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venerdì 27 dicembre 2013

I MIGLIORI FILM 2013 DI PENSIERI CANNIBALI, DALLA 30 ALLA 21


La classifica dei film preferiti nel corso del 2013 qui su Pensieri Cannibali non conosce pause. Giorni di festa o meno, si va avanti a oltranza e si sale più su. Dopo le posizioni dalla 40 alla 31 visionate ieri, oggi è la volta delle pellicole dalla 30 alla 21.
Pronti?
Via!

30. Before Midnight
Ce la farà questa volta Ethan Hawke a scaricare la Delpy?
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
A una ventina d'anni di distanza da Prima dell'alba, Ethan Hawke continua a stare insieme a Julie Delpy. Date un Oscar a quest'uomo... per la recitazione?
No, per la sopportazione.

Pregi
- Non è solo un sequel, ma un terzo capitolo di quella che ormai è diventata una saga indie. Ed è al livello dei due precedenti: incredibile!
- È sempre un piacevole rivedere cosa combinano Jesse (Ethan Hawke) e Céline (Julie Delpy), anche se lei non ricordavo fosse tanto odiosa...
- L'ambientazione greca.
- Dialoghi ancora una volta brillantissimi e un finale eccellente.

Difetti
- Si tratta pur sempre di un terzo capitolo, quindi alcune idee cominciano a essere un po' riciclate.
- Belli, bellissimi i dialoghi, ma certo che questi due non stanno zitti manco un secondo...

Scena cult
Il finale


29. Killer in viaggio
Ammazza che vacanze!
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Tina e Chris vogliono andare in vacanza. Visto che Columbine e Auschwitz a loro sembrano dei posti troppo allegri, decidono di fare un tour per la campagna inglese. Ammazzando chi gli capita a tiro.

Pregi
- Film cattivissimo e con uno humour nero diabolicamente divertente.
- I due protagonisti sono una delle coppie più strambe mai viste sullo schermo.
- La colonna sonora molto anni '80, usata in maniera ironica e magistrale in alcune sequenze chiave.

Difetti
L'idea della coppia criminale non è poi nuovissima, si vedano Bonnie e Clyde, Natural Born Killers o il recente God Bless America.

Canzone cult
Frankie Goes to Hollywood "The Power of Love"

28. Mood Indigo - La schiuma dei giorni
In the mood for indigo
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Romain Duris e Audrey Tautou inventano un nuovo ballo: lo sbircia sbircia. Il video dei due che danzano finisce su YouTube, fa milioni di visualizzazioni e loro diventano più famosi di PSY e degli Ylvis, quelli di "The Fox". Ovvero, tempo due giorni e nessuno si ricorderà più chi sono.

Pregi
- Prima parte molto frizzante.
- Alcune scene di pura meraviglia, come il primo appuntamento "volante" dei due protagonisti.
- Michel Gondry mette a disposizione tutto il suo talento e le sue invenzioni visive. Non avendo ancora letto il romanzo di Boris Vian da cui è tratto il film non so quanto ci sia di suo e quanto dello scrittore francese, però ce comunque abbastanza di che godere.

Difetti
- Nella seconda parte, quella più drammatica, non tutto funziona alla perfezione.
- Michel Gondry ha fatto di meglio. Però oh, è pur sempre un film di Michel Gondry.
- Audrey Tautou: ancora non riesco a capire se più mi piace o più non mi piace. E forse non lo capirò mai.

Ballo cult
Lo sbircia sbircia, sulle note di "Chloé" di Duke Ellington.

27. Solo Dio perdona
Solo Dio ha più fans di Ryan Gosling
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Ryan Gosling alle prese con una terribile storia di vendetta: qualcuno gli ha fregato lo stilosissimo giubbotto con lo scorpione di Drive e così lui non trova pace finché non lo trova. Una volta beccato il responsabile del furto, il solito orientale fissato con il karaoke, gli dice: "Sei un bruttone e con te non ci gioco più," e se ne va via gridando: "Voglio la mamma!".

Pregi
- Nicolas Winding Refn gira alla grandissima, la fotografia è fantastica e visivamente la pellicola è uno splendore.
- Ryan Gosling alle prese con uno dei suoi tipici personaggi silenziosi pur senza strafare regge molto bene.
Kristin Scott Thomas nei panni della madre di Ryan Gosling è idolesca. Ed è pure una bella MILFona.

Difetti
- Pellicola emotivamente freddina.
- Il tema della vendetta non è proprio nuovissimo...
- Nicolas Winding Refn dirige sempre alla grande, ma il film nel complesso non è all'altezza del suo precedente Drive.

