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venerdì 2 gennaio 2015

I PEGGIO FILM 2014





Il recensore di film – espressione che preferisco usare, visto che “critico cinematografico” non mi piace – dev'essere un po' come un buttafuori. Deve fare un'accurata selezione all'ingresso. Di pellicole ce ne sono tante, nei cinema, in rete e in tv, e bisogna stare attenti a ciò che si guarda. Quest'anno sono incappato in varie porcherie, alcune davvero clamorose, però devo dire che sto diventando più bravo a scansare la merda rispetto al passato e quindi tante schifezze me le sono risparmiate.Ciò non toglie che di roba pessima ne ho vista comunque. Anche i buttafuori migliori a volte falliscono.
Dopo la Top 20, ecco quindi la Flop 10 dei peggiori film passati sugli schermi di Pensieri Cannibali nel corso del 2014 con cui scopriremo il successore di Cloud Atlas, il trionfatore dello scorso anno. Il tutto è poi accompagnato di seguito da tanti altri bei teneri premiucci ai peggiori attori, attrici etc. dell'anno.

Come al solito che nessuno si offenda o se la prenda troppo. Questi sono i miei gusti personali.
Se a voi invece questi film sono piaciuti, che vi vedo dire?
Mi spiace per voi.


domenica 2 febbraio 2014

VEDI THE COUNSELOR E POI MUORI




The Counselor – Il procuratore
(USA, UK 2013)
Titolo originale: The Counselor
Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: Cormac McMarthy
Cast: Michael Fassbender, Penélope Cruz, Cameron Diaz, Javier Bardem, Brad Pitt, Bruno Ganz, Rosie Perez, Toby Kebbell, Emma Rigby, Édgar Ramírez, Dean Norris, Natalie Dormer, Goran Visnjic
Genere: ridicolo
Se ti piace guarda anche: Basic Instinct 2, The Mexican, Domino

The Counselor – Il procuratore è come Napoli.
Mi spiego meglio: avete presente il detto “Vedi Napoli e poi muori?”. Ecco, per The Counselor vale lo stesso, sebbene giusto in un’accezione un filo meno positiva.

Vedi The Counselor e poi, se sopravvivi, ti chiedi: “Ma chi l’ha scritto, un abominio del genere?”
Come risposta ti aspetteresti un: “Stephenie Meyer sotto droghe pesanti”.
O, peggio ancora, un: “Stephenie Meyer da sobria”.
O, pure peggio, un “Federico Moccia in collaborazione con Nicholas Sparks alle prese con una storia pulp.”
E invece no. A scriverlo è stato il Premio Pulitzer Cormac McCarthy. Il premio più importante della narrativa americana l’ha ricevuto per La strada. Io non ho letto quel libro, avevo solo visto il film The Road con Viggo Mortensen, una specie di versione seria di Io sono leggenda e The Walking Dead, ma sono sicuro che se lo sia meritato. Se per La strada gli hanno dato il Pulitzer, adesso, per compensare, per la sceneggiatura di The Counselor devono dargli minimo la sedia elettrica. Un film del genere sembra scritto da un 14enne arrapato che nella sua vita al massimo ha scritto la lista della spesa, non da un 80enne Premio Pulitzer considerato un genio mondiale. Eddai, se quest’uomo si merita un Pulitzer, a quando un Premio Nobel per la Letteratura a Fabio Volo? O a me?

I dialoghi del film, quello sui diamanti tra Bruno Ganz e Michael Fassbender, sono una vergogna. Vorrebbero rivelare chissà quali verità sul mondo e invece finiscono per non dire niente. Sono fiumi di parole inconsistenti e noiosi. Dialoghi letterari che su carta potrebbero magari funzionare, sebbene non ci giurerei, ma che ascoltati recitati da degli attori, solitamente attori validi tra l’altro, perdono di senso. Tocca sentire Javier Bardem e Cameron Diaz scambiarsi opinioni profonde come:

È un po’ fredda come visione, non ti pare?
La verità non ha temperatura.

