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lunedì 14 maggio 2012

Serie tv 2012/2013: dead or alive?

In questi giorni i vari network televisivi americani stanno decidendo quali serie far rivivere la prossima annata e quali segare.
Tempo di verdetti, or dunque. Come nello sport, anche in campo televisivo siamo arrivati a fine stagione ed è  ora di esultare se il vostro telefilm preferito è stato confermato, o di piangere, disperarvi, urlare, mandare petizioni a destra e a manca se la vostra serie del cuoricino è stata cancellata.
A livello complessivo, c’è da dire che non è stata un’annata telefilmica eccezionale, soprattutto per quanto riguarda le novità partite negli ultimi mesi. A parte qualche bella eccezione, sono state infatti più le delusioni che le sorprese in positivo.
Vediamo dunque cosa hanno deciso per noi, questi benedetti/maledetti networks a stelle e strisce.

"Ci hanno confermati? Bene Nikita, allora l'attentato contro
quelli di The CW è rimandato. Per ora..."
The CW
CONFERMATI
The Vampire Diaries: Rinnovato per una quarta stagione. Ovviamente, visto che è in pratica l’unica serie di successo del network.
Supernatural: ancora? Non so a quante stagione siano arrivati e nemmeno mi interessa scoprirlo…
Gossip Girl: avrà un’ultima stagione, la sesta, composta da 11 episodi. La parola fine finalmente verrà messa su una serie che era state interessante alla prima, e forse alla seconda, season e poi è scesa sempre di più. Fino agli infimi livelli di oggi.
Hart of Dixie: confermata un po’ a sorpresa per una seconda stagione, la serie country con Rachel Bilson in hot pants è una visione carina ma non indimentabile. Vedremo se con la season 2 farà il salto di qualità, ma la vedo difficile…
Nikita: cioè, mi hanno cancellato The Secret Circle, per dare una terza stagione a una Nikita che già aveva rotto dopo un paio di episodi? Ma per favore!
90210: oddio, hanno confermato pure questa porcheria? In The CW si vogliono proprio male. Che poi non abbiano il coraggio di lamentarsi se i loro ascolti rimangono più bassi di quelli di Rete 4…

"Mi stai dicendo che hanno confermato quella stronzata di 90210 e non noi?"
CANCELLATI
The Secret Circle: è vero che la serie non ha mai sfruttato del tutto il suo potenziale. È vero anche che le sceneggiature erano parecchio pigre e ripetitive. Però, proprio per il suo potenziale inespresso, le streghette fighette meritavano una seconda stagione. E invece no, nonostante gli ascolti nemmeno malaccio per The CW, sono state mandate al rogo. Una decisione, quella di The CW, che sa tanto di caccia alle streghe. Che un sortilegio li maledica!
Ringer: dopo questa boiatona di serie, giustamente cancellata, ti prego o Sarah Michelle Gellar, torna a fare qualcosa di decente!
One Tree Hill: chiusura già prevista per OTH, dopo 9 lunghissime stagioni. Giusto così.




"Henry, non ce ne frega niente se vivi o muori,
tanto la stagione 2 ce la fanno fare lo stesso!"
ABC
CONFERMATI
Once Upon a Time: seconda stagione sacrosanta per la più bella novità dell’annata telefilmica. Con gran sorpresa, da parte mia in primis, è il vero erede di Lost. O quasi.
Revenge: serie piena di intrighi, risvolti soap, sete di vendetta e ancora intrighi, avrà una meritata seconda stagione. Tra le serie disimpegnate, di certo uno dei migliori prodotti guilty-pleasure dell’anno.
Suburgatory: seconda stagione per Tessa & George & i loro vicini che sembrano usciti dal video di “Black Hole Sun”, oh yeah!
Grey’s Anatomy: millemillesima stagione per l’ospedale con il più alto numero di decessi quanto di trombate. Che ci sia una correlazione tra le due cose?
Don't Trust the B---- in Apartment 23: bella Dawson!
Happy Endings: e così è arrivato un altro happy ending per la piacevole sitcom, giunta alla stagione 3. Non saranno i nuovi Friends, però la risata la strappano sempre.
Scandal: scandalosamente questa nuova serie non l’ho mai vista, quindi non so dire se il rinnovo è stato meritato o meno.
Castle
Modern Family
Private Practice
Body of Proof
Last Man Standing
The Middle