Canzone cult
Proud "Tur Kue Kwam Fun (You're My Dream)"


26. Come un tuono
Come fregare le fans di Ryan Gosling
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Ryan Gosling gira un film in auto e fa la figura del figo. Poi ne fa un altro in motocicletta ed è ancora più figo. Quindi decide di darsi al triciclo ed è figo pure lì sopra. Ma come fa?

Pregi
- Ryan Gosling in moto.
- Più che un film solo, sono 3 film in uno.
- La prima parte ricorda Drive. E la cosa non dispiace.
- Bella la parte conclusiva con i due attori rivelazione Emory Cohen e Dane DeHaan (quest'ultimo già visto anche in Chronicle).

Difetti
- Eva Mendes imparare a recitare proprio no, eh?
- La seconda parte del film è decisamente inferiore alla prima e alla terza.

Attore cult
Ryan Gosling

25. Wolf Children
Giovani lupi mannari crescono, e senza manco mettersi a torso nudo
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Hana fa sesso non protetto con un lupo mannaro e 9 mesi dopo gli nasce una figlia lupacchiotta. Passa un po' di tempo, Hana va con un altro lupo mannaro e altri 9 mesi dopo gli nasce un figlio, anch'esso lupacchiotto. Al che realizza una cosa: "La devo smettere di andare con tutti 'sti lupi e accoppiarmi con un'aquila. Io so' della Lazio!"

Pregi
- Un film su dei lupi mannari che non sconfina nei territori del teen-fantasy. Miracolo dell'anno!
- Una pellicola d'animazione giapponese dallo stile delicato e incantato al livello dei migliori lavori di Hayao Miyazaki, nonostante in questo caso la regia sia di Mamoru Hosoda.
- Wolf Children alterna bene momenti comedy e drama, in alcuni momenti sa far scoppiare la risata, in altri emoziona non poco.

Difetti
- Qualche lungaggine di troppo qua e là.

Personaggio cult
Yuki

24. La fine del mondo
Cornetto alla birra
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Degli ex compagni di liceo si ritrovano dopo anni per fare un tour alcolico dei pub della loro cittadina e bere quanta più birra possibile. A causa di uno sciopero dei Forconi, tutta la birra proveniente dalla Germania è però bloccata sul confine con l'Austria e in vendita resta solo la birra marca "birra". Per il gruppo di amici, questa è davvero "la fine del mondo".

Pregi
- Una delle commedie più spassose dell'anno, ma possiede anche un velo di nostalgia non da poco.
- Degnissima ed epica chiusura per la Trilogia del Cornetto firmata da Edgar Wright e con protagonisti Simon Pegg e Nick Forst.
- La vicenda fantascientifica, per quanto piuttosto elementare e parecchio ironica, funziona meglio della maggior parte delle pellicole sci-fi "serie" viste di recente.
- Ottima colonna sonora primi anni '90 con Blur, Suede, Happy Mondays e altre figate made in Britain.
- Birra. Tanta birra.

Difetti
- Il tema della rimpatriata tra ex compagni di scuola non è proprio il più innovativo o mai visto nella storia del cinema. Stesso discorso per quanto riguarda l'invasione aliena.
- Finale così così.

Personaggio cult
Gary The King (Simon Pegg)

23. To the Wonder
Terrence Malick si crede Dio e forse lo è veramente
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Ben Affleck si fa Olga Kurylenko e poi si fa Rachel McAdams, mentre fuori dal set si fa pure Jennifer Garner.
Insomma, Ben Affleck si fa un sacco di figa.

Pregi
- Lo stile registico di Terrence Malick. Tanti lo imitano, nessuno le eguaglia.
- Il cinema di Malick non va considerato come narrativa, ma come poesia. E To the Wonder è una poesia meravigliosa.
- 'Sta Olga Kurylenko non è solo una bella donzella, ma quando si impegna sa essere pure un'attrice valida.

Difetti
- Non raggiunge i livelli paradisiaci di The Tree of Life (fatevi il segno della croce ogni volta che nominate questo film, per favore) di cui rappresenta una specie di fratellino minore, ma comunque non è privo di un fascino tutto suo.
- Le scene girate con Jessica Chastain sono state tagliate nel montaggio finale. Whaaat?
- Terrence, non potevi tagliare le sequenze con Javier Bardem?
- Ben Affleck è meglio come regista che come attore. Su questo pochi dubbi.

Scena cult
Lo strip di Olga Kurylenko al supermercato.

22. Il passato
Il passato di verdura fa schifo, Il passato il film no
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
L'iraniano Ahmad torna in Francia apposta per divorziare da Bérénice Bejo.
Ma è scemo?

