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martedì 6 gennaio 2015

RISULTATI SONDAGGI 2014: PREFERITI E SPREFERITI DEI LETTORI CANNIBALI





Pensieri Cannibali ha fatto le sue scelte. Tutte le classifiche del meglio e del peggio del 2014 appena concluso le potete trovare QUI.
Adesso invece è giunto il momento di vedere cosa avete deciso voi, miei cari splendidi magnifici sexy lettrici e lettori (sì, sono un ruffiano). Vediamo come si è espresso il popolo cannibale nei consueti sondaggi di fine anno, realizzati con il prezioso utilizzo del servizio AddPoll.
Ecco lo spoglio dei risultati e un ringraziamento va a quelli che hanno votato ed espresso la loro opinione. Quest'anno siete stati davvero numerosi, soprattutto per quanto riguarda i sondaggi su film e serie tv, quindi grazie a tutti ancora miei cari splendidi magnifici sexy lettrici e lettori.
Okay, adesso la smetto di leccarvi il culo.


lunedì 5 gennaio 2015

OSCARRAFONI 2014 – GLI OSCAR DI PENSIERI CANNIBALI





In attesa della notte degli Oscar, ecco un appuntamento quasi altrettanto importante: gli Oscarrafoni assegnati da Pensieri Cannibali a film, registi, attori, attrici, personaggi, scene e quant'altro migliori dell'anno appena passato.
Senza dilungarci nelle solite premesse che nessuno legge, se non per dire che alcuni film non li ho ancora visti (tra gli altri Mommy, Anime nere e Il giovane favoloso), passiamo ai premi, ma prima ricapitoliamo la Top 20 dei top movies dell'anno di Pensieri Cannibali.

Alcuni divi attendono con impazienza e tensione l'assegnazione degli Oscarrafoni.

martedì 30 dicembre 2014

I MIGLIORI FILM DEL 2014 (ALMENO SECONDO PENSIERI CANNIBALI) – TOP 10





I migliori film del 2014?
Il titolo del post forse è un pochino esagerato nella sua enfasi, ma i titoli sono fatti così. Sono degli sboroni.
Più che i migliori, ecco a voi ladies & gentlemen i film preferiti dell'anno di Pensieri Cannibali, che sfilano in compagnia dei poster personalizzati appositamente da questo blog.

P.S. Prima della Top 10 potete recuperarvi anche le posizioni dalla 20 alla 11.

P.P.S. Tra i film che ci tenevo a guardare, ma non sono riuscito a recuperare prima della fine dell'anno, c'è soprattutto Mommy di Xavier Dolan. Se non è presente in classifica è quindi solo perché non l'ho (ancora) visto.


domenica 14 dicembre 2014

MAN OF THE YEAR 2014 – N. 2 MATTHEW MCCONAUGHEY






n. 2 Matthew McConaughey
(USA 1969)
Genere: (inter)stellare
Il suo 2014: la serie True Detective, i film Dallas Buyers Club, The Wolf of Wall Street, Interstellar, l'Oscar come migliore attore protagonista

Matthew McConaughey ormai non ha più bisogno di alcuna presentazione.
E quindi ciao, sbaracchiamo tutto, fine del post.









"Questo è quello che io intendo con l'espressione
Win Win."
No, va beh, dai. Uff. Qualcosa scriviamola. A costo di ribadire le solite cose e di scadere nel banale.
L'ex idolo delle commedie romantiche si è trasformato in uno degli interpreti più versatili e sorprendenti degli ultimi tempi. La vera svolta per lui c'è stata nel 2012, quando McCoso è stato eletto Man of the Year dal prestigioso sito Pensieri Cannibali. Da lì in poi gli si sono spalancate davanti le porte di Hollywood, dei registi che più contano, persino quelle dell'Oscar. Ai tempi in cui girava commediole romantiche con Kate Hudson (Come farsi lasciare in 10 giorni, tra l'altro una signora romcom) nessuno l'avrebbe detto, eppure Matthew McConaughey ce l'ha fatta. Si è portato a casa la statuetta dorata, soffiandola a un altro attore che sogna da parecchio di acchiapparla, Leonardo DiCaprio.

Matthew McConaughey è riuscito nell'impresa grazie ai chili persi e a un ruolo parecchio sfaccettato, quello di un texano di ferro che si becca l'AIDS in Dallas Buyers Club. Per quanto notevole sia stato in quella parte, le sue performance più pazzesche sono state comunque altre. Non mi riferisco a quella pur buona nel fantascientifico Interstellar, bensì al ruolo piccolo ma memorabile avuto in The Wolf of Wall Street. E soprattutto al Rust Cohle della serie tv True Detective. Un personaggio fenomenale e un'interpretazione fenomenale. Quella sì davvero da Oscar. Invece in quel caso è lui ad essere stato battuto agli Emmy da Bryan Cranston di Breaking Bad. Chissà perché, ma ho come l'impressione che Leo DiCaprio quella sera si sia stappato una bella bottiglia di champagne per la disperazione.

"Ho vinto l'Oscar, ma non il titolo di Man of the Year 2014...
Perché, Cannibal, peeerché?"

sabato 13 dicembre 2014

COTTA ADOLESCENZIALE 2014 N. 2 – MARGOT ROBBIE






n. 2 Margot Robbie
(Australia 1990)
Genere: perfetta
Il suo 2014: The Wolf of Wall Street

Margot Robbie fa schifo.
È talmente figa da far schifo.
Se proprio le vogliamo trovare un difetto, è che non ha difetti. È perfetta. Qualcuno dirà che pure lei ogni tanto farà le puzzette. Probabile. Sospetto però che pure quelle le escano profumate.
Ma da dove è sbucata fuori questa creatura divina?

Come molte altre star australiane, ha fatto la gavetta nella soap-opera più popolare da quelle parti, Neighbours, quella che già aveva lanciato altre belle figliuole come Kylie Minogue e Natalie Imbruglia, e più di recente anche Caitlin Stasey e Adelaide Kane. La stessa serie cui liberamente si ispira Un posto al sole, ma lasciamo perdere.
Negli Stati Uniti Margot Robbie si è segnalata invece come hostess a bordo di Pan Am, una serie ambientata negli anni '60 prematuramente e ingiustamente cancellata dopo appena un'unica stagione.
Chiedo agli avvocati e ai laureati in giurisprudenza in ascolto: ma si può considerare legale cancellare una serie con Margot Robbie?

