Visualizzazione post con etichetta una spia non basta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta una spia non basta. Mostra tutti i post

sabato 1 dicembre 2012

MAN OF THE YEAR 2012 - N. 20 TOM HARDY

Chi sarà secondo lei, gentile lettore/lettrice, l’uomo dell’anno secondo il blog Pensieri Cannibali?
  • Justin Bieber
  • Matteo Renzi
  • Chissà? Non vedo l'ora di scoprirlo!
  • Non so/non rispondo/ non me ne può fregare di meno

Nel 2010 sul gradino più alto del podio della classifica dei Man of the Year di Pensieri Cannibali c’era salito Julian Assange, tutt’oggi tenuto rinchiuso in un’ambasciata. Un premio che gli ha portato fortuna, non vi sembra?
Nel 2011 aveva invece trionfato Ryan Gosling. Lui negli ultimi mesi non l’abbiamo più visto, ma tranquilli perché non è tenuto sotto sequestro e nel 2013 lo vedremo in tutta una serie di nuovi film…
Ma il passato è passato e ora è ora di guardare a una classifica del tutto rivoluzionata e con una serie di nomi nuovi. Cominciamo dalla posizione numero 20.

Tom Hardy
Genere: o’ guerriero
Provenienza: Hammersmith, Londra, Inghilterra, UK, mondo
Età: 35
Il passato: Black Hawk Down, Marie Antoinette, RocknRolla, Bronson, Inception, Warrior
Il suo 2012: Il cavaliere oscuro - Il ritorno, Una spia non basta, Lawless, La talpa
Il futuro: Mad Max: Fury Road, Everest di Doug Liman, Splinter Cell dalla serie di romanzi e videogame ideata da Tom Clancy
Ti potrebbero piacere anche: Logan Marshall-Green (sono uguali), Vin Diesel, Gerard Butler, Ed Westwick
Perché è in classifica: è stato l’anno del suo (quasi) boom

Il 2012 doveva essere l’anno dell’esplosione totale di Tom Hardy. Tra una commedia action commerciale come Una spia non basta, un paio di film d’autore come Lawless e La talpa e, soprattutto, il ruolo di cattivone ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, i presupposti c’erano tutti. E in parte lo è stato, il suo anno. Allora perché solo un 20esimo posto nella prestigiosissima (???) classifica dei Men of the Year edizione 2012 di Penseri Cannibali?
Perché Lawless e La talpa fanno dormire, perché Una spia non basta è un piacevole guilty pleasure, ma non basta a fare di Hardy una garanzia del genere comedy, e perché la sua parte di Bane ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno è buona, però non lascia del tutto il segno. Non come il Joker di Heath Ledger, e questo probabilmente è solo un Bane bene per la sanità mentale di Tom Hardy. Forse è solo che non è facile giudicare la sua performance, visto che con quella maschera sulla faccia al suo posto poteva starci Bud Spencer e non si notava tutta ‘sta differenza. O forse è solo il doppiaggio italiano di Filippo Timi ad aver rovinato tutto…



lunedì 7 maggio 2012

Una spia non basta, un triangolo sessuale sì

Una spia non basta
(USA 2011)
Titolo originale: This Means War
Regia: McG
Cast: Reese Witherspoon, Tom Hardy, Chris Pine, Chelsea Handler, Abigail Spencer, Til Schweiger, Angela Bassett, Rosemary Harris, Warren Christie, Natassia Malthe, Laura Vandervoort
Genere: triangolo sentimentale
Se ti piace guarda anche: Il cacciatore di ex, Mr. & Mrs. Smith, La dura verità

Una spia non basta. E nemmeno un solo genere cinematografico, a quanto pare. Il film in questione, titolo originale molto più fico: This Means War, prova infatti la commistione tra pellicola action da una parte e commedia romantica dall’altra. Un mix per far stereotipicamente contenti sia il pubblico maschile che quello femminile, unire le due metà della mela sullo stesso albero, o almeno dentro la stessa sala del multiplex o almeno almeno sullo stesso divano. Un compito duro che di recente ha portato a risultati atroci piuttosto che no, come il pessimo Mr. & Mrs. Pitt Smith.
"Vai tranquilla, quello è un film consigliato da Cannibal!"
"Ambé, allora sto proprio in una botte di ferro..."
Anche se il modello dichiarato del regista McG sembra essere… Hitchcock. Alfred Hitchcock? Sul serio? In un dialogo del film, Chris Pine e Reese Witherspoon dialogano a proposito della fusione tra generi diversi all’interno dei suoi film. Ecco, direi che questo paragone è un attimo improponibile.

