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sabato 29 giugno 2019

La music di giugno 2019: top e flop superstars





L'estate non significa solo tormentoni. Non preoccupatevi, o forse sì, preoccupatevi: la bella stagione è appena cominciata e ci sarà tempo per dedicare un post solo a quelli. Nella consueta rubrica musicale mensile di Pensieri Cannibali ci occupiamo invece anche di musica “normale”. Sebbene pure qua ci sia spazio per qualche tormentone estivo, soprattutto tra i flop.


mercoledì 12 febbraio 2014

CANZONI VERGOGNA




Settimana scorsa abbiamo visto e soprattutto sentito i miei Dischi Vergogna, e settimana prima ancora i miei Film Vergogna. Ma, giusto per tirare fuori qualche altro scheletro dal mio spazioso armadio, ecco anche 10 canzoni che mi vergogno che mi piacciano, o mi siano piaciute. 10 “robe” che a ragion di logica e buon senso non dovrei amare, ma che amo o ho amato in un passato più o recente.
Ecco la mia blacklist delle Canzoni Vergogna!


10. Ligabue “Niente paura”
Qualcuno potrà anche mettere il Liga tra i suoi artisti preferiti e vantarsene. Quel qualcuno non sono certo io. Io non l’ho mai sopportato, non ai livelli del Blasco, ma quasi.
C’è però una sua canzone che adoro, che mi smuove qualcosa dentro, che mi ha persino dato la carica prima della discussione della mia tesi di laurea. Quella canzone è “Niente paura”. Un monito che vi servirà a ben poco in questa decina di canzoni di cui avere molta paura!



9. Tiziano Ferro “Alla mia età”
Una delle canzoni italiane più belle e sincere che abbia mai sentito. Bravo Tizià.
Le tasse però adesso vai a pagarle, ok?



8. Fabri Fibra “Applausi per Fibra”
Piaccia o meno, Fabri Fibra è una delle poche cose successe alla musica italiana negli ultimi anni. Dopo un lungo periodo di oblio, dai tempi d’oro degli Articolo 31, grazie a lui il rap è tornato in scena all’interno del panorama “commerciale” nostrano. È quindi lui che dobbiamo ringraziare per mostri come Fedez e Moreno. Applausi per Fibra… ma anche qualche BUUU.



7. Miley Cyrus “7 Things”
Negli ultimi mesi tutti a parlare di Miley Cyrus, ma io la supportavo (e la sopportavo) già da molto prima. Dai tempi di Hannah Montana, sitcom spassosissima con il fratello della protagonista che era un idolo, e dai suoi primi dischi come “artista” vera e propria. Io sono un suo fan bimbominkia della prima ora!
…lo so, non c’è un cazzo di cui vantarsi.



6. Lùnapop “Un giorno migliore”
I Lùnapop di Cesare Cremonini sono diventati famosi con “50 Special” e la canzone più facilmente sfottibile del mondo “Qualcosa di grande tra di noi”. C’è però un altro loro pezzo più sfigato, almeno a livello di popolarità, che io preferivo: “Un giorno migliore”, una scopiazzatura spudorata del Britpop che andava negli anni ’90 (e infatti la canzone è un plagio questo sì davvero senza vergogna di “Better Day” degli Ocean Colour Scene).



5. Justin Bieber ft. Nicki Minaj “Beauty and a Beat”
Sì, Justin Bieber.
Cosa ca**o ridete?
Devo dire che trovo la maggior parte della sua musica pessima (grazie a Dio) però, nella sua “lunga” carriera, il 12enne o poco più ha tirato fuori un pezzo decente: “Beauty and a Beat”. Sarà per la partecipazione della rapper Nicki Minaj o per le sonorità vagamente dubstep, fatto sta che questo pezzo spakka. Grande biberon!



Justin Bieber apprende contento di essere finito nella lista delle Canzoni Vergogna cannibali.

4. Ice MC feat. Alexia “Think About the Way”
Di canzoni vergogna dalla dance anni ’90 ne avrei a bizzeffe: Ace of Base, Corona, Haddaway, il GG D’Ag sfoggiato settimana scorsa. Tra tutte, scelgo quella che ancora oggi suona più esaltantemente vergognosa: “Think About the Way” di Ice MC con la nostra Alexia, suonata persino in Trainspotting.
E sale sale… e non fa male!
Bon dighidighidighibon dighibon.



