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martedì 31 ottobre 2017

Speciale Halloween 2017: le uscite horror da qui alla fine dell'anno





Appuntamento speciale della rubrica sulle uscite cinematografiche. In occasione di Halloween, non parliamo come al solito dei film in arrivo nei cinema della settimana. Parliamo delle pellicole e delle serie tv di genere horror-thriller appena arrivate o in arrivo nelle prossime settimane sul grande e sul piccolo schermo.
La diabolica idea è venuta alle due collaboratrici di turno di questa puntata della rubrica: Federica alias Asgaroth e Ilaria alias Midnight, le due Guardiane del blog Il labirinto del diavolo, un sito specializzato in pellicole dell'orrore. Una roba spaventosamente figa, che vi consiglio di andare a visitare, ma solo se non siete troppo fifoni, come il mio blogger nemico Mr. James Ford che, anche in questo appuntamento speciale, infesta la rubrica con i suoi discutibili pareri. D'altra parte però che Halloween terrorizzante sarebbe senza di lui?
Vediamo allora le principali novità orrorifiche da qui fino alla fine dell'anno.


STRANGER THINGS 2
(dal 27 ottobre su Netflix)
"Ford, Cannibal e quelle due darkone sono in classe con noi? Ma non sono tutti un po' troppo vecchi?"

martedì 27 dicembre 2016

Le peggio serie tv 2016






Le serie tv quest'anno hanno dato del loro meglio, si veda la Top 20 compilata da Pensieri Cannibali. Sono state tante e tanto belle.
Le serie tv quest'anno hanno però anche dato del loro peggio. Tra trashate assortite, cose involontariamente comiche e delusioni colossali, è stato comunque divertente seguire pure loro.
Andiamo a vedere la rassegna del meglio del peggio televisivo, con la Flop 10 seguita da una serie variegata di premi per tutti i gusti. Soprattutto i cattivi gusti.

Le peggio serie tv 2016 scelte da Pensieri Cannibali


lunedì 16 maggio 2016

The Boy – L'imbamboylato





The Boy
(USA, Cina, Canada 2016)
Regia: William Brent Bell
Sceneggiatura: Stacey Menear
Cast: Lauren Cohan, Bambolotto, Rupert Evans, genitori pazzi
Genere: bambolominkia
Se ti piace guarda anche: Annabelle, Dead Silence, La bambola assassina, May

AAA Babysitter cercasi. Dovrà occuparsi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 di un demoniac... ehm tranquillissimo bambolot... ehm bambino. È richiesta una bella presenza e capacità recitative non da Oscar. Basta anche solo la partecipazione a qualche seriaccia pseudo horror come The Walking Dead. Compenso buono. No perditempo e no attrici cesse.

lunedì 28 dicembre 2015

Le peggio serie tv 2015






Ci sono premi che tutti vogliono conquistare: gli Oscar, gli Emmy, i Grammy, il Pallone d'Oro, i Cannibal Awards dedicati al meglio.
Ci sono premi che invece nessuno vorrebbe avere in casa propria, come i Razzies, il Tapiro d'Oro o i Cannibal Awards dedicati al peggio.
Per quanto indesiderati, però, non si può fuggire. In attesa di scoprire quali sono stati i peggiori film dell'anno, si comincia con le peggio serie tv e a tutti i vincitori verrà consegnato direttamente a casa il poco ambito Teleratto.

domenica 28 dicembre 2014

TELERATTI 2014 – LE PEGGIO SERIE TV DELL'ANNO





Qui su Pensieri Cannibali non c'è spazio solo per i migliori. Ieri abbiamo visto tutti i numerosi Scemmy Awards 2014 dedicati alle serie tv, agli attori e ai personaggi telefilmici più amati dell'annata che sta volgendo al termine, ma oggi per par condicio c'è spazio anche per quelli più odiati. Oh, qui non si discrimina e non si dimentica nessuno.
Ecco allora i premi tv più temuti e meno desiderati del mondo, o almeno del web, o almeno del web italiano, o almeno dei lettori cannibali.
In mezzo a questi premi (alcuni nemmeno così tanto negativi) troverete probabilmente i nomi di serie che adorate e seguite con passione. In tal caso, piangete, urlate e insultatemi pure. Io però non ci posso fare niente. A me proprio non sono piaciute. E comunque tenete conto che le cose possono sempre cambiare. L'anno scorso ad esempio avevo considerato Orphan Black come la serie più sopravvaluta e Hannibal come la più diludente del 2013 e nel corso del 2014 ho invece riabilitato entrambe, soprattutto la prima.


Fatte queste premesse più o meno inutili, che lo spettacolo inizi, a partire dal countdown delle 10 serie che ho retto di meno quest'anno.
Buoni Teleratti 2014 a tutti!


domenica 6 aprile 2014

THE WALKING DEAD, UN VIAGGIO CHE NON AVRÀ MAI UN TERMINUS




The Walking Dead
(stagione 4)

ATTENZIONE SPOILER
La stagione 4 di The Walking Dead si è conclusa alla Stazione Termini e ormai tutte le battute possibili in proposito sono già state fatte, li mortacci vostri. Ma cos’è successo, nella seconda parte di questa entusiasmante (come no?) season?
Niente. I vari personaggi hanno vagato come zombie, intendevo contro gli zombie, cercando di raggiungere tutti la terra promessa di cui cantava Eros Ramazzotti: Terminus. Che poi un posto che si chiama Terminus non è che prometta benissimo. Ci mancava solo che come sottotitolo gli mettessero “Morite qui”.

"Ao', ma io devo annà alla Magliana, mica a Termini!"

Nel frattempo, è capitata l'unica altra cosa che continua a succedere in The Walking Dead. Ovvero: far fuori i personaggi migliori.

C’era una volta Shane (Jon Bernthal). All’inizio non è che fosse Mr. Simpatia, però nel corso della seconda stagione il suo personaggio cresceva parecchio e diventava il vero idolo della serie. Cosa decidono allora di fare gli autori a questo punto?
Ovvio, ammazziamolo!

No, raga, ma che morto? Sono ancora in formissima."

Poi c’era Merle, quel bastardone di Merle (Michael Rooker). Un idolo pure lui. Ammazzato pure lui.

"Oops..."

Quindi c’era Lori (Sarah Wayne Callies), che come personaggio non era un granché, però era la manza della serie e che fanno gli autori?
La fanno fuori anche lei. Subito dopo aver dato alla luce una bambina. Si può essere più crudeli?

"Mamma, non è giusto che tu muoia e io viva!"
"Eh, non dirlo a me..."

Persino il vecchio Hershel (Scott Wilson), che non ho mai retto più di tanto, proprio quando stava cominciando a starmi simpatico l’hanno ammazzato. Nella maniera più bastarda possibile.


Chi ha ucciso Hershel? Lui, naturalmente, il più grande idolo della serie, il mitico Governatore (David Morrissey), colui che aveva fatto raggiungere a The Walking Dead inaspettati picchi di figosità. Pensate che gli sceneggiatori ci abbiano pensato più di due secondi a far fuori anche lui?


Giammai, e così ecco che nel bel mezzo della quarta stagione lo eliminano (ma sarà davvero morto?) e la serie torna a piombare nelle tenebre. Nelle tenebre e nella noia.
Qualche bagliore di luce ogni tanto lo si intravede ancora, grazie soprattutto a un nuovo personaggio che si è fatto notare nelle ultime puntate: la bambinetta Lizzie, interpretata dalla promettentissima Brighton Sharbino che abbiamo brevemente visto anche in True Detective nei panni della figlia minore di Woody Harrelson.


Il suo personaggio è uno dei pochi davvero originali della serie. Una ragazzina che non accetta passivamente di uccidere gli zombie, come quel rimbambito di Carl, ma li considera ancora come degli esseri umani. Proprio sul più bello, proprio quando questo personaggio stava diventando centrale per la serie, ecco che bang. Un colpo in testa.