Come vanno le cose in Una spia non basta? Se non siamo dalle parti di Hitchcock, proprio no, almeno le cose vanno meglio rispetto a Mr. & Mrs. Smith.
La parte action però non è un granché convincente nemmeno qui. La sottotrama criminale è definibile esile, a essere generosi, di nessun interesse, a essere sinceri. Le scene più concitate non risultano un granché, d’altra parte in cabina di regia siede pur sempre McG, un uomo che con un nome del genere dovrebbe aprire una catena di fast-food e invece no, s’è messo a fare il regista, s’è messo. Per giunta della stessa scuola del cinema fracassone alla Michael Bay o alla Tony Scott. Uno che nel CV ha il pessimo remake cinematografico delle Charlie’s Angels, più un Terminator Salvation dalla cui visione mi sono salvato.

"Dai, muoviti! Vai a vedere su Pensieri Cannibali che si dice sul nostro film..."
La parte sentimentale è invece quella che funziona di più. Complice un trio di attori in splendida forma e una serie di dialoghi parecchio brillanti (più qualche battuta divertente della comica Chelsea Handler), la pellicola regge. Ci sono alcune scene ripetitive, c’è persino la solita gag per nulla divertente con gli animali (ma per fortuna brevissima) e alcuni appuntamenti romantici finiscono per somigliare a una versione deluxe di quelli di Uomini e donne (il programma di Maria de Filippi ndas, nota dell’autore scimunito), però nel complesso la pellicola regge.
Reese Witherspoon torna a rimettersi sulla testolina la corona di reginetta delle romcom e con questo film è come se gridasse: “The bitch is back, bitches!” alle sue nuove rivali nel genere, da Katherine Heigl a Rachel McAdams passando per Anne Hathaway e Zac Efron (il nuovo reginetto delle romcom). La scena in cui canta e balla la hit rap 90s "This How We Do It" di Montell Jordan da sola basta per reincoronarla.
La rivincita della bionda? Oh yeah, puttanelle!

Chris Pine riesce agevolmente nella parte del playboy figo della situazione, un farfallone incapace di una relazione stabile, almeno fino a che non incontrerà la piccola Reese. Tom Hardy al momento resta più a suo agio in ambiti drammatici, però anche in questa inedita veste comedy fa la sua porca figura e qui interpreta il ruolo del duro dal cuore tenero, uomo spericolato d’azione ma anche padre single sensibile.
"Tu avevi scommesso sulla vittoria dello scudetto della Juve?"
"No, ma ho puntato sulla perdita del parrucchino di Conte durante i festeggiamenti."
Pure la parte da "buddy movie" funziona più che bene. I due lavorano insieme come agenti segreti di un’organizzazione che sembra l’FBI solo più cazzaro e in più sono BFF, ovvero Best Friends Forever.  BFF fino a che tra di loro non si mette di mezzo una donna, la Witherspoon naturalmente, e allora inizierà tra i due una spietata lotta, la war del titolo originale, per conquistare il suo cuore.
Chi avrà la meglio tra i due?
Il finale non è nemmeno così scontato…

Il triangolo no?
Il triangolo sì. C’è poco da fare, il triangolo funziona sempre. Dawson’s Creek, Twilight, The Vampire Diaries, True Blood, Hunger Games, Renato Zero… poche cose funzionano come un triangolo sentimentale. E anche questo Una spia non basta non si può che vederlo fino alla fine se non proprio impazienti, perlomeno curiosi di sapere chi sceglierà la mini Reese.
Tom Hardy o Chris Pine?
Non ve lo dico, non voglio mica farmi odiare come Caparezza grazie al pezzo Kevin Spacey…
(voto 6+/10)


venerdì 20 aprile 2012

To Rome with hate

Weekend che si preannuncia pessimo nelle sale italiane.
Ancor più del solito, gli autorevoli commenti di Cannibal Kid e i risibili commenti di Mr. James Ford prendono due strade differenti e dividono, spaccano il pubblico in due categorie: gli entusiasmanti cannibali e i tristi e noiosi fordiani. Voi da che parte state?
Ah già, in mezzo a questa perenne faida bloggara, ci stanno pure i film in uscita.
Ma quello è un dettaglio.