3. ABBA “Dancing Queen”
Datemi pure del frocio, datemi pure della femminuccia, datemi pure dello scemo, datemi pure del sordo, ma io AMO questa canzone. E non me ne vergogno!
Beh sì, un pochino sì, altrimenti non l'avrei inserita in questa lista...



2. Daddy Yankee “Gasolina”
Io odio la musica latino-americana. Tutta. Questa canzone però mi esalta come nessun’altra nell'orripilante genere reggaetón, anche perché non è una semplice tamarrata. È La Tamarrata.



1. Aqua “Barbie Girl”
Una canzone stupida o una canzone geniale?
Probabilmente tutte e due le cose insieme.
Ma io la adoro. Ancora oggi.



Vi invito a partecipare a questa pubblica gogna con le vostre personali Canzoni Vergogna, qui sotto tra i commenti, oppure pubblicando le vostre liste su Facebook, su Twitter, sui vostri blog o dove cavolo preferite. Se lo fate, segnalate che la vergognosa iniziativa è partita da questo post, please:
http://pensiericannibali.blogspot.com/2014/02/canzoni-vergogna.html

giovedì 14 giugno 2012

Euro 2012: Cassano, Italia VS Croazia, Spagna VS Irlanda

"Non ho niente contro i froci. Vedete?"
Prima delle solite sfide-pronostico, dirò la mia sull’ultima cassanata. L’hanno fatto tutti e poi, se lui può fare una conferenza stampa, non vedo perché io non possa improvvisarmi opinionista.
Il punto è proprio questo: è davvero necessario che ad Antonio Cazzano facciano fare una conferenza stampa, toccando persino argomenti extra-calcistici? E con conferenza stampa intendo che gli danno un microfono e c’è pure gente che sta a sentirlo, come se avesse qualcosa di interessante da dire.
I cavalli prima delle corse all’ippodromo danno una conferenza stampa? No, e allora perché deve farlo Cassano? È bravo a giocare a calcio, almeno quando se ne ricorda, ma delle sue parole possiamo anche farne a meno.
Capisco che qualcuno, anzi molti, si siano offesi o indignati per quanto ha detto. Hanno tutte le ragioni del mondo per farlo. Però, come ha sottolineato Queen B sul suo blog, parte della responsabilità va anche a chi ha fatto la domanda: cosa aspettarsi d’altra parte quando si parla di omosessualità con uno come Cassano?
È come lanciare un osso a un cane e pensare che non vada a rincorrerlo.
Come dare una caramella a un bambino e credere non la scarterà subito.
Come invitare Giuliano Ferrara a cena e immaginarsi che non mangerà niente.
Come fare una domanda a Marino Bartoletti e sperare che la sua risposta non ti faccia addormentare.

"Metrosexual? Sì, la prendo sempre quando sono a Milano."
Le domande che gli italiani si fanno a questo punto sono due.
La prima è: ma Cassano è davvero omofobico oppure no?
Io non lo so e di certo non lo sa nemmeno lui. Bisognerebbe fargli stare dietro una persona apposta per spiegarli cos’è l’omofobia e poi forse per la fine dell’Europeo, ma solo se arriviamo in finale, riuscirà a capire cos’è e a darci una risposta. Per il momento, sembra abbia dichiarato:
“Omofobo io? Ma se mi hanno operato al cuore e i medici hanno detto che sto bene...”

La seconda domanda che gira per la testa degli italiani in questi giorni è: ma chi sono questi due giocatori gay?
Su questo ci sta già lavorando GG Buffon, che ha aperto un giro di scommesse multimilionario per scoprirlo.
Ora scappo che devo andare a seguire una conferenza stampa: c’è Cecchi Pavone che parlerà con uno scimpanzé riguardo alla teoria della relatività.

"Maledetto Cassano, cerca di spararle più grosse di me!"
Gruppo C
Italia – Croazia
Ore 18:00

L’Italia dopo il pareggio inaugurale con la Spagna, in una partita sorprendentemente convincente, deve cercare la vittoria contro i croati, freschi del successo con l’Irlanda.
Per punire Cass-ano, i croati decidono di puntare proprio sull’omosessualità, con Goran Visnjic, interprete del giovane compagno di Christopher Plummer in Beginners.
Ma se il film è splendido e Christopher Plummer per la parte ha vinto un meritato Oscar, l’interpretazione dell’attore croato non è certo la cosa più convincente della pellicola. Buffon para quindi il suo tiro.
Nel capovolgimento di gioco, Cassano dentro l’area avversaria cade sullo scivoloso campo dell’omosessualità e per l’arbitro è calcio di rigore!
Va a battere Tiziano Ferro sotto la pioggia e…
guardate il video.