Pregi
- Il regista Asghar Farhadi dopo Una separazione ha realizzato una nuova storia su una separazione, ancora più intricata a livello di sceneggiatura e più matura a livello registico.
- È un dramma teso come un thriller.
- Un cast da applausi dove, tra i bravi Ali Mosaffa e Tahar Rahim, viene fuori per intensità soprattutto Bérénice "The Artist" Bejo.

Difetti
I dialoghi sono di ottimo livello ma forse sono persino troppi, visto che i momenti migliori della pellicola sono paradossalmente proprio i pochi senza parole.

Attrice cult
Bérénice Bejo

21. Oh Boy, un caffè a Berlino

Trama semiseria
Tom Schilling è un ragazzo di Berlino che non ha mai bevuto un caffè, un vero caffè espresso italiano, in vita sua. Un giorno decide allora che non può più vivere senza averlo provato e gira per tutta la città cercandone uno. Allo Starbucks non se ne parla, nei ristoranti gli danno solo dei crauti, nei pub servono solo birra a fiumi, allo zoo i ragazzi vogliono venderli giusto della droga. Alla fine entra in un barettino gestito da un italiano che gliene fa uno, lo beve e si lamenta: "Ma che schifo, è amaro!". Il ragazzo si ritrova a questo punto senza più uno scopo nella vita.

Pregi
- È uno di quei piccoli gioiellini di cui innamorarsi, senza capirne nemmeno bene il motivo.
- Oh Boy è una pellicola con uno humour grottesco perfetta per una visione piacevolmente leggera, eppure in grado di lasciarti dentro anche qualcosa di profondo.
- Il bianco e nero farà molto radical-chic, ma ci sta alla grande.

Difetti
Si tratta dell'opera prima del regista tedesco Jan Ole Gerster e, insieme alla freschezza, ciò comporta pure la presenza di qualche ingenuità e di qualche passaggio a vuoto. Com'è giusto che sia, per un esordiente.

Attore cult
Tom Schilling


mercoledì 11 dicembre 2013

COTTA ADOLESCENZIALE 2013 – N. 8 JESSICA CHASTAIN



Jessica Chastain
(USA 1977)
Genere: unico
Il suo 2013: protagonista del notevolissimo Zero Dark Thirty, per cui ha vinto il Golden Globe e che gli è valso anche una nomination agli Oscar, e ha pure fatto la sua porca figura nell'horrorino La madre. Ah, è stata pure "tagliata" in fase di montaggio finale di To the Wonder dal perfido Terrence Malick.
Se ti piace lei, ti potrebbero piacere anche: Bryce Dallas Howard, Julianne Moore, Deborah Ann Woll, Amy Adams, Florence Welch, Lana Del Rey
È in classifica: perché è stupenda e perché ha catturato Bin Laden. Ma soprattutto perché è stupenda.
Il suo discorso di ringraziamento: "Sì, va bene la classifica cannibale, però io volevo l'Oscar..."

Dicono di lei su
tetter
Edoardo Bennato @edoardobannato49
Ho scritto una nuova canzone in onore di #JessicaChastain: "Viva la madre".




venerdì 6 dicembre 2013

COTTA ADOLESCENZIALE 2013 – N. 15 RACHEL MCADAMS



Rachel McAdams
(Canada 1978)
Genere: fidanzatina d'America, peccato sia canadese
Il suo 2013: To the Wonder di Terrence "Dio" Malick, il thriller Passion di Brian De Palma e la pellicola romantica Questione di tempo
Se ti piace lei, ti potrebbero piacere anche: Piper Perabo, Elizabeth Banks, Sienna Miller, Bridgit Mendler
È in classifica: per come riesce a passare con disinvoltura dalle commedie romantiche al cinema d'autore di Malick e De Palma.
Il suo discorso di ringraziamento: "Smettetela di associarmi alle commedie romantiche, io sono una dura! Uh, sono nella lista delle cotte adolescenziali cannibali? Ma che c♥sa teeenera!!!"

Dicono di lei su
Tetter

TerrenceMalick @terrence_malick43
Ciao, sono #Dio. Ah no, sono #TerrenceMalick. Scusate, mi confondo sempre.


