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venerdì 8 febbraio 2013

THE IMPOSSIBLE IS POSSIBLE TONIGHT

"Nooo! Bud Spencer, non farlo! Non tuffarti che se no siamo tutti fregati!"
The Impossible
(Spagna 2012)
Regia: Juan Antonio Bayona
Sceneggiatura: Sergio G. Sánchez
Cast: Ewan McGregor, Naomi Watts, Tom Holland, Samuel Joslin, Oaklee Pendergast, Marta Etura, Geraldine Chaplin
Genere: catastrofista
Se ti piace guarda anche: Hereafter, L’impero del sole, Studio Aperto

The Impossible sembra un servizio tragico di Studio Aperto, solo girato meglio. Eppure le premesse erano ottime. Innanzitutto, è un film sullo tsunami che nel 2004 ha colpito la Thailandia.
Mi spiego: questa non è di per sé una premessa positiva. Anzi, è stata una delle tragedie naturali più grandi nella Storia mondiale recente. Proprio per questo, è una pagina di Storia recente che se raccontata a dovere può offrire ottimi spunti.
Le altre premesse riguardano il nome del regista e degli attori coinvolti. Juan Antonio Bayona è l’autore di The Orphanage, un film d’esordio folgorante. Un successo clamoroso al botteghino spagnolo e una pellicola di quelle da incorniciare. Un horror umanista in stile Guillermo Del Toro (che l’aveva prodotto), in grado di portare le pellicole con bimbi inquietanti alla The Ring a un livello superiore. Un film emozionante, sorprendente e per questo The Impossible Bayona si è portato dietro pure il fido sceneggiatore Sergio Sánchez, i responsabili della colonna sonora e della fotografia e insomma un po’ tutto l’ambaradan tecnico che aveva contribuito alla sua perla di debutto.
In più, alla squadra che vince non si cambia, lo spagnolo ha aggiunto un paio di fuoriclasse stranieri: lo scozzese Ewan McGregor e l’australiana Naomi Watts, tanto per la cronaca due attori che ho sempre adorato particolarmente.
Con delle premesse del genere, era impossibile che The Impossible non mi piacesse.
E invece…

"Oh oh. Raga, mi sa che la partita la finiamo un'altra volta..."
Invece il bello del cinema, così come della vita, è che succedono delle cose impreviste. Uno può trovarsi a trascorrere le vacanze di Natale in Thailandia, in quello che sembra un paradiso in terra e a livello cinematografico potrebbe rappresentare la premessa per un cinepanettone e poi, all’improvviso, da un momento all’altro, tutto cambia e il paradiso si trasforma in un inferno.
Lo tsunami ha colpito, travolto e spazzato via tutto. Ma anche di fronte a una tragedia come questa la vita prosegue e c’è chi prova a rialzarsi, a sopravvivere.
È quello che fanno i protagonisti di questa pellicola, ispirata alla storia vera degli Alvarez-Belon, una famiglia sopravvissuta allo tsunami. Da un punto di vista umano è una vicenda bellissima, da cui poteva nascere, e probabilmente sarà anche nato, almeno un commovente servizio da telegiornale. Meglio ancora se il telegiornale si chiama Studio Aperto. Ciò non significa però che da una bella storia debba derivare per forza un bel film.

"Da non crederci: sopravvivo a un volo RyanAir, per poi beccarmi uno tsunami?"
The Impossible è tutto ciò che ci si può aspettare da una pellicola del genere. A ogni scena, in quasi ogni singolo momento del film, si punta all’effetto tragico. Le inquadrature si allargano sempre per mostrarci tutto l’orrore e la desolazione lasciati dallo tsunami. Ogni sequenza costringe lo spettatore ad esclamare: “Caspiterina, che tragedia!”. Va bene 1 volta. Va bene 2. Accettiamo 3. Poi basta. Tutto il film così, no. Juan Antonio Bayona, mannaggia chi ta muerte! Tu che c’hai regalato un film fuori dai generi, fuori da ciò che ci si aspettava da un thriller soprannaturale come con The Orphanage, qui invece hai fatto esattamente ciò che ci si aspettava e mi ti sei trasformato quasi in un Michael Bay-ona, solo meno fracassone e più sentimentale? Come è possible? Se c’avessi scommesso, non l’avrei mai detto. Altroché la vicenda raccontata nel film. Questo è The Impossible. Un regista che sorprende all’esordio e poi con il secondo film affoga (letteralmente) nella banalità.

