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mercoledì 12 dicembre 2012

MAN OF THE YEAR 2012 - N. 9 JOSS WHEDON

Joss Whedon
Genere: supereroico
Provenienza: New York City, New York, USA
Età: 48
Il passato: ha creato le serie Buffy, Angel, Firefly, Dollhouse, più la mini web serie Dr. Horrible’s Sing-Along Blog
Il suo 2012: regista e sceneggiatore di The Avengers, sceneggiatore di Quella casa nel bosco
Il futuro: The Avengers 2, la serie tv S.H.I.E.L.D., il suo nuovo film Much Ado About Nothing tratto da Shakespeare
Ti potrebbero piacere anche: Ron Howard, J.J. Abrams, Ryan Murphy
Perché è in classifica: per The Avengers? No, per Quella casa nel bosco

Il 2012 è finalmente stato l’anno di Joss Whedon. E pazienza che il grande successo commerciale gli sia piovuto addosso, come molto spesso capita, proprio con la sua opera meno ispirata e originale, The Avengers.
Il geniale autore di serie pazzesche come Buffy, Dollhouse e la web serie Dr. Horrible’s Sing-Along Blog ha realizzato con The Avengers il suo lavoro più semplice semplice e il pubblico ha gradito, consacrando la pellicola come la più vista dell’anno in tutto il mondo, nonché il terzo incasso di sempre dietro solo alla doppietta di James Cameron composta da Avatar e Titanic.
Quando stavo già pensando rassegnato di aver perso un altro idolo, venduto al dio denaro e ormai privo della forza delle sue precedenti creazioni, ecco il colpo del fuoriclasse: Joss Whedon ha co-firmato insieme a Drew Goddard una delle sceneggiature più sorprendenti e clamorose dell’annata in chiusura, quella dell’horror atipico Quella casa nel bosco.
Ora che con i milioni su milioni fatti con The Avengers può permettersi di fare praticamente ciò che vuole, sarà interessante vedere come Whedon riuscirà a destreggiarsi tra commercio e arte, prodotti per le masse e cose più di nicchia. Per il futuro, oltre ai progetti con la Marvel con l’ovvio sequel degli Avengers e pure la nuova serie supereroistica S.H.I.E.L.D., ha già completato il suo nuovo film, Much Ado About Nothing, ovvero Molto rumore per nulla. Una sceneggiatura “co-firmata” da Joss Whedon e Will Shakespeare mi sa che farà rumore. E mica per nulla.



lunedì 10 settembre 2012

The Avengers - I Vendicattori

The Avengers
(USA 2012)
Regia: Joss Whedon
Cast: Robert Downey Jr., Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Chris Evans, Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson, Jeremy Renner, Tom Hiddleston, Clark Gregg, Cobie Smulders, Stellan Skarsgård, Gwyneth Paltrow, Paul Bettany, Alexis Denisof, Ashley Johnson, Stan Lee
Genere: supereroi contro le forze del male
Se ti piace guarda anche: Iron Man, Hulk, Thor, Capitan America

Tony Stark, Bruce Banner, Steve Rogers, tipo vichingo con un martello in mano proveniente da un altro pianeta e pure tu, Natasha Pompilova Romanoff, state tutti zitti!
Silenzio!
Ci sono troppe primedonne qui dentro e non va bene. Adesso parlo solo io.
Allora, cominciamo con un piccolo riassuntino sui film dei personaggi impegnati in questa super lega di super mezze calzette eroi.