Tiziano Ferro sbaglia clamorosamente il rigore, la palle finisce alta!

La Croazia risponde con il rock dei Guano Apes, capitanati dalla tedesca di origini croate Sandra Nasić. Esaltanti ai tempi di pezzi come Open Your Eyes e Lords of the Boards, un po’ meno in forma con il nuovo album “Bel Air” uscito nel 2011, carino ma nulla più. Per Buffon non è un grosso problema parare pure questa volta e piazzare nel frattempo anche un paio di scommesse su come finirà la partita.


Per l’Italia è ora il momento di fare entrare lo scugnizzo napoletano!
Antonio Di Natale? No, Paolo Sorrentino. Con il suo ultimo This Must Be The Place va di esperienza internazionale e insieme al suo protagonista Sean Penn in versione Cheyenne segna il gol della vittoria per l’Italia. Cassano a fine gara guarda Cheyenne e realizza: “Ah, ma allora è questo che Cecchi Paone intendeva con metrosexual!”.

Risultato cannibale: Italia – Croazia 1 – 0
L’Italia ha la meglio in una partita molto nervosa e sofferta e, dopo l’errore dal dischetto di Tiziano Ferro, il gol della vittoria è andato a realizzarlo Paolo Sorrentino.

Gruppo C
Spagna – Repubblica d’Irlanda
Ore 20:45

Ultima spiaggia per l’Irlanda del Trap contro la Spagna campione d’Europa e del mondo in carica… la vedo dura.
Gli irlandesi partono però subito carichi, almeno a livello alcolico e buttano la sfida sul piano della birra. Per loro, naturalmente, c’è la mitica Guinness.


La Spagna risponde con una delle sue cervezas de punta, la San Miguel.


Buona la San Miguel, ma la Guinness è la birra numero 1 al mondo e infila la palla in rete.
Irlanda quindi in vantaggio… ma no. Attenzione! L’arbitro dice che la palla non è entrata. Il replay mostra che era tutta dentro la porta, ma per l’arbitro scandalosamente non è gol.
Si rimane così in parità, tra le proteste del pubblico irlandese inferocito e di un Trapattoni incontenibile in panchina.

L’Irlanda attacca ancora con un tiro di Lisa Hannigan, autrice di una delle canzoni più trasmesse dell’estate anche da noi, “What I’ll Do”.


Non ho ancora capito se questa canzone sia più adorabile o odiabile, ma in attesa di scoprirlo per il momento il tiro si ferma tra le braccia di Casillas.

La Spagna risponde sullo stesso terreno dei possibili tormentoni estivi con “K.I.E.R.E.M.E.” di Bebe. Anche in questo caso non so se più mi piace o più mi infastidisce. Probabilmente la seconda. Nulla da fare quindi anche per la Spagna. Si rimane sullo 0 – 0.


Gli iberici puntano allora sul fascino femminile, con Elsa "Patatona" Pataky, attrice vista nei certo non memorabili Giallo di Dario Argento e Fast & Furious 5, ma che rimedia con le proprie doti naturali…


Con l’approvazione di Thor in persona (suo marito è infatti Chris Hemsworth), la Spagna passa in vantaggio.

Dall’altra parte il Trap mette in campo Olivia Wilde, attrice irlando-americana di recente vista in Tron Legacy, Cowboys & Aliens, In Time e nel gran finale del Dr. House.


Senza ci sia nemmeno bisogno di dirlo, però lo dico lo stesso: è pareggio immediato!

"El Gordo dovrebbe riflettere prima di parlare.
Come ho sempre fatto io, no?"
Per il finale, le due squadre vanno di cinema. L’Irlanda ci prova con Cherrybomb, pellicola teen non molto convincente di Lisa Barros D'Sa e Glenn Leyburn con protagonisti Rupert “Ron di Harry Potter” Grint e Robert “Nathan di Misfits” Sheehan. La mancanza di esperienza si fa sentire e il tiro del film viene spedito clamorosamente a lato da posizione favorevole.
La Spagna si gioca invece la pedina Los Cronocrimenes, sorprendente thriller-horror fantascientifico firmato da Nacho Vigalondo. È uno splendido gol che permette ai campeones in carica di superare la battagliera irlanda.

