Durante il periodo estivo già pregustavo di approfittare della pausa nei palinsesti tv americani per recuperare qualche serie o qualche film che mi ero perso durante il resto dell’anno. Il problema è che non c’è stata alcuna pausa nei palinsesti tv americani. Le novità stanno anzi fioccando come la neve d’inverno. Tutto questo senza considerare i vari ritorni come Masters of Sex, o le serie dal Regno Unito come Utopia. Non c’è allora niente che possiamo fare. Come spettatori e maniaci seriali, non ci possiamo mai prendere una vacanza. Manco d’estate.
Ecco le mie impressioni sulle numerose serie in circolazione in queste calde (ehm, più o meno) settimane.
Ecco le mie impressioni sulle numerose serie in circolazione in queste calde (ehm, più o meno) settimane.
E questa è solo la prima puntata…
Finding Carter
"Vediamo un po' quali cacchiate avrà tirato fuori oggi Pensieri Cannibali..." |
Il ritorno del teen-drama. Quello più classico, quello più tradizionale. Senza elementi fantasy, grazie a Dio. Al giorno d’oggi una serie teen, ma anche non teen, che non abbia dentro vampiri, zombie, licantropi, mostri vari o qualche elemento paranormale è rara come un unicorno, ma io l’ho trovata. Ho trovato Carter!
Nonostante non sia una cacciatrice di vampiri o una cheerleader con superpoteri, la protagonista Carter non è una ragazza qualunque. Innanzitutto perché è una bella gnocchetta impersonata da Kathryn Prescott, la lesbo Emily di Skins, e poi perché la sua storia è alquanto singolare. Un giorno scopre che quella che chiamava mamma non è la sua vera mamma. È una psicopatica che l'aveva rapita all’età di 3 anni. Gli sbirri la riportano così dalla sua vera famiglia. Il problema è che lei non la considera la sua vera famiglia e avrà qualche problemino ad ambientarsi, più che altro con la sua madre biologica, nella cui parte ritroviamo Cynthia Watros, l'ex Libby di Lost.
Fosse uscita qualche annetto fa magari non sarebbe sembrata niente di particolare, ma assistere oggi a una serie teen non fantasy fa quasi commuovere. Per il momento promossa in pieno e con tanto di lacrimuccia.
(voto 7/10)
Reckless
"T'ho beccata mentre visitavi Pensieri Cannibali. Come la mettiamo?" |
Reckless è una serie metà legal e metà crime. Già così, ce ne sarebbe abbastanza per odiarla. Io infatti non sono un grande fan né del genere legale né di quello criminale. La combinazione dei due elementi, insieme a qualche intreccio patinato quasi da soap-opera e un’ambientazione da Sud degli Stati Uniti un po’ in stile Hart of Dixie, riescono però a rendere questa nuova serie di CBS clamorosamente intrigante. Un guilty pleasure estivo in piena regola, perfetto per la stagione e per una visione disimpegnata, arricchita da un cast di belli belli in modo assurdo che sembra di trovarsi in una serie di The CW: della protagonista femminile Anna Wood sentiremo ancora parlare, garantito, Cam Gigandet è quello con la faccia da duro dal cuore tenero di The O.C. e Twilight, Shawn Hatosy nella parte del bastardo funziona sempre alla grande e poi c’è la bionda Georgina Haig che rivedremo presto nei panni della Elsa di Frozen in Once Upon a Time.
D’inverno una serie del genere sarebbe improponibile, ma adesso è una rinfrescante goduria.
(voto 6,5/10)
Extant
"Non sto imitando Sandra Bullock in Gravity. No no..." |
Extant è una delusione. Le premesse mi avevano fatto immaginare di trovarmi di fronte alla serie peggiore dell’anno. La produzione di Steven Spielberg in tv è quasi sempre garanzia di schifezze, basti citare Terra Nova, Falling Skies e Under the Dome. Il cast poi è davvero da brividi: ci sono Halle Berry che non credo abbia mai fatto un film davvero degno di nota in tutta la sua carriera, l’inespressivo Goran Visnjic, la figlia raccomandata di Meryl Streep Grace Gummer e in più il bambino con la faccia da schiaffi di Looper. A ciò aggiungiamo una trama incentrata su una donna astronauta che ritorna sulla Terra dopo una lunga missione in solitaria durante la quale sono successi eventi misteriosi, ovvero una trama che sarebbe adatta come sequel di Gravity…
Insomma, sarebbe dovuta essere la serie peggiore dell’anno e invece è solo una mediocre merdina. Che delusione.
(voto 5/10)
The Strain
"Mi spieghi perché non me lo vuoi dare un bacino? Sono così bellino!" |
La serie ciofeca dell’estate e, forse, dell’anno. Nata dalla mente più sopravvalutata del pianeta, quella di Guillermo del Toro, è una produzione sci-fi apocalittica catastrofica epidemica con tanto di vampiri. Sembra non mancare niente, a parte anche solo mezzo personaggio decente o un briciolo di originalità. E se il pilota sembra la brutta copia dell’apertura di Fringe, che a sua volta nasceva come brutta copia di X-Files, con le puntate successive la situazione peggiora ancora e si piomba nella noia assoluta, anche grazie alla presenza di una serie di mostri che non farebbero paura manco a un bambino fifone.
Come faccio a saperlo?
Io sono un bambino fifone.
(voto 5-/10)
The Lottery
"Stai cercando una soluzione al problema della fertilità nel mondo?" "Ma va. Adesso sono preoccupata solo di leggere la recensione cannibale della nostra serie." |
Alla lotteria delle serie tv quest’estate sono usciti fuori un sacco di prodotti fantascientifici e, in mezzo a porcherie come Extant e The Strain, The Lottery pur in tutta la sua modestia si rivela quasi come un Capolavoro. Mentre serie come Utopia e persino Under the Dome si pongono il problema della sovrappopolazione, The Lottery va in direzione del tutto opposta. L'intrigante spunto iniziale è che a un certo punto in tutto il mondo non nascono più bambini. Nessuno sa il perché, ma per anni non c’è più alcun nuovo nascituro.
Pensate che bello un mondo senza pianti, urla, schiamazzi infantili. Il lato negativo della medaglia è che la razza umana è destinata all’estinzione. Siamo sicuri sia un lato negativo?
Quando tutte le speranze sembrano finite, ecco che una scienziata ficona (Marley Shelton di Planet Terror e Pleasantville) riesce a fecondare, non sa manco lei come, forse grazie ai suoi poteri da ficona, 100 ovuli. A chi darli?
A 100 fortunate donne che vinceranno la lotteria nazionale. Cittadinanza statunitense richiesta, of course.
L’idea di partenza affascina, lo sviluppo un po’ meno, però per ora me la continuo a vedere per vedere quali altri miracoli casuali riuscirà a combinare la scienziata ficona.
L’idea di partenza affascina, lo sviluppo un po’ meno, però per ora me la continuo a vedere per vedere quali altri miracoli casuali riuscirà a combinare la scienziata ficona.
(voto 6/10)
Fine primo episodio.
To be continued...