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domenica 31 maggio 2015

CANNIBAL MUSIC - I DISCHI DI MAGGIO 2015





I dischi del mese di maggio.
I più belli?
Non necessariamente. Anzi, alcuni sono piuttosto pessimi. Nel complesso però, in mezzo ad alcune cose non troppo esaltanti, qui su Pensieri Cannibali è passato anche qualche bel dischetto.
Diamo un po' un ascolto...

Mumford & Sons “Wilder Mind”

Il nuovo album dei Mumford & Sons è quello della svolta. Il gruppo di bovari campagnoli questa volta ha finalmente appeso il banjo al chiodo e ha finito di pretendere di essere un gruppo folk. Tanto non ci credeva nessuno. I Mumford & Sons stanno alla musica folk come Il Volo stanno alla lirica o Giovanni Allevi sta alla classica. Ovvero... non c'entrano una cippa. Con il loro terzo album “Wilder Mind” hanno preso una piega rock che ricorda più che altro i Kings of Leon. Il problemino problemuccio problemaccio è che i Mumford & Sons con la musica rock ci azzeccano ancora meno che con il folk.
Se i loro fan della prima ora storceranno il naso davanti a questo cambiamento folk'n'roll, poco folk e poco roll, io se non altro esulto per non essermi dovuto sorbire un'ora di dannato banjo e perché 'sta volta i bovari hanno azzeccato almeno una bella canzone, la title track “Wilder Mind”. Da uno dei gruppi più inspiegabilmente popolari degli ultimi anni, è già più di quanto mi aspettassi.
(voto 5-/10)

giovedì 27 dicembre 2012

LA MEGLIO MUSICA 2012, ALBUM 30-21

Dopo le posizioni dalla 40 alla 31, si sale sale e non fa male nella chart degli album preferiti dal blog Pensieri Cannibali e soprattutto dal suo autore Cannibal Kid nel corso degli ultimi 12 mesi.
Continuiamo allora a vedere e soprattutto a sentire i top dischetti 2012, dalla posizione 30 fino alla 21.

30. The Vaccines “Come of Age”
Genere: rock’n’roll
Provenienza: West London, Inghilterra, UK
Se ti piace ascolta anche: Two Door Cinema Club, Strokes, Jake Bugg, Supergrass, The View, Cribs, Tribes, Libertines
Pezzi cult: “Teenage Icon”, “All in Vein”
Il disco perfetto da ascoltare: nell’attesa di farsi un vaccino
Consigliato: a chi ancora crede nel rock’n’roll, come il neo marito di Kate Winslet che si chiama Ned Rocknroll (!!)



29. Nite Jewel “One Second of Love”
Genere: cantantessa
Provenienza: Los Angeles, California, USA
Se ti piace ascolta anche: Chairlift, Frankie Rose, Feist
Pezzo cult: “One Second of Love”
Il disco perfetto da ascoltare: in un secondo
Consigliato: ai gioiellieri, o anche ai rapinatori di gioiellerie



28. We Have Band “Ternion”
Genere: 80s vintage
Provenienza: Manchester e Londra, Inghilterra, UK
Se ti piace ascolta anche: New Order, M83, Editors, Blur
Pezzo cult: “What’s Mine, What’s Yours”
Il disco perfetto da ascoltare: nel mangiacassette di una DeLorean
Consigliato: a chi è uscito vivo dagli anni ‘80



27. Daughn Gibson “All Hell”
Genere: soul futuristico
Provenienza: Carlisle, Pennsylvania, USA
Se ti piace ascolta anche: MacDeMarco, Gil Scott-Heron, Joy Division, Chris Isaak
Pezzo cult: “Lookin’ Back on ‘99”
Il disco perfetto da ascoltare: se si vuole qualcosa di classico e moderno allo stesso tempo
Consigliato: a chi si è stufato di sentir cantare i soliti crooner michaelbublosi



26. Kindness “World, You Need a Change of Mind”
Genere: jazz nerd
Provenienza: Londra, Inghilterra, UK
Se ti piace ascolta anche: John Talabot, Rhye, LCD Soundsystem, Prince
Pezzo cult: “That’s Alright”
Il disco perfetto da ascoltare: al party più fulminato dell'anno
Consigliato: a chi vuole ascoltare 1000 dischi in uno solo