L'australiana giramondo è poi sbarcata in Inghilterra, dove ha avuto una piccola parte nella deliziosa romcom fantasy Questione di tempo. In quella pellicola, un tizio dopo averla vista per la prima volta dice: “Dio, è bellissima. È così bella che se fai sesso con lei… muori.
Reazioni simili le scatena anche nel suo film successivo, quello che l'ha lanciata a Hollywood: The Wolf of Wall Street. Nel corso della pellicola di Martin Scorsese, di lei dicono: “Me la farei anche se fosse mia sorella”; “Da lei mi farei persino attaccare l’AIDS, cazzo”; “La sua figa era come l’eroina per me.
In più Jonah Hill, quando la vede comparire a un party, si masturba pubblicamente.
A cosa sono dovuti dichiarazioni e comportamenti simili?
Al fatto che Margot Robbie è talmente figa da far schifo. E da far andare fuori di testa.

domenica 2 marzo 2014

CHI RUBERÀ… EHM, CHI VINCERÀ GLI OSCAR 2014?




Chi si porterà a casa le statuette degli Oscar 2014 questa notte?
E chi meriterebbe di vincerle?
A queste domande proverà a rispondere un team di esperti internazionali composto da Cannibal Kid e…
Basta. C’è crisi. Non ho mica soldi da buttare dare a dei collaboratori.
Senza perderci in ulteriori premesse inutili ecco allora tutte le nomination, con tanto di previsione su chi secondo me si aggiudicherà l’ambita statuetta e l'indicazione del mio personale preferito in ogni categoria.

Immagine postata da Sasha Grey su Facebook
Miglior film
(cliccate sul nome della pellicola per recuperare la mia recensione)


I preferiti di Pensieri Cannibali: Her e The Wolf of Wall Street
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: 12 anni schiavo

In un mondo ideale, il mondo di Pensieri Cannibali in pratica, la lotta dovrebbe essere solo e soltanto tra Her e The Wolf of Wall Street, due capolavoroni dei tempi moderni. Quale dei due ho preferito? Non lo so. Sono entrambi enormi e, salvo altre gradite sorprese, si giocheranno il primo posto nella classifica dei film cannibali dell'anno. Per allora dovrò decidere un numero 1, ma non adesso.
Nel mondo reale, il mondo dell’Academy Awards in pratica, la lotta pare invece essere ristretta tra il favorito 12 anni schiavo, quella cacchiata di Gravity e il deludente American Hustle. Tra i tre faccio il tifo per 12 anni schiavo, un filmissimo, sebbene non al livello dei fenomenali Her e The Wolf.

Dallas Buyers Club in versione Pixar
Miglior attore protagonista
Bruce Dern for Nebraska
Chiwetel Ejiofor for 12 anni schiavo
Christian Bale for American Hustle - L'apparenza inganna
Leonardo DiCaprio for The Wolf of Wall Street
Matthew McConaughey for Dallas Buyers Club

Il preferito di Pensieri Cannibali: Leonardo DiCaprio
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Matthew McConaughey

Sfida a due tra i divi DiCaprio e McConaughey. Io faccio il tifo per il primo, perché il suo rapporto con gli Oscar è maledetto e l’Oscar se lo meriterebbe alla carriera. Ma non è solo per quello. Leo in The Wolf of Wall Street ha dato davvero tutto se stesso e questa è la sua interpretazione più fenomenale. La vittoria però gli sfuggirà ancora una volta. Troppo ambiguo il suo personaggio in The Wolf, e poi la maledizione dell’Academy si abbatterà ancora una volta puntuale su di lui.
Matthew McConaughey è bravissimo e la sua metamorfosi fisica verrà con grande probabilità premiata. L’Oscar per lui ci sta tutto, è il migliore attore del momento, ma nella serie tv True Detective ha dimostrato di saper fare ancora meglio e ai prossimi Golden Globe ed Emmy Awards probabilmente farà di nuovo il pieno di riconoscimenti. Per una volta non sarebbe male dare un premiuccio anche al povero Leo…

Miglior attrice protagonista
Amy Adams for American Hustle - L'apparenza inganna (2013)
Cate Blanchett for Blue Jasmine (2013)
Sandra Bullock for Gravity (2013)
Judi Dench for Philomena (2013)
Meryl Streep for I segreti di Osage County (2013)

Il preferito di Pensieri Cannibali: Amy Adams
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Cate Blanchett

Da Greta Gerwig ad Adèle Exarchopoulos, le attrici davvero migliori dell’annata sono state escluse da quei furboni dell'Academy, per lasciare spazio a una cinquina degna dell’ultimo Festival di Sanremo. Tra le geriatriche presenze di Judi Dench e Meryl Streep, la cagna spaziale Sandra Bullock e la sicura vincitrice Cate Blanchett, io tifo per Amy Adams e le sue scollature a V sfoggiate in American Hustle.

Immagine presa da Le locandine dei film
dovrebbero avere i commenti di Cineblog01
Miglior attore non protagonista
Barkhad Abdi for Captain Phillips - Attacco in mare aperto
Bradley Cooper for American Hustle - L'apparenza inganna
Jonah Hill for The Wolf of Wall Street
Michael Fassbender for 12 anni schiavo
Jared Leto for Dallas Buyers Club

Il preferito di Pensieri Cannibali: Jared Leto
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Jared Leto

Provate a non dare l’Oscar a Jared Leto, miei cari membri dell’Academy. Provateci e vi vengo e prendere a casa uno ad uno.

Miglior attrice non protagonista
Sally Hawkins for Blue Jasmine
Julia Roberts for I segreti di Osage County
Lupita Nyong'o for 12 anni schiavo
Jennifer Lawrence for American Hustle - L'apparenza inganna
June Squibb for Nebraska

Il preferito di Pensieri Cannibali: Julia Roberts
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Lupita Nyong’o

In cima alla lista delle mie preferite, persino al di sopra della magnifica Jennifer Lawrence di American Hustle, c’è Julia Roberts. E il fatto che sia riuscita a superare la Divina Jennifer la dice lunga sulla grandezza della sua interpretazione ne I segreti di Osage County. La favorita per la statuetta è invece l’esordiente Lupita Nyong’o, brava pure lei, però Julia e J.Law, che pure un Oscar nelle loro belle casette lo hanno già, sono di un altro livello.

Miglior regista
Alfonso Cuarón for Gravity
Steve McQueen for 12 anni schiavo
David O. Russell for American Hustle - L'apparenza inganna
Martin Scorsese for The Wolf of Wall Street
Alexander Payne for Nebraska

Il preferito di Pensieri Cannibali: Martin Scorsese
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Alfonso Cuarón

L’Oscar se lo meriterebbe un Martin Scorsese tornato in stato di grazia, o al limite uno Steve McQueen che in 12 anni schiavo ci regala almeno un paio di scene da far studiare nelle scuole di cinema. La statuetta finirà invece di certo tra le mani di Alfonso Cuarón per Gravity… che tristezza, che mondo ingiusto. Non fosse per i fastidiosi ululati della Bullock, quasi quasi me ne andrei nello spazio.