In The Walking Dead allora muoiono tutti?
Così sembrerebbe e invece no. I personaggi più lagnosi continuano a sopravvivere e ci seppelliranno tutti. Gli zombie, così come pure noi spettatori impavidi.
Carl (Chandler Riggs) ad esempio. Il bimbominkia più bimbominkia della Storia. Sempre vivo e vegeto e in perfetta salute. Manco 'na febbre se pija, 'sto fijo de 'na mignotta. Nell’ultimo episodio della quarta stagione sembrava che finalmente dovesse capitargli qualcosa, qualcosa di brutto, pareva arrivato il momento in cui un bruto gli portava via la verginità anale e invece... niente. Nulla di fatto. Il suo paparino Rick (Andrew Lincoln) ha dovuto come al solito salvargli il culo – non credo ci sia espressione più adatta per una situazione del genere – sbranando il cattivone di turno con un morso a metà strada tra un vampiro e Mike Tyson. Sempre vivi anche i due insopportabili piccioncini Glenn (Steven Yeun) & Maggie (Lauren Cohan), gli Step & Babi, o se preferite gli Edward & Bella, del mondo post-apocalittico zombesco.

"Viviamo in un mondo circondati da zombie e bimbiminkia assassini..."
"Ma che ci frega? Facciamo finta di essere dentro un romanzo di Nicholas Sparks."

Un paio di episodi decenti nel corso della stagione ci sono comunque stati, Non tutto è perduto (Still) dedicato a Daryl (Norman Reedus) e Beth (Emily Kinney), e soprattutto Il bosco (The Grove), in cui la nongiovane con i capelli bianchi Carol (Melissa McBride) fa fuori la povera indifesa (più o meno) Lizzie. Per il resto abbiamo dovuto vagare in mezzo a un mare di noia, più che di zombie, per giungere fino al Terminus di quest’altra ennesima stazione stagione di passaggio. Ma tranquilli, perché con la prossima season sono pronti ad arrivare tanti nuovi fenomenali personaggi. Personaggi che verranno subito fatti fuori in maniera brutale, naturalmente. Mentre Carl vivrà per sempre, fino a che rimarrà l’ultimo essere umano sulla faccia della Terra e gli zombie, stufi di vederlo, si ammazzeranno tutti tra di loro.
Scusate se vi ho spoilerato il gran finale della serie.
(voto alla quarta stagione 5/10)

"Ma uffi, perché quel Cannibale mi odia tanto? Io triste :("

mercoledì 18 dicembre 2013

LE MEGLIO SERIE TV 2013, DALLA 30 ALLA 21




Seconda tornata non elettorale ma delle serie tv preferite quest'anno dal qui presente blog Pensieri Cannibali.
Dopo le posizioni (non del Kamasutra) dalla 40 alla 31, ci avventuriamo oggi nelle posizioni (sempre non del Kamasutra) dalla 30 alla 21, tra zombie, psicopatici, licantropi, intrighi politici e quant’altro…

30. The Walking Dead
La notte fonda dei morti dementi
(stagioni 3 e 4)

Trama semiseria
In The Walking Dead la lotta per la sopravvivenza sembra seguire una sola regola: se sei un personaggio figo o quanto meno decente ti fanno fuori. Se invece sei ‘na merda di personaggio continui a vivere.

Pregi
Il Governatore.
Basta.

Difetti
- Gli episodi senza Governatore.
- Carl (Chandler Riggs) è ancora vivo.
- ‘Sta minkia di Minkionne Michonne sembrava un personaggio con del potenziale, però quando diavolo si deciderà a venire fuori?
- La storia d’amore tra Maggie (Lauren Cohan) e Glenn (Steven Yeun) sta diventando più smielata di quella tra Bella ed Edward in Tuaiaigt, fate voi se sia una cosa positiva o meno.

Personaggio cult
Il Governatore (David Morrissey)



29. Hello Ladies
Englishman in Los Angeles
(stagione 1)

Trama semiseria
Stuart Pritchard (Stephen Merchant) è un inglese single che vive a Los Angeles e cerca a tutti i costi di farsi qualche modella barra attrice. Peccato sia un po’ sfigatello e le cose non gli vadano proprio benissimo. Può consolarsi con gli amici, che però tratta di merda, e con la famiglia… ehm no, quale famiglia?
Vabbè, mi sa che deve tornarsene in Inghilterra, che è meglio.

Pregi
- Hello Ladies ha un umorismo sottile e spietato, che non fa morir dal ridere subito ma che dopo un po’ crea assuefazione.
- Il protagonista Stephen Merchant, amichetto di Ricky Gervais qui in versione solista, all’inizio potrebbe starvi sulle balle, però ben presto potrebbe diventare il vostro nuovo idolo.
- La colonna sonora, che a fine puntata ci regala sempre una perla anni ‘70/’80.

Difetti
- I personaggi secondari meriterebbero un maggiore spazio.
- Il finale di stagione poteva essere più cattivello, cazzarola.

Personaggio cult
Stuart Pritchard (Stephen Merchant)

28. Top of the Lake
Teen Mom – Versione Nuova Zelanda
(stagione 1)

Trama semiseria
Una ragazzina incinta di 12 anni sparisce nel nulla. La troupe di Teen Mom la cerca disperatamente, pur di terminare le riprese della nuova stagione del docu-reality di Mtv.

Pregi
- Gli splendidi spazi aperti della Nuova Zelanda.
- Alla regia e sceneggiatura di molti episodi c’è Jane Campion e si nota il suo stile.
- Niente male la colonna sonora, in cui si segnala una splendida cover di “Joga” di Bjork a opera di tale Georgi Kay.
- La protagonista Elisabeth Moss si smarca dal ruolo della Peggy di Mad Men e ci regala un nuovo notevolissimo personaggio.
- Peter Mullan cazzo se è bastardo, in questa serie.
- Il finale chiude bene la storia di una serie destinata (intenzionalmente) a non proseguire con altre stagioni.

Difetti
- Serie che fa mooolta fatica a ingranare. I primi due episodi non prendono un granché, ma se si ha la pazienza di andare avanti le particolari atmosfere e i ritmi sonnacchiosi della serie cominciano ad affascinare parecchio. Peccato che proprio quando uno si prende bene, la mini-serie composta da 7 episodi finisce.
- La cocca della Campion Holly Hunter nei panni della guru santona non è al top. Of the lake e della sua carriera.

Canzone cult
Georgi Kay “Joga”



27. Southcliffe
La vita è un videogame (sparatutto)
(stagione 1)

Trama semiseria
Nella tranquilla cittadina inglese di Southcliffe, un giorno un pazzo comincia a uccidere persone a caso. Perché?
Inizialmente si sospetta che il suo gesto di follia sia dovuto al fatto che il sindaco ha aumentato l’IMU cittadina, ma la polizia indagando scopre che il tizio aveva semplicemente visto troppe volte i film della saga di Hunger Games.

Pregi
- Una serie che fa davvero male. Come capitato anche con film come Elephant e Polytechnique, è difficile rimanere indifferenti a storie del genere.
- La costruzione narrativa della serie è molto originale e libera, con salti temporali inaspettati. Ma no, non si ricorre all’uso della DeLorean.
- Attori strepitosi, d’altra parte è pur sempre una serie British.
- Kaya Scodelario che va a fare jogging ascoltando Amy Winehouse nelle cuffiette.

Difetti
- 4 episodi costruiti in maniera molto particolare e con l’uso di un sacco di personaggi sono troppo pochi per affezionarsi davvero a qualcuno di loro.
- Fa persino stare troppo male.

Scena cult
Paul (Anatol Yusef) che canta al pub a squarciagola “Champagna Supernova” degli Oasis.