La stessa povera attrice è poi chiamata a cimentarsi in quella che fin da ora di candida al titolo di scena scult dell’anno: Cameron Diaz che si scopa un’auto. Detta così sembra una figata. Vi assicuro che non lo è. È una delle scene meno sexy cui si possa assistere. Grazie a momenti del genere, questo film è riuscito a farmi rivalutare persino Basic Instinct 2. Di brutto.


Il regista Ridley Scott ha dedicato The Counselor alla memoria del fratello Tony Scott, scomparso nel 2012, ma questo film è un affronto nei suoi confronti. Sembra quasi che Cormac McCarthy abbia voluto scrivere la parodia di un film hollywoodiano alla Tony Scott, quei thriller fracassoni e pulp stile Domino o Una vita al massimo. Peccato che quella che gli è uscita è soltanto la pessima copia di un film alla Tony Scott. Che brutto modo di omaggiarlo.

"Cos'è? Una manifestazione contro questo film?
Allora mi aggrego anch'io!"
Oltre a essere scritto da cani, altroché da un Pulitzer, con una trama assurda e priva di interesse alcuno, The Counselor è un film girato con stile ultrapatinato quanto lento, ultralento, come se Ridley Scott si fosse trasformato in un Michael Bay sotto sedativi. È un divertissement di lusso che non diverte nessuno. Persino gli attori, persino uno sprecatissimo Michael Fassbender, paiono annoiarsi a morte e paiono non comprendere le battute che McCarthy ha messo in bocca ai suoi personaggi.

Non capisco cosa stai cercando di dirmi” dice Michael Fassbender.
Non lo so” gli risponde Javier Bardem.

In questo stupendo dialogone possiamo riassumere il (non) senso dell’intera visione. Un insulto all’intelligenza umana, un insulto al cinema, un insulto alla memoria di Tony Scott. Un thriller senza tensione, un action movie senza azione, un dramma senza drammi che si sarebbe potuto salvare solo con un po’ d’ironia e invece, a parte qualche battutina penosa che poteva risparmiarsi, si prende troppo dannatamente sul serio. Dopo aver visto una cosa del genere, giuro che sto male. Malissimo. Mi sento in fin di vita.
Vedi The Counselor e poi muori.
(voto 2/10)

P.S. Tralasciando il look osceno, Javier Bardem qui riesce ad avere un taglio di capelli (forse) più scandaloso che in Non è un paese per vecchi. Evidentemente quello da cui proviene non è un paese per parrucchieri.

Peggio così?

O così?

P.P.S. Ma la scena conclusiva?
Sbaglio o è il finale più ridicolo di sempre?

giovedì 16 gennaio 2014

IL PROCURATORE DI FILM


"Pare che aprire un post con un po' di figa sia sempre un bel modo per avere più visite!"
"E io che pensavo che Pensieri Cannibali avesse messo una nostra foto perché siamo delle brave attrici..."

L’annata cinematografica non è che sia iniziata nel migliore dei modi, per quanto mi riguarda. Tra la mezza delusione di American Hustle e un paio di filmetti decenti ma non memorabili come Disconnect e The Butler, i pezzi da 90 io li sto ancora aspettando. In attesa dell’ululato di The Wolf of Wall Street, questa settimana c’è qualcosina di promettente, ma l’impressione è che il 2014 il suo meglio lo debba ancora tirare fuori…
Chi comunque avrà di che gioire è il mio blogger rivale, MrFord, l’autore del perdibile WhiteRussian, visto che questa si preannuncia come una settimana più fordiana che mai.
Ecco i film in arrivo nei cinema questo weekend.