"Mi rifiuto di girare un solo altro minuto di 'sto The River!"
CANCELLATI
Desperate Housewives: la dipartita delle longeve casalinghe disperate, andata in onda ieri sera, era già annunciata da lungo tempo. Ormai è ora per loro di diventare pensionate disperate.
GCB: potevano diventare una sorta di versione texana e country delle Desperate Housewives, ma le Good Christian Bitches, per quanto divertenti, non sono mai riuscite a incidere davvero. Peccato non abbiano la possibilità di crescere con una stagione 2, però ce ne faremo una ragione.
The River: serie più trash che horror firmata da Oren Peli, aveva contro due fattori portasfiga, la candidatura al titolo di “nuovo Lost” e la produzione di Steven Spielberg, che ormai tutto quello che tocca si trasforma in una cosa che non è certo oro. Il naufragio era scontato.
Pan Am: serie dalle ottime premesse, ma mai decollata. L’aereo delle hostess anni ’60 rimane fermo a Malpensa.
Missing: non ci mancherà.
Charlie’s Angels
Man Up!

SPOSTATO
Cougar Town: avrà una nuova stagione, però traslocherà da ABC a TBS.

"Cosa stai cercando di dirmi, figliolo?"
"Non ho mai parlato, però ora devo proprio dirtelo: torna a fare 24, echeccazzo!"
FOX
CONFERMATI
New Girl: seconda stagione per Zooey Deschanel e la sua sitcom. Divertente, ma secondo me potrebbe dare ancora di più. Staremo a vedere…
Fringe: nonostante gli ascolti disastrosi degli ultimi tempi, avrà una quinta e conclusiva stagione. Buon per i fan della serie sci-fi. Personalmente, io ho fatto un paio di seri tentativi di seguirla, ma proprio non mi ha conquistato.
Touch: in un’annata davvero tragica in casa Fox, dove a parte New Girl non ne hanno azzeccata una, sia a livello qualitativo che di ascolti, si sono dovuti accontentare dei risultati decenti ma tutt’altro che esaltanti di Touch. La serie con Kiefer Sutherland e il suo moccioso autistico continuerà, ma a me la cosa non tocca più di tanto.
Glee: una serie ormai allo sbando. Io ormai ho smesso di seguirla, ma magari un’occhiata ogni tanto gliela butto di nuovo. Giusto perché la speranza è l’ultima a morire.
Bones: ancora? Really?
Fosse stato rinnovato, il nuovo protagonista di Terra Nova sarebbe dovuto essere lui...
Raising Hope
I Simpson
I Griffin
American Dad

CANCELLATI
House: a breve (il 21 maggio) arriverà il gran finale per il Dottore più stronzo ma anche divertente (almeno nelle prime stagioni) della tv.
Alcatraz: J.J. Abrams se non produce la sua ciofeca annuale non è contento. Giustamente il noiosissimo Alcatraz è stato rinchiuso dietro le sbarre. Anzi, è stato proprio cancellato dalla faccia della Terra.
Terra Nova: la peggior serie degli ultimi anni. Tra milioni di dollari gettati al vento, interpretazioni e sceneggiature ridicole, ascolti modesti e critiche degne di un cinepanettone vanziniano, qualcuno voleva davvero avesse una stagione 2?
The Finder
Allen Gregory
I Hate My Teenage Daughter
Breaking In