26. Bates Motel
Un giovane molto Norman e poco normale
(stagione 1)

Trama semiseria
Anche i serial killer possono aver vissuto un’adolescenza normale. Sono sicuro ce ne siano, ma non è questo il caso di Norman Bates, quello di Psycho, romanzo di Robert Bloch reso celebre dalla pellicola di un certo Alfred Hitchcock. Norman ha infatti una madre con manie omicide, un fratello che lavora come sorvegliante di piantagioni di marijuana e in pratica lui è quello più sano della famiglia. I Bates sono quindi talmente strambi che persino i loro vicini, gli Addams, hanno deciso di trasferirsi preoccupati quando sono arrivati loro in città.

Pregi
- La serie si discosta con buona personalità dall’ingombrante ombra della pellicola hitchcockiana.
- Freddie Highmore è bravino a creare un personaggio indipendente da quello portato sullo schermo da Anthony Perkins, ma la vera fenomena della serie è una Vera Farmiga stellare.
- Come nei vari Dawson’s Creek, Twilight, The Vampire Diaries, Hunger Games etc. anche qui è presente un triangolo sentimentale, decisamente più virato in zona freak visto che è composto dal giovane psyco Norman, dalla bionda strafiga Bradley (Nicola Peltz) e da Emma (Olivia Cooke), una ragazza con la fibrosi cistica che va sempre in giro con una bombola d’ossigeno dietro. In pratica: BEST-TRIANGLE-EVER.

Difetti
- All’inizio si prova un certo disorientamento nel vedere una versione teen e moderna di Norman Bates. Per fortuna però Bates Motel evita di finire in territori da serie bimbaminkia.
- Il fratello di Norman, Dylan (Max Thieriot) per ora è abbastanza ininfluente.

Personaggio cult
Norma Bates (Vera Farmiga)

25. Hemlock Grove
Storia di licantropi meno a torso nudo e bimbominkiosi del solito
(stagione 1)

Trama semiseria
Nella cittadina di Hemlock Grove viene uccisa una ragazza. Un po’ come in Twin Peaks, Pretty Little Liars, The Killing e qualunque altra serie tv degli ultimi 20 anni. Bene, partiamo all’insegna dell’originalità.
Qui però ci sono anche dei licantropi mutaforme, proprio come in True Blood, The Vampire Diaries, Teen Wolf e qualunque altra serie trash fantasy in circolazione.
Ma allora che c’è di originale, in questo Hemlock Grove?
Quasi niente, però tutte le sue varie componenti sono combinate in maniera così esagerata ed eccessiva che si finisce per pensare di trovarsi di fronte a qualcosa di nuovo.

Pregi
- È una serie folle.
- Belle le atmosfere inquietanti alla Twin Peaks meets American Horror Story e la regia schizzata (il pilot è diretto da Eli Roth).
- Famke Janssen è una bella MILFona.
- I due giovani protagonisti principali Landon Liboiron e Bill Skarsgård non saranno dei fenomeni della recitazione, però hanno il fascino dei belli e dannati (e pure schizzati).

Difetti
- Hemlock Grove è un gran calderone in cui dentro sono infilati persino troppi personaggi e spunti, molti appena abbozzati e messi lì in mezzo un po’ a casaccio.
- Dopo una partenza a mille, la serie precipita parecchio con una serie di episodi così così, per poi risollevarsi nel finale.

Personaggio cult
Shelley Godfrey (Nicole Boivin ma anche Michael Andreae e Lonnie Waugh)

24. Game of Thrones
Winter is coming. Sì certo, come no?
(stagione 3)

Trama semiseria
I personaggi di Game of Thrones continuano a prepararsi all’imminente (???) scontro, ordendo complotti uno alle spalle dell’altro e uccidendo ogni tanto qualcuno tanto per ammazzare la noia.

Pregi
- Daenerys (Emilia Clarke) nuda.
- Il finale di The Rains of Castamere. Dopo 8 episodi di sbadigli, finalmente è successo qualcosa. Anche se poi non è una cosa così sconvolgente, considerando come la serie ci avesse già abituati fin dalla prima stagione a questo genere di scherzetti, con la morte ben più inaspettata di… ATTENZIONE SPOILER PER CHI NON HA VISTO MANCO LA PRIMA STAGIONE Ned Stark.
- La top player della stagione è Natalie Dormer, idola che riesce a tenere a bada quel fulminato di Joffrey Baratheon (Jack Gleeson).


Difetti
- La seconda sembrava una stagione di passaggio. La terza lo sembra ancora di più. Quand’è che succederà finalmente qualcosa (a parte la morte random di qualche sventurato personaggio)? E quando ca##o arriva ‘sto winter?
- Ci sono TROPPI personaggi. E di molti di loro CHISSENEFREGA? AMMAZZATENE LA META'!

Personaggio cult
Margaery Tyrell (Natalie Dormer)


23. House of Cards
I politici fanno schifo. Ma vaaa?
(stagione 1)

Trama semiseria
Francis Underwood (Kevin Spacey) è il pezzo di merda più pezzo di merda tra i politici di Washington.
Poi un'estate un salto in vacanza in Italia e realizza una cosa: "Aah, quanto ancora ho da imparare da questi italiani? Quanto?"

Pregi
- Kevin Spacey è un grande attore. Questa serie non ci fa scoprire l’acqua calda, ma fa piacere rivederlo in ottima forma recitativa dopo un periodo un po’ appannato. Va però detto che, nella sua bravura, a tratti esagera e gigioneggia un po’ troppo. Che si creda di essere diventato una versione maschile di Meryl Streep?
- Kate Mara, la sorella di Rooney Mara. Complimenti alla mamma.
- Corey Stoll, l’Ernest Hemingway di Midnight in Paris, è molto bravo e il suo personaggio è quello che a livello umano coinvolge un minimo di più. Anche se insomma, pure lui…
- È una serie attualissima che ci mostra lo schifo della politica di oggi negli USA, però senza troppi sforzi di immaginazione possiamo accostarla anche alla situazione italiana.
- David Fincher con l’episodio pilota firma una regia molto contenuta e discreta, ma di classe.

Difetti
- “Mi piace il ghiaccio, tu non me lo rompere” diceva Bruce Willis ne L’ultimo boy scout. Anche a me piace, però questa serie è emotivamente davvero troppo glaciale e non si riesce a prendersi bene per nessun personaggio.
- Lo schifo della politica attuale non è certo tutta ‘sta novità e su tematiche simili aveva già fatto di meglio di recente la sottovalutata serie Boss.
- Robin Wright a me non convince.
- È una serie molto ben recitata, scritta, diretta, eppure lascia sempre con un mah in bocca… sarà perché è persino troppo perfettina?

Attore cult
Corey Stoll


22. Skins
La peggio gioventù
(stagione 7)

Trama semiseria
3 mini film separati dedicati a 3 personaggi “storici” delle passate stagioni di Skins. Quali?
Effy (Kaya Scodelario) non è più una zoccoletta bimbaminkia ma lavora per una grossa compagnia economica di broker che comprano e vendono azioni. E poi ci si stupisce che l’economia sia andata a puttane.
Cassie (Hannah Murray) non è più pazza come un tempo, ma si crede di poter diventare la nuova Claudia Schiffer. Sicuri sicuri non sia più pazza?
Cook (Jack O’Connell) ha visto decisamente troppe volte il film Drive.

Pregi
- Più che una stagione di una serie tv, tre film veri e propri che ci fanno vedere come sono cresciuti tre personaggi del telefilm teen più innovativo degli ultimi anni. E sono tre mini-film che valgono più di molti veri-film usciti quest’anno.
- Kaya Scodelario. Bellissimo rivedere anche Hannah Murray e Jack O’Connell, così come anche Lily Loveless e Kathryn Prescott, ma Kaya Scodelario in particolare quanto è diventata bella e brava e brava e bella?

Difetti
Skins ora è finito forever. Sigh.

Canzone cult
Ellie Goulding “You, My Everything”

21. The Newsroom
Mentana all’americana
(stagione 2)

Trama semiseria
Prosegue la versione americana del tg de La7 con Jeff Bridges nei panni di Enrico Mentana. Nella seconda stagione, il suo team di giornalisti si trova a dover fare i conti con un’accusa infamante, quella di aver messo in giro una storia falsa: Beppe Grillo e Matteo Renzi fanno segretamente all’amore insieme.
A fine stagione si scopre che non era mica una storia falsa.