Iron Man 1: bravo Robert Downey Jr., ma film girato malissimo da Jon Favreau, l’unico uomo al mondo in grado di far sembrare Michael Bay e Roland Emmerich i nuovi Stanley Kubrick e Orson Welles. A confermarlo ci sono pure Cowboys & Aliens e il pilot da lui diretto della nuova pessima serie Revolution.
Iron Man 2: altra schifezza tutta giocata sugli effetti speciali e con una trama ridicola.
Hulk 1: Ang Lee prova a dare un tocco d’autore al cinema di fantascienza, con un uso dello split-screen che vuole ricreare in maniera molto fumettistica l’effetto delle vignette. Idea sulla carta buona, su pellicola meno. Buone le intenzioni, il risultato è un film noiosissimo. Mi viene sonno al solo pensarci.
L’incredibile Hulk: nonostante la presenza del sempre valido (anche se negli ultimi tempi un po’ meno) Edward Norton, me lo sono risparmiato perso.
Capitan America: mi sono visto i primi 20 minuti e poi sono finito in coma. Non ho mai tentato di riprenderne la visione.
Thor: film epicamente ridicolo non salvato nemmeno dalla presenza simultanea di Natalie Portman e Kat Dennings. Tragedia sì, ma cannibale più che shakespeariana!
X-Men… ah, almeno loro non ci sono. Quella è la concorrenza.

Sarebbe interessante, se mi piacessero i film sui supereroi e così non è, vedere un The Avengers VS. X-Men.
Ma perché certe idee milionarie non le vendo, anziché sperperarle qui sul blog a uso e consumo gratuito del primo producer hollywoodiano senza scrupoli, ovvero il primo producer hollywoodiano qualunque, che passa da queste parti a leggere?
The Avengers VS. X-Men = 300 milioni di dollari di incasso garantiti nel primo weekend di programmazione nei soli USA!
Meglio ancora: The Avengers VS. X-Men VS. I Fantastici 4 = 500 milioni di dollari di incasso nel primo weekend!
E io queste ideone la getto in pasto gratis agli utenti del blog?
Non ho davvero il senso degli affari…

Joss, ma come fai a restare serio
quando davanti ti ritrovi uno vestito così?
Nonostante mi abbiano fatto pena tutti gli altri film con i vari personaggi del poco meraviglioso universo Marvel (manca solo Rat-Man, ma lui forse non è della Marvel), in questo The Avengers sono tutti insieme (ma non credo sia un punto a favore della pellicola) e in più sono diretti da Joss Whedon.
Joss Whedon?
Io adoro Joss Whedon.
Io venero Joss Whedon.
Ci sono quelli che lo chiamano Dio. Ci sono quelli che lo chiamano Allah. Ci sono quelli che lo chiamano Buddah. Io lo chiamo Joss Whedon.
Eppure adesso mi tocca tirargli le orecchie. Perché avrà anche fatto il più grande successo della sua carriera, anzi il più grande successo nella storia del cinema eccetto le James Cameron productions, ma The Avengers è davvero una robina senza idee, senza inventiva, senza la minima originalità che aveva contraddistinto finora ogni sua creazione.
In The Avengers sarebbero anche presenti le classiche tematiche whedoniane: supereroi, fine del mondo, scontro tra Bene e Male, peccato che il suo tocco non si veda quasi per niente, mentre si senta forte più che altro la mano produttiva buonista dell’immancabile Disney e una visione cinematografica che non va molto oltre i classici film alla Michael Bay, stile Transformers.

La trama del film?
Loki vuole comandare sulla Terra, non si capisce bene perché, e i The Avengers cercano di fermarlo.
Fine della trama.