Risultato cannibale: Spagna – Repubblica d’Irlanda 2 – 1
Alla fine la spuntano gli spagnoli, con le reti di Elsa Pataky e Nacho Vigalondo. Per l’Irlanda non è bastato il gol di Olivia Wilde, ma nel dopo partita ci saranno di certo fortissime polemiche per la rete valida ingiustamente non assegnata alla birra Guinness.

domenica 22 gennaio 2012

La differenza tra me e Tiziano Ferro

Ecco l’ultimo video di Tiziano Ferro.


Ah, no. Ho sbagliato. Eccolo qui.


"Ammettilo Cannibal che Ryan Gosling te lo faresti pure te!"
La differenza tra me e Tiziano Ferro è che se io incontro Beyoncé e Kelly Rowland, la prima cosa che mi viene in mente è un’orgia. La prima cosa che viene in mente a Tiziano Ferro invece è una reunion delle Destiny’s Child con lui al posto della terza Destiny’s sfigata che non si fila nessuno. Com’è che si chiamava?
Questo però non credo sia dovuto al fatto che sia gay, ma perché è un cantante e quale cantante non vorrebbe far parte di una Destiny’s reunion? Quale?

La differenza tra ascoltare Tiziano Ferro prima che facesse coming out e dopo invece è che prima, se dicevi che ti piaceva Tiziano Ferro, ti davano del gay. Non so bene il motivo, sarà che i suoi pezzi in genere sono molto sentimentali e particolarmente emotivi, o magari perché un suo brano è finito nella colonna sonora di un Moccia (perché l’hai fatto, Tiziano, peeeeerché? Ti hanno pagato bene, almeno?).
Se invece adesso dici che ti piace Tiziano Ferro, non ti possono più dare del gay perché sarebbe moralmente sbagliato e soprattutto politically scorrect.
Quindi lo posso dire: a me piace Tiziano Ferro.
Ok, visto? Non potete darmi del gay. Potete pensarlo, ma non dirlo, se no siete omofobi. Fregati.

"Ti prego, Cannibal. Se promuovi il mio album,
giuro che do' uno schiaffo alla Pausini!"
Diciamo comunque che Tiziano Ferro mi piace, ma solo relativamente, anzi rosso-relativamente, e specifichiamo: il mio primo impatto con la musica di Tiziano Iron è stato tremendo. Se n’è uscito con Perdono sponsorizzato da Mara Maionchi e ha spopolato in tutta Europa, tipo per un certo periodo in Germania i crucchi se ne andavano in giro canticchiando Perdonen, sì quel che è fatto è fatto però io chiedo scusen!
Allora la crisi si faceva sentire anche in Germania.
Fatto sta che non ho mai capito il successo di quella canzonen e mi sembrava solo un tizio italiano che tentava di replicare certa musica R’n’B che andava forte al momento sul genere di Craig David. Ma vi rendete conto che è esistito un periodo storico in cui andava forte Craig David?
Poi Tiziano se n’è uscito con Rosso relativo che mi piaceva già di più. Non ho mai capito cosa diavolo volesse dire il testo, forse visto il rosso ha un misterioso significato satanico… Boh.
Dopo di ché il cantante di Latina ha dimostrato un coraggio che ho apprezzato, visto che si è presentato con un pezzo come Xverso che era profondamente Dverso dal resto del panorama paraculo della musica leggera italiana, e un pezzone come Non me lo so spiegare ancora non me lo so spiegare il perché ma mi è sempre piaciuto parecchio. Non la versione con la Pausini. Quella è da punire per crimini contro l’umanità.
Sere nere invece mi infastidisce abbastanza perché fa male, male da morire, sì però alle orecchie.
Quindi quindi, ecco che se n’è arrivato con una Stop! Dimentica dark pulsante che è diventata una delle mie canzoni dell’estate 2006, ma soprattutto - udite, udite - un paio d’anni più tardi ha tirato fuori un pezzone come Alla mia età, che secondo me ha un testo da applausi ed è una delle canzoni italiane più belle dell’ultimo decennio. Non che ci sia stata poi tutta ‘sta musica italiana pazzesca, negli ultimi 10 anni…

Insomma, Tiziano Ferro tra alti e bassi mi piace abbastanza ed è per me di tutto un altro livello rispetto ad altri inascoltabili cantantoni della musica leggera italiana come Giorgia, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, più tutti quelli di cui non ricordo più il nome che vengono fuori dalle loro cripte soltanto per partecipare all’ennesimo Festival di Sanremo.
Qualcuno ha detto Povia?
E allora abbiamo fatto un’introduzione così lunga che è già calata la seeeeeeeera neraaaaaaa, ma andiamo ad ascoltarlo, questo ultimo lavoro registrato negli Usa di Tizianone de Fero, per gli amici de Latina.