Anche questa da Le locandine dei film
dovrebbero avere i commenti di Cineblog01
Miglior sceneggiatura originale
American Hustle - L'apparenza inganna: Eric Singer, David O. Russell
Blue Jasmine: Woody Allen
Her: Spike Jonze
Nebraska: Bob Nelson
Dallas Buyers Club: Craig Borten, Melisa Wallack

Il preferito di Pensieri Cannibali: Her
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Her

In questa categoria la competizione sembra molto aperta. Spesso in questa sezione viene premiato un film davvero originale e quindi spero che il vincitore sia lo Spike Jonze ancora più geniale del solito di Her. Ma temo la statuetta possa andare allo sconclusionato script di American Hustle…

Miglior sceneggiatura non originale
Before Midnight: Richard Linklater
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Billy Ray
12 anni schiavo: John Ridley
The Wolf of Wall Street: Terence Winter
Philomena: Steven Coogan

Il preferito di Pensieri Cannibali: The Wolf of Wall Street
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Philomena

Gara assolutamente aperta pure in questa categoria. Tifo per The Wolf of Wall Street, che rischia di finire la nottata clamorosamente a mani vuote, ma temo un premio alla sceneggiatura di Philomena che pare scritta da Maria de Filippi o, peggio ancora, a quella del terribile Captain Phillips.

Miglior film animato
I Croods
Cattivissimo me 2
Ernest & Celestine
Frozen - Il regno di ghiaccio
Si alza il vento

Il preferito di Pensieri Cannibali: Si alza il vento
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Frozen

Non ho ancora visto il film, l’ultimo film del Maestro Hayao Miyazaki Si alza il vento, però la statuetta la darei sulla fiducia a lui. Ma tanto la vittoria è al 99,9% del disneyano e caruccio Frozen.

Miglior film straniero
Alabama Monroe - Una storia d'amore (The Broken Circle Breakdown): Felix Van Groeningen (Belgium)
L'image manquante: Rithy Panh (Cambodia)
Il sospetto: Thomas Vinterberg (Denmark)
La grande bellezza (2013): Paolo Sorrentino (Italy)
Omar: Hany Abu-Assad (Palestine)

Il preferito di Pensieri Cannibali: Alabama Monroe - Una storia d'amore (The Broken Circle Breakdown)
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: La grande bellezza

È dal 1999 con La vita è bella che l’Italia non vince l’Oscar. Ce la farà quest’anno con La grande bellezza? Di sicuro Paolo Sorrentino, in caso di vittoria, andrà a ritirare il premio in maniera più sobria rispetto a Roberto Benigni. Tra gli altri candidati ho visto anche il danese Il sospetto, una pellicola ottima però La grande bellezza, pur con qualche difettuccio, oltre a essere un gran bel film è un film importante. E di film importanti in giro non ce ne stanno tanti, soprattutto non italiani. La statuetta quindi se la merita, e non lo dico certo per campanilismo, anche perché io sono notoriamente un antitalia.
E per quanto sarei contento di una vittoria di Sorrentino, da bravo antitalia il mio preferito dell'ultimo momento è The Broken Circle Breakdown, previsto in uscita prossimamente con il titolo Alabama Monroe - Una storia d'amore, una pellicola davvero splendida. Quindi, forza Belgio!

Nebraska versione Pixar
Miglior fotografia
Gravity: Emmanuel Lubezki
A proposito di Davis: Bruno Delbonnel
Nebraska: Phedon Papamichael
Prisoners: Roger Deakins
The Grandmaster: Philippe Le Sourd

Il preferito di Pensieri Cannibali: Prisoners
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity

A livello visivo, l’effetto alla David Fincher di Prisoners (che avrebbe meritato più di una misera nomination) e le atmosfere retrò di A proposito di Davis sono le cose più belle, tra i nominati. Ma temo che nelle categorie tecniche ci sarà un diluvio di premi per Gravity…

Miglior montaggio
12 anni schiavo: Joe Walker
American Hustle - L'apparenza inganna: Alan Baumgarten, Jay Cassidy, Crispin Struthers
Gravity: Alfonso Cuarón, Mark Sanger
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Christopher Rouse
Dallas Buyers Club: Martin Pensa, John Mac McMurphy

Il preferito di Pensieri Cannibali: 12 anni schiavo
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Captain Phillips

Spero in 12 anni schiavo o Dallas Buyers Club, ma mi preparo al peggio con Captain Phillips o Gravity.

Da CollegeHumor
Miglior scenografia
12 anni schiavo: Adam Stockhausen, Alice Baker
American Hustle - L'apparenza inganna: Judy Becker, Heather Loeffler
Gravity
Il grande Gatsby: Catherine Martin, Beverley Dunn
Her: K.K. Barrett, Gene Serdena

Il preferito di Pensieri Cannibali: Il grande Gatsby
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: 12 anni schiavo

Due misere nomination al sottovalutatissimo Il grande Gatsby, scenografia e costumi. Ce la farà a portarsi a casa almeno una statuetta contentino?
Ne dubito, anche perché la maledizione di DiCaprio potrebbe toccare pure questo film...

Migliori costumi
American Hustle - L'apparenza inganna: Michael Wilkinson
Il grande Gatsby: Catherine Martin
12 anni schiavo: Patricia Norris
The Grandmaster: William Chang
The Invisible Woman: Michael O'Connor

Il preferito di Pensieri Cannibali: Il grande Gatsby
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: American Hustle

Faccio il tifo per l'elegantissimo Gatsby, ma anche gli stilosi abiti 70s di American Hustle non sono nient'affatto male. Soprattutto le scollature.

Miglior trucco e parrucco
Dallas Buyers Club: Adruitha Lee, Robin Mathews
Jackass - Nonno cattivo: Steve Prouty
The Lone Ranger: Joel Harlow, Gloria Pasqua Casny

Il preferito di Pensieri Cannibali: Dallas Buyers Club
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dallas Buyers Club

Il trucco di Jared Leto da solo dovrebbe bastare per portare la vittoria a Dallas.

Pure questa da CollegeHumor
Miglior colonna sonora
Storia di una ladra di libri: John Williams
Gravity: Steven Price
Her: William Butler and Owen Pallett
Saving Mr. Banks: Thomas Newman
Philomena: Alexandre Desplat

Il preferito di Pensieri Cannibali: Her
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity

Le bellissime musiche degli Arcade Fire riusciranno a superare le più tradizionali soundtrack firmata da Williams, Newman e Desplat, così come il favorito (non si sa bene perché) Steven Price degli inascoltabili rumori di Gravity?
Purtroppo non penso ce la faranno. Ma sognare non costa niente.

