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giovedì 12 dicembre 2013

MAN OF THE YEAR 2013 – N. 6 JAMES FRANCO



James Franco
(USA 1978)
Genere: tuttofare
Il suo 2013: ha fatto di tutto e di più, dal filmone commerciale disneyano (e a sorpresa nemmeno malaccio) Il grande e potente Oz nei panni del Mago di Oz al cult indie Spring Breakers, in cui è il rapper zarro Alien, dalla soap trash Hollywood Heights alla simpatica sitcom The Mindy Project, dove è comparso come guest-star, passando per la commedia Facciamola finita in cui interpreta se stesso, facendo tappa nel mediocre About Cherry, per arrivare a Lovelace dove ha un piccolo ruolo, ma che ruolo, quello di Hugh Hefner. Avendo ancora del tempo libero, ha girato, sceneggiato e interpretato pure As I Lay Dying, in concorso all'ultimo Festival di Venezia ma che non ho ancora visto. Ah, inoltre dipinge, ha parodiato Justin Bieber e Kanye West, si è fatto Ashley Benson delle Pretty Little Liars, è il testimonial di Gucci e sicuramente ho dimenticato qualcosa.
Se ti piace lui, ti potrebbero piacere anche: Dave Franco, James Dean, Jeff Buckley, Ethan Hawke, Joseph Gordon-Levitt
È in classifica: perché lavora talmente tanto che un riconoscimento se lo merita. E poi quasi tutto quello che fa, lo fa bene. Anche se come pittore... bah, insomma.
Il suo discorso di ringraziamento: "Non ho tempo di ringraziare. Scappo subito, devo andare a lavorare!"

Dicono di lui su
cinguettator
Nicolas Cage @nicolaparrucchinatogabbia
@jamesfranco Finalmente ho trovato qualcuno che lavora più di me!


Seth Rogen @7rogen
Hey @jamesfranco, visto che ormai fai qualunque tipo di lavoro, le piastrelle a casa mia le vieni a mettere tu? #OfferteDiLavoro

Frengo @jamesfrengo
Certo che in #FacciamolaFinita vi siete proprio fumati l'impossibile!



sabato 7 dicembre 2013

MAN OF THE YEAR 2013 N. 13 – SETH ROGEN



Seth Rogen
(Canada 1982)
Genere: cazzaro
Il suo 2013: ha esordito alla regia insieme a Evan Goldberg con l'originale Facciamola finita, di cui è stato anche uno dei protagonisti, e ha fatto la piacevole (nonostante la presenza di Barbra Streisand) commedia on the road Parto con mamma, in più è stato guest-star nelle serie The Mindy Project e Arrested Development, ha girato lo spassoso video parodia di "Bound2" di Kanye West nei panni di Kim Kardashian e ha avuto un ruolo drammatico o quasi nel bellissimo Take This Waltz.
Se ti piace lui, ti potrebbero piacere anche: Jonah Hill, Danny Masterson, Jack Black
È in classifica: perché è il talento a tutto tondo della commedia americana di oggi.
Il suo discorso di ringraziamento: "Per festeggiare posso farmi una canna?"

Dicono di lui su
cinguettator
James Franco @jamesfranko78
Faccio coming out: I ♥ #SethRogen


Ecco il video parodia di "Bound2" con Kanye West e Kim Kardashian realizzato da James Franco e Seth Rogen.


mercoledì 19 dicembre 2012

LE MEGLIO SERIE TV 2012, N. 40-31


Dopo aver svelato il Man of the Year e la Cotta adolescenziale 2012, il qui presente Pensieri Cannibali si getta e vi getta pure voi cari lettori dentro la listona delle 40 migliori serie tv dell’annata che sta finendo.
Per i non appassionati telefilmici, 40 serie possono sembrare tante, tantissime. Per un malato seriale come me invece, una top 40 ha implicato scelte difficili, con una serie di esclusioni davvero illustri. Alcune di loro finiranno poi nel post dedicato alle peggio serie dell’anno. Ma intanto facciamo partire il countdown delle meglio serie, con le posizioni dalla 40 alla 31 e nel frattempo potete anche andare a recuperare la classifica cannibale telefilmica del 2011.

"Sono il Conte Dracula... Minchia!"
40. The Vampire Diaries
(stagioni 3 e 4)

Cos’è
L’anti-Twilight, un po’ meno bimbominkioso di Twilight, ma comunque pur sempre un tantino bimbominkioso. E il suo bello è anche e soprattutto questo.