Oddio, forse non è che sia proprio impossible. Molti registi dopo un esordio della Madonna con il secondo capitolano clamorosamente. Mi viene in mente lo svedese Tomas Alfredson, passato dalla magia dell’esordio Lasciami entrare alla noia spionistica de La talpa. In quel caso, per quanto i risultati siano stati differenti, si poteva comunque trovare una linea di continuità nel ritmo lento di entrambi i lavori. Tra The Orphanage e The Impossible, benché regista e scomparto tecnico siano gli stessi, è davvero impossible trovare altri punti di contatto. Non c’è niente della magia, delle sorprese, dell’incanto di un film come The Orphanage.

"Ma ti sembra questo il momento per giocare a braccio di ferro, pirletti?"
Prodotto da Mediaset España e Telecinco Cinema, quindi da chi? Dai Berlusconi, esatto, è poco più di una fiction per la tv Mediaset. Certo, Bayona comunque dirige in maniera professionale, la scenona dello tsunami iniziale è ricostruita in maniera impressionante, anche se Clint Eastwood in Hereafter aveva fatto ben di meglio. E non mi si dica poi che non parlo bene di Clint Eastwood (l’ho già fatto di recente pure nel post su Lincoln).
Inoltre, i due protagonisti sono come già detto due grandi, due miei idoli personali. Ewan McGregor però qui appare del tutto spaesato. Spaesato non come uno che si ritrova all’improvviso travolto da uno tsunami. Piuttosto come uno che continua a ripetere al regista: “No hablo español. No entiendo. Comprende, Bayona?”.
Naomi Watts invece se la cava, niente di più. La nomination agli Oscar è del tutto incomprensibile, soprattutto considerando che è stata tenuta fuori la magistrale Marion Cotillard di Un sapore di ruggine e ossa. Ok, fisicamente la Watts tira fuori una performance estrema, però davvero non riesco a vedere tutta questa recitazione fenomenale. E lo dice uno che considera la sua prova in Mulholland Drive una delle migliori prove interpretative di tutta la Storia del Cinema.

Cosa salvare allora da questo tsunami che a sorpresa si è abbattuto sul cinema dell’un tempo promettente Bayona? L'interpretazione del giovane Tom Holland, di cui sentiremo ancora parlare, e la vicenda, come già detto, che non lascia indifferenti. Però questo è un merito della storia vera. A livello cinematografico invece è tutto piatto, banale, prevedibile, scontato. Finale compreso, ma quello già ce lo potevamo aspettare.
Bayona + McGregor + Watts = un brutto film, ma più che un brutto film, un film mediocre?
Come cantava il ragazzo Billy Corgan, un altro purtroppo passato da cose grandiose a cose mediocri: “The impossible is possible, tonight.”
(voto 5/10)

Post pubblicato anche su The Movie Shelter.


giovedì 31 gennaio 2013

UN CINEMA MISERABILE

Volete un non richiesto consiglio cannibale? Questa settimana risparmiate i soldini e teneteli per la prossima e quelle dopo ancora, perché sono in arrivo dei filmoni. Delle bombe devastanti. Boom.
Basta, l’ho detto. Poi fate quello che volete ma non venite a lamentarvi con me. I film di questa settimana infatti, nonostante qualche nome di richiamo nel cast, non sono poi niente di che.
Le mie non sono vuote promesse elettorali. Tirate la cinghia ancora una settimana e poi dalla prossima la crisi sarà solo un ricordo lontano. Almeno per quanto riguarda il cinema.
Nell'attesa, vediamo quello che ci offrono i cinema italiani questo weekend con i commenti miei e di nonno papà Ford.