Pregi
- Aaron Sorkin continua a tirare fuori dialoghi folgoranti.
- La serie riesce a essere attualissima e quasi profetica. Pur parlando di fatti realmente successi nel passato recente (come Occupy Wall Street), riesce persino ad anticipare il futuro, trattando il tema del gas nervino ancor prima che scoppiasse il caso siriano.
- Jim Harper (John Gallagher, Jr.) impegnato a documentare la campagna elettorale dei repubblicani.
- Oltre a Jeff Daniels, c’è un cast strepitoso: Emily Mortimer, Alison Pill, Olivia Munn, Sam Waterston, Hamish Linklater, Jane Fonda, Dev Patel e la figlioletta di Meryl Streep Grace Gummer sono tutti bravissimi, possibile che ai premi della tv americana che contano come i Golden Globe nessuno se li caghi?

Difetti
È mancato l’effetto sorpresa della prima stagione.

Personaggio cult
James “Jim” Harper (John Gallagher, Jr.)


venerdì 5 aprile 2013

NON E’ UN MAGAZINE PER ZOMBIE


E’ arrivato il numero di aprile di Ed è subito serial Magazine, rivista di serie tv online che vanta anche il mio prezioso, si fa per dire, contributo.
In questa nuova puntata del magazine seriale svettano come potete vedere dall’immagine di copertina i protagonisti di The Walking Dead. Ma all’interno potete trovare anche un sacco di altre cose…
Cosa?

Tra i miei articoli, vi potete gustare la mia (non richiesta) opinione su Banshee, serie rivelazione diventata episodio dopo episodio sempre più interessante e intrigante. Vi potete beccare inoltre una mia riflessione su Breaking Bad e il suo particolare fascino, in attesa che quest’estate torni con gli ultimissimi episodi. E poi ancora vi parlo della esilarante serie italiana Mario di e con Maccio Capatonda, dico la mia su Black Mirror e attacco un po’ l’ultima stagione delle Pretty Little Liars. Trovate inoltre una mia recensione sull’imminente horror con Jennifer Lawrence House at the End of the Street nella spazio dedicato alle prossime uscite cinematografiche, e poi l’immancabile appuntamento con la rubrica di spetteguless Gossip Goi.

Non è certo finita qui, perché i miei colleghi vi regalano anche una serie di altri notevoli articoli su: Vikings, Arrow, Bates Motel, Game of Thrones, Hannibal, Cult, Red Widow, The Client List, Dallas, Smash, I Soprano, Dark Angel, One Tree Hill, Being Human e altro ancora…
E dove trovate la rivista?


mercoledì 3 aprile 2013

GAME OF THRONES VS. THE WALKING DEAD


La notte di Pasqua negli USA sono andati in onda il gran finale della terza stagione di The Walking Dead e il debutto della nuova season, anch’essa la terza, di Game of Thrones.
Chi ha vinto la sfida a distanza tra due delle serie tv più amate e seguite del globo?

Devo anche aggiungerlo? Da qui in poi ovviamente leggete solo a vostro rischio e pericolo.
ATTENZIONE SPOILER

Game of Thrones
(stagione 3, episodio 1)

Un anno d’attesa, tanti promo, trailer, poster, immagini, anticipazioni e poi…
Tutto qui?
La terza stagione di Game of Thrones è partita in sordina, con un episodio che stende sul tavolo molte carte, molti personaggi, non tutti del tutto appassionanti, ma al momento sembra andare avanti con il freno a mano tirato. Sono sicuro che crescerà, come era già accaduto alla seconda stagione, eppure manca ormai l’effetto sorpresa che aveva reso la season 1 qualcosa di davvero nuovo e sconvolgente all’interno non solo del fantastico mondo fantasy, ma anche del panorama seriale. Non è che GOT si starà standardizzando eccessivamente?


"Non bastava che fossi nano, ora sono pure sfigurato. Ma gli autori vogliono
proprio mandarmi a una puntata di Drammi micidiali del TG di Maccio Capatonda?"
Ma come se la stanno cavando i nostri prediletti?
Daenerys continua a volare basso insieme ai suoi little dragons, mentre per il nano fissato con le prostitute, non sto parlando di Silvio Berlusconi bensì di Tyrion Lannister, si preannunciano tempi sempre più grami e lo spumeggiante personaggio che abbiamo conosciuto nei primi tempi difficilmente tornerà. Quanto al giovane Jon Snow e alla sua rossa, ciuleranno finalmente sì o no? Eddaje.

"Bocca storta io? Bah..."
Tra i personaggi nuovi è arrivato Ciaran Hinds, attore che non sopporto e da cui non mi aspetto grandi cose.
Quella invece che potrebbe sparpagliare di più le carte in tavola sembra essere Natalie Dormer, attrice che con quella bocca storta possiede un fascino molto particolare e che interpreta la nuova fidanzatina del perfido Joffrey, da lei stessa definita la “Kate Middleton di Westeros”.
E poi ci sono un sacco di altri che in questa season premiere non si sono manco visti. Il problema di Game of Thrones è proprio questo: ci sono persino troppi personaggi e il rischio è quello di abbozzarne una marea e approfondirne pochi.
Delusione, allora?
È ancora presto per parlare di delusione vera e propria però, ora come ora, tra le serie sullo stesso genere, Vikings è più appassionante di Game of Thrones. Ebbene sì, l’ho detto.
(voto 7/10)

The Walking Dead
(stagione 3 completa)

Pazzeschi, questi dannati zombie. Più vanno avanti, e più diventano vivi.
La terza stagione di The Walking Dead è molto meglio delle prime due messe insieme. Nonostante i cambi di showrunner e di sceneggiatori e nonostante i molti personaggi odiosi sempre presenti, la serie è in miglioramento costante. Una fetta del merito va al miglior personaggione visto finora nell’intera serie. Parlo naturalmente del Governatore, un concentrato di cattiveria pura interpretato da David Morrissey, questo pacifico ometto inglese qui…


Che però per The Walking Dead è diventato così…


"Uffa, nell'uovo di Pasqua avrei preferito trovare una pistola..."
È lui ad aver dato una bella scossa alla serie e a farla sprofondare fino in fondo nel baratro della malvagità. Alla faccia degli zombie che al suo confronto appaiono persino tra i buoni della serie.
La stagione 3 ci ha poi regalato delle belle soddisfazioni facendo fuori alcuni personaggi davvero insopportabili. Non mi riferisco tanto a Lori, che sì proprio Miss Simpatia non era, ma se non altro era (ed è ancora quando appare nelle visioni di Rick) gnocca. Mi riferisco soprattutto all’inutile T-Dog, e poi - SCOOP DELL’ULTIMO EPISODIO ATTENZIONE SPOILERISSIMO - Andrea. L’odiosa Andrea.
A questo punto spero che facciano fuori anche Carol, quella tizia con i capelli bianchi che però credo gli autori abbiano intenzione di tenere visto che è molto più agghiacciante di qualunque zombie, e poi Carl. Il bimbominkia ammazzatutti Carl.
Quanto godrò quando verrà sbranato da un’orda di zombie affamati (cioè un’orda di zombie qualunque, visto che sono sempre affamati), oppure quando si troverà di fronte al Governatore?
Oltre al terzetto sopra citato, purtroppo se n’è andato anche Merle, il mitico Merle, la cui scomparsa ci ha regalato uno dei momenti più toccanti della stagione. E poi vabbè, è morto anche Milton, ma di lui a nessuno frega niente.