Tiziano Ferro “L’amore è una cosa semplice”
Genere: (non la solita) musica leggera italiana
Provenienza: Latina, ao’ (o ao’ si dice solo a Roma?)
Se ti piace ascolta anche: John Legend, Alicia Keys, Massimo Ranieri

Nel primo pezzo “Hai delle isole negli occhi” Tiziano dice la parola “fottuto” che in radio verrà censurata, ma nonostante il termine trasgressivo (uh, si fa per dire), la cosa originale è che è una canzone dedicata alle occhiaie!, mentre musicalmente è un soul leggero leggero che vorrebbe suonare come Alicia Keys ma finisce più dalle parti di Neffa. Che non è proprio il massimo della vita. E se vi piace Neffa, che dirvi? Condoglianze.
Con la title track “L’amore è una cosa semplice” si va di tipica ballatone ferriana (no, purtroppo non Bryan Ferry), pronta per diventare il suo nuovo successo da accendini accesi all’Olimpico e spero non la colonna sonora di un nuovo film mocciano/moccioso/muccino. Peccato che nel finale la voce voli persino troppo in alto verso zone pericolosamente alla Massimo “perderee l’amoore” Ranieri.
Il singolo “La differenza tra me e te” mi piace, sì dai, con il suo suono da rockone commerciale alla U2 e un altro testo di ottimo livello. Se musicalmente Iron Tiziano procede tra alti e bassi, le lyrics delle sue songs va detto che sono sempre ben scritte. E anche questo nel panorama delle cazzate buoniste di cui è infarcita la musica leggera italiana non è cosa da poco.

Ecco il momento dello schiaffo. Bravo, Tiziano: ti sei proprio meritato un 6!
Il resto della scaletta vede un’altra notevole ballatona strappalacrime come “La fine” e la più poppy e leggera “Smeraldo”. In “Interludio: 10.000 scuse” compare persino una chitarrina slide di quelle alla Twin Peaks, mentre Tiziano gangsta va quasi giù di rap. Ok, queste sono cose che c’ho sentito solo io dentro e probabilmente sembrerà che mi sia fatto prima di ascoltare questo disco ed è una cosa che non confermo né smentisco.
In “TVM”, si va addirittura di bossa nova style, mentre in “Quiero vivir con vos” (testo quasi interamente in italiano, nonostante il titolo) gioca con lo swing jazzato in una maniera non fenomenale ma comunque più piacevole del Michael “che sonno che mi fai venire” Bublè, per dire.
Esperimenti interessanti che riescono a rendere l’atmosfera più varia, però il leit motiv sono i lentoni alla “L’ultima notte al mondo”, che però va detto come funzionino. Cantati da qualcun altro (qualcuno ha nominato ancora la Pausini?) sarebbero uno strazio senza fine, ma con Tiziano Ferro funzionano. Sono il suo marchio di fabbrica.
"Mo' sta fermo lì, Cannibal, che lo so che dietro allo schiaffo ci sei tu.
E per punizione vengo a cantarti una mia bella canzone nelle orecchie..."
Poi, vabbè, alcuni pezzi a forza di tirare la corda della ballata malinconica risultano invece più pesanti (“Paura non ho”, “Troppo buono”, “Ma so proteggerti”) e il duetto con John Legend in “Karma” (non police) suona inutile, però tuttavia non ci sono mai cadute di stile eccessive.
Non penso rientrerà tra i miei ascolti abituali, questo “L’amore è una cosa semplice”, visto che si eccede troppo nel melodramma e nelle ballatone, però c’è qualche variante sonora che aiuta a cambiare un po’ le atmosfere presenti. E così ancora una volta Tiziano Ferro conferma senza strafare ma con il suo stile qual è la differenza tra lui e il resto dell’agghiacciante musica leggera italiana.
Poi, certo, la differenza tra la musica leggera italiana e la musica VERA resta comunque abissale. Ma quella, come dice il buon narratore, è un’altra fottutissima storia.
(voto 6/10)


sabato 23 ottobre 2010

Alba (non Parietti, né Jessica)