"I dreamed a dream: Ford was dead.
That was an amazing dream, goddammit!"
Les Misérables di Tom Hooper
Il consiglio di Ford: tra non molto l'ego del Cannibale sarà talmente grande da reputare miserabile il resto di lui.
Tom Hooper è il regista de Il discorso del re.
E già questo potrebbe bastare.
Purtroppo è anche il regista de Il maledetto United, gioiellino sportivo che mi aveva colpito assai. Come se non bastasse, la signora Ford adora i musical. Quindi mi sa tanto che, nonostante le probabili bottigliate, una visione ci scapperà. Ma voi che potete evitarlo, risparmiatevelo. Un pò come potreste risparmiarvi i consigli cinematografici del Cannibale! Ahahahahah!
Il consiglio di Cannibal: beccati ‘sta sucata di film, miserabile Ford!
Questo film potreste adorarlo oppure odiarlo.
Da che parte starò io ve lo rivelerò nella mia recensione in arrivo nei prossimi giorni. A coloro che volessero avventurarsi nella visione della nuova fatica di Tom Hooper dico solo che si troveranno di fronte a un drammone musical da 2 ore e 40 minuti tutti cantati. Tutti.
Più che un film, un’esperienza di vita estrema. Ford sarà abbastanza coraggioso per affrontarla o se la farà sotto come ogni volta che si appresta a una Blog War contro di me?

"Hai appena un paio di settimane, ma non ce la fai già più a vivere con Ford?
Vieni con me, povero Fordino innocente."
Looper di Rian Johnson
Il consiglio di Ford: dovrò viaggiare nel tempo per riuscire ad evitare l'ego di Peppa Kid.
I viaggi nel tempo, da Ritorno al futuro a Lost, hanno sempre esercitato un fascino particolare sul vecchio cowboy Ford, da sempre curioso di farsi un viaggio nel 1982 ed impedire la venuta del suo acerrimo nemico Skynet. Pardon, Cannibal.
Looper, per quanto non perfetto, si inserisce bene nel filone e rappresenta un ottimo intrattenimento per una settimana certo non da strapparsi i capelli - i tempi di Django paiono già lontani, purtroppo -: anche in questo caso, recensione a brevissimo.
Il consiglio di Cannibal: sono stato mandato indietro nel tempo per eliminare Ford quando era giovane. Ho dovuto viaggiare indietro di 1000 anni!
Già visto e già recensito qui.
Un filmetto che parte bene, con una prima parte di buon intrattenimento fantascientifico, mentre precipita nella noia fordiana nella seconda parte e cade in un finale improbabile. Poteva essere un cult, invece è solo un insieme di idee riciclate nemmeno troppo bene da altri film sui viaggi nel tempo. A Ford, amante delle copie anziché degli originali, ovviamente è piaciuto ma io ormai, in maniera altrettanto poco originale, non mi stupisco nemmeno più.

"Ma possibile che vada a finire sempre così quando le vacanze le organizza Ford?
Vieni con me, povero Fordino innocente."
The Impossible di Juan Antonio Bayona
Il commento di Ford: impossibile trovare un film più retorico di questo.
Il buon Bayona, nonostante la bravura, mi è puzzato di sòla fin dai tempi non sospetti di The Orphanage, acclamato da gran parte della critica e per me soltanto un riempitivo di lusso. Ora, con questo The Impossible, i timori fordiani della vigilia sono stati confermati: un film che parte forte - con un'ottima rappresentazione del tragico tsunami del 26 dicembre 2004 - per poi naufragare nel buonismo zuccheroso neanche fossimo in un War orse qualsiasi. Recensione a brevissimo al Saloon.
Il consiglio di Cannibal: ho smesso di attaccare Ford solo perché è diventato padre? Impossible!
Ed è tripletta cannibale: ho visto pure questo e la recensione diventerà possibile nei prossimi giorni.
Per ora, dico solo che partivo da aspettative altissime, considerato il cast e visto che il regista spagnolo Juan Antonio Bayona aveva esordito con lo splendido The Orphanage. Ford che, da buon anti-cinema quale si vanta di essere (ah perché, non se ne vanta?), non aveva apprezzato The Orphanage, è partito invece da aspettative del tutto opposte. Ma opposte forse non risulteranno le nostre reazioni al film. Questo comunque lo scoprirete prossimamente solo sul memorabile Pensieri Cannibali e poi, se proprio vi avanzano altri due minuti di tempo, pure sul miserabile WhiteRussian.