Miglior canzone scritta per un film
Cattivissimo me 2: Pharrell Williams ("Happy")
Frozen - Il regno di ghiaccio: Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez ("Let It Go")
Mandela: Long Walk to Freedom: Bono, Adam Clayton, The Edge, Larry Mullen Jr., Brian Burton ("Ordinary Love")
Alone Yet Not Alone: Bruce Broughton ("Alone Yet Not Alone")
Her: Karen O ("The Moon Song")

Il preferito di Pensieri Cannibali: Karen O “The Moon Song”
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: U2 “Ordinary Love”

Tralasciando la scandalosa assenza di “Young and Beautiful” di Lana Del Rey presente nella colonna sonora de Il grande Gatsby, in questa categoria sarebbe magnifico veder trionfare l’indie Karen O, la cantante degli Yeah Yeah Yeahs, con la sua emozionante “The Moon Song”. Non sarebbe male nemmeno una vittoria dell’allegra “Happy” di Pharrell, ma i favoriti restano gli U2.
Tutto comunque, tranne un Oscar a quella lagna di “Let It Go” di Frozen, ve prego!

Captain Phillips in versione LEGO
Miglior sonoro
Gravity
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Captain Phillips - Attacco in mare aperto
A proposito di Davis
Lone Survivor

Il preferito di Pensieri Cannibali: A proposito di Davis
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity

Il contentino ad A proposito di Davis qui ci starebbe bene, no?

Miglior montaggio sonoro
All Is Lost: Tutto è perduto: Steve Boeddeker, Richard Hymns
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Oliver Tarney
Gravity: Glenn Freemantle
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug: Brent Burge
Lone Survivor: Wylie Stateman

Il preferito di Pensieri Cannibali: nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity

Ma che è 'sta categoria?
Quella dei film che più mi hanno fatto schifo negli ultimi mesi?

Migliori effetti speciali
Gravity: Timothy Webber, Chris Lawrence, David Shirk, Neil Corbould
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug: Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton, Eric Reynolds
Iron Man 3: Christopher Townsend, Guy Williams, Erik Nash, Daniel Sudick
The Lone Ranger: Tim Alexander, Gary Brozenich, Edson Williams, John Frazier
Into Darkness - Star Trek: Roger Guyett, Pat Tubach, Ben Grossmann, Burt Dalton

Il preferito di Pensieri Cannibali: nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity

Vittoria assicurata al 200% per gli effetti speciali di Gravity.
E dicendo così sì, spero di gufargliela!

Immagine tratta da Funny Or Die

Miglior documentario
The Act of Killing (2012): Joshua Oppenheimer, Signe Byrge Sørensen
Cutie and the Boxer (2013): Zachary Heinzerling, Lydia Dean Pilcher
Dirty Wars (2013): Rick Rowley, Jeremy Scahill
Al Midan (2013): Jehane Noujaim, Karim Amer
20 Feet from Stardom (2013): Morgan Neville

Il preferito di Pensieri Cannibali: non ne ho visto nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: The Act of Killing

The Act of Killing è stato uno dei film più amati dalla critica nel corso del 2013, il premio di documentario dell’anno non dovrebbe sfuggirgli.

Miglior cortometraggio documentario
Cavedigger (2013): Jeffrey Karoff
Facing Fear (2013): Jason Cohen
Karama Has No Walls (2012): Sara Ishaq
The Lady In Number 6 (2013): Malcolm Clarke, Carl Freed
Prison Terminal: The Last Days of Private Jack Hall (2013): Edgar Barens

Miglior cortometraggio animato
Feral (2012): Daniel Sousa, Dan Golden
Tutti in scena! (2013): Lauren MacMullan, Dorothy McKim
Mr Hublot (2013): Laurent Witz, Alexandre Espigares
Possessions (2012): Shuhei Morita
Room on the Broom (2012) (TV): Max Lang, Jan Lachauer

Miglior cortometraggio
Aquel no era yo (2012): Esteban Crespo
Avant que de tout perdre (2013): Xavier Legrand
Helium (2013/II): Anders Walter
Do I Have to Take Care of Everything? (2012): Selma Vilhunen
The Voorman Problem (2013): Mark Gill

Per quanto riguarda i cortometraggi, lascio la parola al resto del mio team di esperti cinematografici...
Non sono ancora arrivati?
Non arriveranno mai?
Vorrebbero davvero essere pagati?
Fa niente, tanto - diciamocelo - questi cortometraggi non li ha visti nessuno. Quello che ci interessa è conoscere i vincitori nelle altre categorie e tra poche ore scopriremo chi si porterà a casa questi Oscar benedetti. O maledetti, se il punto di vista è quello di Leonardo DiCaprio.
La sua maledizione verrà spezzata questa notte?
Sarà la grande serata di 12 anni schiavo?
Gravity o American Hustle o qualche altro film a sorpresa gli faranno la festa?
E La grande bellezza riporterà l’omino dorato in Italia?

Le risposte a breve. Nel frattempo, beccatevi i premiati ai Razzie Awards 2014 che si sono tenuti ieri notte e che hanno celebrato i peggiori dell'ultima annata cinematografica. I grandi trionfatori sono stati Comic Movie (titolo originale Movie 43) e la coppia simbolo del nepotismo americano Will & Jaden Smith.

"Figliolo, ma dove lo trovi un altro padre che ti insegna a vincere
tutti questi Razzie Awards, dove?

Worst Picture: Movie 43

Worst Actor: Jaden Smith, in After Earth

Worst Actress: Tyler Perry (in drag), in A Madea Christmas

Worst Supporting Actor: Will Smith, in After Earth

Worst Supporting Actress: Kim Kardashian, in Tyler Perry's Temptation

Worst Director: The 13 people who directed Movie 43

Worst Screenplay: Movie 43, by 19 "screenwriters"

Worst Screen Combo: Jaden Smith and Will Smith, in After Earth

Worst Remake/Rip-Off or Sequel: The Lone Ranger


Per tutti i commenti su vincitori e vinti degli Oscar 2014, e naturalmente per il red porchet dell'evento, ci si vede qui domani.
Non dimenticate i popcorn!

lunedì 27 gennaio 2014

THE WOLF OF WALL F**KIN’ STREET




The Wolf of Wall Street
(USA 2013)
Regia: Martin Scorsese
Sceneggiatura: Terence Winter
Tratto dal libro: The Wolf of Wall Street di Jordan Belfort
Cast: Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Kyle Chandler, Matthew McConaughey, Cristin Milioti, Rob Reiner, Jon Bernthal, Jean Dujardin, Joanna Lumley, Jon Favreau, Shea Whigham, P.J. Byrne, Kenneth Choi, Henry Zebrowski, Brian Sacca, Ethan Suplee, Jake Hoffman, Spike Jonze
Genere: yuppie
Se ti piace guarda anche: Wall Street, Wall Street – Il denaro non dorme mai, American Psycho, Il segreto del mio successo, Yuppies – I giovani di successo

The Wolf of Wall Street è il film con il maggior numero di f**k pronunciati nella storia del cinema, ben 506 in 3 ore di pellicola, per una media di 3 parolacce circa al minuto. Se non ci credete, potete guardare QUI il video in cui sono condensate tutte in pochi minuti.