Nuovo singolo per la cantantessa canadese, pardon cataneseCarmen Consoli, fresca di targa Tenco per il miglior album dell’ultima annata (“Elettra”), un pezzo scritto a 4 mani con Tiziano Ferro, fresco di coming out per lanciare il suo libro biografia. “Guarda l’alba” fa parte del greatest hits “Per niente stanca” della. Dopodiché, sembra che Carmen stia progettando di diventare mamma.
Vabbé, in attesa di vedere il suo passaggio da cantantessa a madre, godiamoci l’alba di un nuovo giorno che sorge di fronte a noi.

mercoledì 13 ottobre 2010

Reality Fiction

Reality Fiction
(Italia, Cile, Serbia 2010)
Regia: Bruno Vespa
Cast: Mario Sepulveda, i parenti di Sarah Scazzi, lo Shrek di Avetrana, Federica Sciarelli, Tiziano Ferro, Michele Santoro, Mauro Masi, un teppista serbo incappucciato, Ignazio La Russa, Will Smith
Genere: horror
In onda: su reti Rai e Mediaset unificate

Cos’è reality? Cos’è fiction?
Ormai non riesco più a distinguerlo.
Il reality-show più estremo del mondo sta volgendo al termine. I minatori cileni escono uno ad uno dal tugurio, quest’anno più oscuro e tetro del solito, sotto lo sguardo vigile delle telecamere e davanti a una folla in delirio come dopo un gol di Zamorano. Mario Sepulveda esce esultando come un qualunque concorrente sulla passerella del Grande Fratello: è lui il vincitore morale di questa edizione, così almeno dice Studio Aperto.
I minatori concorrenti escono tutti indossando degli stilosi occhiali da sole. La ragione ufficiale è quella di proteggere gli occhi affinché tornino ad abituarsi alla luce solare dopo 60 giorni di buio (che potrebbe diventare il titolo per il sequel del film 30 giorni di buio). Ma c’è anche chi ipotizza sia una scelta dovuta a ragioni di sponsor: pare infatti che i minatori debbano indossarli per rispettare il contratto firmato in esclusiva con Gucci.
Tutto il globo sta seguendo l’evento e, visto il clamoroso successo del format cileno, anche negli altri paesi si stanno pensando a degli adattamenti locali. Simona Ventura e Alessia Marcuzzi si stanno già combattendo la conduzione dell’edizione italiana. Maria de Filippi, Mara Maionchi e Tiziano Ferro, che da quando ha fatto coming out è diventato così cool (ho detto cool, non cul) saranno i giudici che sceglieranno i concorrenti. Non si è ancora decisa invece la sede in cui si svolgerà il nuovo elettrizzante reality; pare infatti che nel nostro paese di luoghi di lavoro con un tasso di sicurezza vicino allo zero ce ne siano un sacco e quindi la concorrenza è davvero altissima.
Nell’adattamento hollywoodiano della storia vedremo invece Will Smith costruire a mani nude, da solo, un tunnel nella terra che porterà eroicamente in salvo tutti gli altri minatori, mentre lui morirà appena prima di terminare l’impresa. Per il resto del cast si fa il nome di diversi attori messicani, visto che gli attori cileni chi li conosce? e poi tanto i latini per Hollywood sono tutti uguali. Vedremo allora Gael Garcia Bernal, il protagonista di Machete Danny Trejo e Salma Hayek che dovrebbe interpretare la moglie sgnacchera dell’eroe Will Smith.

È intanto in fase di preparazione anche una fiction già contesa da Rai e Mediaset ispirata all’omicidio di Sarah Scazzi. Per la parte della conduttrice di Chi l’ha visto che annuncia in diretta alla madre il ritrovamento del cadavere della figlia sono in corsa la conduttrice stessa e Isabella Ferrari. Quest’ultima reclama dalle pagine di Tv Sorrisi & Canzoni: “Sarei una Federica Sciarelli molto più credibile di lei.”
E intanto una donna rumena è stata aggredita nella metro di Roma e se ne parla solo perché c’era una telecamera a riprendere il tutto. E intanto un gruppo di nazionalisti serbi capitanato da un energumeno che sembra il Malamadre del film Cella 211 in versione cicciobomba incappucciato mette a soqquadro Genova e l’opposizione chiede le dimissioni di Maroni il quale si difende dicendo: “Abbiamo evitato una strage”. E intanto Michele Santoro viene sospeso per dieci giorni dalla Rai perché ha mandato il (direttore) Generale Mauro Masi affanbicchiere (urca, che insulto!).

