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lunedì 12 giugno 2017

Frett & Furious 8





Fast & Furious 8
Titolo originale: The Fate of the Furious
Regia: F. Gary Gray
Cast: Vin Diesel, Charlize Theron, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Jason Statham, Tyrese Gibson, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Scott Eastwood, Kurt Russell, Elsa Pataky, Luke Evans, Kristofer Hivju, Celestino Cornielle


Fast & Furious ormai si è trasformato nel cinepanettone per i palestrati. Solo che al posto delle scoregge di Boldi ci sono le scazzottate di The Rock e Jason Statham che sembrano uscite da un videogame o dall'ennesima brutta copia di Matrix, o persino di The Raid – Redenzione. E al posto delle scappatelle di De Sica con l'amante di turno, qui c'è quella di Vin Diesel con Charlize Theron.
Come nei cinepanettoni, inoltre, un risalto particolare sta non tanto nella trama (quale trama???), quanto piuttosto nelle location. Da Natale sul Nilo, Natale a Miami e Natale a New York, qui si passa a Fast & Furious a New York, Fast & Furious a Berlino (anche se le riprese delle scene “tedesche” sono state fatte in Georgia, Usa) e Fast & Furious a Cuba.

giovedì 19 gennaio 2017

I film in Arrival questa settimana





Fantascienza, azione, commedia all'italiana, robette con animali e cinema più o meno impegnato.
È questo il menù piuttosto ricco proposto questa settimana sulla tavola dalla distribuzione cinematografica italiana. Ad assaggiarlo per voi, per assicurarci che qualcuno non ci abbia messo del veleno dentro, ci pensiamo io Cannibal Kid e il mio blogger-nemico, quel cattivone (o forse dovrei dire ormai ex cattivone?) di Mr. James Ford.
Buon appetito!


Arrival
"Oddio! Temevo che gli alieni fossero spaventosi, ma non che avessero tutti l'aspetto mostruoso di James Ford."

lunedì 13 aprile 2015

FAST AND FURIOUS TETTE





Fast & Furious 7
(USA, Giappone 2015)
Titolo originale: Furious 7
Regia: James Wan
Sceneggiatura: Chris Morgan
Cast: Vin Diesel, Paul Walker, Jason Statham, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Kurt Russell, Lucas Black, Elsa Pataky, Djimon Hounsou, Ronda Rousey, Noel Gugliemi, Iggy Azalea, Jocelin Donahue
Genere: fast & fool
Se ti piace guarda anche: tutti gli altri Fast & Furious

Più che un semplice film, Fast & Furious 7 è un bignamino dell'intera serie.
Fast & Furious 7 è quasi uguale a Fast & Furious 6 che era molto simile a Fast & Furious 5 che era proprio come Fast & Furious 4. In più omaggia brevemente il disprezzato e sottovalutato Fast & Furious: Tokyo Drift. Una cosa che non tutti magari ricordano è che Fast & Furious 4, 5 e 6 sono in realtà prequel del terzo episodio. Il capitolo giapponese era quindi ambientato nel futuro, benché ci fossero auto e musica del 2006 e quindi la cosa non ha molto senso, ma è meglio non farsi troppe domande sulla verosimilità, quando si parla di Fast & Furious.
Inoltre, il settimo episodio dà un maggiore spazio ai siparietti comici di Ludacris e di uno scatenato Tyrese Gibson, che erano tra i protagonisti della seconda pellicola, e soprattutto va a recuperare almeno in piccola parte le atmosfere del primo leggendario capitolo. Se non altro all'inizio, quando finalmente fanno ritorno le sfide in auto, che poi erano l'elemento centrale della prima pellicola, poi purtroppo messo via via sempre più in un angolino. Con la scena di Michelle Rodriguez che sfida in auto la rapper Iggy Azalea si torna finalmente a correre. Broom broom.

giovedì 5 settembre 2013

ONE DIRECTION: THIS IS NOT CINEMA (AND THIS NOT MUSIC)




Con l’arrivo di settembre, ci si aspetterebbe la fine dell’estate cinematografica italiana fatta di niente. Ci si aspetterebbero le grandi uscite, le pellicole importanti, i film belli, invece…
Si finisce per rimpiangere i saldi da cinemino estivo, visto che le new-entry di questa settimana si preannunciano particolarmente terribili.
Dico solo: One Direction.
Dico solo: Vin Diesel.
Dico solo: il mio blogger enemy preferito Mr. James Ford, anche in questa nuova annata 2013/2014 ahimé e ahinoi al mio fianco a commentare le uscite cinematografiche.