TerrenceMalick @terrence_malick43
Mah, di #RachelMcAdams che dire? Dev'essere solo contenta che non l'abbia uccistagliata dal montaggio del mio Film.



giovedì 4 luglio 2013

WALKER TEXAS LONE RANGER


"La smettete di dire che conciato così somiglio a Ford?"
Proseguono le uscitone americane dell’estate. Dopo L’uomo d’acciaio e World War Z, ecco il terzo blockbusterone probabile successo commerciale della stagione che mi attira meno di zero: si tratta di The Lone Ranger, con l’ex grandissimo attore Johnny Depp ormai nuovo pupillo Disney.
Per salvarvi dall’ennesima bimbominkiata estiva, io vi consiglio un paio di altri film: il solito grande Terrence Malick con il suo ultimo To the Wonder e il ritorno del king of comedy Judd Apatow con Questi sono i 40. Due boccate d’aria fresca all’interno delle aride proposte cinematografiche dei mesi più caldi, cui si aggiunge la possibile rivelazione The East.
Per sapere tutto, ma proprio tutto, talmente tutto sulle uscite della settimana nelle sale italiane, rivolgetevi altrove. Qui potete giusto conoscere la mia immensa opinione e quella trascurabile e discutibilissima del mio collega di rubrica Walker Texas Ranger James Ford.

The Lone Ranger di Gore Verbinski
Il consiglio di Cannibal: sarà anche meglio di Walker Texas Ranger, però basta con ‘sti ranger!
Un film western d’avventura prodotto dalla Disney?
Cos’è, un sogno fordiano di una notte di mezza estate che diventa realtà?
Per me trattasi invece di autentico incubo. Johnny Depp ha dimenticato i tempi in cui era un paladino del cinema alternativo e ormai ha fatto l’abbonamento a queste pessime mega operazioni commerciali. Se già I pirati dei Caraibi a me facevano venire il mal di mare, figuriamoci ora cosa capiterà con questa pellicola perfetta per il blogger rivale. L’unico western degno di essere visto quest’anno (e forse negli ultimi decenni) resta Django Unchained. Tutto il resto è noia. Anzi, tutto il resto è Ford.
Il consiglio di Ford: The Lone Ford
Ed ecco una delle uscite commerciali più attese dell'estate, che purtroppo non è la trasposizione della vicenda del ranger Ford intento a sopportare il suo Tonto assistente Peppa Kid, bensì una baracconata supercommerciale che non mi attrae per nulla, ma che andrò a vedere giusto perchè al Saloon sono arrivati dei biglietti omaggio.
Certo, considerato il nulla di questo periodo, potrebbe anche venire buono per intrattenere una sera senza pretese, ma non mi aspetterei niente di più: un po’ quello che succede quando apro Pensieri cannibali.

"Ti vergogni di essere il cavallo del cowboy Ford? Ti capisco benissimo..."

"Ti svelo un segreto, Ben: altroché Kubrick, il regista preferito di Ford è Michael Bay."
"Emben? E che segreto sarebben? Lo sanno già tutti ben bene."
To the Wonder di Dio Terrence Malick
Il consiglio di Cannibal: questa sì che è una meraviglia
Appassionati di grande cinema date retta a me, non a quel pazzo ubriacone di Mr. James Ford. To the Wonder non sarà ai livelli del capolavoro assoluto The Tree of Life, uno dei vertici del cinema mondiale di sempre, ma è comunque una visione meravigliosa, intensissima, piena di poesia. Non ascoltate le critiche e immergetevi totalmente in un film che è pura meraviglia. Come già dissi anche nel mio post affidatevi a Dio Malick. E fate sprofondare Ford all’Inferno cinematografico, insieme ai suoi ridicoli Fan Damme, Gatto Silvestro Stallone e Schwarzyno.
Il consiglio di Ford: to the pippa
C'era una volta Terrence Malick, regista rivoluzionario in grado di sfornare Capolavori pronti a sconvolgere l'intera comunità cinematografica una volta ogni cinque, dieci, quindici o vent'anni.
Poi, un disgraziato giorno, il suddetto Terrence ha finito per ammalarsi di woodyallenite, ed ha cominciato a sfornare un progetto dietro l'altro per la gioia dei radical chic, delle giurie dei grandi Festival e per i poveri nerd della settima arte come il mio antagonista: la prova assoluta della malattia è stato The tree of life, uno dei pipponi più clamorosi mai creati da un regista, nonchè titolo che ha di fatto ribaltato la mia opinione sull'ex eremita del Cinema USA.
Ho pronto da vedere questo To the wonder, che già a Venezia è stato accolto in maniera tiepidina anche dai suoi fan, e ammetto di non vedere l'ora di bottigliarlo come si conviene.