"A me puoi dirlo, Michonne: non sono i tuoi veri capelli quelli.
Indossi una di quelle parrucche da Gullit che andavano negli 80s, giusto?"
Quanto al resto, segnalo che la biondina Beth (Emily Kinney) e Maggie (Lauren Cohan) stanno diventando sempre più gnocche pur trovandosi in mezzo a un’Apocalisse zombie e a uno scontro da vecchio West tra Rick e il Governatore. Non proprio come essere in un centro benessere. Segnalo anche che la presenza degli zombie per l’economia della serie si sta facendo sempre meno importante. D'altra parte questo non è una serie horror vera e propria, quindi pazienza. Segnalo quindi che gli uomini appaiono sempre più crudeli di quei poveretti degli zombie, ma questo credo sia il messaggio più evidente dell’intera serie. Segnalo che Rick (Andrew Lincoln) più diventa pazzo e più mi sta simpatico. Segnalo che il personaggio di Michonne (Danai Gurira) è cresciuto con gli episodi ma l’impressione è quella che il meglio debba ancora offrirlo. Segnalo inoltre che a me è piaciuto particolarmente il season finale, dove si è evitato uno scontato scontrone finale tra Rick e il Governatore, che non avrebbe avuto molto senso visto che i due si erano già confrontati pochi episodi prima, e visto che eliminare uno dei due sarebbe stato prematuro. Nella quarta stagione se no poi cosa sarebbe successo? Avremmo visto Beth e Maggie pettinare la bambole zombie? Beh, la cosa potrebbe anche avere il suo fascino...
E segnalo infine che non ho ancora capito la forza di questa serie.
I dialoghi?
Ce ne sono persino troppi. Alcuni logorroici.
Le sceneggiature?
Qualche episodio è piuttosto originale, altri sono riempitivi.
I personaggi?
Bah, anche se ne fanno fuori qualcuno, non è che si senta troppo la loro mancanza.
Gli zombie?
No di certo. Sono giusto un pretesto.
E allora, qual è la grande forza di The Walking Dead?
Forse il fatto che più la guardi, e più ti rendi conto che il mondo in cui vivi non è poi così male, al confronto. Ci sarà anche la crisi, non ci sarà un Governo (e per fortuna nemmeno un Governatore), ma se non altro non ti devi guardare sempre alle spalle perché uno zombie può trasformarti nella sua cena o perché un bimbominkia come Carl ti vuole piantare un proiettile nel cervello.
(voto 8/10)

venerdì 28 dicembre 2012

CANNIBAL TELEFILM AWARDS 2012

Aaron Paul, Jennifer Morrison e Damian Lewis tra i VIPs che sfilano sul red carpet dei premi cannibali.





Abbiamo visto il countdown delle 40 migliori serie tv dell’anno secondo il parere del blog Pensieri Cannibali, ma non è finita qui. Oggi è infatti giornata di premiazioni, con una serie di awards ai telefilm e ai loro protagonisti in svariate categorie.
Alla faccia della crisi, Pensieri Cannibali non bada a spese e consegna premi a profusione. Prima di vedere chi se li è aggiudicati, cominciamo con il recap delle top 40 serie del 2012.
7. Girls

12. Boss
13. Revenge
16. Louie

21. Skins
24. Veep
28. Arrow
30. Smash

31. Misfits
32. Scandal
34. Damages

Continua la parata di volti telefilmici sul red carpet dei Cannibal Telefilm Awards 2012 con Emily VanCamp, Jon Hamm e Lena Dunham.

E ora, via ai premi!

BEST MAN (MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA)
1. Benedict Cumberbatch (Sherlock)
2. Bryan Cranston (Breaking Bad)
3. Jon Hamm (Mad Men)
4. Damian Lewis (Homeland)
5. Don Cheadle (House of Lies)

A sorpresa Benedict Cumberbatch, il folle e geniale Sherlock di… Sherlock ha superato il vincitore dell’anno scorso, Bryan Cranston. Deluso Jon Hamm, superato da due men più mad di lui, che nell’immagine mostra tutto il suo disappunto. Menzione anche per i non meno pazzi Damian Lewis, bugiardello di Homeland, e Don Cheadle, furbacchione di House of Lies.


BEST WOMAN (MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA)
1. Chloe Sevigny (Hit & Miss)
2. Claire Danes (Homeland)
3. Julia Louis-Dreyfus (Veep)
4. Jessica Lange (American Horror Story Asylum)
5. Mindy Kaling (The Mindy Project)

Anche qui una novità: Chloe Sevigny in versione trans della serie British Hit & Miss supera la trionfatrice dell’anno scorso, Claire Danes di Homeland, che però si mantiene in una buona seconda posizione. Quindi ci sono la fenomenale e divertentissima Julia Louis-Dreyfus, vicepresidentessa di Veep, la suora Jessica Lange e la simpatica rivelazione comedy Mindy Kaling di The Mindy Project.


SCENE STEALER MAN (MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA)
1. John Slattery (Mad Men)
2. Aaron Paul (Breaking Bad)
3. Max Greenfield (New Girl)
4. Michael Shannon (Boardwalk Empire)
5. Jack Huston (Boardwalk Empire)

Tra i non protagonisti, c’è la zampata di John Slattery, il Bianco di Mad Men che ha avuto un’annata davvero magica. Seguono l’aficionado Aaron “Yo!” Paul (vincitore lo scorso anno), la sorpresa comedy Max Greenfield che ha rubato lo show alla New Girl Zooey Deschanel, e due grandi del grande cast di Boardwalk Empire: il sempre schizzato Michael Shannon e Jack Huston, impegnato nel non facile compito di recitare con solo metà della faccia, mentre l’altra metà è coperta da una maschera.


SCENE STEALER WOMAN (MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA)
1. Lily Rabe (American Horror Story Asylum)
2. Jessica Paré (Mad Men)
3. Gretchen Mol (Boardwalk Empire)
4. Sofia Vergara (Modern Family)
5. Ellen Barkin (The New Normal)

La luciferina suora Lily Rabe frega tutte le altre, anche una perplessa (vedi foto) Jessica Paré di Mad Men, che credeva già di avere la vittoria in tasca. Notevolissima poi Gretchen Mol in Boardwalk Empire, che nella terza stagione ha offerto il suo meglio in tutti i sensi, esilarante la latina Sofia Vergara, e plauso anche per Ellen Barkin, repubblicana conservatrice bigotta Nana di The New Normal.


PREMIO AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA (MIGLIOR GUEST-STAR)
1. David Lynch (Louie)
2. Chloe Sevigny (American Horror Story Asylum, Louie)
3. Parker Posey (Louie, New Girl)
4. Alexis Bledel (Mad Men)
5. Kate Hudson (Glee)

Tra le guest-star, è un dominio per Louie, la serie comedy che nella terza stagione ha potuto vantare le partecipazioni straordinarie e parecchio singolari del regista David Lynch, dell’idola dell’annata televisiva Chloe Sevigny (anche ninfomane di American Horror Story Asylum) e la it girl anni ‘90 Parker Posey (comparsa pure in New Girl). Poi hanno sorpreso l’ex Rory di Una mamma per amica, Alexis Bledel, con un ruolo breve ma intenso in Mad Men, e una scatenata e cattivissima Kate Hudson, tra le poche cose degne di nota dell’ultima non eccezionale stagione di Glee.


NEW KID ON THE BLOCK (ATTORE RIVELAZIONE)
1. Stephen Amell (Arrow)
2. Andrew Rannells (The New Normal, Girls)
3. Colin O’Donoghue (Once Upon a Time)
4. John Gallagher Jr. (The Newsroom)
5. Adam Driver (Girls)

Come attore “rookie”, il muscoloso Stephen Amell mena tutti e si aggiudica il titolo di rivelazione telefilmica maschile dell’anno, battendo anche l’ottimo Andrew Rannells, doppiamente gay sia in The New Normal, dove è protagonista, che in Girls, dove è solo un comprimario. Tra i volti da tenere d’occhio per il futuro anche il capitan Uncino di Once Upon a Time, l’irlandese Colin O’Donoghue (almeno, con un nome così, credo proprio sia irlandese), il pivellino ma non troppo John Gallagher Jr. di The Newsroom e l’eccentrico Adam Driver di Girls.