"Ford, e basta: smettila di dire bischerate!"
To Rome with love di Woody Allen
Il consiglio di Ford: Parigi val bene una messa, Roma mi sa di no.
Neanche il tempo di gridare al miracolo per il ritorno del vecchio Woody agli alti livelli del suo passato, ed ecco che lui torna a proporre un film che già dal trailer mi pare una vera e propria vergogna, nonchè il solito ricettacolo di luoghi comuni su noi figli del pizzaspaghettimandolino.
Roba da far rimpiangere anche quella schifezza che fu Vicky Christina Barcelona.
Anche in questo caso, la Francia ci da una lezione - seppur involontaria -.
Il consiglio di Cannibal: vaccanze romane
Woody Allen non ce la fa a non far uscire il suo film annuale e, dopo l’ottimo Midnight in Paris, immancabilmente ora per compensare se ne esce con una pellicola che promette male, malissimo.
Magari fossimo dalle parti del valido Vicky Cristina Barcelona, qui mi sa che siamo più da quelle del pessimo Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, o magari anche da quelle di un cinepanettone qualsiasi…
Il trailer è tra i peggiori visti negli ultimi mesi, forse anni. Sperando che sia ingannevole il trailer più di ogni cosa, ma ne dubito.
Si preannuncia una brutta discesa per Allen da Midnight in Paris a questo. Come passare da Pensieri Cannibali a WhiteRussian. From Cannibal to Ford, with hate.

"Speriamo che quel rompipalle di Ford qui dietro non mi trovi..."
George Harrison: living in the material world di Martin Scorsese
Il consiglio di Ford: living in a world without Cannibal
Nonostante la delusione cocente del recente Hugo Cabret, occorre ammettere che il vecchio Marty è sempre stato un fenomeno di tecnica, nonchè come regista di documentari.
Se, a questo, si unisce il mio membro preferito dei Fab Four, il risultato non potrà che essere perlomeno da cult.
Certo, magari non lo consiglierei a tutti, ma avercene, di roba così in sala ogni settimana!
Il consiglio di Cannibal: living in a Ford world sucks!
Figuriamoci se Ford, uno a cui i talenti veri stanno sulle palle, non preferiva George Harrison al genio John Lennon… Comunque, sempre meglio lui di Paul McCartney.
Il documentario è potenzialmente interessante, certo niente per cui strapparsi i capelli e mettersi a lanciare mutandine sul palco stile Ford la groupie!

"Ferma così, questo è l'unico modo per costringere la gente
a vedere i film consigliati da Ford!"
Maledimiele di Marco Pozzi
Il consiglio di Ford: maledicinema
Come al solito non passa weekend senza che ci si debba puppare la consueta tirata italiana di dubbio livello a tematica importante. Vorrei proprio vedere cosa saprebbero fare i nostri cugini francesi in questi casi.
Noi, come al solito, ci accontentiamo delle briciole.
Un pò come il Cannibale alla fine di ogni Blog War. Ahahahahahah!
Il consiglio di Cannibal: malediFord
Prosegue la tradizione di rubare i titoli alle canzoni, in questo caso addirittura agli Afterhours. Questo film sull’anoressia non promette di essere nemmeno malaccio, un po’ in stile Fish Tank, anche se essendo in Italia il rischio è sempre quello di cadere nel neo-neorealismo di scuola fordiana. D’altra parte siamo pur sempre nell’italietta mentre in Francia, quando il modello di riferimento è quello della Nouvelle Vague, è tutto più facile…

