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mercoledì 17 luglio 2013

VECCHINI DI PAROLA


Uomini di parola
(USA 2012)
Titolo originale: Stand Up Guys
Regia: Fisher Stevens
Sceneggiatura: Noah Haidle
Cast: Al Pacino, Christopher Walken, Alan Arkin, Mark Margolis, Julianna Margulies, Addison Timlin, Lucy Punch, Katheryn Winnick, Vanessa Ferlito, Craig Sheffer, Bill Burr, Courtney Galiano, Weronika Rosati
Genere: old school
Se ti piace guarda anche: Scent of a Woman - Profumo di donna, 7 psicopatici, La 25a ora

Tre amici all’ultima avventura delle loro vite. Al Pacino, Christopher Walken e Alan Arkin, tutti e tre ormai oltre la soglia dei 70 anni, si ritrovano per combinare ancora qualche casino in giro, come ai vecchi tempi.
Tutti e tre delinquenti esperti, ma solo uno di loro è finito in galera: Al Pacino, per ben 28 anni in cui non ha mai aperto bocca pur di coprire gli amici. Il film è interamente ambientato il giorno in cui finalmente esce di prigione. Dopo tutti quegli anni in gattabuia si ritrova davanti un mondo cambiato, in cui ad esempio le auto non si accendono più con le chiavi e sono quindi ancora più facili da rubare. Un mondo cambiato in cui vuole ancora dire la sua, sebbene solo per una manciata di ore. Il mattino seguente, il suo migliore amico Christopher Walken dovrà infatti ucciderlo. È costretto da un boss interpretato da Mark Margolis (il vecchino inquietante di Breaking Bad) a ucciderlo. Perché? Perché Al Pacino a suo volta e a suo tempo aveva ucciso il figlio del boss, per sbaglio… ma non è questo l’importante. L’importante è l’avventura tutta in una notte di Pacino & Walken, cui più in là si aggrega anche il terzo membro del trio, Alan Arkin, dritto dritto dall’ospizio.

Nonostante l’età, i tre ne combineranno di tutti i colori. Vanno in un bordello, dove Al Pacino avrà bisogno di un’ingente quantità di Viagra per far tornare in piedi il birillo, si sniffano medicinali (oh, sono pur sempre dei vecchietti), sfrecciano a manetta con un’auto nuova fiammante, aiutano una tizia stuprata ad avere la sua tarantiniana vendetta, e non a caso a interpretare la tizia c’è Vanessa Ferlito, quella della lap dance di A prova di morte. E poi, poi ne combinano di tutti i colori.
Uomini di parola (titolo originale Stand Up Guys) è un tutto in una notte molto ben sceneggiato e orchestrato, non ai livelli di un Collateral, certo, però riesce a mantenere l’intrattenimento su buoni livelli dalla prima all’ultima scena. I tre protagonisti, soprattutto un indemoniato e super mangione Al Pacino, sono in gran forma, manco fossero tre giovinetti alla prima uscita alcolica insieme. Diciamo che è una specie di teen movie al contrario; laddove lì vengono raccontate le prime esperienze, qui vengono raccontate le ultime, che sono altrettanto importanti e assumono contorni malinconici.
Possiamo anche vederlo come una versione meno tamarra e action, ma più riflessiva e con dialoghi decisamente migliori, degli Expendables. La vecchia scuola che cerca di dire la sua nel mondo odierno, in una pellicola che è molto più avvicente e profonda di quanto ci si potrebbe aspettare dalla classica comedy criminale. A sorpresa, tutto funziona alla perfezione, sia i momenti riflessivi, mai troppo melensi, che quelli comici, dove, nonostante alcune gag piuttosto prevedibili come quella del Viagra, non si scade troppo nel volgare o nel banale.

Ad accompagnare i tre vecchini all-stars, ci pensa un cast di contorno femminile di pregevola fattura: c’è la già citata Vanessa Ferlito, che ha delle labbrazza che Madonna sono la fine del mondo, c’è la splendida Addison Timlin (Afterschool, Californication), che è la cameriera che vorremmo tutti avere nella tavola calda sotto casa, se solo sotto casa avessimo una tavola calda, la sempre simpatica Lucy Punch (Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, Take Me Home Tonight, Bad Teacher…), la bionda Katheryn Winnick della serie Vikings in versione prostituta mega arrapante e Julianna Margulies della serie tv The Good Wife che qui ritorna a lavorare in un ospedale come ai tempi di E.R.