"Ford va verso i 40 anni? Avrai capito male, quello va verso i 1040..."
Questi sono i 40 di Judd Apatow
Il consiglio di Cannibal: guardatelo per prepararvi al sequel, Questi sono gli 80 con Mr. James Ford
Per quanto mi riguarda, per quanto non un capolavoro, è una della migliori commedie dell’anno e una visione se la merita tutta. Una pellicola divertente ma anche riflessiva. Questi sono i 40 e questo è il cinema di Judd Apatow, un grande della comedy americana con cui sono garantite risate, uno sguardo sul crescere e sull’invecchiare (non ho detto diventare vecchi decrepiti come Ford) e anche qualche bel momento di pura Megan Fox. Oh yes. Alla faccia di Ford!
Recensione cannibale in arrivo a breve.
Il consiglio di Ford: quando arriverà ai quaranta - ovvero a breve - il Cannibale continuerà a dire di averne venti.
Non imprescindibile, questo nuovo lavoro targato Apatow, eppure divertente e fresco come pochi se ne sono visti negli ultimi mesi, e senza dubbio nell'ambito della commedia una delle cose migliori del duemilatredici.
In questo periodo di vacche magre non potete considerare di farvelo scappare, anche perchè è una bella riflessione sul tempo che passa, la famiglia e le storie d'amore.
E si riesce perfino a non fare caso agli orribili pollici di Megan Fox.
Recensione fordiana a brevissimo.

"Una seduta spiritica per evocare Ford?
Ma quello mica è morto! Lo sembra soltanto..."
The East di Zal Batmanglij
Il consiglio di Cannibal: Kanye East
Attenzione, perché dopo varie settimane stitiche, ecco che questa potrebbe rivelare parecchie soddisfazioni e anche una bella sorpresa. Non sto parlando del blog WhiteRussian, che ormai sono mesi che non propone una recensione degna di vero interesse, ma delle uscite nei cinema italiani. A To The Wonder e Questi sono i 40, si aggiunge tra le pellicole degne di nota The East, nuovo film interpretato e sceneggiato dalla idola Brit Marling dopo i notevoli Another Earth e Sound of My Voice quest’ultimo diretto proprio dall’impronunciabile Zal Batmanglij. Se a ciò aggiungiamo la presenza di Ellen Page e Alexander Skarsgard, abbiamo di fronte uno dei filmoni dell’estate, altroché Ranger e Superman e Brad Pitt con gli zombie.
Il fatto che una pellicola indie come questa sia riuscita a trovare una distribuzione dalle nostre parti, per quanto probabilmente in un numero ridotto di sale, è sorprendente quanto vedere Ford parlare bene di un nuovo film di Terrence Malick. Ma quello non credo accadrà. Ford di sorprese ne riserva solo in negativo…
Il consiglio di Ford: Go West o Go East?
Il Cinema indie è sempre una scommessa, una camminata sulla corda in grado di regalare perle destinate a diventare piccoli cult o schifezzuole destinate a diventare bersaglio indiscutibile di bottigliate selvagge: questo The East parrebbe - e il condizionale è d'obbligo - porsi nel primo gruppo, ma considerati i tempi non vorrei sbilanciarmi troppo presto, che è un pò quello che succede quando leggo che Peppa Kid ha pubblicato la recensione di un film interessante: ogni volta spero che si sia risvegliato dal suo coma cinematografico e ne abbia parlato bene, ed inevitabilmente le mie speranze vengono disattese.

"Ford, sei un cattivone e con te non giochiamo più, ecco!"
Italian Movies di Matteo Pellegrini
Il consiglio di Cannibal: girate alla larga dagli Italian Movies ma (forse) non da questo
In maniera un po’ ingenua, spero sempre che Ford possa mostrare qualche lampo di sanità mentale e, già che c’è, di buon gusto cinematografico. Puntualmente vengo deluso. Lo stesso vale per il cinema italiano. Ogni tanto provo a dargli una possibilità, lo incito: “Dai, che questa volta che la fai.” Ma poi non ce la fa. Questo Italian Movies con il redivivo Filippo Timi e un cast multietnico sembra poter essere qualcosa di diverso dalla solita commedia all’italiana e sembra meritare una chance. Anche se so già che, come con Ford, potrei pentirmene amaramente.
Il consiglio di Ford: di Italian movies, quest'anno, ne ho proprio abbastanza.
Non me ne voglia il buon Filippo Timi, ma dopo mesi come quelli cui abbiamo assistito da questa rubrica ed in sala rispetto alle proposte del Cinema nostrano, la mia voglia di sperimentare e scoprire di avere torto a mostrare pregiudizi sui prodotti italiani è sepolta accanto al sogno di scoprire, un giorno, che Cannibal Kid è soltanto un articolato scherzo e che in realtà Marco Goi se ne intenda almeno un poco di Cinema.