"Al mio fan numero 1 Mr. Ford: complimenti per essere riuscito a replicare
nella vita reale il mio ruolo cinematografico in Junior!"
The Last Stand - L’ultima sfida di Kim Jee-woon
Il consiglio di Ford: questa sarà l'ultima sfida tra Ford e il Cannibale? Giammai!
Arnold Schwarzenegger.
E già questo potrebbe bastare.
E invece in questo action movie tamarro in pieno stile fordiano troviamo anche Johnny Knoxville e Kim Jee-Woon, regista di cosine niente male come Bittersweet life e I saw the devil. Inutile dire che potrebbe rivelarsi il mio film della settimana. Alla facciazza di quell'inutile antagonista di Peeppa Kid e del suo ego, che ormai ha assunto le dimensioni del parrucchino di Nicholas Cage.
Il consiglio di Cannibal: speriamo sia davvero l’ultima, Arnold!
L’ultima sfida di ArFord Schwarzenegger potrebbe anche essere una delle sue ultime nel cinema. L’ex governatore della California con questo The Last Stand ha infatti centrato negli USA un superfloppone colossale e anche qui da noi l’attesa non è certo alle stelle per il suo ritorno cinematografico. Tranne a casa del mio blogger rivale dove Ford, tra una poppata e l’altra, cercherà di trovare il tempo da dedicare al suo vecchio last action hero. Veccho ancor più di lui, pensate un po’ che roba.
Si preannuncia un film quindi for Ford only, o anche 4 4D only. Alla larga tutti gli altri. Me in particolare.

"Ford? E chi è? Ma soprattutto: chi sono io?"
Ciao Italia di Barbara Bernardi e Fausto Caviglia
Il consiglio di Ford: io Ciao Italia l'ho detto già da un pezzo, al Cinema.
Documentario di nicchia per radical chic a proposito della fuga di cervelli da questa Terra dei cachi sempre più disastrata per la quale si prospetta purtroppo per noi tutti un altro giro sulla giostra del berlusconismo. Vedete voi. Io comunque spero sempre che, insieme ai cervelli, fugga da qui anche l'ego del Cannibale portandosi dietro il resto della sua inutile carcassa! Ahahahahahah!
Il consiglio di Cannibal: Ciao Italia, addio Ford.
Documentario amatorialeggiante della durata di 50 minuti che uscirà probabilmente in una sala.
Una sala non cinematografica. Una sala intesa come salotto. Forse dei due registi Bernardi & Caviglia. Anche se io sto cercando di convincere i produttori a spostare l’anteprima nella sala di Ford, che ne sarà molto contento.

"Sicuri che siamo i protagonisti di un horror e non una nuova band emo?"
Cose cattive di Simone Gandolfo
Il commento di Ford: caro Peeppa Kid, ci hanno rubato l'idea delle Blog Wars!
In condizioni normali avrei snobbato selvaggiamente quest'ennesima proposta made in Italy - la stessa della fuga di cervelli - che verrà distribuita in due sale se va bene, ma la cosa interessante di questo film è che si tratta di una sorta di survival all'interno del quale quattro bloggers devono massacrarsi anche tra loro per poter sopravvivere. Una specie di versione alternativa delle molto più stilose Blog Wars che coinvolgono il sottoscritto e l'ego che si porta dietro il corpo esanime del Coniglione.
Il consiglio di Cannibal: ne ho di cose cattive da dire sul conto di Mr. Ford…
Un film italiano interessante? Davvero?
Probabilmente no, però lo spunto di partenza del film è interessante assai. I protagonisti sono infatti un gruppo di blogger che hanno vinto un concorso per chi ha scritto il post più cattivo.
Voglio assolutamente partecipare a questo concorso. Per essere premiato, scriverei infatti non una recensione bastarda contro qualche film, ma un post interamente dedicato al mio blogger nemico Mr. Ford.
Per il resto, la pellicola mi sa che si trasforma nel classico horror survival, però complimenti agli autori per lo spunto davvero ottimo. Tanto che per una volta non mi sento di dire cose cattive su un film italiano.
Su Ford invece posso dire che potrei batterlo tranquillamente in una gara di cattiverie. Anzi, è una cosa che faccio regolarmente a ogni Blog War. A proposito… ciò che si chiede il mondo intero è: a quando la prossima?