"Uff, non vedo l'ora di andare a casa a vedermi un bel
film consigliato da Cannibal!"
Sandrine nella pioggia di Tonino Zangardi
Il consiglio di Ford: siamo quasi a maggio, della pioggia mi sono rotto.
Non ho neppure finito di lamentarmi del titolo precedente ed ecco qui servito un secondo film italiano da bottigliare della settimana, proposta che mi pare uscita da una sala di quartiere degli anni settanta.
Vorrei e dovrei pormi delle domande sulla distribuzione italiana, ma questa volta non ne ho proprio voglia.
Me ne pongo abbastanza sul Cannibale, e mi bastano e avanzano. Ahahahahah!
Comunque, bocciatissimo.
Il consiglio di Cannibal: meglio starsene sotto l’umbrella-ella-ella-eh-eh-eh
Questo thriller noir risale addirittura al 2008 e trova un posto al sole nelle sale italiane solo ora. Le intenzioni sembrano buone, il risultato fin dal trailer sembra a mezza strada tra il ridicolo e l’amatoriale. Un po’ come Ford quando cerca di imitare le mie didascalie ahahah.
Meglio farli restare entrambi, film & Ford, sotto la pioggia. Sperando si prendano un bell’accidenti!

"No, basta! Dopo tutte quelle lagne neorealiste, con te Ford non gioco più."
Leafie - La storia di un amore di Oh Seongyun
Il consiglio di Ford: la storia del weekend cambia. Finalmente.
Ed ecco una delle mie due prime scelte per questa tornata di uscite: un film d'animazione made in Korea che promette faville e profondità neanche fossimo dalle parti dello Studio Ghibli.
Animali, diversità e sentimenti nella storia di una gallina "ribelle" pronta ad essere madre per un anatroccolo reso orfano da una donnola: Fedro incontra Miyazaki. E non può che essere un bene.
Il consiglio di Cannibal: roba per cuccioli fordiani
Oddio, ma che è sta roba???
Miyazaki e loStudio Ghibli lasciamoli stare, per favore, questa sembra la classica bambinata fordianata tutta buoni sentimenti pucci pucci gne gne che solo quel finto duro del mio rivale può amare con cotanto amoroso amorevole amore.
Leafie? Che schifi!

"Giuro sul mio Dio che non guarderò mai più un film di una lista fordiana."
Il primo uomo di Gianni Amelio
Il consiglio di Ford: il primo grande film italiano della stagione.
Fortunatamente, per ogni centinaio di film inutili made in Italy che distribuiamo nelle sale, ce n'è anche uno che riesce a farci dimenticare il resto.
Amelio - uno dei grandi della nostra Storia cinematografica recente -, autore di cose gigantesche come Lamerica e Così ridevano, torna sul grande schermo con una vicenda che ripercorre la storia ed il dramma dell'Algeria neanche fosse il Gillo Pontecorvo de La battaglia di Algeri - stupendo, recuperatelo! - in un film dal respiro finalmente internazionale.
Non perdetelo.
Il consiglio di Cannibal: l’ultimo film
Bah, non mi ha mai attirato il cinema di Gianni Amelio il fattucchiere che non ammalia. E questo non fa eccezione. Sembra la solita classica lagna neo-neorealista che fa impazzire Ford (che comunque è già pazzo di suo) e sbadigliare me. Yawn. Perdetevelo tranquillamente.

"Ford, dove ti nascondi? Vediamo se questi proiettili
sono abbastanza neorealisti per te..."
Una spia non basta di McG
Il consiglio di Ford: un film di basso livello non basta, propiniamone sempre almeno una decina!
Chiudiamo la settimana con una spy story votata alla commedia realizzata dal creatore della simpatica serie Chuck decisamente trascurabile.
Sinceramente, dopo aver parlato di Gianni Amelio, questa robetta non la prendo neanche in considerazione.
E mi dispiace pure di vedere Tom Hardy mosso dai soldi nel cast di una schifezzuola di questo tipo.
Il consiglio di Cannibal: un Ford non basta, un Cannibal sì
Commedia spy action con un bel cast: Reese Witherspoon + Tom Hardy + Chris Pine. Sembra leggero e forse troppo esile ma sembra pure divertente, di certo più di qualunque roba neo-neo-neo-neorealista di Amelio. Ah già che Ford è allergico, al divertimento! In una settimana di uscite pessime, sembra il male (di miele) minore. Certo, neppure questo è imprescindibile, però magari una spia basta e, viste le alternative fordiane, avanza.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com