Pregi
- La coppia Delena (traduzione per i non bimbiminkia: Damon + Elena) finalmente c’ha dato dentro. Era ora! Lei gliel’ha fatta annusare più a lungo di Donna con David in Beverly Hills 90210. Brian Austin Green si sarebbe comunque rifatto più tardi e con gli interessi con Megan Fox…
- Per quanto la serie possa essere peggiorata, non si riesce comunque a fare a meno di vederla.

"Le didascalie cannibali sono quasi più divertenti di quel simpaticone di Stefan..."
Difetti
- I triangoli sentimentali cominciano a stufare e i vampiri ancora di più.
- Sceneggiature sempre più ripetitive.
- Damon ormai si è ammosciato parecchio rispetto ai primi tempi. Quando tornerà a fare davvero il bad boy e la smetterà di fare il romanticone peggio di Stefan?
- Elena pure da vampirella riesce a essere sempre tutta pucci pucci buoni sentimenti. E lasciatela incattivire un po’ anche lei.

Personaggio cult
Klaus (Joseph Morgan)


"Mmm... forse è ora di smetterla di mangiare tutti i cupcake che mi
mandano le ragazze di 2 Broke Girls."
39. The Mindy Project
(stagione 1)

Cos’è
Spassosa comedy con protagonista una specie di Bridget Jones in versione indian/tamil.

Pregi
- La protagonista Mindy Kaling è una idola assoluta.
- È una visione disimpegnata, ma non idiota.

Difetti
- Per il momento, la serie è incentrata principalmente sulla protagonista. Chissà se a poco a poco anche gli altri personaggi (su tutti il Danny Castellano interpretato dal prezzemolino Chris Messina) riusciranno a imporsi, come successo ad esempio in New Girl.

Personaggio cult
Mindy Lahiri (Mindy Kaling)

"Ma dai! Solo 38esimi? Com'è possibile?"
38. New Girl
(stagioni 1 e 2)

Cos’è
La sitcom incentrata su Zooey Deschanel finita ora più che altro nelle mani dei suoi coinquilini.

Pregi
- Schmidt ormai diventato mito assoluto della serie.
- Una sitcom che fa ridere, ma che riesce anche a riflettere piuttosto bene l’incertezza e la confusione mentale dei 30enni (meglio se indie) di oggi.
- Una caratterizzazione nei personaggi maggiore rispetto a molte altre sitcom in giro.

Difetti
- L’idola indie Zooey Deschanel nel corso degli episodi ha perso un po’ di frizzantezza e follia rispetto a ‘na vorta.
- Alcuni episodi riempitivo in cui si ride pochino.

Personaggio cult
Schmidt (Max Greenfield)

"Appena 37esimi? M'è passato l'appetito..."
37. Don’t Trust the B---- in Apartment 23
(stagioni 1 e 2)
RECENSIONE

Cos’è
Una sitcom su una tizia di provincia che si trasferisce a NYC e va a convivere con una… stronza.

Pregi
- Esilarante come poche altre serie in circolazione.
- Krysten Ritter è una b---- coi fiocchi.

Difetti
- Un difetto tipico di molte sitcom: le trame non sono chissà quanto elaborate e i personaggi difficilmente subiscono grosse evoluzioni.

Personaggio cult
James Van Der Beek (anche noto come Dawson Leery) nella parte di James Van Der Beek

"Questa classifica è totalmente sballata.
Me ne torno su YouPorn, che è meglio!"
36. Parenthood
(stagione 4)

Cos’è
La serie sui Braverman, la famiglia più famigliare del piccolo schermo.

Pregi
- Ci si affeziona ai suoi personaggi con una facilità impressionante, fino a che diventano quasi dei membri aggiunti della tua famiglia.
- Preparate i fazzoletti, perché nella 4a stagione c’è da piangere, a causa della malattia che riguarda uno dei personaggi principali. Il tema viene affrontato in maniera toccante, ma per fortuna non troppo stereotipata.
- La storia tra Mae Whitman e Matt Lauria, new-entry da Friday Night Lights.
- Lauren Graham resta sempre una MILF per amica.