Da segnalare inoltre la stilosissima colonna sonora, ricca di suoni funk/soul di oggi e soprattutto di ieri, in cui spicca “When Something Is Wrong With My Baby” di Sam & Dave, ballata da Al Pacino insieme a una giovane sgallettata.
Nonostante le illustrissime presenze femminili e le musiche, il motore e il cuore della pellicola restano loro, i tre vecchietti criminali. Tre amici arrivati all’ultima avventura delle loro vite. O chissà? Forse no. Forse non per tutti e tre sarà davvero l’ultima. Il finale non è troppo distante da quello di Spring Breakers, giusto con una differenza d’età tra i protagonisti di una 60ina di anni - ma cosa volete che siano? -, e ci lascia intendere che questi vecchini potrebbero andare avanti ancora. Per sempre.
Stand up forever, guys!
(voto 7/10)

Post pubblicato anche su The Movie Shelter.

"Con tutta la patata che c'è in questo film, non credo di aver mai più bisogno del Viagra!"



giovedì 11 luglio 2013

PACIFIC FILM


Continuano le schifezzone commerciali in arrivo dall’America: dopo L’omino d’acciaio VS. Tutti, Brad Pitt VS. Zombies, Johnny Depp disneyano VS. L’ottimo attore che era una volta, questa settimana tocca a Robot VS. Il mondo intero in Pacific Rim.
Scommettiamo sulla (s)fiducia che sarà un’altra porcheria, e per di più gigantesca?
La settimana cinematografica potrebbe riservare però qualche magica sorpresa con i ladri maghi di Now You See Me e poi…
Il resto scopritelo in questa caliente rubrica settimanale dedicata alle uscite nei cinema italiani, in cui si confrontano i miei commenti VS. quelli del Robottone Ford. Un robottone programmato per sparare cacchiate cinematografiche (e non solo) random.

Pacific Rim di Guillermo del Toro
Il consiglio di Cannibal: non sono Pacific né nei confronti di Ford, né nei confronti di questo film
Guillermo del Toro per me è una delle figure più sopravvalutate oggi a Hollywood. Vive di rendita sull’unico buon film che ha fatto, Il labirinto del fauno, comunque nemmeno un capolavoro assoluto, ma ha anche girato porcherie come Mimic e Blade II, mentre Hellboy non è niente di che. Poi gli hanno affidato la realizzazione de Lo Hobbit e non è manco riuscito a portarla a termine e i suoi due nuovi progetti si preannunciano come dei gran flopponi: una nuova versione di Pinocchio (tremo al solo pensiero) a breve, e intanto se ne esce con questo Pacific Rim. Già dal trailer, mi sembra una delle cose peggiori che abbia mai visto in tutta la mia vita. Una cagata robotica al cui confronto la già pessima saga di Transformers sembra una prelibatezza per intenditori.
Se non si rivela uno dei film peggiori dell’anno, potrei seriamente considerarmi deluso. Così come potrei restare deluso se il mio nemico Ford non lo considererà una delle migliori pellicole nella storia del cinema…
Il consiglio di Ford: impossibile essere Pacific nei confronti del mostruoso Cannibal
Dai tempi del primo trailer, questo Pacific Rim è entrato immediatamente a far parte della schiera dei film più attesi dell'anno dal sottoscritto, che come la maggior parte di chi è stato bambino all'epoca dei robottoni giapponesi sogna da trent'anni una cosa fantastica come questa.
Ovviamente il mio rivale la bollerà di antico o roba simile, ma per il sottoscritto si tratta senza dubbio della tamarrata della stagione, e del giocattolone numero uno dell'estate e non solo.
Senza contare che Del Toro è un signor regista quando si parla di fantasy - Il labirinto del fauno e i due Hellboy ne sono la prova -, che le immagini viste finora sono da urlo e, effetti speciali a parte, vedere uomini alla guida di robot giganti fare a cazzotti con mostri enormi venuti da chissà dove in stile Cloverfield è un supercult anche solo sulla carta.

Mr. Ford 'sta mattina s'è svegliato con la luna storta...

"Avete fatto sparire Ford? Ma questa non è una magia, è un miracolo!"
Now You See Me - I maghi del crimine di Louis Leterrier
Il consiglio di Cannibal: Now you can see this
In mezzo a tante porcatone commerciali in arrivo dall’America, c’è un film che senza tanti clamori si è rivelato uno dei successi dell’estate USA a sorpresa e che potrebbe anche non essere male. Una magia?
Proprio così. Il film parla infatti di un gruppo di maghi che, in tempi di crisi, si reinventano ladri, per il colpo del secolo. Riuscire a chiudere una volta per tutte il blog WhiteRussian?
Purtroppo no. Cercheranno di rapinare una banca di Parigi. Anche se io preferivo un colpo ai danni di Ford, il divertimento dovrebbe comunque essere garantito e il cast è di quelli pieni di idoli cannibali come Jesse Eisenberg, Woody Harrelson e Mélanie Laurent. Sarebbe un crimine ignorarlo.
Il consiglio di Ford: Cannibal can't see Ford
Film che si prospetta caruccio, un divertimento buono giusto per la stagione meno impegnata dell'anno ma che certo non rappresenterà il meglio del meglio di questo duemilatredici, e neppure, in tutta onestà, il meglio del discreto intrattenimento.
Comunque, visto anche il cast, proprio da buttare via non dev'essere, anche se nella settimana di Pacific Rim solo Stallone o Clint avrebbero avuto una chance di scavalcare la tamarratona di Del Toro.