Sì, ok, non sempre la trama è una cosa fondamentale all’interno di un film. Però questo non è certo The Tree of Life. Non è una pellicola artistica. È solo un fumettone incentrato su scontri, combattimenti, esplosioni, effettoni speciali. Nella mia lingua: noia, noia, solo noia. Dov’è la sostanza? Non c’è una riflessione politica come nei Batman di Christopher Nolan, sebbene ci si provi anche a inserire qualche vago discorso in proposito, e non c’è la minima introspezione nei personaggi, come ad esempio negli Spider-Man di Sam Raimi. Il momento triste poi è affidato alla morte di un personaggio minore di cui nessuno conosce il nome e di cui a nessuno frega niente di niente.
Dov’è il divertimento? Questo è il classico filmone sui supereroi con tutte le cose da classico filmone sui supereroi messe al punto giusto, peccato a me i classici filmoni sui supereroi mi facciano dormire. Non a caso, il mio film supereroico preferito è Unbreakable di M. Night Shymalan.
A salvare un minimo la pellicola, per fortuna, è l’ironia, le battute tipiche di Joss Whedon. Almeno qualcuna decente è riuscita a infilarla dentro. Niente che comunque sia al livello persino del peggiore episodio di Buffy o di Dollhouse. Niente a che vedere con quel gioiello recente dell’horror e non solo di cui Whedon ha cofirmato la sceneggiatura, ovvero Quella casa nel bosco. Niente insomma che sia anche lontanamente al livello delle altre genialate whedoniane.
Se vi è sembrato una figata The Avengers, vi consiglio di recuperarvi tutte e 7 le stagioni di Buffy e dopo vi sfido a non considerare questo filmetto un Whedon in tono molto ma molto minore.

"Più tette di così non le posso mostrare, è pur sempre una produzione Disney..."
Lo scompartimento attori, nonostante i nomi altisonanti, fallisce poi clamorosamente. Si può dire che il cinema di supereroi non è che favorisca grandi interpretazioni però, se pensiamo a Heath Ledger, la storia cambia.
Qui sono tutti ben al di sotto dei loro standard: Robert Downey Jr. come Tony Stark/Iron Man ormai si è trasformato in una macchietta, come già capitato prima di lui al piratesco Johnny Depp/Jack Sparrow.
Scarlett Johansson sì, ha sempre il suo super potere, quello di essere una super gnocca, però non l’ho mai vista recitare tanto male quanto qui. E non si spoglia nemmeno. Proprio come in La mia vita è uno zoo, altro film senza senso: ma si può prendere Scarlett e farla stare vestita tutto il tempo?
Chi altri c’è? Mark Ruffalo come Hulk è del tutto fuori parte, Chris Evans diciamo che fa quello che può per le sue limitate capacità attoriali e comunque ha già fatto la torcia umana ne I fantastici 4? Non esiste il conflitto d’interessi, nel mondo dei supereroi?
E poi c’è anche Chris Hemsworth… vabbé, dai, lasciamo perdere ogni commento sul suo personaggio o sulla sua interpretazione che se no viene a tirarmi una martellata in testa. E forse non solo in testa.


C’è pure Jeremy Renner, che dopo aver fatto The Hurt Locker lo prendono per fare qualsiasi film d’azione. Dobbiamo sostituire Tom Cruise in Mission: Impossible?
Prendiamo Jeremy Renner.
Dobbiamo sostituire Matt Damon nella saga di Jason Bourne?
Prendiamo Jeremy Renner.
Dobbiamo sostituire tutti quei vecchietti di Expendables, che probabilmente non arriveranno vivi o senza l’Alzheimer al prossimo episodio?
Hey, perché non prendiamo Jeremy Renner?
E pure qui ho regalato – sempre gratis, mannaggia a me – un’altra idea ai producers di Hollywood.

Certo che hanno fatto su questa bella lega di super supereroi, e come villain chi ti vanno a prendere?
Loki (Tom Hiddleston). Uno dei più ridicoli cattivi che si siano mai visti su grande schermo.


"Non sono io che copio Travaglio, è lui che copia me!"
Su piccolo schermo no, visto che il suo sosia Marco Travaglio quando è incacchiato fa molta più paura.
Tutto il film, due ore e passa, è giocato sulle minacce inconsistenti dell’inconsistente Loki. Fino al prevedibilissimo finale. Due ore e passa buttate nel cesso, in pratica. La scena migliore del film arriva allora solo al termine dei titoli di coda, con la lega di superamici che si ritrova a mangiare in un fast-food. L’unico momento di vero divertimento e di vera umanità dell’intero film.
Che poi, quando si parla bene di una pellicola sui supereroi, io stesso sono il primo a farlo, si elenca tra i pregi il fatto che sia data loro una dimensione più umana e realistica. Ma allora perché non la smettiamo di far diventare i film sui supereroi dei super campioni di incasso e non ci vediamo film sulle persone vere? Cosa c’è di più umano e realistico di loro?