Pensieri Cannibali comprende ed è vicino però anche alla parte più sensibile del suo pubblico e, a chi si è sentito offeso dal linguaggio scurrile utilizzato in questa pellicola, consiglio di saltare la versione uncensored della mia recensione per soli lupi e andare direttamente a fondo pagina a leggere quella censurata adatta pure agli agnellini.
E poi non dite che non penso anche a voi, maledetti cagacazzo.


La versione non censurata della recensione di Pensieri Cannibali
Caaazzzzzo che film! Cazzo cazzo cazzo cazzo e porcocazzo di un cazzo cazzone cazzaro che film!
Era dai tempi di Scarface che un film non me lo faceva venire tanto duro. No, non dal 1932 quando è uscito il film di Howard Hawks prodotto da Howard Hughes, quello di The Aviator di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio e pensate sia un caso se l’ho citato? A dirla tutta sì. È stato proprio un cazzo di caso fortunato.
E non intendo nemmeno dagli anni ’80, quando è uscito lo Scarface firmato da Brian De Palma. Cosa pensate, succhiacazzi? Che sia così vecchio? No, l’ho guardato molto più di recente. Negli anni zero. Quelle merde degli anni zero. E me l’ha fatto venire duro, Scarface, anche se niente a paragone con The Wolf of Wall Street. Tre ore di erezione senza pause e senza bisogno di Viagra. Sti gran cazzi e sti gran fugazi.

Ci sono i film normali, ci sono quelli un po’ strani, ci sono quelli strani forte e poi c’è The Awwwww of Wall Street che è una categoria a parte.
Cazzo, che botta. Questo film vi farà venir voglia di essere un broker, poi vi farà odiare i broker e poi ancora vi farà venir voglia di nuovo di essere un broker e avere tanti soldi e fottere le persone fottere le fighe fottere tutti quelli che ti capitano a tiro e se a tiro ti capita anche un po’ di coca, meglio se spalmata in mezzo a delle chiappe sode, cosa chiedere di più dalla vita?

Di cosa cazzo parla, The Wolf of Wall Street?
La domanda da fare non è tanto questa, ma è: di chi cazzo parla, The Wolf of Wall Street?
The Wolf of Wall Street parla di Jordan Belfort, un uomo che riuscirebbe a vendere un bambino a sua madre. Questa non è una citazione del film, è roba mia: copyright Cannibal Kid©, se la usate e non mi citate vi faccio causa, capito stronzetti?
Jordan Belfort è un venditore nato che va a fare il broker a Wall Street e comincia a farsi le ossa in mezzo ai pezzi di merda grossi con cui se la deve vedere se vuole sopravvivere. Wall Street è come una cazzo di giungla ed è un po’ come la cazzo di Hollywood. Nel film, Jordan Belfort si trova come satanico mentore Matthew McConaughey, che lo trasformerà da novellino della Grande Mela a una specie di incrocio tra uno yuppie alla Gordon Gekko e un teleimbonitore alla Matteo Renzi… volevo dire alla Silvio Berlusconi. Me li confondo sempre. Non credo di essere il solo.
A Hollywood, l’interprete di Jordan Belfort, Leonardo DiCaprio, la notte dei fottuti Oscar se la dovrà vedere proprio con McConaughey se vorrà portarsi a casa la sua prima tanto agognata statuetta dorata. Quei brutti pezzi di stronzi dell’Academy ce la faranno finalmente a consegnargliela tra le manine?
Leo è stato bravo in passato. Nel già citato The Aviator ad esempio volava altissimo. Qui però ha superato se stesso ed è su su su, nella stratosfera. Ma che dico, stratosfera? Più su ancora. Cosa c’è più su? Boh. Comunque vola molto più in alto di Sandra Bullock che si spoglia nello spazio per E.T. o per Dio solo lei sa chi. Lo senti questo ululato, Sandra? Awww. Awwwwwww. Questo è il suono del Grande Cinema. Lo senti? Questa è una grande esperienza cinematografica. Non i tuoi latrati da cagna in calore, bitch!

DiCaprio comunque non se la dovrà vedere con quella zoccola spaziale di Sandra Bullock per l’Oscar bensì come dicevo con McConaughey, candidato come protagonista per Dallas Buyers Club ma che una menzione pure come non protagonista qui se la sarebbe meritata. Compare giusto in una scena, però cazzo che scena! Epo-cazzo-cale.
Matthew McConaughey è l’attore del momento. Quel bambino rincoglionito de Il sesto senso vedeva le persone morte, io invece continuo a vedere i Matthew McConaughey dappertutto.
Dallas Buyers Club?
Presente.
La serie tv True Detective?
Guardatelo pure lì!
Parte The Wolf of Wall Street e chi c’è?
Matthew McConaughey!
Esco e vado al McDonald’s e chi non ti becco?
Matthew McConaughey?
No, figuriamoci. Avete visto quanto è dimagrito? Quello non vede un McDonald’s da almeno 8 anni. Ho beccato Jonah Hill. Non ci credete? Vabbè, dove volete beccarlo d’altra parte, Jonah Hill? O da McDonald’s o a farsi le canne a casa di Seth Rogen, James Franco e/o Leonardo DiCaprio e, a meno che voi non abbiate accesso alle case di Seth Rogen, James Franco e/o Leonardo DiCaprio credo possiate incontrarlo solo da McDonald’s. A meno che non siate delle belle puttanelle, e allora in tal caso potreste avere accesso alle loro case.
Jonah Hill pure lui s’è beccato la nomina agli Oscar come miglior attore non protagonista e se l’è meritata. La statuetta DEVE andare a Jared Leto se no mi incazzo, ma la candidatura di Jonah Hill ci sta tutta. E l'altra statuetta dorata, quella per il miglior attore protagonista, DEVE invece andare a Leo, se no faccio una strage.


E a proposito di gente candidata agli Oscar: in una particina da attore c’è pure Spike “fottuto genio” Jonze. C’avete fatto caso? No? Siete stati distratti da DiCaprio impegnato a infilarlo ovunque o dall’orifizio vaginale di Margot Robbie?