Difetti
- È una serie che si guarda sempre con grande piacere, però non è una di quelle serie che ti fa fremere nell’attesa dell’episodio successivo.
- Alcune sottotrame piuttosto inutili e trascurabili (ad es. la vicina rompiballe che fa causa allo studio di registrazione).
- I personaggi dei nonni Braverman sono davvero fondamentali? Metterli in ospizio no, eh?

Personaggio cult
Max Braverman (Max Burkholder), il ragazzino con la sindrome di Asperger che si candida come rappresentante d’istituto soltanto per ripristinare nella scuola la macchinetta delle caramelle.

Un'immagine del tutto random dalla stagione 2 di Shameless.
35. Shameless US
(stagione 2)

Cos’è
La serie sui Gallagher, la famiglia meno famigliare del piccolo schermo.

Pregi
- Una famiglia politically incorrect come raramente capita di vedere nelle serie USA (non a caso è il remake di una longeva serie britannica).
- I momenti comedy e drama sono alternati ottimamente.
- Sono riusciti a diventare i Gallagher più litigiosi e casinisti del mondo, superando persino i fratelli Gallagher dei tempi migliori (o peggiori?).
- Emmy Rossum. Nuda. Spesso e volentieri.

Difetti
- Nonostante la seconda stagione sia stata per molti versi anche migliore della prima, non sono ancora del tutto “dipendente” da questa serie.
- Alcune situazioni sembrano troppo British e fuori luogo, inserite in un contesto americano.

Personaggio cult
Frank Gallagher (William H. Macy), il padre che nessuno vorrebbe avere, ma che è così divertente da vedere. All'infuori della propria casa.

"No, non ho ancora avuto modo di farmi una doccia, sta mattina. Problemi?"
34. Damages
(stagione 5, nonché stagione finale)

Cos’è
Serie ambientata nel mondo degli avvocati, ma più thriller che legal.

Pregi
- Ryan Phillippe nella parte di un simil Julian Assange.
- I confronti tra Rose Byrne e Glenn Close sono sempre di una tensione impressionante e tutto per merito delle loro straordinarie interpretazioni.
- Un finale di serie ambiguo che lascia spazio aperto a più interpretazioni.

Difetti
- Stagione conclusiva un po’ sottotono rispetto alle precedenti.
- Un series finale talmente aperto che non ho ancora capito se mi è piaciuto o no.

Personaggio cult
Channing McClaren (Ryan Phillippe)

"Dici che così sono troppo vestita? Sta già crollando il numero di spettatori?"
33. The Client List
(stagione 1)

Cose’è
La serie con Jennifer Love Hewitt in versione massaggiatrice zoccola.

Pregi
- Jennifer Love Hewitt in versione massaggiatrice zoccola.

Difetti
- Purtroppo sono presenti anche scene, per lo più inutili, in cui Jennifer Love Hewitt non fa la massaggiatrice zoccola.

Personaggio cult
Riley Parks (Jennifer Love Hewitt) quando fa la massaggiatrice zoccola.

"Il blog Pensieri Cannibali? Quello sì che è un vero scandal!"
32. Scandal
(stagioni 1 e 2)

Cos’è
Serie che avevo scandalosamente ignorato fino a poco fa, è un guilty pleasure estremamente godurioso.

Pregi
- Shonda Rhimes si è ricordata di essere un’autrice di serie parecchio accattivante. Dimenticate le ultime stagioni di Grey’s Anatomy e tutto Private Practice, qui le sceneggiature funzionano parecchio bene.
- Dialoghi velocissimi e incalzanti, come in giro al momento sanno scrivere solo Aaron Sorkin (The Newsroom) e Amy Sherman-Palladino (Bunheads).

Difetti
- Dialoghi persino troppo veloci? Ogni tanto si fa fatica a seguirli...
- È pur sempre una serie firmata da Shonda Rhimes, quindi trame soappose ed esagerazioni varie sono all’ordine del giorno. Ma il bello (per ora) è anche quello.
- I personaggi di contorno non sembrano (per ora) eccezionali.

Personaggio cult
La protagonista Olivia Pope, interpretata da una ottima Kerry Washington (che vedremo anche in Django Unchained di Quentin Tarantino).

"Fate tornare Nathan o giuro che vi faccio fuori, Misfints!"
31. Misfits
(stagione 4)

Cos’è
Una serie su un gruppo di disadattati cazzari con superpoteri, un tempo Misfits, ormai diventati Misfints.