In conclusione, una riflessione religiosa.
Non scappate, non è un sermone.
Avevo trovato la Fede. Pensavo che Dio esistesse. Pensavo che Dio si chiamasse Joss Whedon. Dopo The Avengers, tutte le mie certezze stanno invece vacillando. Io continuo a volergli bene e lo porterò sempre con me nel mio cuoricino, per cose come Buffy, Dollhouse e Quella casa nel bosco. Però mi sa che è arrivata l’ora di trovarmi un nuovo Dio.
Thor è un Dio? Il Dio del tuono?
Vabbè, allora facciamo che per adesso mi tengo Joss Whedon…
(voto 5,5/10)

venerdì 27 aprile 2012

The Avengers nel vento dei morti

"Ford l'avete chiamato?"
"No, con noi vogliamo solo il Cucciolo Eroico!"
Cosa c'è nei cinema questa settimana?
Come siete impazienti. Volete sapere tutto e subito.
Leggete qui di seguito le mie presentazioni illuminate, insieme a quelle spente del mio blogger/rivale/pericoloso criminale Mr. James Ford e vi farete un'idea.
Comunque, se volete il riassunto, ci sono: supereroi, un Fassbender d'annata, un Miyazaki d'annata anzi molto d'annata, una nuova smielata da Nicholas Sparks, qualche solita cazzata italiana e Amber Heard. Soprattutto Amber Heard.

The Avengers di Joss Whedon
Il consiglio di Ford: Vendicatori uniti... Contro il Cucciolo Eroico!
Da appassionato di fumetti nonchè tamarro cronico non posso che attendere con ansia il titolo fracassone della settimana, ormai pubblicizzato da anni in coda ad ogni film targato Marvel - Hulk, Iron man, Thor, e chi più ne ha più ne metta -.
Tra l'altro, dietro la macchina da presa c'è Joss Whedon, che farà andare il mio antagonista in brodo di giuggiole, tentando l'impresa di mettere d'accordo i due più acerrimi nemici della blogosfera: ci riuscirà?
Attendete le prossime visioni e lo scoprirete!
Il consiglio di Cannibal: Joss Whedon, salvaci tu dai supereroi!
Da non appassionato di fumetti, da non appassionato di supereroi e soprattutto da non appassionato di tamarri, di questo The Avengers non me ne frega più di tanto, anche considerando che i film di Iron Man, Thor e Hulk finora mi hanno fatto tutti piuttosto pena. Insomma, a gran voce grido: basta pellicole sui supereroi!
La sorpresa però potrebbe arrivare dalla regia, firmata dal mio preferito Joss Whedon, il paparino di Buffy. Riuscirà a evitare che sia la solita operazione di marketing spacciata per film?
E riuscirà Ford a scrivere commenti validi invece di sproloqui senza senso spacciati per la Verità suprema sul Cinema?
In entrambi i casi, ne dubito…