25. Cloud Nothings “Attack on Memory”
Genere: alternative rock
Provenienza: Cleveland, Ohio, USA
Se ti piace ascolta anche: Nirvana, No Age, Japandroids, METZ
Pezzi cult: “No Future No Past”, “Stay Useless”, “Fall In”
Il disco perfetto da ascoltare: tra le nuvole
Consigliato: a chi non è uscito vivo dagli anni ’80, ma dai 90s sì



24. Django Django “Django Django”
Genere: western
Provenienza: Edimburgo, Scozia, UK
Se ti piace ascolta anche: Alt-J, Super Furry Animals, Everything Everything
Pezzi cult: “Default”, “Firewater”
Il disco perfetto da ascoltare: aspettando Django Unchained
Consigliato: a Quentin Tarantino



23. Best Coast “The Only Place”
Genere: surf
Provenienza: Los Angeles, California, USA
Se ti piace ascolta anche: Go-Go’s, Dum Dum Girls, Tennis, Cults, The Drums
Pezzo cult: “The Only Place”
Il disco perfetto da ascoltare: d’estate, meglio ancora se in California
Consigliato: ai surfisti



22. Jessie Ware “Devotion”
Genere: new soul
Provenienza: South London, Inghilterra, UK
Se ti piace ascolta anche: Delilah, Solange, Sade, How to Dress Well, Katy B, James Blake
Pezzo cult: “Wildest Moments”
Il disco perfetto da ascoltare: per rilassarsi senza dover ascoltare della merda new-age
Consigliato: contro lo stress della vita moderna



21. Orbital “Wonky”
Genere: electro
Provenienza: Sevenoaks, Kent, Inghilterra, UK
Se ti piace ascolta anche: Orb, Underworld, Chemical Brothers, Mouse on Mars, Zola Jesus
Pezzo cult: “New France” feat. Zola Jesus
Il disco perfetto da ascoltare: a un rave
Consigliato: per andare in orbital


lunedì 3 settembre 2012

Music Week: rock’n’rolla oh yeah





"Ma voi chi ca**o siete e che ne avete fatto di D'arcy, James e Jimmy?"
C’era una volta, tanto tempo fa, nel periodo di inizio settembre su un canale chiamato Mtv, una settimana di programmazione speciale, una Music Week per presentare video nuovi e contenuti speciali. Questo quando Mtv era ancora un canale musicale. Adesso magari faranno la Reality Week…
Pensieri Cannibali raccoglie allora il testimone e questa settimana propone una settimana di post con recensioni veloci e fresche di alcuni album usciti negli ultimi mesi. A partire da disconi, dischetti e discacci di genere all’incirca rock.

Smashing Pumpkins “Oceania”
Billy Corgan, un consiglio spassionato da un tuo vecchio (ma più giovane di te) fan: ritirati.
Oceania prova a riscoprire il sound anni '90 della fu mitica band e sembra esserci tutto, mancano solo: passione, ispirazione, grandi canzoni.
(voto 5-/10)



Silversun Pickups “Neck of the Woods”
I veri eredi degli Smashing Pumpkins. Quelli veri, quelli 90s, non quelli sbiaditissimi trasferitisi in Oceania.
C’è da dire che pure loro in passato hanno fatto di meglio, se proprio vogliamo fare i pignoli, eppure l’ultimo Neck of the Woods sa crescere con gli ascolti e diventa sempre più prezioso col passare del tempo. Billy Corgan, adesso sei tu che devi inseguire loro…
(voto 7/10)



Offspring “Days go by”
A sorpresa, gli Offspring rispolverano il suono del loro passato e non suonano nemmeno troppo patetici.
Cosa che non significa che questo sia un disco fondamentale. Tutt’altro. Come dice il titolo: Days go by, i giorni passano. Per loro nemmeno troppo malaccio.
(voto 5,5/10)