Però nessuna sanzione viene data a Bruno Vespa che a Porta a Porta fa la pietosa telecronaca del filmino matrimoniale con l’orco Shrek di Avetrana che porta all’altare la figlia, come se volesse significare chissà cosa (vedi qui, a partire dal minuto 57) e invece è solo “una cazzata”, come ha detto in diretta il fratello della vittima. Nessuna sanzione per Augusto Minzolini e il suo TG1 che viola palesemente ogni norma di par condicio e libera informazione. Nessun richiamo alla Sciarelli che manda in onda lo show della morte in diretta, né viene posta alcuna limitazione alla tv del dolore e dell’orrore. Una ragazzina muore ma the show must go on, con tutti i famigliari, gli amici, i conoscenti, gli opinionisti, gli sciacalli shaka laka laka, gli innocenti e i colpevoli che non vedono l’ora di sfilare davanti alle telecamere. Il dolore non è più privato. Le sentenze non avvengono più nei tribunali. I giornalisti a seconda delle occasioni sono diventati entertainer, detective o criminali. La televisione è diventata la verità assoluta.

E i militari in Afghanistan stanno come d'autunno sugli alberi le foglie e La Russa cosa fa? Li manda a casa? Certo che no. Dotiamo gli aerei di bombe, così magari i nostri non sono più al sicuro, ma almeno possiamo fare più danni ai cattivi. Che se fosse la battuta di Bruce Willis in un film ci ammazzeremmo tutti dal ridere, ma se a dirla è il ministro della Difesta ad assere ammazzati finiscono i soldatini. Ma tanto lui è a casa con i pop-corn a "godersi lo show", come l'ha invitato a fare lo zio di uno degli alpini morti.

Tutto è reality. Tutto è fiction. Il rischio è quello di non riuscire a distinguere tra le due cose, anche perché un confine ormai non esiste più. Ma il rischio maggiore è quello di essere investiti da talmente tanta informazione di merda da diventare insensibili a qualunque notizia.

Parafrasando Christopher McCandless, il ragazzo che ha ispirato Into The Wild (anche questo un caso di fiction che si mischia alla verità), che diceva “La felicità è reale solo quando è condivisa”, mi viene da dire che “La realtà è felice solo quando è condivisa.” Sì, su Facebook.

(clicca sotto per condivere questo post su Facebook)

martedì 5 ottobre 2010

cannibal pop news, 5 ottobre 2010 (Duffy, James Blunt, Eliza Doolittle...)

Notizie del giorno:
Tiziano Ferro ha dichiarato di essere gay.
L'attentato a Belpietro forse (anzi, probabilmente) è stata tutta una farsa. Un po' come l'attentatone a Berlusconi.
È autunno e fuori piove.
Tutte cose che sapevamo già da un pezzo, insomma.

Bene bene bene. Duffy è tornata con il nuovo singolo "Well well well".


Anche James Blunt è tornato, ma sembra decisamente fuori tempo. Il video della canzone è troppo estivo e con il grigio che c'è fuori mette solo una gran tristezza. La canzone assomiglia a "Hey soul sister" dei Train la quale a sua volta assomiglia a "I'm yours" di Jason Mraz la quale assomiglia a qualcos'altro e quindi non è certo il massimo dell'originalità. Sono passati appena 5 anni da "You're Beautiful", eppure per lui sembra passata una vita...


Dopo "Pack up", uno dei pezzi più giusti dell'estate, ecco Eliza Doolittle con una nuova canzoncina dal suo delizioso album d'esordio: mettete su i "Rollerblades".


Musica italiana su Pensieri Cannibali due giorni di fila? Ebbene sì!
Dopo i Massimo Volume di ieri, ecco una novità: Colapesce, progetto solista del cantante degli Albanopower. Si ascolta che è un piacere. Potete scaricare QUI a offerta libera il suo EP con 6 canzoni.

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