NEW B---- IN TOWN (ATTRICE RIVELAZIONE)
1. Meg Steedle (Boardwalk Empire)
2. Karla Crome (Hit & Miss, Misfits)
3. Lizzie Brocheré (American Horror Story Asylum, The Hour)
4. Sutton Foster (Bunheads)
5. Clare Bowen (Nashville)

Volti femminili da tenere d’occhio per il futuro forniti dall'ultima annata telefilmica: su tutte, la folgorante Meg Steedle, ultima amante in ordine di tempo di Nucky Thompson in Boardwalk Empire. Dalla vecchia England, ocio poi alla giovane Karla Crome, avvistata prima in Hit & Miss e quindi prontamente messa a fare i lavori socialmente utili in Misfits, mentre dalla Francia arriva Lizzie Brocheré che però si è segnalata nell’americanissimo American Horror Story Asylum e nell’inglesissimo The Hour. Infine, dall’Australia ecco la bionda Clare Bowen, trasferitasi ormai in pianta stabile a Nashville.


PEZZO DI FIGO (SEX SYMBOL UOMO)
1. Jon Hamm (Mad Men)
2. Stephen Amell (Arrow)
3. Ian Somerhalder (The Vampire Diaries)
4. Ryan Phillippe (Damages)
5. Taylor Kinney (Chicago Fire)

Come dice Jason Statham: “Non si batte il classico.” Tra i sex symbol maschili, per me allora Jon Hamm/Don Draper di Mad Men continua a non avere eguali. Rimangono quindi dietro le rivelazioni dell’anno, ovvero i muscoli di Stephen Amell di Arrow. Scendono le quotazioni del vampiro Ian Somerhalder, vincitore dell’anno scorso, comunque in top 5 insieme a to’ chi si rivede Ryan Phillippe e al boyfriend di Lady Gaga, Taylor Kinney, tra i protagonisti della poco incendiaria new serie Chicago Fire.


PEZZO DI FIGA (SEX SYMBOL DONNA)
1. Jennifer Love Hewitt (The Client List)
2. Emily VanCamp (Revenge)
3. Gretchen Mol (Boardwalk Empire)
4. Kathleen Robertson (Boss)
5. Olivia Munn (The Newsroom, New Girl)

Jennifer Love Hewitt in versione porno massaggiatrice significa una cosa sola: per le altre, quest’anno non ce n’è. Nel resto della list (non client) ci sono poi la finta ragazza innocente della porta accanto Emily VanCamp, la MILF e maitresse Gretchen Mol di Boardwalk Empire, la sexy consulente politica Kathleen Robertson di Boss (campionessa lo scorso anno in questa categoria) e Olivia Munn, che ha portato la sua gradita presenza sia sul set di The Newsroom che su quello di New Girl.


PEZZO DI MERDA (MIGLIOR CATTIVO)
1. Joffrey/Jack Gleeson (Game of Thrones)
2. Sister Mary/Lily Rabe (American Horror Story Asylum)
3. Shane Walsh/Jon Bernthal (The Walking Dead)
4. Gyp Rosetti/Bobby Cannavale (Boardwalk Empire)
5. Mona Vanderwall/Janel Parrish (Pretty Little Liars)

E il migliore, o forse sarebbe meglio dire peggiore stronzo dell’anno è…
Joffrey di Game of Thrones, un vero e proprio cattivo che finora non ha ancora mostrato lati simpatici. Così dev’essere un vero villain!
Bene, o meglio male, anche la apparentemente innocua e in realtà mica tanto suora Mary di American Horror Story Asylum, lo Shane imbastardito della seconda stagione di The Walking Dead e la misteriosa A finalmente svelata (oppure no?) di Pretty Little Liars.


HOT SERIE (SERIE PIU’ SEXY)
1. House of Lies
2. The Client List
3. Girls
4. Mad Men
5. True Blood

La serie più sexy e sporcacciona dell’anno è la novità House of Lies, grazie agli exploit sessuali di quel marpione del protagonista Marty Kaan (Don Cheadle) ma pure dei suoi schiavetti, ehm assistenti. Al secondo posto The Client List, serie fin troppo patinata ma resa esplosiva dalla bomba sexy Jennifer Love Hewitt. Quindi c’è il sex and the indie delle Girls, quello più glamour e vintage dei Mad Men e delle loro mad women, e infine True Blood, ormai sempre più versione porno di Twilight.


WTF AWARD (SCENA PIU' ASSURDA)
1. Il Premier inglese si deve fare un maiale (Black Mirror)
2. Chloe Sevigny nuda (Hit & Miss)
3. Adam piscia addosso ad Hannah nella doccia (Girls)
4. La fata anziana chiede a Sookie di Ke$ha (True Blood)
5. Dichiarazione d’amore di Debra a Dexter (Dexter)

Premio WTF (What The f**k?), ovvero la scena più shockante e inaspettata, quella che ti fa appunto domandare “Ma che ca**o sta succedendo?”.
Primo posto per ciò che succede nel primo episodio di Black Mirror, in cui il Primo Ministro inglese viene chiamato a un compito alquanto al di fuori delle sue mansioni abituali: per riscattare la principessa, si deve fare un maiale in diretta tv…
Altri momenti fuori dall’ordinario sono poi la Chloe Sevigny nuda di Hit & Miss che presenta una sorpresa in mezzo alle gambe, quindi Adam di Girls che piscia romanticamente addosso ad Hannah mentre fa la doccia. Scene di trash al limite dell’inverosimile sono poi la fata anziana che domanda a Sookie della cantante Ke$ha in True Blood (ma peeerché???), e la dichiarazione d’amore di Debra al fratellastro Dexter. Roba che non si vede manco in Beautiful…


ALL YOU NEED IS LOVE AWARD (MIGLIOR SCENA ROMANTICA/SEXY)
1. Cuoricino sul finestrino di Alexis Bledel (Mad Men, s05e08)
2. Richard Harrow bacia Julia (Boardwalk Empire)
3. Jemima Kirke & Allison Williams bacio (Girls, s01e08)
4. Jon Snow e tipa coi capelli rossi (Game of Thrones)
5. Delena sex (The Vampire Diaries)

Tra le scene romanticose dell’annata telefilmica, su tutte ha la meglio il cuoricino disegnato da Alexis Bledel sul finestrino appannato, a rappresentare il suo amore destinato a svanire con Pete Campbell (Vincent Kartheiser). Bei momenti romantici poi nella terza stagione di Boardwalk Empire per il “mezzo volto” Richard Harrow. Scena lesbo dell’anno: Jemima Kirke + Allison Williams; non ai livelli de Il cigno nero, ma ci si può accontentare. Non male pure le scaramucce amorose nelle montagne tra Jon Snow e la rossa de cavei di Game of Thrones e il tanto atteso scenone di sesso tra Damon ed Elena in The Vampire Diaries, comunque alquanto soft, in patinatissimo stile The CW.


SHIPPO AWARD (MIGLIOR COPPIA TELEFILMICA)
1. Erica Dasher + Nick Roux (Jane by Design)
2. Sarah Alexander + Robert Sheehan (Me and Mrs Jones)
3. Lena Dunham + Adam Driver (Girls)
4. Vincent Kartheiser + Alexis Bledel (Mad Men)
5. Andrew Rannells + Justin Bartha (The New Normal)

Recentemente ho scoperto che shippare in gergo telefilmico dei fan forum non significa scippare, bensì fare il tifo per una coppia telefilmica. E allora scatta lo Shippo Award, dedicato alle mie coppie preferite del piccolo schermo. Nelle prime due posizioni, due coppie irrisolte di cui non conosceremo mai il futuro, visto che le serie di cui sono protagoniste sono state cancellate: Jane e il suo amico Billy di Jane by Design e la MILF Mrs Jones con il giuovine Billy, interpretato dall’ex Misfits Robert Sheehan. Improbabili ma azzeccati insieme, Hannah e Adam di Girls sono invece la coppia indie del 2012. E poi ci sono il galeotto e triste rapporto tra Vincent Kartheiser e Alexis Bledel nella quinta stagione di Mad Men e l’affiatata coppia gay Andrew Rannells & Justin Bartha di The New Normal.