FUTURO INCERTO
The Cleveland Show

"Quelle mi sembrano proprio 2 ottime ragioni per confermarvi!"
CBS
CONFERMATI
2 Broke Girls: la serie più divertente dell’anno. Seconda stagione scontata, visti anche gli ottimi ascolti. Godo!
Person of Interest: per me una serie di ben poco interest, comunque va avanti, che vi interesti o meno…
CSI: ma lo fanno ancooooora?
Big Bang Theory
How I Met Your Mother
Hawaii Five-0
The Good Wife
The Mentalist
CSI: NY
NCIS
NCIS: LA
Criminal Minds
Mike & Molly
Due uomini e mezzo

CANCELLATI
CSI: Miami: era ora che te ne andassi, Horatio Caine. Tu e tutti i tuoi ca**o di occhiali da sole!
Unforgettable: avevo smesso di vederlo dopo un paio di puntate, però non era malaccio...
A Gifted Man
How to Be a Gentleman

FUTURO INCERTO
Rules of Engagement

"Calmati, Uma. Non sei obbligata a tornare anche la prossima stagione!"
NBC
CONFERMATI
Smash: tra alti e bassi, la serie musical si è rivelata una visione interessante, seppure non imprescindibile. Tra l’altro è l’unica tra le varie produzioni di Spielberg ad andare avanti. Chissà se la seconda stagione continuerà a essere incentrata sulla figura di Marilyn, che comincia un po’ a stufare, o ci presenterà qualcosa di nuovo? Per saperlo dovremo aspettare la midseason, ovvero l'inizio del 2013...
Grimm: ho rinunciato dopo la prima poco esaltante puntata, anche se a quanto pare dopo ha avuto un miglioramento. Dovrò recuperarlo? Bah.
Parenthood: serie famigliare ottimamente scritta, non è una di quelle di cui attendo con impazienza un nuovo episodio, però è sempre una visione più che piacevole. Una rarità, negli ultimi pessimi tempi, in casa NBC.
30 Rock: avrà un’ultimissima stagione di 13 episodi.
Community
Parks & Recreation
The Office
Up All Night
Law & Order: SVU
Whitney

"E adesso che hanno cancellato Awake, cosa diavolo guardo
secondo loro per riuscire a prendere sonno?
CANCELLATI
Awake: telefilm su cui puntavo tantissimo e invece si è rivelato il solito ennesimo crime procedural uguale a mille altri. La delusione dell’anno, insieme all’ancor peggiore Ringer. Gli ascolti risibili non l’hanno premiato e per Awake è già ora di andare a nanna.
The Firm
Are You There, Chelsea?
Chuck
Free Agents
Harry’s Law
Playboy Club
Prime Suspect

Per le reti via cavo le cose funzionano un po’ diversamente, quindi le decisioni non sono prese per forza in questo periodo. Ecco comunque il punto della situazione  finora in casa AMC e HBO:

HBO
"Maledizione! Quando vuole, quel Cannibal sa essere persino più perfido di me!"
CONFERMATI
Game of Thrones: stagione 3 scontata per il successo di casa Targaryen HBO.
Girls: le zoccolette indie di New York City subito confermate per una season 2. Go girls!
Veep: serie comedy che devo ancora decidere se mi piace o meno. In ogni caso, già rinnovata per la stagione seconda.

CANCELLATI
Bored to Death
How to Make It in America
Hung

AMC
CONFERMATI
Mad Men: avrà una sesta e conclusiva stagione che andrà in onda presumibilmente nel 2013.
Breaking Bad: la quinta stagione finale sarà divisa in due, da 8 episodi l'una, e andrà quindi in onda fino al 2013.
The Walking Dead: terza stagione super confermata, dopo tutto TVD è lo show di gran lunga più seguito delle varie tv via cavo, con ascolti davvero record. In mezzo a tante serie moribonde, gli zombie chi li ammazza?