Japandroids “Celebration Rock”
Celebrato da vari siti e magazine come uno dei dischi rock fondamentali dell’anno, io ci ho provato a farmelo piacere. Mi sono impegnato. Ce l’ho messa tutta. L’ho ascoltato varie volte. Ma dentro non c’ho trovato un pezzo uno che facesse provare anche a me l’entusiasmo per una celebrazione rock.
(voto 6-/10)



No, Ray-Ban non mi ha pagato per aver messo quest'immagine.
Però non mi lamento se vorrà farlo...
Two Door Cinema Club “Beacon”
Per suonare freschi, suonano ancora freschi. Come spesso accade alle bands che fanno il botto con l’esordio, un po’ di entusiasmo al traguardo del difficile secondo album si è però perso per strada. Qualche buon pezzo l’hanno infilato anche a questo giro, ma possono crescere ancora parecchio.
(voto 6,5/10)



The Vaccines “Come of Age”
E a proposito di difficili secondi album… Discorso analogo a quello fatto per i Two Door Cinema Club, con la differenza che i Vaccines sembrano arrivare vaccinati e pronti ad affrontare le malattie che un disco numero due può portare con sé.
Come of Age è un bel dischetto on the rocks e 3 o 4 pezzi sono davvero notevoli. Potrebbero sforzarsi anche loro un pochino di più, però per il momento bene così.
(voto 7/10)



The View “Cheeky for a Reason”
Non posso voler del male a un gruppo come i View. Anche quando quasi nessuno lo fa più, anche quando nessuno crede davvero in un revival del brit-pop, loro ci provano ancora una volta. Fedeli alla linea. Fedeli a se stessi. Tra Mystery Jets, Fratellis, Oasis, Bluetones e Supergrass, hanno tirato fuori un disco carino caruccio, quanto leggero e dimenticabile. Però non posso proprio voler del male a un gruppo come loro.
P.S. Curioso il video in stile Shame di “How Long”, con l’ottimo attore british in ascesa Martin Compston.
(voto 6/10)



King Blues “Long Live the Struggle”
Già ai tempi del precedente album avevo notato come nonostante si chiamassero King Blues, la loro musica fosse tante cose, fuorché blues. Con questo ancora più variegato ultimo disco, decidono di incasinare il tutto ulteriormente, aggiungendo alla loro formula sonora tra punk e rock una manciata di pop, ska e pure qualche parte rappata/parlata in stile hip-hop UK alla The Streets. Ma di blues, quello ce n’è poco. Che sia ora di cambiare nome?
No, perché subito dopo l'uscita di questo disco, la band ha annunciato il suo scioglimento...
(voto 6+/10)



King Tuff “King Tuff”
Derivativi, a volte molto derivativi nei confronti dei classici del rock, vedi le citazioni quasi plagi espliciti di Rolling Stones e Clash, ma alla fine riescono a gasare parecchio.
Se cercate del sano rock’n’roll de ‘na vorta, i King Tuff diventeranno i vostri nuovi re.
(voto 6,5/10)



mercoledì 6 aprile 2011

E vaccinatevi, per Dio!

The Vaccines “What did you expect from the Vaccines?”
Genere: rocknrolla
Provenienza: Londra
Se ti piacciono ascolta: Strokes, Libertines, Arctic Monkeys, Interpol, Vines, Pulp
Pezzi cult: Wreckin' Bar (Ra Ra Ra), Post Break-Up sex


L’antidoto contro la musica noiosa? Ce la danno I Vaccines. Già definiti gli Strokes inglesi, gli sbarbi UK ricordano in effetti la freschezza dell’esordio dei newyorkesi, anche se la voce è più sull’Ian Curtisiano andante (e quindi di riflesso vengono in mente pure gli Interpol). Una manciata di canzoni esaltanti e dal tiro melodico notevole che sembrano uscite dalla colonna sonora di Skins (anzi, li hanno davvero suonati in Skins), tra qualche mese forse non saranno più niente di così memorabile però questo è uno dei pochi dischi rock’n’roll usciti negli ultimi mesi su cui valga la pena pogare. Merce sempre più rara, oggigiorno.
(voto 7+)


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