"Ford, guardaci: siamo dei duri più di The Rock e Stallone!"

"Fico, una macchina! Peccato che nessuno di noi abbia l'età per guidarla..."
One Direction: This Is Us di Morgan Spurlock
Il consiglio di Cannibal: one direction, quella opposta all’ingresso in sala
È arrivato, è arrivato!
Il film più atteso dell’anno da Mr. James Ford è arrivato!
Fa tanto l’uomo duro, quello vecchia scuola, ma in gran segreto è il fan bimbominkia numero 1 della teen band sensation del momento. Non preoccupatevi, comunque: il loro successo è stato tanto rapido, quanto rapida sarà la loro scomparsa. Nel frattempo però è arrivato persino il film documentario, che cercherà di spiegarci il perché siano tanto amati. Una cosa che se volete può spiegarvi anche Ford, risparmiandovi il prezzo del biglietto del cinema.
A sorpresa, la regia di questo docu è curata da Morgan Spurlock, quello di Super Size Me, film che non ho mai visto perché, da appassionato di cibo spazzatura dei fast-food, temo che se lo vedessi potrei non mettere mai più piede in un McDonald’s. Da un regista del genere dobbiamo aspettarci qualche sorpresa?
Mi sa di no. Sarà solo una bimbominkiata, e pure di quelle clamorose.
Il consiglio di Ford: c'è solo una direzione, per il Cannibale. Quella che porta il suo grugno contro il mio pugno.
Cominciamo la settimana del rientro decisamente male.
Morgan Spurlock, regista del decisamente noto Supersize me, intossicato dal junk food si è dato alla realizzazione di un documentario che rivel i retroscena del fenomeno One Direction, uno dei gruppi più inutili della storia della musica.
Ovviamente non sto neppure a sprecare una parola rispetto al fatto di evitarlo come la peste, più che altro mi chiedo cosa cazzo possa passare per la testa dei ragazzini che spenderanno la loro paghetta per correre in sala a guardare i loro idoli con le lacrime agli occhi.
Cannibal, tu me lo sai spiegare?

"Io mi fingo cieco! Non per la pensione d'invalidità,
ma solo per avere una scusa per non andare a vedere il mio film."
Riddick di David Twohy
Il consiglio di Cannibal: cazzo riddick?
Terzo capitolo per la saga di Riddick. Io c’avevo provato, a vedere il primo episodio di questa serie, Pitch Black, ma m’era sembrato una schifezza assoluta, oltre che una noia mortale, e non ero manco riuscito a guardarlo fino alla fine. Mi sono quindi perso con enorme piacere il seguito The Chronicles of Riddick e lo stesso farò con questo, lasciando la visione al patito dei muscolazzi Ford, che oltre al sempre più bollito Vin Diesel qui si ritroverà pure il suo amichetto Bautista. Chi vuole vedere del cinema con dei veri attori, lasci invece perdere wrestler e cantanti teen fordiani…
Il consiglio di Ford: Riddick spacca!
Onestamente, non ho mai amato Vin Diesel: rispetto agli altri action heroes della sua generazione mi pare quello più bollito, e lo stesso personaggio di Riddick era stato abbandonato dal sottoscritto dopo il pur divertente Pitch black. Eppure, complice il rientro dalle vacanze, sento di aver bisogno di una tamarrata con tutti i crismi per riprendermi dallo shock delle ferie finite, e prometto addirittura, per l'occasione, di recuperare il secondo capitolo del franchise, che ai tempi avevo bellamente ignorato.