Pare che questo sia l'unico modo per vedere i film consigliati da Ford
e trovarli decenti.
The Last Exorcism - Liberaci dal male di Ed Gass-Donnelly
Il consiglio di Cannibal: liberaci dal Ford
E attenzione, perché sta già diventando la moda dell'estate!
Non mi piacciono i film sugli esorcismi e già il primo me l’ero risparmiato alla grande. Se volessi farmi del male, potrei recuperare quello e poi guardarmi pure questo secondo episodio, in una maratona esorcistica paurosa. Se volessi fare del bene all’umanità, potrei invece praticare un esorcismo, su Ford naturalmente, e liberarlo dal demone della tamarragine. Ma ho paura che
possa rivelarsi una missione impossibile…
E comunque, speriamo che almeno questa volta tengano fede al titolo: The Last Exorcism, the last, l’ultimo, poi basta!
Il consiglio di Ford: liberateci da questi film!
Gli esorcismi al Cinema - se si esclude l'originale firmato William Friedkin - non hanno mai avuto troppa fortuna, e onestamente non penso proprio che questo inutile secondo capitolo di una "saga" decisamente perdibile possa invertire la tendenza.
Considerata, inoltre, l'agghiacciante esperienza che l'anno scorso vissi con L'altra faccia del diavolo e quella che sopporto ogni settimana con il Cucciolo Eroico, direi che ne ho abbastanza!

Dino e la macchina del tempo di John Kafka, Yook-suk Choi
Il consiglio di Cannibal: Ford e i suoi amici dinosauri
No, la fordianata bambinata nooo!
Pellicole d’animazione di serie B come queste dovrebbero ormai essersi estinte, insieme ai dinosauri, a Ford, a Forza Italia, a Napolitano e al wrestling.
Il consiglio di Ford: Cannibal e la macchina del tempo.
Sul suo diario segreto, nascosto in un cassetto segreto del comodino segreto della casa delle bambole segreta nella sua cameretta, Peppa Kid ha scritto che sogna di inventare una macchina del tempo per tornare al periodo della sua adolescenza, invece di continuare a spacciarsi per diciassettenne anche in piena età adulta.
Dovevo parlare di un film!? Quale film!?

"Puoi chiamarmi jurassico, ma la prossima volta che mi dai del fordiano ti sbrano!"

Ford a caccia di cannibali per la prima volta insieme al Fordino
Il grande orso di Esben Toft Jacobsen
Il consiglio di Cannibal: il grande orso? Ma và, che Ford in fondo in fondo è un tenero orsacchiotto!
Visto che un film d’animazione evitabilissimo questa settimana non bastava, ecco che arriva anche il danese Il grande orso a fargli concorrenza. Da quale dei due stare più lontani?
Direi Dino e la macchina del tempo. Questo sembra un pochino meglio, ma me lo risparmio comunque volentieri, lasciando la visione al Fordino e soprattutto a quell’eterno bambinone del Fordone.
Il consiglio di Ford: il grande bolso...
... Che poi sarebbe il Cinema di quest'estate.
Avanti con i recuperi!

"Ford, non te la suono una canzone di Rick Springfield. Non so manco chi è!"
Violeta Parra - Went to Heaven di Andrés Wood
Il consiglio di Cannibal: James Ford - Went to Hell
Pellicola biografica su Violeta Parra, cantante, poetessa e artista a tutto tondo cilena di cui non sapevo nulla. Fino ad ora. Il merito di film come questo, al di là del valore cinematografico tutto da verificare, è quello di far conoscere delle figure degne di nota, in modo da poter ampliare le proprie conoscenze. Senza rimanere ancorati sempre agli stessi nomi, come Ford che è ancora fermo ai Kiss e ad Hulk Hogan uahahah.
Il consiglio di Ford: Marco Goi - Went from Casale
Ispirato da questo film costruito sulla figura di un'artista cilena sconosciuta, ho deciso di realizzare un documentario sulla vita di uno sconosciuto artista di Casale, tale Marco Goi.
Le riprese inizieranno a brevissimo ed includeranno sequenze di estremo realismo grazie alle quali potrete osservare Peppa Kid sbatacchiato come un pupazzone da Ford.