"Vieni con me, Ford. Sarai il mio War Donkey!"
Aspromonte di Hedy Krissane
Il consiglio di Ford: vi dico solo una cosa, me l'ero dimenticato!
Nel corso della stesura del post, tra un commento e l'altro, mi ero
completamente dimenticato di questo.
Ci sarà pure un motivo, no!?
Il consiglio di Cannibal: aspro cinema
Ho risparmiato le cose cattive al film precedente, non penso che lo farò con quest’altra uscita italiana della settimana. Io vorrei anche sostenere il cinema italiano (ehm, forse…), però dai, sinceramente: ma chi ca**o è che va a vedersi un film del genere?
Ma per favore. Nemmeno Ford.
Registi, sceneggiatori, produttori italiani, ho detto: nemmeno Ford!

martedì 1 gennaio 2013

ANTICIPATION 2013



È iniziato un nuovo anno. Yuppie. Buon 2013!
Champagne, botti, feste, canti, balli, yeah!

Ok. Torniamo sobri. Per quanto sia difficile.
Facciamo quelli lucidi, o almeno proviamoci, e andiamo a vedere cosa ci aspetta da questo 2013, a livello di film, serie tv e musica, ovvero i campi d’interesse principali di codesto blog.
C’è tanta roba buona in arrivo e oggi ne vedremo un po’. Non una guida esaustiva, completa al 100%, ma solo le cose più attese da queste parti per quanto riguarda i prossimi mesi. Ecco la top 20.

20. Promised Land
Il nuovo film di quel Santo di Gus Van Sant. In una parola sola: promettente.



19. La grande bellezza
Dopo la parentesi ammerecana, che a me me è piasciuta, di This Must Be the Place, il nostro Paolo Sorrentino torna in Italia, con un nuovo misterioso film che vanta un cast assai variegato: Carlo Verdone, Toni Servillo e Sabrina Ferilli... In uscita ad aprile.

18. The Impossible
Il film americano di Juan Antonio Bayona, il regista spagnolo del bellissimo The Orphanage, racconta di Ewan McGregor e Naomi Watts alle prese con lo tsunami. Che possa essere un grande film è tutt’altro che impossible.



17. Nuove serie tv: The Americans, House of Cards e The Forgotten
Ecco il trio di serie tv più promettenti per quanto riguarda il primo scorcio di anno nuovo. The Americans segna il ritorno di Keri Russell (Felicity) sul piccolo schermo, in una serie spionistica che potrebbe essere un Homeland ambientato negli anni ’80.
Di House of Cards dico solo che vede lo zampino di David Fincher e Kevin Spacey, mentre The Forgotten è una serie thriller scritta da Kevin Williamson (Scream, Dawson’s, The Vampire Diaries) con protagonista Kevin Crispy McBacon.
Tra le nuove serie tv, attenzione poi anche ad Hannibal, Deception, Do No Harm, Red Widow, Cult, e Masters of Sex.

16. Warm Bodies
Un ragazzo zombie si può innamorare? Se i produttori cercano di venderlo come il nuovo Twilight, questo film vanta un regista indie (Jonathan Levine di 50 e 50, Fa la cosa sbagliata e All the Boys Love Mandy Lane) e si preannuncia in realtà ricco di umorismo e più dalle parti di Benvenuti a Zombieland, nonché una delle possibili rivelazioni dell'anno.



15. Spring Breakers
Nuovo film del regista indie Harmony Korine con protagoniste le teen idols Selena Gomez, Vanessa Hudgens e Ashley Benson. Non oso nemmeno immaginare quale assurda figata abbia potuto tirare fuori!

14. The Knife e Vampire Weekend
Il geniale duo elettronico svedese torna con il primo vero album da Silent Shout del 2006. Si chiamerà Shaking the Habitual e sono sicuro che sarà qualcosa di diverso dall’abituale.
Di ritorno nell’anno nuovo anche i Vampire Weekend con il loro ancora misteriosissimo terzo album.
Attesa a mille!



13. Il grande Gatsby
Il grande Gatsby sarà anche un grande film? Le premesse ci sono tutte: ispirazione dal romanzo di F. Scott Fitzgerald, regia di Baz Luhrmann (Moulin Rouge!), protagonisti Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire e Carey Mulligan.



12. Nymphomaniac
Lars Von Trier alle prese con un nuovo film avvolto nel mistero, ma che già dal titolo è tutto un programma…

11. The Bling Ring
Del nuovo film di Sofia Coppola si sa che è ispirato alle vere vicende di un gruppo di improvvisati rapinatori teenager che tra il 2008 e il 2009 hanno svaligiato le case di alcune celebrità come Paris Hilton e Lindsay Lohan. Per vederlo, ci sarà però da attendere probabilmente la fine dell’anno…
Tra gli altri registi chic, occhio poi anche a Mood Indigo di Michel Gondry e ad Her di Spike Jonze.