sabato 3 marzo 2012

The River: Paranormal acquativity

"Con la sola imposizione delle mani faccio sparire
Fiammetta Cicogna dalla faccia della Terra!"
The River
(serie tv, stagione 1, episodi 1-5)
Rete americana: ABC
Rete italiana: Sky Uno, dall’ 1 marzo
Creata da: Michael R. Perry, Oren Peli
Cast: Joe Anderson, Leslie Hope, Bruce Greenwood, Paul Blackthorne, Eloise Mumford, Paulina Gaitan, Thomas Kretschmann, Daniel Zacapa, Scott Michael Foster
Genere: cazzata esotica
Se ti piace guarda anche: Anaconda, Paranormal Activity, The Blair Witch Project, Il fiume della paura

Prima cosa: lo so, il titolo di questo post fa PARTICOLARMENTE schifo.
Seconda cosa: il network ABC ha sbagliato tutto. In primis a trasmettere questa serie tv punto. In secundis ha sbagliato a trasmetterla ora in inverno. Questa è la classica serie un po’ esotica, un po’ horror, un po’ mezza stronzata (per non dire stronzata totale) che d’estate ti guardicchi più volentieri. La qualità del prodotto, decisamente medio-bassa, non cambia. Adesso però non è il momento giusto e infatti gli ascolti americani disastrosi della premiere e delle puntate successive non hanno premiato questo The River e il suo percorso futuro lascia intravedere difficilmente il rinnovo per una seconda stagione.

"Preghiamo non ci sia una stagione 2, ché gli sceneggiatori
han finito le idee già a 20 minuti dall'inizio della prima puntata"
Io ormai quando vedo Steven Spielberg nei titoli di testa mi prendo male. Se il suo War Horse proprio non mi è andato giù, le sue altre produzioni televisive recenti certo non fanno ben sperare. Dico solo Terra Nova. Dico solo Falling Skies.
Adesso, con The River, Steven l’ex grande regista caccia fuori il grano per una nuova produzione che è una gran cacchiata come le quassù citate, però è già più guardabile.
Perché è guardabile?
Per lo stesso motivo per cui si poteva, seppure con grande fatica, seguire Terra Nova o Falling Skies: vedere qualcuno dei suoi insopportabili personaggi venire soppresso, si spera nel modo più brutale possibile. Almeno sotto questo punto di vista, The River ci potrebbe regalare delle belle soddisfazioni. In ognuno dei primi episodi infatti qualcuno rischia la vita, o perlomeno qualche senso vitale, e a volte persino tutti sono a rischio. Yeah!


"Pensi che questa serie avrà successo? Sei davvero divertente, tu!"
Comunque come al solito mi porto avanti col discorso ma non vi ho ancora detto di cosa parla questo The River. Non che sia niente di così eclatante, ma tant’è. Facciamo i precisi.
Allora: praticamente c’è questo Emmet Cole (interpretato da Bruce Greenwood) che è una sorta di avventuroso guru televisivo dell’esplorazione di paesi strani e sperduti. È l’Ambrogio Fogar della situazione, avete capito bene. Altroché Fiammetta Cicogna, la conduttrice di Wild - Contronatura, meglio conosciuta anche come l’essere (umano?) più odioso sulla faccia della Terra. Non so perché, ma io quando sento parlare quella voglio impugnare un fucile. Non per dare la caccia alla Cicogna, bensì per spararmi un colpo in testa.
Emmet Cole è uno che sa il fatto suo: un visionario, se volete, un povero pazzo, se preferite. Uno che continua a ripetere “There’s magic out there”. Già, peccato che proprio a causa di qualche magia o rito voodoo sconosciuto, l’esploratore è sparito nel nulla. Di lui e della sua crew yo-yo che lo segue si sono perse le tracce.
Per qualche mese, per ben 6 mesi, nessuno si preoccupa davvero di provare a cercarlo, fino a che la moglie convince il figlio ad andare lungo il fiume dell’Amazzonia dove è scomparso. Moglie con cui era sul punto di separarsi e figlio con cui non parlava da parecchio, ma fatto sta che alla fine i due, non avendo niente d’altro di meglio da fare, decidono di provare a mettersi sulle sue tracce, seguiti da una troupe televisiva che finanzia la ricerca.
Lo spunto di partenza, dai, non è così malaccio. Con un’idea del genere puoi anche ricavarci un filmetto carino, però un’intera serie che parte da questo presupposto devi essere bravo a svilupparlo, altrimenti si rivelerà ben presto ‘na strunzata. E infatti, dopo una ventina di minuti dall’inizio della premiere il dubbio di trovarti a navigare in acque pericolose ti viene.

