"Altroché Spring Breakers, qui sì che sono sexy!" |
Gimme Shelter - Non lasciarmi sola
(USA 2013)
Regia: Ron Krauss
Sceneggiatura: Ron Krauss
Cast: Vanessa Hudgens, Brendan Fraser, Rosario Dawson, Ann Dowd, Emily Meade, Rachel Mattila Amberson, Dascha Polanco, Stephanie Szostak, Candace Smith, Tashiana Washington, James Earl Jones
Genere: indie teen mom
Se ti piace guarda anche: Short Term 12, Precious, Teen Mom, 16 anni e incinta, Juno
E pensare che quando dicevo che Vanessa Hudgens è una grande attrice, la gente mi rideva dietro. Invece adesso le cose sono molto cambiate.
Vanessa Hudgens è una grande attrice.
AAAHAAHAAH
AAH AAH AAAH AAAH AAAH
Ok, la gente continua a ridere anche adesso quando lo dico, è vero. Le cose non sono cambiate. Però la gente che ora ride probabilmente non ha ancora visto Il cacciatore di donne, film in cui la Hudgens dà merda persino a Nicolas Cage…
Ok, esempio sbagliato. Non è che ci vada molto. Anche Gabriel Garko potrebbe far sfigurare il Nic Cage degli ultimi tempi.
La gente che adesso ride probabilmente non ha visto nemmeno Gimme Shelter, il nuovo film che vede protagonista Vanessa Hudgens. Una Vanessa Hudgens imbruttita che sfoggia qui un look da ragazzino cileno malato di AIDS. Non proprio il massimo del sexy. In bikini in Spring Breakers era meglio. Un pochino meglio.
"Beh sì, dai. Modestamente sono proprio un bel ragazzo." |
In pratica, qui Vanessa Hudgens è ricorsa a quello stratagemma cui ricorrono (quasi) tutte le star di Hollywood a un certo punto della loro carriera quando vogliono dimostrare di essere qualcosa di più di un bel tocco di fregna. L’esempio più clamoroso è stato quello di Charlize Theron che si è presentata leggerissimamente meno infighettata di come eravamo abituati vederla di solito in Monster, un titolo un programma. Oppure Hilary Swank…
Ah, no. Ho sbagliato esempio di nuovo. Lei di solito è cessa e tutti a dire quanto è brava e a darle degli Oscar, poi quando si è presentata tutta infighettata in Black Dahlia non se l’è cagata nessuno. A Hollywood funziona così. Più ti imbruttisci e più vieni premiato. Più ti infighetti e più sei ignorato. Soprattutto se sei una donna, ma Christian Bale e Matthew McConaughey di recente in versione anoressica hanno dimostrato come la cosa valga pure per gli uomini.
La scelta di presentarsi in versione cozza non ha portato Vanessa Hudgens a correre per gli Oscar, però se non altro le è valsa il plauso della critica d’Oltreoceano. Per poter essere presa in considerazione dall’Academy ci sarebbe voluta una pellicola un minimo più decente, cosa che Gimme Shelter purtroppo non è.
"Vanessa, bella de mamma. Puoi sforzarti finché vuoi, ma non sarai mai gnocca quanto me, ricordalo!" |
La prima parte non è nemmeno malaccio. Solito film indipendente in stile Sundance, con una storia che sembra una puntata di Teen Mom girata nel ghetto. Vanessa Hudgens è Apple, una 16enne incinta che se ne va di casa, visto che Rosario Dawson (imbruttita pure lei, solo che lei come attrice resta incapace comunque) non è proprio la madre dell’anno. Vanessa Hudgens va così a ricercare il padre Brendan Fraser. Un Brendan Fraser parecchio invecchiato, però lo sguardo fisso da mummia è rimasto sempre lo stesso. La sua parte è quella da lupo yuppie di Wall Street pieno di grana, ma Vanessa Hudgens non è lì per i suoi soldi…
Certo, certo. Come no?
Vanessa Hudgens è lì perché non sa dove altro andare e, a questo punto, ci si potrebbe aspettare una di quelle commedie americane in cui la tipa disadattata di turno ritrova l’amore paterno e, grazie al makeup e a qualche abito sexy di marca, diventa una strafiga. Così non è. Per fortuna. Questo è un dramma e a quella povera sfigata della protagonista ne capitano di tutti i tipi, manco la sceneggiatura l’avesse scritta Lars von Trier.
Bene. Cioè, male per lei, ma bene per noi spettatori. Ci aspetta allora un bel melodrammone in grado di toccare il cuoricino?
No. Il film fa prendere male per la triste vicenda della sua protagonista, eppure allo stesso tempo non riesce a creare una vera connessione emotiva. La colpa non è certo di Vanessa Hudgens, che qui è davvero bravissima e sulle sue spalle regge da sola l’intera pellicola. La colpa è semmai del suo personaggio che non è certo quello della ragazza più simpa del mondo, e la colpa è di una sceneggiatura che si trascina stancamente fino a…
"Incinta??? C'è davvero qualcuno che ha avuto il coraggio di trombarmi in questo stato?" |
ATTENZIONE SPOILER
…fino a una parte finale in cui arriva una (non richiesta) svolta cristiana. All’improvviso, anziché in una versione alternativa di Teen Mom o 16 anni e zoccola incinta, veniamo catapultati dentro una puntata di Settimo cielo e allo stesso tempo la colonna sonora passa dall’efficace “Born to Die” di Lana Del Rey alla terrificante “The Prayer” di Celine Dion suonata sui titoli di coda. Proprio così.
Posso dare atto al film di avermi sorpreso, questo sì. Solo si è rivelata una sorpresa davvero negativa. Una pellicola che per un'ora non era stata fenomenale, però quanto meno decente, negli ultimi minuti sbrocca totalmente e si trasforma in una markettona clamorosa nei confronti delle associazioni religiose. Ma porco zio!
Quei bigottoni degli americani non ce la fanno proprio a tenersi e mo’ arrivano a contaminare persino il cinema indie. Io mi chiedo: “Dio mio, dove andrà a finire questo mondo? Doveee?”
Se il film non è un granché e la parte conclusiva è davvero terrificante, di Gimme Shelter resta comunque una cosa da conservare nella memoria e da incorniciare: Vanessa Hudgens, che qui dimostra, anzi si conferma ancora una volta una grande, grandissima attrice.
AAH AHAHAH AAAH AAAH
AAAAAH AAAH AAAAH AAAAAAAH
Smettetela di ridere. Vi sto dicendo la verità. Abbiate Fede in me, dannati miscredenti.
(voto 5/10)