"Da chi ho imparato a ballare così male? Da Ford, modestamente."
Crew 2 Crew - A un passo dal sogno di Mark Bacci
Il consiglio di Cannibal: Ford 2 Ford - A un passo dall’incubo
Era già da un po’ che non arrivava un film sulla danza. Pensavo fossero passati di moda e in effetti è così. Peccato che in Italia arriviamo come al solito in ritardo su tutte le cose e quindi ecco il Save the Last Dance de’ noantri con giusto una decina d’anni di ritardo.
Il risultato? Sembra Paso adelante, la serie tv con cui è cresciuto Mr. Ford, ma forse è pure peggio…
Il consiglio di Ford: a un passo dall'oblìo.
Faccio finta di non aver letto o visto nulla di questo film.
Vi prego, fatelo anche voi.
Il Cucciolo non mi ha ascoltato, e ora vaga per le strade con un costumino attillato improvvisando balletti degni di Step up.

martedì 30 aprile 2013

MALICK NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE


To the Wonder
(USA 2012)
Regia: Terrence Malick
Sceneggiatura: Terrence Malick
Cast: Ben Affleck, Olga Kurylenko, Rachel McAdams, Javier Bardem, Romina Mondello, Tatiana Chiline, Charles Baker
Genere: etereo
Se ti piace guarda anche: The Tree of Life, The New World - Il nuovo mondo, La rabbia giovane
Uscita italiana prevista: 4 luglio 2013

Apro gli occhi ti penso ed ho in mente Ben. Ed ho in mente Ben.
Ogni McAdams uoh uoh
e ogni Kurylenko uoh uoh
hanno in mente Beeen.


To the wonder how
to the wonder why
yesterday you told me about the blue blue sky
and all that I can see
is just another lemon tree… of life.

Abbiamo finito di cantare?
Abbiamo finito di cantare.
Passiamo al film?
Passiamo al film.

Ci sono film in cui c’è la storia e poi ci sono slanci puramente cinematografici e lampi di poesia.
In To the Wonder non c’è una storia vera e propria.
C’è solo poesia.
E bellezza.
E meraviglia.

To
the
wonder


Ci sono anche altre cose qua e là, sparse.
Il ponte dei lucchetti come nei film di Moccia, però come fossero girati da Dio.
Una teen Mom come nel programma di Mtv. Sempre come fosse girato da Dio in persona.
E poi famiglia, matrimonio, fede.

Ci sono le giostre come non le ha riprese nessuno mai.
Una scena di strip al supermercato di Olga Kurylenko.
Ben Affleck che si sbatte Olga Kurylenko e poi Rachel McAdams e poi Olga Kurylenko che si sbatte un tipo random.

C’è Ben Affleck alle prese con un dilemma irrisolvibile:
Ol'ha Kostjantynivna Kurylenko Olga Kurylenko...


o Rachel McAdams?

"Sei romanticissimo, Ben. Ma proprio in una stalla puzzolente mi dovevi portare?"

Rachel McAdams...

"Quando ti ho chiesto di portarmi in camporella, mi ha proprio presa alla lettera, neh Ben?"

od Ol'ha Kostjantynivna Kurylenko Olga Kurylenko?


E poi ancora i litigi, la separazione, il cinema della meraviglia come se Malick avesse cancellato tutto quello che c’è stato negli ultimi cento anni e riuscisse a stupirci come gli spettatori di fine Ottocento che vedevano arrivare il treno dei Lumiere per la prima volta.
E poi ancora c'è Romina Mondello che sembra un’attrice. Un’attrice brava. Miracoli che solo un Dio del Cinema può compiere.

"Hey, ma allora pregare il Dio Malick funziona!
Mica come quell'altro che non dà mai retta..."

Non c’è invece Jessica Chastain. Terrence Malick è noto, famigerato facciamo, perché nel montaggio dei suoi film spesso e molto volentieri taglia via del tutto degli attori dalle sue pellicole. Dalla versione finale di To the Wonder sono rimasti fuori Rachel Weisz, Michael Sheen, Amanda Peet, Barry Pepper e Jessica Chastain. Lasciare fuori Jessica Chastain da un film è un peccato mortale, ma a Terrence Malick, e al solo Terrence Malick, lo possiamo perdonare se recita 10 Ave Marie perché in fondo Jessica Chastain l’ha inventata lui.
Anche se, certo, invece della Jessica nostra, poteva anche cancellare il prete in crisi Javier Bardem, visto che è il personaggio meno convincente del lotto.

"Confesso, Olga: da quanto ti ho vista non faccio che pensare che il voto di castità sia stata la cazzata più grande della mia vita."