Pregi
- Rudy sempre più idolo incontrastato della serie.
- Pian piano, i nuovi personaggi rivelano di non essere poi tanto male.
- Per quanto i livelli stellari delle prime due stagioni siano ormai irraggiungibili (nel 2010 svettavano addirittura al primo posto di questa classifica), i Misfits si lasciano ancora seguire con discreto piacere e regalano ancora qualche risata.

Difetti
- A forza di cambiare/eliminare attori e personaggi, dei mitici Misfits originali non ne è rimasto più manco uno e se i nuovi non sono malaccio, gli originals restano insuperabili. Nathan (forever missed) su tutti.
- La vicenda del barista cui hanno ciulato il pene. Una cazzata, è proprio il caso di dirlo.
- L’originalità e la fantasia delle sceneggiature dei primi tempi sono ormai un lontano ricordo.
- Anche la colonna sonora è ben lontana dalla figosità delle prime seasons.

Personaggio cult
Rudy Wade (Joseph Gilgun)

mercoledì 7 novembre 2012

Stone Temple Tv Pilots: Comedy

"Sono incinto? Volevo dire... sei incinta?"
Allacciatevi le cinture. Stiamo per fare un viaggio tra le puntate pilota delle nuove serie tv, soprattutto americane ma anche con qualche presenza British, partite numerosissime in questo spento autunno. In attesa delle serie drama, partiamo facendoci due risate, almeno nelle intenzioni (non sempre riuscite) degli sceneggiatori, con le serie tv comedy.

The New Normal
Cos’è? Ultima “creatura” di Ryan Murphy, il geniale autore di Nip/Tuck, Glee e American Horror Story, questa volta alle prese con una commedia. Una sitcom dalle parti di Modern Family ma che riesce a evolversi con un suo stile personale. Molto gay. Protagonista è infatti una coppia gay che affitta l’utero di una tipa per avere il proprio pargoletto. Bryan (Andrew Rannells) è già un personaggio cult e c'è pure una strepitosa e cattivissima (ai livelli della prima Sue Sylvester) Ellen Barkin.
Continuerò a seguirlo? Sì.
Probabilità rinnovo: è stata ordinata una prima stagione completa.
(voto 7/10)

"Zippati la bocca, tanto le probabilità che ti esca una battuta
divertente sono bassissime..."
Partners
Cos’è? Sitcom dagli autori di Will & Grace, solo che questa volta è incentrata non su una donna e sul suo amico gay, bensì su un uomo e sul suo amico gay. Che fantasia! E poi qualcuno dica agli autori, per favore, che gli anni ’90 sono finiti ed è ancora troppo presto per un loro revival.
Continuerò a seguirlo? Non ci penso nemmeno.
Probabilità rinnovo: basse, così come gli ascolti raggranellati finora da questa poco spassosa sitcom.
(voto 4/10)

The Mindy Project
Cos’è? Serie scritta, prodotta e interpretata da Mindy Kaling, attrice di origini indiane e tamil già vista in The Office USA. Potremmo definirla la M.I.A. della nuova comedy americana, e non a caso la sua hit “Bad Girls” risuona in una scena del pilot. Se la puntata pilota non ha però convinto del tutto, episodio dopo episodio Mindy conquista con il suo stile a metà strada tra romanticismo e disincanto. Non ai livelli strepitosi di un Louie o di una Lena Dunham di Girls, però il suo è un nome da tenere d’occhio.
Continuerò a seguirlo? Credo proprio di sì.
Probabilità rinnovo: è già stata ordinata una prima stagione completa da 24 episodi.
(voto 7/10)

"Fatemi raggiungere subito un PC, devo vedere cosa dice Cannibal di me!"

"Una volta piacevo a Cannibal, perché adesso non mi regge più?"
Go On
Cos’è? Matthew Perry è un conduttore radiofonico sportivo odioso e odiato da tutti, fino a che gli muore la moglie e allora visto che non sta bene odiare uno a cui è appena morta la moglie la gente lo odia un po’ di meno. Ma solo un po’. Per offrirgli un aiuto nell’affrontare la perdita, l’azienda lo manda allora in un gruppo di sostegno, una sorta di alcolisti anonimi, solo per persone a cui è appena morto un caro. Nonostante il tema deprimente, la serie dovrebbe far ridere. Peccato che, tra una smorfia dell’ormai poco spassoso ex Chandler Bing di Friends e l’altra, non è che ci si diverta molto.
Continuerò a seguirlo? No, my heart will not Go on.
Probabilità rinnovo: già ordinata una prima stagione completa.
(voto 5,5/10)