"Fordino, ma chi t'ha insegnato a mangiare? Quel selvaggio di tuo padre?"
Parental Guidance di Andy Fickman
Il consiglio di Cannibal: Fordental Guidance
Questo sembra il classico film per Ford.
Una pellicola action trash su un wrestler travestito?
Ma no, quello sarebbe stato per il vecchio Ford. Il nuovo Ford ha bisogno di una Parental Guidance, una guida a fare il genitore, e chi può dargliela se non due vecchie glorie e suoi quasi coetanei come Billy Crystal e Bette Midler?
Per quanto mi riguarda, di questa commediola famigliare bimbominkiosa ne posso anche fare a meno, sebbene potrebbe non risultare nemmeno troppo malaccio come visione disimpegnata.
Il consiglio di Ford: Parental guidance, ovvero il simbolo che non serve a Pensieri cannibali, il blog giusto giusto per i bimbiminkia.
Seconda commedia senza pretese della settimana, che pare una versione cinematografica della marea di trasmissioni in stile Real Time che negli ultimi anni hanno letteralmente invaso il piccolo schermo.
Onestamente Billy Crystal mi è sempre stato simpatico, ed il risultato non dev'essere neppure così pessimo, ma dovessi scegliere qualcosa da mettere in coda a Pacific Rim opterei per i maghi prima di questo.
Il Cannibale, invece, lo lascio sempre in fondo. Del resto, come fanalino di coda sta proprio alla grande.

"Ford stasera non viene con noi?"
"No, quello sta attraversando una crisi di mezza età
ed è andato allo Spring Break col Cannibale."
Uomini di parola di Fischer Stevens
Il consiglio di Cannibal: sono un uomo di parola e dico che mi batterò contro Ford fino alla morte!
Ed ecco un altro film perfetto per Ford. Dopo il trash dei robottoni e la commedia famigliare, una pellicola crime action old style con tre attori old school. Se Alan Arkin a livello di carriera ultimamente è messo meglio che mai, lo stesso non si può dire per Al Pacino e Christopher Walken che negli ultimi tempi non sono sempre garanzia di qualità, quindi chissà cosa ne sarà venuto fuori…
Questo Uomini di parola mi attira pochino, ma potrebbe tornarmi utile per massacrare in allegria qualche altro vecchino, visto che prendermela solo con Ford non mi basta!
Il consiglio di Ford: guardatelo, e non ve ne pentirete. Parola di Ford!
Film che, nonostante la pessima traduzione italiana, è una piccola chicca old school giocata sull'amicizia virile ed i vecchi leoni come non ne fanno più, interpretata benissimo dalla premiata ditta Arkin, Pacino e Walken ed incentrata su un'ambientazione che mescola Una notte da leoni, Lock&stock e Gran Torino.
Non sarà il capolavorone del secolo, ma è una pellicola da godersi dal primo all'ultimo minuto, certo non esplosiva o innovativa ma tremendamente tosta e di cuore.
Meglio di così non si potrebbe chiedere.
In caso, poi, voleste saperne di più, qui trovate la mia recensione.
E lasciate perdere l'orrido titolo italiano, che deve aver giusto inventato quel tordo di Peppa Kid!

"I libri di Twilight sono meglio di tutte le ninne nanne del mondo.
Anche se il top dei top restano i post di WhiteRussian."
Oggetti smarriti di Giorgio Molteni
Il consiglio di Cannibal: Cinema smarrito, quello italiano
Anche questa settimana, non manca il filmetto italiano che nessuno si filerà ma che per obbligo sono costretti a distribuire e io e Ford costretti a commentare. Dopo aver visto l’ennesimo agghiacciante amatoriale trailer, non sto a filarmelo più di tanto nemmeno io, anche perché la mia voglia di cinema italiano, se mai l’ho avuta, ormai è andata smarrita da lungo tempo.
Un po’ come il senno di Ford.
Il consiglio di Ford: gusto per il Cinema smarrito, quello di Cannibal Kid.
Non poteva mancare, tra le uscite della settimana, l'agghiacciante film italiano di turno che non mi sforzo neppure a bersagliare.
Il trailer ci pensa da solo.
Un po’ come il Cucciolo eroico quando snocciola i suoi "illuminati" pareri cinematografici.

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