ATTENZIONE SPOILER
THE WALKING DEAD AWARD (MIGLIOR MORTO)
1. Katie Findlay (The Killing)
2. Jessica Sula (Skins)
3. Sasha Pieterse (Pretty Little Liars)
4. Khal Drogo (Game of Thrones)
5. Figlio o moglie del protagonista? (Awake)

Ai Cannibal Telefilm Awards c’è spazio per tutti. Non solo per i vivi, ma pure per i personaggi morti, comparsi sotto diverse forme (visioni, fantasmi, flashback…) nelle varie serie. Prime tre posizioni per tre belle fanciulle purtroppo defunte: le nuove Laure Palmer Katie Findlay di The Killing e Sasha Pieterse di Pretty Little Liars, più Jessica Sula di Skins, scomparsa in un tragico incidente. Menzione d’onore poi per la toccante apparizione di Khal Drogo (ebbene sì, anche un’apparizione del brutale Khal Drogo può essere toccante) e per il mistero di Awake: a essere morto è il figlio o la moglie del protagonista? Oppure tutti e due?


ATTENZIONE SPOILER
DEATH AWARD (MIGLIOR MORTE)
1. Lori/Sarah Wayne Callies (The Walking Dead)
2. Finta morte Dr. House/Hugh Laurie (Dr. House)
3. Karen McCluskey/Kathryn Joosten (Desperate Housewives)
4. Mike/Jonathan Banks (Breaking Bad)
5. Lexie/Chyler Leigh (Grey’s Anatomy)

Dopo il premio al miglior morto, si rimane su argomenti allegri, qui su Pensieri Cannibali: il premio alla miglior scena di morte in una serie tv!
Primo posto per quella davvero drammatica di Lori in The Walking Dead, seguita dalla messinscena beffarda del solito impagabile Dr. House nel gran finale di serie. Quindi la morte della Signora McCluskey, il momento più emozionante del deludente finale delle Desperate Housewives; tra l’altro l’interprete Kathryn Joosten è venuta a mancare giusto a poche settimane di distanza dalla scomparsa del suo personaggio di fiction. In top 5 anche la morte crudele ma poetica di Mike in Breaking Bad e quella più che drammatica di Lexie nel drammone Grey’s Anatomy.


PREMIO SPECIALE PINOCCHIO
Nicholas Brody (Homeland)

Personaggio con la media maggiore di balle raccontate per episodio: Nicholas Brody (Damian Lewis) di Homeland, che ha superato persino due personaggi intervistati da Barbara d'Urso in una recente puntata di Domenica Live su Canale 5.
Forse…


PERSONAGGIO IDOLESCO DELL'ANNO
1. Schmidt/Max Greenfield (New Girl)
2. Selina Meyer/Julia Louis-Dreyfus (Veep)
3. Dalia Royce/Carly Chaikin (Suburgatory)
4. James Van Der Beek/James Van Der Beek (Apartment 23)
5. Phil Dunphy/Ty Burrell (Modern Family)

Personaggio più spassoso, divertente, grandioso, in una parola sola “idolesco” dell’anno: vince lo Schmidt di New Girl, dietro ad altri campioni della risata come la vicepresidentessa sprovveduta di Veep, la decerebrata Dalia di Suburgatory, James “Dawson” Van Der Beek nella parte di se stesso e quindi il sempre comico Phil di Modern Family.


LET THE MUSIC PLAY AWARD (MIGLIOR COLONNA SONORA)
1. Skins
2. Girls
3. Mad Men
4. Nashville
5. Smash

È l’ora della musica. Quali sono state le migliori soundtrack telefilmiche dell’anno?
Si conferma anche quest’anno Skins, sempre er mejo per quanto riguarda le selezioni musicali, con tutto il meglio della nuova scena britannica (ma non solo nuova e non solo britannica), dal metal alla dubstep. Super cool anche la colonna sonora di Girls, mentre Mad Men ha usato poche canzoni, dai Beatles ai Kinks, ma in maniera magistrale. Per gli amanti del country, degna di nota la colonna sonora di Nashville, mentre gli amanti dei musical possono trovare pane per le loro orecchie con Smash.


SING A SONG NOW NOW AWARD (MIGLIOR CANZONE)
1. Jessica Paré “Zou bisou bisou” (Mad Men)
2. Florence + the Machine “Seven Devils” (Revenge)
3. Robyn “Dancing on my own” (Girls)
4. Soeur Sourire “Dominique” (American Horror Story Asylum)
5. Imagine Dragons “It’s Time” (Glee, Gossip Girl)

Momento musicale cult dell’anno: Jessica Paré che canta “Zou bisou bisou” in Mad Men.
Solo le briciole per gli altri, in cui si segnalano comunque “Seven Devils” di Florence + the Machine, epico accompagnamento dello spettacolare finale della prima stagione di Revenge, “Dancing On My Own” ballata in Girls da Hannah on her own, il tormentone suonato costantemente dalle suore nel manicomio di American Horror Story Asylum, l’inquietante “Dominique”, e infine menzione per “It’s Time”, cantata in Glee e proposta inoltre nell’epiosodio finale di Gossip Girl.


MIGLIOR (nuova) SIGLA
1. Bunheads
2. Political Animals
3. Me and Mrs Jones
4. Copper
5. Veep

Tra le sigle, senza considerare quelle delle serie già in corso da lunga data, le novità più interessanti sono arrivate dal carillon di Bunheads, dal rock di “Future Starts Slow” dei The Kills suonati come tema d’apertura in Political Animals, dal pop spensierato di “Busy” di Olly Murs per Me and Mrs Jones, dal rock irlandesizzante di Copper e dalla simpatica sigla di Veep.


TOP SCENE (MIGLIOR SCENA)
1. Monologo iniziale Jeff Daniels (The Newsroom)
2. Jessica Paré “Zou bisou bisou” (Mad Men)
3. Filmato Rosie Larsen (The Killing)
4. Rapina al treno (Breaking Bad)
5. BOOM (Homeland)

Miglior scena telefilmica dell’anno?
Per me è il grandioso monologo d’apertura del pilot di The Newsroom sull’America di ieri, oggi e domani snocciolato da Jeff Daniels e scritto da quel fenomeno delle sceneggiature di Aaron Sorkin.
Grande poi la già menzionata scenona musicale di Jessica Paré in Mad Men, da fazzoletti il toccantissimo video girato dalla povera Rosie Larsen di The Killing, di una tensione spaventosa la magistrale scenona della rapina al treno in Breaking Bad e poi l’esplosione shock nell’ultimo episodio di Homeland.


WORDS AWARD (MIGLIOR FRASE/DIALOGO/MONOLOGO)
1. “Credo che potrei essere la voce della mia generazione, o almeno una voce di una generazione.” Lena Dunham (Girls)
2. Monologo iniziale di Jeff Daniels (The Newsroom)
3. “Per caso il Presidente ha telefonato?” “No.” Selina Meyer/Julia Louis-Dreyfus alla segretaria (Veep)
4. “Se le cose non cambiassero, non ci sarebbe mai stata nessuna farfalla.” Chloe Sevigny (Hit & Miss)
5. “Di che libro parlate?”
“Cinquanta sfumature di grigio.”
“Bene. Mi spiace interrompere la fine della letteratura come la conosciamo, ma qualcuno ha visto Fanny?” (Bunheads)

Una frase indimenticabile dell’annata telefilmica ce l’ha regalata Lena Dunham, la protagonista di Girls. Più che una sola frase, un manifesto generazionale. Da ricordare poi il già citato monologo di Jeff Daniels in The Newsroom, la battuta tormentone di Veep, la poetica frase di Chloe Sevigny in Hit & Miss che riflette con il figlio sulla sua condizione di trans, e quindi una delle tante battutone esilaranti di Bunheads, tra le quali ho scelto la frecciatina a Cinquanta sfumature di grigio.