"Urka, fantastico questo "L'ultima estate di Joan e altri racconti" di Marco Goi
The rum diaries - Cronache di una passione di Bruce Robinson
Il consiglio di Ford: rum, rum, noi vogliamo del rum!
Dal titolo parrebbe un biopic incentrato sulla vita piratesca del vostro vecchio cowboy Ford, invece altro non è se non un tentativo di riportare Johnny Depp ai fasti di Paura e delirio a Las Vegas dopo le recenti schifezze interpretate da uno degli attori più amati delle ultime generazioni.
In realtà il film è stato girato una vita fa, ma in una settimana di ripescaggi come questa la cosa non suona neppure strana: potrebbe rivelarsi una schifezza atomica da bottigliate o una discreta ficata. Staremo a vedere, perchè in ogni caso non mi perderei mai un film che è l'incontro tra road movie, alcool e letteratura.
E brindo alla faccia di quel pusillanime del mio antagonista sempe chiuso in casa vestito da Coniglione!
Il consiglio di Cannibal: viva il rum, abbasso WhiteRussian!
Leggendo il titolo non mi viene certo in mente la vita piratesca (?) del Ford. A spasso con Daisy, quello sì che è un titolo che mi fa venire in mente il vecchio Ford! Uahahah
E poi Ford smettila di fingerti tutto ‘sto gran bevitore, che sei talmente un fisichella che manco bevi la birra, femminuccia che non sei altro!
Il film comunque si preannuncia una discreta schifezza. Negli Usa è stato ignorato alla grande e sembra la versione di noiosa e di serie B di Paura e delirio a Las Vegas. L’unico motivo per vederlo? Non un Johnny Depp dopo The Tourist ormai sempre più in caduta libera, bensì Amber Heard.
E ora tutti a bere, alla faccia di quell’astemio del whiterussian Ford!

FOTO IN ESCLUSIVA per Pensieri Cannibali: Ecco il luogo
dove Ford si è esiliato dopo la disfatta nell'ultima Blog War.
Laputa - Il castello nel cielo di Hayao Miyazaki
Il consiglio di Ford: meglio un castello nel cielo che un Cannibale in terra!
Non mi spiego per quale motivo venga distribuito in sala un film targato Miyazaki ormai di secoli fa, ma poco importa: le opere del Maestro e fondatore dello Studio Ghibli sono sempre una garanzia, quindi sarebbe da folli perdersele.
Io, giusto per essere partecipe, potrei rispolverare il dvd che acquistai almeno cinque anni fa, quando per la prima volta uscì nei negozi italiani.
Il consiglio di Cannibal: alla buon'ora - parte 1
Questo film è solo di 27 anni fa, quindi massì perché non farlo uscire adesso?
Io davvero non so cosa abbiano dentro la testa i distributori italiani. Forse farfalle, forse niente, forse degli omini che fanno un incontro di wrestling come dentro il cranio di Ford…
Non lo so, fatto sta che fanno uscire sto film in presumibilmente una decina massimo di sale, quando la pellicola è già disponibile in italiano da un sacco. C’era arrivato persino Ford, non certo la pistola più veloce del West, voi distributori italiani ci arrivate dopo appena 27 anni?
Comunque, il film è tra quelli di Miyazaki che mi mancano. Sarà all’altezza delle sue pellicole migliori? E, soprattutto, dentro la testa di Ford lo scontro sarà vinto da Hulk Hogan o da John Cena?

"Caspita! Il libro di Cannibal è molto meglio di quelli di Nicholas Sparks!"
Ho cercato il tuo nome di Scott Hicks
Il consiglio di Ford: non ti ho cercato, Cannibale. E non ti cercherò.
Una schifezza atomica dall'alto tasso di retorica a stelle e strisce di quelle malsane e per nulla pane e salame, infarcita di luoghi comuni e come se non bastasse interpretata da quel parruccone di Zac Efron.
Un High school musical a ritmo di Iraq e zuccherosi sentimenti che lascio ben volentieri al Cucciolo Eroico, chissà mai che, abbagliato dal suo idolo teen, non trovi il suo film dell'anno.
Il consiglio di Cannibal: ho cercato il tuo nome tra le lapidi del cimitero, Ford. Uahahahah!
I film tratti dai romanzi di Nicholas Sparks sono l’equivalente americano di quelle di Moccia in Italia, con in più l’aggiunta di una componente da drammone strappalacrime di quelli in grado di far piangere il finto duro Ford. Roba che quindi prima o poi vedrò, per farmi delle risate di gusto.
Quanto a Zac Efron, negli ultimi tempi si è gonfiato di steroidi e quindi ormai più che un teen idol cannibale può entrare a pieno diritto tra i Ford idol. E poi ammettilo Ford che il friday night ti fai le seratone di karaoke cantando le hit di High School Musical!