E poi ancora ci sono tante altre cose, ma non è nemmeno abbastanza.
Io i film di Terrence Malick starei a vederli a oltranza.
Facesse un film di 20 ore, me lo guarderei godendo di ogni istante.
Ringraziando il Signore, cioè Lui.
Adesso preghiamo:

Malick nostro,
che sei nei cinema,
sia santificato il tuo nome e quello delle tue attrici,
venga il tuo ciak,
sia fatta la volontà della tua cinepresa
come nei cinema anche in blu-ray.
Dacci oggi il nostro film quotidiano,
e rimetti a noi i debiti della nostra mente,
come anche noi li rimettiamo a chi non capisce i tuoi lavori
e non ci indurre nelle tentazioni del cinema commerciale
ma liberaci dal Male
e quindi da James Cameron.
Tuo è il ciak, la macchina da presa e forse un giorno l’Oscar nei secoli dei secoli.
Amen.
(voto 8/10)

"Nooo Ben, perché alla fine hai deciso di sposare... Jennifer Garner? Non è manco nel film..."



giovedì 26 luglio 2012

Festival di Venezia 2012: il programma

È uscito il programma del prossimo Festival di Venezia che si terrà dal 29 agosto all’8 settembre prossimi.
E… caspita! Quest’anno rischia di fare le scarpe a Cannes, che aveva invece dato il suo meglio nel 2011.
A fondo post, tutte le pellicole in competizione. Sarà davvero un’ottima annata per la vendemmia veneziana?

Quali sono i film che attendo di più?

Spring Breakers di Harmony Korine: il regista di Gummo che (in teoria) ci mostrerà un lato parecchio trasgressivo e inedito della new generation di Hollywood composta dalle teen idol Vanessa Hudgens (High School Musical), Ashley Benson (Pretty Little Liars), Heather Morris (Glee) e Selena Gomez (la fidanzatina di Justin Bieber). Probabile film-scandalo e film-figata del Festival.
Passion di Brian De Palma, remake dell’ottimo thriller francese Crime d’amour; al posto di Ludivine Sagnier e Kristin Scott Thomas ci saranno Rachel McAdams e Noomi Rapace.
E poi, naturalmente, To The Wonder di Terrence "The genius of life" Malick con Ben Affleck e Rachel McAdams, che a questo punto si candida a probabile diva della kermesse.

Curiosità anche per i nuovi film di Takeshi Kitano, Olivier Assayas e Kim Ki-duk, mentre tra i tre italiani in concorso (saranno troppi? mi sa di sì), più che i film della Comencini e di Ciprì, potrebbe risultare interessante Bella addormentata, ovvero Bellocchio alle prese non con la fiaba ma con il caso Eluana Englaro in un film che, molto probabilmente, farà pareeecchio discutere.
Fuori concorso, attenzione poi al documentario su Michael Jackson firmato da Spike Lee, Bad 25, e al nuovo film di Robert Redford, The Company You Keep.
Nella sezione Settimana Internazionale della Critica, segnalo infine l’esordio dietro la macchina da presa dell’attore Luigi Lo Cascio con La città ideale.

The Master di Paul Thomas Anderson invece per il momento non è presente, ma chissà che non compaia come film a sorpresa visto che all'appello delle pellicole in concorso ne manca una...

"Ciao, Studio Aperto!"
P.S. per TgCom e Studio Aperto la notizia principale non sono i film in concorso, bensì il fatto che Kasia Smutniak sia la madrina. Così, tanto per dire.


Film d’apertura (non in competizione)
"The Reluctant Fundamentalist" Mira Nair (USA, Qatar)


Film in concorso
"To The Wonder" Terrence Malick (USA)
"The Master" Paul Thomas Anderson (USA)
"Après mai (Something in the Air)" Olivier Assayas (Francia)
"Outrage Beyond" Takeshi Kitano (Giappone)
"Fill The Void" Rama Bursztyn and Yigal Bursztyn (Israele)
"Pieta" Kim Ki-duk (Corea del Sud)
"Bella addormentata" Marco Bellocchio (Italia)
“È stato il figlio" Daniele Cipri (Italia)
"At Any Price" Ramin Bahrani (USA, UK)
"La Cinquieme Saison" Peter Brosens, Jessica Woodworth (Belgio, Olanda, Francia)
"Un Giorno Speciale" Francesca Comencini (Italia)
"Passion" Brian De Palma (Francia, Germania)
"Superstar" Xavier Giannoli (Francia, Belgio)
"Spring Breakers" Harmony Korine (USA)
"Sinapupunan (Thy Womb)" Brillante Mendoza (Filippine)
"Linhas de Wellington" Valeria Sarmiento (Portogallo, Francia)
"Paradise: Glaube (Paradise: Faith)" Ulrich Seidl (Austria, Francia, Germania)
"Izmena (Betrayal)" Kirill Serebrennikov (Russia)

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