Apriamo un capitolo Margot Robbie?
Vogliamo aprirlo?
Perché non aprire un libro intero? O una collana di libri? O una saga letteraria? O una sega non letteraria come quella che si fa Jonah Hill la prima volta che la vede? Solo per quella scena, Jonah Hill dovrebbe vincere l’Oscar, un secondo Oscar visto che il primo DEVE andare di diritto a Jared Leto. Ma d’altra parte, cosa ci può fare? Non è nemmeno colpa del povero Jonah Hill. Margot Robbie è un’arma di masturbazione di massa.
Margot Robbie che era una delle hostess anni Sessanta della serie Pan Am dove c’erano anche delle altre belle fighe come Karine Vanasse e Christina Ricci e Kelli Garner e quindi se ve la siete persi siete gay, ma neanche, perché era piena pure di bei fanciulli e quindi perché cazzo non l'avete vista e non l’ha vista nessuno ed è stata cancellata dopo appena una miserabile stagione quando ci sono cagate di serie come CSI che vanno avanti da 40 fottuti biliardi di fottuti anni?
Margot Robbie è un’attrice australiana che oltre a Pan Am è comparsa pure nella splendida commedia romantica fantasy Questione di tempo e qui in The Wolf of Wall Street quando appare sulle note fighissime anche se mai fighissime quanto lei di “Never Say Never” dei Romeo Void la gente va fuori di testa e dice robe tipo: “Me la farei anche se fosse mia sorella” o “Da lei mi farei persino attaccare l’AIDS, cazzo” e poi Jordan Belfort confessa che: “La sua figa era come l’eroina per me.” Frasi cazzute come questa di cui questa cazzutissima sceneggiatura tratta dal libro dello stesso Belfort è piena.


Questo era solo per parlare del cast e mi rendo conto di essermi fatto prendere un pochino troppo la mano. Sono proprio un cazzaro. Non si può però non citare anche quello che fa Martin Scorsese in questo film. Cosa fa? Quel cazzo che gli pare, ecco cosa fa. Se la sbandata bambineska del precedente Hugo Fantozzi Cabret sembrava un allarmante segnale di demenza senile, questo Wolf è un grandioso dito medio sventolato in faccia a tutti. Anche a me. Scorsese non è mai stato più giovane e fresco di così. The Wolf of Wall Street gira a mille come tutte le parti migliori delle sue pellicole precedenti frullate insieme e filmate come se fosse un debuttante alle prese per la prima volta nella sua vita con una macchina da presa, con un ritmo indiavolato che non fai in tempo a gettare un occhio all’orologio che son volate via già tre ore. Tre ore? Son passate tre ore? Sicuri? A me son sembrati appena tre minuti, ma che dico tre minuti? Saranno stati tre secondi.
Il bello di questo film è che non ci sono freni inibitori in ciò che viene messo in scena e non ci sono freni manco nella regia del nongiovane Marty. Mentre lavorava a questa pellicola è come se non avesse mai perso tempo chiedendosi: “Girerò davvero questa scena?” Semplicemente s’è buttato e l’ha girata. Ha girato tutto, anche le cose più pazzesche. A tratti sembra quasi che abbia voluto realizzare un American Pie o un Fatti, strafatti e strafighe d'autore. E non c'è niente di più strafigo di un'idea del genere!

Cosa cazzo succede in questo film?
Sarebbe più facile dire cosa cazzo non succede. C’è una sequenza delirante sulle note distorte di “Smokestack Lightning” ululata da Howlin’ Wolf di cui David Lynch sarebbe fiero. Cazzo, se sarebbe fiero e perché ne parlo come se fosse morto? Magari in questo momento è a casa sua con una puttanella che glielo succhia mentre si sta guardando la sua copia di The Wolf of Wall Street piratata ed è fiero di questa scena fottutamente grandiosa che Scorsese gli e ci ha regalato. Una scena in cui diventa chiaro come l’apparente Paradiso messo in scena in questo film sia in realtà l’Inferno dei nostri giorni.

E poi ancora c’è il padre del protagonista Mad Max (interpretato dal regista Rob Reiner), personaggio fantastico protagonista di una scena di pochi secondi che mi fa piangere dalle risate come una femminuccia per ore ancora adesso se ci sto a pensare.
C’è spazio inoltre per un addio al celibato che altrochè Una notte da leoni, per una cosa a tre con Leo + Jonah + una zoccola a caso, per Portofino, per Gloria GLORIAAA manchi tu nell’aria GLORIAAA di Umberto Tozzi, porca troia TROIAAA, viene suonato Tozzi!, e c’è spazio pure per i Cypress Hill, per i Foo Fighters, per Braccio di Ferro, per una comparsata di Jean “The Artist” Dujardin, per l’assunzione più massiccia di droga nella storia del cinema roba che Trainspotting al confronto sembra un cazzo di centro di rehab e tanto tanto altro ancora, comprese scene che farebbero arrossire quelli delle serie tv più estreme come Nip/Tuck, Blue Mountain State, House of Lies o House of Cards. È come se Scorsese avesse visto negli ultimi anni le serie tv superare il cinema in fatto non solo di qualità ma pure di eccessi, e avesse deciso di riportare avanti il caro vecchio grande schermo. Ora la palla passa di nuovo a voi, serie televisive stronzette. Fate di meglio, se ci riuscite.

In questo luna park pieno di droghe, parolacce, canzoni, fighe, tette, culi e scopate a cavallo tra la fine dei fottuti ani ’80 e gli ancora più fottuti ani ’90, il film trova anche il tempo di essere una riflessione sul presente, sulla crisi economica attuale, per esempio. Considerando come il mondo dell’alta finanza sia stato, ed è probabilmente governato ancora tutt’oggi, da delle confraternite composte da branchi di tossici arrapati dipendenti da coca, sesso e soprattutto soldi, ci si deve chiedere semmai com’è possibile che non sia arrivata prima, questa dannata crisi. Il film però non è solo e non è tanto questo. Non è un film sull’alta finanza. È un raccontare dello sprofondare dell’uomo nelle sue perversioni, nel potere dei soldi che può comprare e cambiare chiunque, anche il bravo ragazzo fresco di matrimonio Jordan Belfort. Scorsese ci racconta questo viaggio mostrandoci soprattutto i suoi aspetti più scintillanti. La mossa geniale del film è quella di presentare la storia dal punto di vista di Belfort, senza modificarlo, senza filtri, senza inserire la solita moraletta hollywoodiana del cazzo di fondo, ma facendo soltanto emergere qua e là, in maniera sottile, il lato oscuro di questo stile di vita.

ATTENZIONE SPOILER
Cosa dire poi del pre-finale con l'agente Kyle Chandler in metro?
Non ha prezzo.
E cosa dire infine del finale-finale? Quel finale che all’inizio magari ti lascia un po’ così, come un povero stronzo, e poi ti rendi conto che è uno di quei finali degni di Stanley “fottutissimo genio” Kubrick. Quei finali che estendono la potenza dell’intera pellicola a un livello universale. Non si parla più soltanto di anni ’80, di anni ’90, di Wall Street, di America, di Porto-cazzo-fino. Il virus del capitalismo si è diffuso ovunque, persino nella sperduta Nuova Zelanda. Non c’è più ritorno. Non c’è più via d’uscita. Come in American Psycho, “this is not an exit”. Come nella Divina commedia, “lasciate ogni speranza o voi ch’entrate”. Come Alex DeLarge dopo la cura Ludovico in Arancia meccanica, Jordan Belfort è sempre lo stesso stronzo figlio di buona donna di una volta.