"La vedi questa carta? È la Luna Nera!"
"Azz, ma te porti più rogna della Zingara di Rai 1!"
Il primo problema che si presenta davanti è la realizzazione. Lo stile adottato dalla serie è infatti quello del mockumentary alla Blair Witch Project (citato esplicitamente nel quinto episodio). Ma, gente mia cara, basta girare film o serie tv seguendo tale modello! Fa troppo 1999. Non è più di moda e, soprattutto, fa troppo schifo. Faceva schifo nel 1999, figuriamoci adesso nel 2012.
Ogni volta che qualcuno ha una buona idea, subito tutti lì pronti a spremerla e a cannibalizzarla. Lasciate cannibalizzare ai cannibali come me, voi andate da un’altra parte. Chessò, potreste cercare ad esempio di avere un’idea tutta vostra, un’idea originale... È una cosa che vi fa così paura?
L’altro modello di riferimento è Paranormal Activity. In pratica, è quasi un Paranormal Activity che esce dalle confortevoli (mica tanto) pareti domestiche, per spostarsi a fare un’esterna in mezzo a un fiume e a una giungla esotici, in vago stile Lost.
Il co-autore di The River non a caso è un certo Oren Peli, proprio il regista che faceva rizzare i peli con Paranormal Activity. Pure qui vengono usati pari pari alcuni espedienti di quel film, come le riprese in notturna con telecamere digitali, mandando avanti velocemente il minutaggio e fermandosi nei momenti in cui succede qualcosa di (teoricamente) spaventoso. Fermandosi nei momenti in cui si urla fortissimo:
BUUUUUUUUUUUUUUU!

"Spielberg come personaggio sexy voleva
davvero mettere un cavallo???"
Il tipo di tensione e di paura con cui gioca la serie è semplice e basic, a differenza della costruzione di tensione magistrale di film come The Innkeepers. La paura secondo The River è il classico casino a metà strada tra Blair Witch Project e Paranormal Activity in cui succede qualcosa che non viene inquadrato e si sentono solo le urla di gente che… urla appunto. Laddove il punto di forza di quei film stava nell’originalità, oltre che in sapienti strategie di marketing, chi ricicla quei mezzucci amatoriali oramai logori non suscita certo lo stesso effetto.
Una grave lacuna (beach) è poi la mancanza quasi totale di sense of humor. L’ironia è ridotta ai minimi termini, la serie si prende troooppo sul serio e vista la materia trattata finisce solo per risultare spesso e volentieri involontariamente ridicola. Aggiungiamo a ciò il fatto che non sia presente neanche uno, dico neanche mezzo, personaggio simpatico.
Il personaggio cazzaro, quello un po’ nerd, quello che fa le battute, te lo ritrovi dappertutto. Tra un po’ senza che lo sappiate vi entra uno sconosciuto pure in casa vostra e vi diventa il vostro nuovo fratello nerd, anche se non state girando un reality show o una serie televisiva. Insomma, i personaggi geek sono ormai dappertutto e in questo The River non hanno pensato di inserirne uno.
Una decisione rischiosa? Sì. Azzeccata? Assolutamente no. In un telefilm come questo un personaggio che serviva a sdrammatizzare serviva come il pane. Invece niente. C’è giusto il cameraman di colore che ogni tanto fa l’idiota e lo fa nelle situazioni più inverosimili. Ad esempio dopo aver appena rischiato la vita, ‘sto qua si mette a fare il pirla con le telecamere. Risultato? Non è simpatico, ma solo idiota.
Va dato però atto agli autori di essersi resi conto di un simile difetto lungo la corsa e di avere inserito dal quarto episodio un nuovo cameraman intepretato da Scott Michael Foster, già visto nella teen serie Greek - La confraternita e proprio nei panni del minchione di turno. Riuscirà a regalare un po’ di umorismo alla serie?