"Javier, stai cercando di battere Ford sul campo del pessimo gusto nel vestire?
Complimenti, perché ci stai quasi riuscendo!"
The Counselor – Il procuratore di Ridley Scott
Il consiglio di Cannibal: Da procurare… ma anche no
Del nuovo di Ridley Scott, regista che non ho mai amato, negli USA si è parlato un gran male. Qui dalle nostra parti però chissà, le cose potrebbero cambiare…
Considerando che ultimamente i miei preferiti mi stanno diludendo, chissà che uno che non mi sono mai filato più di tanto come Ridley Scott non sappia a questo giro sorprendermi in positivo. Anche se, considerando come la sceneggiatura sia firmata da Cormac McCarthy, mi sa più di fordianata vecchio stile che non di goduriosa cannibalata come si deve. Comunque, considerato il super cast, un’occhiata penso gliela daremo tutti. Prima o poi…
Il consiglio di Ford: il Cannibale non ha bisogno di un procuratore, ma di un gorilla.
Ridley Scott, ex registone incredibile finito ad essere solo un - grandissimo - artigiano, torna sugli schermi con una di quelle pellicole che di norma finisco per snobbare guardandola solo per dovere, tutta cast e poca sostanza.
In questo caso, però, la penna dietro l'opera è quella del fordianissimo Cormac McCarthy, al quale non posso certo dire no: non sarà la prima scelta della settimana, ma appena arriva una visione ci scappa tutta.

Ford paparazzato mentre inveisce contro l'ultima recensione cannibale.
Nebraska di Alexander Payne
Il consiglio di Cannibal: mi sa che un cinema nel Nebraska è il posto più vicino in cui proietteranno questo film
Al contrario di The Counselor, questa è una pellicola di cui negli USA si è parlato un gran bene. Resta da capire se si tratta di uno di quei film indie-country americani esclusivamente da festival, o se siamo in presenza di un potenziale nuovo cult. Il regista è Alexander Payne, quello di Sideways e Paradiso amaro, un autore che rispetto e stimo fantozzianamente tantissimo, ma che fino a ora non ho mai amato completamente. Questo Nebraska potrebbe confermare la tendenza, mentre Ford potrebbe davvero amarlo. Il trailer è infatti di un fordiano da non credere, nonostante non ci sia Stallone!
Il consiglio di Ford: porterei volentieri Cannibal a fare una gita in Nebraska. Per lasciarlo là.
Alexander Payne è una piccola, grande garanzia del Cinema indie americano, autore degli ottimi Sideways e Paradiso amaro, da queste parti molto ben accolti. La trama e il feedback ricevuto negli USA lo rendono uno dei film più fordiani del periodo - evidentemente i distributori vogliono farmi un regalo nella settimana del primo compleanno del Fordino -, e senza dubbio la mia prima scelta per questo weekend. Peccato solo che nel cast non ci sia Stallone!

"Vestita così sono troppo retrò persino per Ford? Azz!"
C’era una volta a New York di James Gray
Il consiglio di Cannibal: c’era una volta Ford e 100 anni dopo c’è ancora!
In una settimana che si preannuncia fordiana più che mai, arriva anche un regista da lui molto pompato come James Gray, che io invece ho sempre abbastanza snobbato. Vedremo se a questo giro riuscirà a conquistarmi. O più probabilmente a farlo ci penserà Marion Cotillard. Ma di che si tratta?
Si prospetta un melodrammone sentimentale ambientato negli anni ’20, dal potenziale rischio sbadiglio. Ce la farà Joaquin Phoenix, che affianca la Cotillard a destare la mia attenzione? E ce la farà Ford con il suo commento a non farci addormentare come al solito?
Il consiglio di Ford: c'era una volta Cannibal, che un giorno incontrò Ford.
James Gray, Joaquin Phoenix e Marion Cotillard. Un terzetto d'eccezione per un altro titolo attesissimo da queste parti: dopo cose gigantesche come Two lovers ed altre più che buone come The yards e I padroni della notte, il regista del New Jersey torna indietro negli anni '20 per raccontare un altro pezzo di storia della Grande Mela. Sento già il profumo del grande Cinema d'autore. Speriamo che lo stesso mantenga le sue promesse.