10. Jennifer Lawrence
La Cotta adolescenziale 2012 di questo blog sarà una delle grandi protagoniste anche del 2013: prima con Silver Linings Playbook (in Italia forse uscirà con il titolo L'orlo argenteo delle nuvole), che potrebbe portarla alla seconda nomina agli Oscar, e poi con il secondo capitolo delle avventure di Hunger Games: La ragazza di fuoco.



9. Operazione Zero Dark Thirty
Kathryn Bigelow e Jessica Chastain alle prese con la cattura di Osama Bin Laden, in un film già osannato dai critici americani e in profumino di Oscar. Sarà l’Homeland del cinema?



8. Lady Gaga
La regina del pop sta per tornare.
Madonna? Madonna chi?
No, sto parlando di Lady Gaga e il suo nuovo terzo album ha un titolo che non lascia spazio a dubbi: ARTPOP.

7. My Bloody Valentine
Di solito sono contro le reunion delle band del passato, però in questo caso è un ritorno clamoroso e inaspettato: i My Bloody Valentine, leggendario gruppo autore di due album a cavallo tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90, torneranno con un terzo disco a oltre 20 anni di distanza da quel capolavoro supremo di Loveless.
Aspettative oltre ogni livello, speriamo solo non deludano come le reunion di vari altri loro colleghi.

6. Arcade Fire
Il gruppo indie più infuocato degli ultimi anni pubblicherà nel 2013 il suo quarto album. Dopo tre dischi uno più bello dell’altro, non ci si può aspettare niente di meno che un altro capolavoro.
Tra gli altri dischi che attendo di più e che dovrebbero arrivare da qualche parte nel corso del nuovo anno ci sono poi James Blake, M.I.A., Everything Everything, Yeah Yeah Yeahs, Paramore, Phoenix, Azealia Banks, Woodkid, AlunaGeorge, Earl Sweatshirt, Royksopp, Franz Ferdinand, Christopher Owens, Foals, John Grant, Hurts, Kings of Leon, Sky Ferreira, Eminem, Katy Perry e Travis.



5. Django Unchained
Quentin Tarantino.
Basta solo il suo nome per genere un’attesa enorme. Di certo sarà una figata, ma il fatto che sia un western, genere che storicamente non amo, mi fa temere che questo possa essere il suo film che amerò di meno. Spero di sbagliarmi.



4. Only God Forgives
Nicolas Winding Refn + Ryan Gosling insieme di nuovo dopo Drive.
Se non tirano fuori un altro capolavoro, nemmeno Dio potrà perdonarli!
(e, per quanto riguarda Ryan Gosling, occhio anche a The Place Beyond the Pines)

3. The Master
Paul Thomas Anderson, il regista di Magnolia e Il petroliere, con il suo nuovo discusso film liberamente ispirato a una setta religiosa in stile Scientology. La domanda da porsi non è se sarà un grande film, ma quanto sarà grande.

2. Breaking Bad finale
Il 2013 ci consegnerà la fine di due serie storiche: una è Dexter ma, visto il livello scandaloso raggiunto dalle ultime due stagioni, le mie aspettative non sono molto alte. L’altra è Breaking Bad e in questo caso le aspettative sono estremamente esagerate.
Cosa succederà?
Lo scopriremo quest’estate con gli ultimissimissimi episodi.

1. Terrence Malick
Per decenni uno dei registi meno prolifici nella storia del cinema, negli ultimi anni il regista texano si è scatenato e dopo The Tree of Life sta lavorando su talmente tanti nuovi progetti che è difficile capire quali sono e quando usciranno. Il primo è To The Wonder, si è intravisto al Festival di Venezia, ma l’uscita nelle sale italiane è stata spostata all’estate. Poi ci sono Knight of Cups, con Christian Bale e Natalie Portman, il misterioso documentario The Voyage of Time e quindi un nuovo progetto, ancora senza titolo, con un cast assurdo che sembra possa comprendere ancora Christian Bale e Natalie Portman, più Michael Fassbender, Ryan Gosling, Rooney Mara, Cate Blanchett e la cantante Florence Welch alias Florence + the Machine.
Uno che riesce a mettere insieme un cast del genere non può essere altri che Dio in persona.


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