?


OkNotizie
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