Lo sfacelo dell’impero occidentale continua a mostrare le sue fottute crepe, in mezzo a uno spring break, tra una passeggiata nella grande bellezza di Roma e un folle giro sulle giostre di Wall Street. O forse è tutta solo una gigantesca commedia. Una farsa che è poi il cazzo di mondo in cui tutti noi poveri stronzi viviamo. Ma come sia o come non sia il cazzo di mondo, cazzo che film! Cazzo cazzo cazzo stramegacazzo che cazzo di film che hai girato, fottutissimo pezzo di Marty! Ti scoperei, talmente mi hai fatto godere con questo The Wolf of Wall Street.
(voto 10/10)


La versione censurata della recensione di Pensieri Cannibali
Caaacchio che film. Cacchio, cacchiarola e cacchiolina che film, The Wolf of Wall Street. Era da parecchio tempo che non vedevo un film tanto simpatico e gradevole e profondo allo stesso tempo. Una pellicola super caruccia che racconta la vita senza limiti dell’affascinante e affabulatore broker Jordan Belfort, portato sul grande schermo da un Leonardo DiCaprio da Oscar, ma se non glielo danno fa niente non mi incavolerò assolutamente, no no. Una menzione speciale se la meritano pure i bravi comprimari Matthew McConaughey e Jonah Hill. Carina Margot Robbie. Insomma bel film, bel film, bel film, oh cavolo che bel film, acciderbolina mi è davvero piaciuto. Martin Scorsese, sei proprio un bravo ometto. Ti vorrei dare un abbraccio forte forte, talmente ho apprezzato questo The Wolf of Wall Street.
(voto 10/10)

"Mmm... mi è piaciuta di più la versione non censurata. E che cazzo!"

giovedì 23 gennaio 2014

THE FILMS OF WALL STREET




Finalmente il 2014 cinematografico potrebbe entrare nel vivo. L’accoppiata Scorsese/DiCaprio farà un ululato di quelli potenti?
Non ci resta che aspettare per saperlo.
Nel frattempo voi tutti potete gustarvi un altro appuntamento con la sola e unica (forse) rubrica che vi introduce tutte le uscite nei cinema italiani del fine settimana, con i miei commenti e quelli dell’inquietante MrFord, il mio blogger nemico preferito. E questa credo sia la cosa più tenera e dolce che potrò mai dirgli in tutta la mia intera vita.

"Sono più muscoloso di te, Sylvester Fordone!"
The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese
Il consiglio di Cannibal: l’ululato che tutti stavamo aspettando, altroché quello di Sandra Bullock!
The Wolf of Wall Street è uno di quei film che meritano di essere visti al cinema. Allo stesso tempo, è uno di quei film che vanno visti in lingua originale poiché, più che una semplice pellicola, è una vera ode alla parola “fuck”. Un’ode che io personalmente dedico al solo e unico (a parte quello di Lost) MrFord.
Decidete allora come preferite guardarlo, ma vedetelo perché presto ci sarà modo di riparlarne in maniera più approfondita su WhiteRussian e soprattutto su Pensieri Cannibali.
Il consiglio di Ford: il vecchio lupo Scorsese torna ad ululare.
Torna sul grande schermo uno dei grandi Maestri del Cinema USA, Martin Scorsese, tra i pochi ad essere riuscito, negli anni, a mettere d'accordo perfino due acerrimi nemici - ma sarà ancora così? - come Ford e il Cannibale.
The wolf of Wall Street si preannuncia una di quelle pellicole scoppiettanti nel segno di passate pietre miliari del vecchio Marty come Casinò, e sono quasi pronto a scommettere che raccoglierà pareri ben più che positivi sia al Saloon che in quel covo di pusillanimi hunger ragazzine che è Pensieri Cannibali.

"C'è poco da fare, expendable Ford. Questa settimana ti diamo tutti merda!"
I, Frankenstein di Stuart Beattie
Il consiglio di Cannibal: You, Fordenstein
Eccola qui, una di quelle porcatone che non vedo l’ora di stroncare e ancor più di stronzare come si deve. Il solito riciclo di idee dal passato, in questo caso si va a scomodare quel mostro di Fordenstein… volevo dire di Fordenstei… oh, non riesco a dirlo: Frankenstein. Ce l’ho fatta.
Una storia vecchia rivissuta con quel tocco fantasy moderno ridicolo alla Underworld/Legion/Priest/Shadowhunters e cagate simili. Fin dal trailer, mi aspetto solo il peggio. Come non mi capita nemmeno quando clicko su una nuova recensione fordiana.
Il consiglio di Ford: The wolf of Wall Street ululì, I Frankenstein non ululà manco per sbaglio.
Schifezza atomica già dal trailer, questa roba pare avere già prenotato un posto nella decina dedicata al peggio di fine anno: onestamente vorrei ignorarlo e passare oltre, ma considerato che un potenziale premiato per il peggio del peggio non si butta mai via, mi sa tanto che prossimamente concederò qualche bottigliata delle migliori.
E, con mio sommo terrore, temo che mi troverò d'accordo con Peppa Kid anche in questo caso.

"Hey, ma nessuno ha chiamato Ford?"
"Perché, è ancora vivo? No dai, non è possibile."
Last Vegas di Jon Turteltaub
Il consiglio di Cannibal: last movie, before death? (scherzo, ma non troppo!)
Queste pellicole con i vecchini mi fanno tenerezza: Michael Douglas, Morgan Freeman, Kevin Kline e l’iper-attivo Bob De Niro (quanti suoi film sono già usciti nel 2014 e siamo appena al 23 gennaio?). Manca solo James Ford e poi ci sono tutti!
Se per Ford e per i suoi arzilli amici del pensionato questo Last Vegas potrebbe diventare un nuovo cult assoluto, per quanto riguarda il sottoscritto, dopo la tutto sommato gradevole sorpresa lo scorso anno di Uomini di parola, da questo Una notte da leoni della terza età mi aspetto una pellicola gradevole. Niente di imperdibile, ma potrebbe essere guardabile.
Il consiglio di Ford: last Vegas, quella del Cannibale quando si deciderà a passare una notte da leoni con Ford!
Considerato il recente e da queste parti molto ben accolto Il grande match, non mi perdo certo l'ennesimo revival che potrebbe darmi l'occasione di tornare finalmente dalla parte opposta della barricata rispetto al mio finto giovane rivale, che ultimamente - sarà che sta invecchiando - finisce per snocciolare opinioni cinematografiche che ricordano quelle di un apprendista Expendable.