"I Kiss, oltre che quello di Ford, sono anche il mio gruppo preferito!
E poi mi chiedo perché a scuola mi sfottono tutti..."
Lo sguardo di Satana – Carrie di Kimberly Peirce
Il consiglio di Cannibal: Ford – Guarda film che manco Satana
Appena visto. A breve arriverà la mia recensione. Nell’attesa di approfondire il discorso, posso dirvi di risparmiarvi i soldi del cinema per andare a vedere questo remake e recuperare l’originale di Brian De Palma possibilmente aggratis.
Ford, se hai degli euri da buttare, tu fai pure!
Il consiglio di Ford: Cannibal - La teenager di Satana
Di questo remake del quale non si sentiva certo l'esigenza stanno fioccando pareri negativi in tutta la blogosfera, dunque direi che, a meno di clamorose inversioni di marcia o casualità, non passerà su questi schermi se non per fare da tappabuchi in un futuro anche lontano.
Meglio, dovessi avere nostalgia di questa storia, dedicarsi all'originale firmato De Palma.

"Ford, anche io sono contro Katniss Kid e mo' te lo faccio fuori!"
Angry Games – La ragazza con l’uccello di fuoco di Jason Friedberg,
Aaron Seltzer
Il consiglio di Cannibal: Angry Ford – Il ragazzo vecchietto con l’uccello di fuoco
Film parodia di Hunger Games che ovviamente non potevo non vedere e che ho già recensito. Dico subito che è una porcatona. Ma vaaa? Eppure i membri del Team Katniss come me un paio di risate, giusto un paio, se le faranno, grazie a qualche momento talmente scemo da risultare divertente. Tutti gli altri se lo possono invece risparmiare alla grande, cercando comunque di ravvedersi in merito alla saga originale. Perché Hunger Games è troppo una figatonza, capito Ford?
Il consiglio di Ford: Angry Katniss - Il coniglio con le orecchie di fuoco
Già mi hanno fatto discretamente cagare entrambi i capitoli fino ad ora usciti della saga di Hunger Games - nonostante la splendida e fresca di Globe Jennifer Lawrence -, figuriamoci se in una settimana con proposte finalmente decenti spreco del tempo per una parodia in pieno stile Scary movie, genere che in tutta onestà non ho mai amato.
Lascio volentieri la visione al mio finto giovane collega.

"Hey, ma tu sei quello di Misfits?"
"Sì, sono proprio io! Vuoi un autografo?"
"No, mi chiedevo solo come fossi finito così in basso da girare un film italiano..."
Anita B. di Roberto Faenza
Il consiglio di Cannibal: James F., dove F. sta per Filmofobo
Di Roberto Faenza avevo visto da bambino con la scuola Jona che visse nella balena, di cui ricordo solo la canzone Gam Gam, quindi il pessimo documentario Silvio Forever su di un certo Silvio e di recente pure Un giorno questo dolore ti sarà utile, un dolore di film che a più di un anno di distanza dalla visione non ho ancora servito a cosa cacchio mi sia servito.
Adesso dovrei sopravvivere pure a questa sua nuova pellicola “impegnata” su una donna sopravvissuta ai campi di concentramento?
Non credo. Non prima di aver capito un giorno questo Ford a cosa mi sarà utile…
Il consiglio di Ford: B. come buco nell'acqua. Pratica tipica del Cannibale.
Non ho mai amato Roberto Faenza, e quel poco che ho visto della sua filmografia non è stato certo in grado di farmi cambiare idea in proposito.
Certo, rispetto alle schifezze made in Italy che normalmente i distributori propongono, questo pare quasi un miracolo, ma non facciamoci confondere dalla vittoria ai Globes de La grande bellezza: il Cinema italiano sta da tutt'altra parte.


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