EPISODES AWARD (MIGLIOR EPISODIO)
1. Black Mirror, s01e02, 15 Million Merits
2. Black Mirror, s01e01, The National Anthem
3. Mad Men, s05e06, Far Away Places
4. Game of Thrones, s02e09, Blackwater
5. South Park, s16e12, A Nightmare on Face Time

Nei singoli episodi, ad avere la meglio con una clamorosa doppietta è la britannica Black Mirror, con 2 episodi su 3 davvero fenomenali. Io ho particolarmente amato soprattutto il secondo, quello sui talent show, ma anche il primo è una bella botta. Da segnalare poi la genialata annuale provided by Mad Men, con l’episodio “Far Away Places”, la super puntata di Game of Thrones scritta da George R.R. Martin e girata da Neil Marshall e quindi un fenomenale episodio di South Park dedicato ad Halloween, ai The Avengers e al fallimento di Blockbuster, il tutto in versione Shining.


PREMIO PILOTATO (MIGLIOR PILOT)
1. The Newsroom
2. Nashville
3. Scandal
4. Perception
5. Awake

Le puntate pilota spesso sono fondamentali per il destino di una serie, ma non sempre a un grande pilota corrisponde una grande serie. The Newsroom comunque è partito molto bene e si è confermato come un’ottima serie, bene anche Nashville e Scandal, mentre Perception e Awake dopo pilot molto promettenti sono calati un pochino (Perception), oppure di brutto (Awake).


THE END AWARD (MIGLIOR FINALE DI STAGIONE/DI SERIE)
1. Dr. House (finale ottava e ultima stagione)
2. Homeland (finale seconda stagione)
3. Once Upon a Time (finale prima stagione)
4. Breaking Bad (finale quinta stagione)
5. Revenge (finale prima stagione)

Qui doveroso omaggio al Dr. House, che ha chiuso i battenti dopo 8 stagioni (che ho seguito solo a tratti) con un finale assolutamente degno e al 100% oppan House style. Chiusura col botto poi per la stagione 2 di Homeland, finale magico per la stagione 1 di Once Upon a Time, grande cliffhanger sul cesso per la stagione 5 di Breaking Bad e colpi di scena a raffica nella conclusione della stagione 1 di Revenge.


DIRECTOR'S CUT (MIGLIORI REGIE)
1. American Horror Story Asylum
2. Breaking Bad
3. Homeland
4. Black Mirror
5. Boss

Il premio alle regie va ad American Horror Story Asylum. Se le sceneggiature procedono a fasi alterne, a livello visivo è qualcosa di completamente godurioso. Di livello di gran lunga superiore alla gran parte dei film nelle sale pure le regie sempre strepitose di Breaking Bad, Homeland e Boss, oltre alla novità made in UK Black Mirror, con i suoi 3 ottimi mini-films.


BEST SCRIPTS (MIGLIORI SCENEGGIATURE)
1. Homeland
2. The Newsroom
3. Mad Men
4. Breaking Bad
5. Bunheads

Migliori script dell’anno, quelli sempre sorprendenti e imprevedibili di Homeland. Dietro si classificano le parole parole parole gettate fuori da Aaron Sorkin per The Newsroom e l’altra grande maestra dei dialoghi, Amy Sherman-Palladino di Bunheads, più i livelli sempre grandiosi delle sceneggiature di Mad Men e Breaking Bad, arrivati alle rispettive quinte stagioni con ancora molto da dire.


FASHION AWARD
1. Mad Men
2. American Horror Story Asylum
3. The Hour
4. Todd and the Book of Pure Evil
5. Girls

Ora mi metto pure a fare il trendsetter, giusto per fare un po’ di concorrenza alle agguerrite fashion bloggers. I più stilosi sono… i mad men (e le mad woman) di Mad Man e le suore di American Horror Story Asylum, tutti con un impeccabile look ’60, mentre i giornalisti di The Hour vanno ancora più indietro nel tempo, con un impeccabile look fine ‘50. A tutto metal invece lo stile della divertente serie comedy horror canadese Todd and the Book of Pure Evil e a tutto indie le alternative Girls.


PREMIO LOL (SERIE PIU’ DIVERTENTE)
1. 2 Broke Girls
2. Modern Family
3. Louie
4. Don’t Trust the B---- in Apartment 23
5. New Girl

Le risate, ancor più di altre cose, sono un fatto estremamente serio e tremendamente soggettivo. C’è chi trova divertenti Zelig o Colorado o Striscia la notizia, io mi piego dalle risate soprattutto per le 2 Broke Girls, ma anche per Modern Family, Louie, Apartment 23 e New Girl. Non tutte saranno le migliori serie comedy in circolazione, però sono di certo quelle che al momento mi fanno più pisciare sotto dal ridere.


PREMIO FANTASILANDIA (MIGLIOR SERIE FANTASY/SCI-FI)
1. Once Upon a Time
2. Game of Thrones
3. Black Mirror
4. Arrow
5. Continuum

Le serie fantasy sono quelle probabilmente con il seguito di fan più agguerriti sul web, quindi questo è un territorio assai minato. La mia preferita in assoluto è Once Upon a Time, che supera, ebbene sì, persino Game of Thrones. Ottima poi la fantascienza inquietante di Black Mirror e meritano una menzioncina pure il supereroico Arrow e la sci-fi futuristica di Continuum.


BIMBOMINKIA AWARD (MIGLIOR SERIE TEEN)
1. Jane by Design
2. Pretty Little Liars
3. The Secret Circle
4. Diario di una nerd superstar (Awkward)
5. Some Girls

Ecco il premio più atteso dal pubblico più giovane di Pensieri Cannibali, l’ambito bimbominkia award!
Quest’anno, l’award di miglior serie teen dell’anno va a… Jane by Design, serie purtroppo cancellata ma in grado di battere persino le bimbeminkia per eccellenza di Pretty Little Liars e pure le streghette di The Secret Circle. Chiudono la top 5 direttamente da Mtv Diario di una nerd superstar (Awkward) e direttamente da BBC Some Girls, che non ho però ancora capito del tutto se mi piace o meno.


CARTOON AWARD (MIGLIOR SERIE ANIMATA)
South Park

Non ho seguito molte serie animate, quest’anno. My bad, my bad. La mia preferita resta comunque la sempre geniale ed esilarante South Park.


PREMIO PIZZA PIZZA MARESCIA' (ITALIAN TV AWARD)
Il tredicesimo apostolo

Non ho seguito nemmeno molte produzioni italiane, quest’anno, ma non credo di essermi perso cose clamorose. Mi è però a sorpresa piaciuta la puntata pilota de Il tredicesimo apostolo, una via italiana al mystery realizzata in maniera non dico eccezionale, ma se non altro decente.


THE LONG GOODBYE (SERIE CHE MI MANCHERANNO DI PIU’)
1. The Fades
2. Boss
3. Jane by Design
4. The Secret Circle
5. Damages

Quali sono le serie cancellate che mi mancheranno di più?
Il fantasy britannico The Fades, ottima serie dal potenziale enorme che però è stata cassata senza possibilità di avere una stagione 2. Peccato pure per Jane by Design e The Secret Circle, serie teen in grado di creare una forte dipendenza pure queste annientate dopo appena una singola sola unica season. Mi mancheranno pure Damages, arrivata comunque a degna chiusura dopo ben 5 stagioni di livello medio-alto, e ancor di più Boss, che ha vissuto appena 2 annate, entrambe strepitose.


E, con questo velo di tristezza, si chiudono i Cannibal Telefilm Awards 2012.
Ma con le serie tv non è ancora finita, perché presto arriveranno pure i premi malefici per le serie peggiori dell’annata…

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