"Sì, Ford: sei pronto per combattere
contro The Rock. Ma adesso calmati..."
Interno giorno di Tommaso Rossellini
Il consiglio di Ford: tutti i radical chic verranno rispediti all'esterno a suon di bottigliate.
Ed eccoci al primo film italiano inutile della settimana, una polpettonata radical chic infarcita di figli d'arte che solo al pensiero mi fa incazzare come un toro.
Materia cannibalesca dal primo all'ultimo minuto. Io faccio finta di nulla, altrimenti finisce che comincio a fare andare le mani.
Il consiglio di Cannibal: interno giorno? Meglio l’esterno notte
Materia cannibalesca sta roba? Ma se sei tu il fan numero uno della famiglia Rossellini? Io faccio volentieri a meno sia dei film del nonno che ancor di più di quelli del nipotino d’arte. Neo neorealismo? Ford ha già un posto prenotato al cinema!

"Ford, quando hai detto che mi ospitavi da te,
mi aspettavo un posto un pochino più accogliente..."
Hunger di Steve McQueen
Il consiglio di Ford: in Italia per avere film interessanti in sala dobbiamo ripescare cose uscite da anni.
Hunger è il primo film di Steve McQueen, autore del recente Shame.
Come quest'ultimo, non mi aveva convinto al massimo, nonostante la messa in scena ottima e l'interpretazione incredibile di Fassbender: eppure, a fronte di titoli made in Terra dei cachi come quello appena segnalato, Hunger potrebbe facilmente diventare il film della settimana.
Il consiglio di Cannibal: alla buon'ora - parte 2
Se per Laputa ci sono voluti 27 anni, per Hunger ce ne sono voluti appena 4, quindi: Hallelujah!
La distribuzione italiana dimostra così sempre più di essere la cosa più lenta sulla faccia della terra dopo… esatto: Mr. Ford.
Il primo film di Steve McQueen comunque non mi ha esaltato parecchio, è una pellicola interessante però ho trovato molto meglio Shame, quello sì un cazzo di capolavoro!

"Vorrei dedicare una canzone a Mr. Ford: Old Man Blues"
Maternity blues - Il bene dal male di Fabrizio Cattani
Il consiglio di Ford: il blues vero viene guardando le prospettive del nostro Cinema.
Secondo titolo che mi puzza di tentativo pseudo d'esportazione con venature radical chic e poco altro.
Tema scomodo, grandi ambizioni, ma risultato "troppo italiano".
Altra roba che scarico volentieri sul Cannibale insieme ad una camionata di mattoni.
Il consiglio di Cannibal: più che il bene dal male, io vedo solo del male e basta
Laddove Ford parla come al solito di radical-chic, io vedo invece l’ennesimo polpettone neo neorealista. Ognuno ha le sue ossessioni, no? Qualunque siano le ragioni, entrambi comunque eviteremo questa Ciofeca blues. Alla fine, ecco un film che ci mette d’accordo!


"Ford, i tuoi film neorealisti hanno ROTTOOOOO!"
La casa nel vento dei morti di Francesco Campanini
Il consiglio di Ford: il vento dei morti è quello delle proposte italiane.
Terzo titolo italiano della settimana, e terzo film che non vedrei neanche sotto minaccia di convivenza forzata con il Cannibale.
Mano alle bottiglie e rullo di tamburi: Ford 3, Cinema italiano 0.
Palla al centro e attendiamo la prossima settimana.
Il consiglio di Cannibal: il cinema nel vento dei morti
Consiglio a tutti di guardare il trailer di questo film, perché è una vera chicca di trash allo stato puro.
Quanto a Ford, fa le triplette contro il cinema italiano, ok, ma ci va davvero poco. Quando se la deve vedere con un rivale cannibale nelle Blog Wars, invece, il risultato è decisamente meno a suo favore. Buahaha!

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