"Hey Kurt, se non ti tagli subito quei capelli ti faccio finire in fondo al River!"
Se non hanno messo un personaggio simpatico, non da subito almeno, si sono dimenticati di mettere pura la figa?
No, almeno quella, per fortuna c’è. Altrimenti più che una nuova serie tv, sarebbe stato un suicidio in diretta. A dirla tutta, all’inizio c’è solo questa tipa latina (Paulina Gaitan) che però appare inquietante piuttosto che altro. Poi i producer, rendendosi conto che così non potevano andare avanti, dopo qualche minuto hanno introdotto finalmente la gnocca bionda, Eloise Mumford, una tipa che assomiglia un po’ a una Katherine Heigl però meno in stile romantic-comedies e più tipa d’azione. Una versione action di Katherine Heigl, in pratica. Però per il momento è un pochetto anonima.
Degli altri personaggi, che dire? La mamma è Leslie Hope, già vista nella prima stagione di 24 nei panni della moglie di Jack Bauer. Pure lì però era così simpatica che a fine stagione la facevano fuori. Oh yeah.
Il figlio (Joe Anderson) all’inizio ha un look grunge e il capello biondo lungo che fa molto Kurt Cobain.  Bene! Peccato che subito dopo la tipa bionda gnocca decida di tagliarglieli. In mezzo alla jungla gli taglia i capelli e come pensate che vengano? Una merda, direte voi. E invece no: il ragazzo se ne esce fuori con un taglio che manco da Jean Louis David…
Ma non è finita qui, perché c’è pure il regista (interpretato da Paul Blackthorne, pure lui visto in 24 ma nella stagione 3) della troupe televisiva, un tizio senza scrupoli a cui non frega niente se le persone vivano o muoiono. A lui interessa solo girare il suo maledetto show. Il personaggio più interessante, paradossalmente ma non troppo, è allora quello che non c’è, ovvero Emmet Cole. L’Ambrogio Fogar scomparso in mezzo all’Amazzonia non si sa bene come, non si sa bene perché.

"Trovare un hair stylist in mezzo al fiume è stato più facile di quanto immaginassi!"
Per il momento quindi The River è bocciato. Perché? Perché il suo grado di originalità sta sotto lo zero come la colonnina di mercurio fino a poche settimane fa. Perché le situazioni sono spesso involontariamente ridicole. Perché non c’è nemmeno un personaggio decente, uno, e il livello di recitazione è sullo scadente andante. Mi riservo però la possibilità di dare alla serie una mezza fiducia, perché secondo me in altri tempi, magari d’estate, potrebbe anche essere una di quelle visioni decenti, almeno nei momenti in cui vuoi scollegare del tutto il cervello. Perché se il cervello lo tieni collegato beh, lo spettacolo offerto non è certo dei più stimolanti.
A differenza di altre serie bocciate totalmente poiché noiosissime e manco per sbaglio coinvolgenti, qui intravedo comunque qualche minimo segnale di vitalità. Qualche lampo, qualche scatto che lascia sperare in un possibile miglioramento e che per il momento mi fa venire voglia di continuare a dargli una possibilità.
Ma chi voglio prendere in giro? Questa serie fa letterlamente acqua da tutte le parti e se ancora la seguo e per lo stesso motivo per cui la gente segue le gare Nascar o gli incontri di boxe.
Per vedere qualcuno che si fa seriamente del male!
(voto 5+/10)

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