"Una quasi sufficienza, evvai!"
Ben and Kate
Cos’è? Serie comedy incentrata su due fratelli: lei è una giovane mamma single, lui è il fratello casinaro e idiota che va a vivere da lei con la scusa di darle una mano, ma in realtà ci va perché non ha un altro posto in cui andare. La serie vanta un buon cast in cui spiccano le due bionde Dakota Johnson (figlia di Don Johnson e Melanie Griffith vista in The Five-Year Engagement) e l’inglese Lucy Punch (la cosa migliore di Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni). La puntata pilota è diretta da Jake Kasdan, il regista di Bad Teacher e Walk Hard e l’umorismo è un po’ su quello stile, ovvero: strappa un paio di smile, ma non è da ROTFL (Rolling On The Floor Laughing).
Continuerò a seguirlo? Non penso.
Probabilità rinnovo: già confermata per una prima stagione completa.
(voto 6-/10)

"Ma che work facciamo, vestiti così?"
Men at Work
Cos’è? Sitcom tradizionale con risate registrate creata da Breckin Meyer, il simpatico protagonista di Road Trip riciclatosi attore tv. Tra i protagonisti ci sono Danny Masterson di That ‘70s Show e Adam Busch, noto come Warren, uno dei cattivoni nerd di Buffy. Un difetto? È una serie troppo anonima per farti venire voglia di seguirla.
Continuerò a seguirlo? Nah.
Probabilità rinnovo: per ora sono stati ordinati 10 episodi, ma la serie non sta andando alla grande e difficilmente avrà un ordine per un’intera stagione.
(voto 5/10)

"Chissà perché ci hanno cancellati?"
Animal Practice
Cos’è? Sorta di Scrubs ambientato in un ospedale per animali, oppure una sorta di Dr. House con protagonista un medico stronzo e altrettanto geniale, solo che è un veterinario. È la serie più stupidamente divertente degli ultimi tempi e, nonostante non abbia grossi sviluppi psicologici nei personaggi e le trame degli episodi siano parecchio striminzite, riesce in un obiettivo non da poco per una comedy: fa ridere.
Continuerò a seguirlo? Se la dessero ancora, sì.
Probabilità rinnovo: zero, è stata cancellata dopo una manciata di episodi.
(voto 6,5/10)

"Immagino che sul pianeta da cui arrivate
il concetto di moda sia del tutto inesistente, vero?"
The Neighbors
Cos’è? Una normale, classica famiglia americana si trasferisce nei sobborghi dove trova dei vicini un po’ diversi dal solito che vengono da lontano. Sono degli extracomunitari? No, in quel caso non ci sarebbe niente di insolito. Questi vicini sono degli alieni. E sono strambi pure come alieni. E pure la serie è parecchio stramba, per gli standard attuali, e riporta alla mente più che altro una sitcom 90s come Una famiglia del terzo tipo con John Lithgow e Joseph Gordon-Levitt. Il pilot fa anche simpatia, ma non è che invogli a trasferirsi in questo quartiere in pianta stabile.
Continuerò a seguirlo? Difficile.
Probabilità rinnovo: nonostante il traino di Modern Family, non sta facendo ascolti esplosivi, ma una stagione potrebbero anche concedergliela.
(voto 6-/10)



Mooneford & Son
Moone Boy
Cos’è? Serie irlandese scritta, interpretata e basata sulla infanzia di Chris O’Dowd, simpatico comico irlandese visto nella serie The IT Crowd, ma anche in Frequently Asked Questions About Time Travel e in Le amiche della sposa. Il protagonista è un ragazzino che parla con un amico immaginario, interpretato dallo stesso O’Dowd tuttofare. Il pilot fa intravedere alcuni elementi di originalità, mentre per altri punti non convince del tutto. Paradossalmente, l’aspetto meno riuscito è quello che dovrebbe caratterizzarlo di più: l’amico immaginario, ben lontano dall’essere divertente quanto ad esempio il Wilfred di Wilfred.
Continuerò a seguirlo? Merita almeno una seconda chance…
Probabilità rinnovo: la serie è stata rinnovata dallo Sky britannico per una seconda stagione, ancor prima che partisse la prima.
(voto 6+/10)

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