"Non ho capito cosa vuoi infilarmi, però tu puoi farmi di tutto, Diane Krukka!"
Tutto sua madre di Guillaume Gallienne
Il consiglio di Cannibal: il Fordino speriamo diventi tutto sua madre e niente suo padre!
Questa singolare storia che racconta di un ragazzo che imita sua madre potrebbe riecheggiare la giovinezza di Norman Bates o di James Ford e invece no. Si tratta di una promettente pellicola francese che potrebbe rappresentare la sorpresa della settimana.
Mai sottovalutare il cinema transalpino e chissà che questo non si riveli un altro ennesimo gioiellino sfornito dai nostri cugini di talento.
Il consiglio di Ford: spero che il Cannibale non sia tutto sua madre. Per sua madre, povera donna!
Pellicola francese che non sono ancora riuscito a decifrare fino in fondo: potrebbe rivelarsi una molto piacevole sorpresa oppure la classica proposta finto radical buona giusto per qualche tempesta di bottigliate.
Quello che è sicuro è che sarà comunque più interessante di quelle italiane, sempre più lontane per quanto riguarda la qualità espressa dalle comunque interessanti proposte transalpine.
Un paragone che ricorda il rapporto tra Pensieri Cannibali e White Russian. E per una volta farò la parte del francese.

"Sei più rigido di un palo. Hai preso lezioni di ballo da Ford o da Bobo Vieri, vero?"
Tango libre di Frédéric Fonteyne
Il consiglio di Cannibal: Ford non libre
Solita storia carceraria che sembra essere più nelle corde di Ford che nelle mie. Considerata poi la sua recente passione danzereccia in seguito alla visione di Battle of the Year con il suo alter ego Josh Holloway (tra l’altro ora protagonista pure delle nuova pessima serie Intelligence), questo potrebbe essere il film fordiano della settimana. Per quanto mi riguarda, anche se come detto sopra il cinema transalpino non va mai sottovaluto, credo che per una volta lo sottovaluterò. O meglio, lo ignorerò proprio.
Il consiglio di Ford: lucha libre, altro che tango!
Vale lo stesso discorso fatto per Tutto sua madre, nonostante sulla carta la materia trattata sia decisamente consona al Saloon. Da un lato una vocina mi dice che potrebbe essere perfino la sorpresa della settimana, dall'altro resta il dubbio che qualcosa possa non funzionare a dovere ed il tutto rivelarsi come una sòla di proporzioni cannibalesche.
In questo caso, potrei sempre incolpare il mio rivale e costringerlo a battersi con il sottoscritto in un bel match di lucha libre, con tanto di maschere messicane.

"Noi dinosauri siamo come il cinema action anni '80:
non ci estingueremo mai. Forse..."
A spasso con i dinosauri di Neil Nightingale, Barry Cook
Il consiglio di Cannibal: ma Ford non si era estinto prima dei dinosauri?
Il Natale è per fortuna finito da un bel pezzo, le bambinate nei cinema purtroppo no. Dopo Peppa Pig, continuano ad arrivare ogni settimana senza sosta delle pellicolette d’animazione intente a risucchiare i soldi e pure i neuroni ai poveri genitori costretti ad accompagnare i figlioletti in sala. O il contrario, come al povero Fordino potrebbe toccare con il suo bimbominkioso padre, che non vede l’ora di andare a spasso con i suoi coetanei, i dinosauri.
Il consiglio di Ford: bei tempi, quelli dei dinosauri. Certe grigliate che non vi dico!
Filmetto costruito attorno al 3D e al buonismo da favola Disney - quelle riuscite male - che già dal trailer mi puzza di schifezzona commerciale con tutti i crismi pronta a spillare soldi alle famiglie che nel weekend finiscono riscucchiate nei buchi neri che sono i centri commerciali con multisala annesso.
Onestamente, e lo dico da padre, lo eviterei come la peste. Piuttosto ripiegando su un vecchio classico Disney o qualche bel documentario di National Geographic. L'importante è che non sia firmato da Malick! Ahahahahahahah!

"Ecco Ford. Diceva sarebbe arrivato in Harley,
e invece guardalo lì sul suo triciclo!"
Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese
Il consiglio di Cannibal: tutta colpa di Ford
Tutta colpa di Ford se ne capisco di cinema ancora meno di una volta. Già non me ne intendevo un granché, ma da quando mi sono imbattuto nel mio blogger rivale le cose sono persino peggiorate. Ormai mi ritrovo spesso a essere in accordo con lui e questo è sinonimo solo di una cosa: pessimo gusto.
Riguardo all’odio nei confronti del cinema italiano, su cui siamo quasi sempre concordi, quello però non credo sia un caso di pessimo gusto. Quello è solo buon senso. Tutto questo pippone psicanalitico o semplicemente psicopatico per dire: io da questo nuovo film di Paolo Genovese, il regista di Immaturi, mi tengo a distanza di sicurezza.
Il consiglio di Ford: tutta colpa di Cannibal.
Tutta colpa di Cannibal se ultimamente ci troviamo sempre più spesso ad essere d'accordo. Io l'avevo avvisato: quando ci si confronta con figure estremamente sagge e carismatiche - nonchè più anziane - si finisce per subire, volenti o nolenti, l'influenza del proprio Maestro. E così ora mi ritrovo questo Peppa Kid che vorrebbe essere un duro e addirittura comincia a volersi allenare correndo tutti i giorni senza potergli dire che difficilmente, per lui, si apriranno le porte del Saloon dei duri.
Quello che posso dire, però, è che come al solito il Cinema italiano è davvero desolante.
Chiedete pure a Paolo Genovese.

Attenti che, dopo l'assunzione di droghe pesanti,
il coniglione cannibale potrebbe apparire anche a voi.
Red Krokodil di Domiziano Cristopharo
Il consiglio di Cannibal: un film italiano (forse) da non bocciare totalmente
Finalmente un film italiano che tratta un argomento interessante: le droghe pesanti.
Il krokodil pare infatti sia una delle sostanze stupefacenti più stupefacenti in circolazione. Dovrei provarla. Solo in questo modo potrò riuscire a reggere un altro anno di commenti fordiani!
Il consiglio di Ford: ci vuole un certo regime di alcool e droghe, per poter sopportare una rubrica settimanale a quattro mani con Cannibal Kid!
Onestamente, a fronte di una settimana priva di proposte, una chance a questo titolo l'avrei anche data. Forse.
Ma considerati Scorsese e la Francia tutta, mi sa tanto che passerò la mano.
E intanto, per resistere ai deliri egoriferiti del mio rivale, aumenterò le dosi di White Russian.

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