"Ford è come i leoni: meglio guardarlo da molto lontano!"
Il mondo di Arthur Newman di Dante Ariola
Il consiglio di Cannibal: Il mondo di James Fordman fa schifo, quello di Arthur Newman speriamo sia un po’ meglio…
Un film che in genere snobberei in maniera molto snob, in questa settimana tragica mi appare come la pellicola più vedibile tra tutte, e di gran lunga. Nonostante la presenza di Colin Firth, attore che sopporto a fatica, se non altro c’è anche Emily Blunt, e in più la storia di un uomo che finge la propria morte sembra possedere dei risvolti pirandelliani dal buon potenziale. Poi finirà per essere il solito filmucolo tutto buoni sentimenti sulla scoperta di se stessi, ma se non altro sembra meno terribile delle altre proposte fordiane settimanali.
Il consiglio di Ford: il mondo di Marco Goi è molto triste.
Filmaccio che snobbo in pieno pane e salame style per dedicarmi a Riddick, Vin Diesel e Bautista, buontemponi più consoni al Saloon della fighetta Colin Firth, uno degli attori che più detesto dopo Peppa Kid, prossimo ad interpretare se stesso nel reboot di Donnie Darko.
Attenderò che ne parli il mio antagonista, giusto per farmi un'idea di quale robaccia possono aver cercato di propinarmi i distributori.

"Piuttosto che vedere Moebius, mi sparo con questa pistola giocattolo
prestatami da Ford!"
Moebius di Kim Ki-Duk
Il consiglio di Cannibal: Kim Va-da-via-il-Ku
Quello di Kim Ki-Duk è uno di quei nomi che al solo sentirli mi viene da sbagliare. Un altro di questi nomi è Mr. James Ford, of course. Gli appassionati del soporifero regista sudcoreano come il mio blogger nemico troveranno di che divertirsi anche con questa sua nuova fatica, tutti gli altri come me meglio evitino. A meno di non volersi fare un bel sonnellino in sala. In questo caso, mi sa che Moebius potrebbe tornare molto utile.
Il consiglio di Ford: Kim Spacca il Kul al Kid
Kim Ki-Duk, uno dei registi orientali più importanti degli ultimi vent'anni, alle spalle la presunta crisi creativa che lo aveva tenuto lontano dalle scene per parecchio tempo, torna con un nuovo titolo che segue Pietà, vincitore del Festival di Venezia dello scorso anno. Devo ancora recuperare anche quello, dunque l'uscita di questo Moebius potrebbe essere l'occasione giusta per sfoderare una mini maratona dedicata al buon Kim, con buona pace di chi non si intende di Cinema d'autore come il mio rivale.

"Ford, sono venuto a trovarti in palestra. Pensavo di vederti ai pesi e invece...
stai davvero facendo zumba fitness???"
L’intrepido di Gianni Amelio
Il consiglio di Cannibal: intrepido chi va a vederlo
Che è, questa? La settimana dell’orgoglio anti-Cannibale?
Dopo Kim Ki-Duk, un altro autore o pseudo autore che mi annoia profondamente: Gianni Amelio, il regista che non ammalia. In più, in questo suo nuovo film ci propone l’ormai insopportabile Antonio Albanese come protagonista, in quella che si preannuncia come una storia in grado di riflettere sulla situazione di (non) lavoro nell’Italia di oggi ma che, come al solito nel cinema italiano di oggi, potrebbe farlo con una miriade di banalità. Intrepido, ma soprattutto incosciente, chi come Ford vorrà andare a vederlo.
Il consiglio di Ford: caro Gianni, questa roba mi pare troppo poco intrepida!
Come il mio petulante compare di rubrica ha sottolineato, ho sempre considerato Amelio uno degli autori più interessanti del panorama italiano, autore di cose enormi come Lamerica o Così ridevano, per non parlare de Il ladro di bambini. Peccato che, pur da suo sostenitore, non riesco proprio a farmi stuzzicare da un film che promette una banalità dietro l'altra, e che non mi pare abbia proprio nulla che possa in qualche modo rilanciare la produzione nostrana in quest'ennesima annata buia e scialba.

"Se hai davvero sentito la chiamata del Signore, Ford, va bene:
benvenuto nel nostro convento."
La religiosa di Guillaume Nicloux
Il consiglio di Cannibal: prego per non guardarlo
Questa è davvero una settimana anti-cannibale. Cos’è, un complotto di Ford sofferente per la sindrome del post-rientro dalla vacanze?
Se c’è una cosa che faccio fatica a sopportare, quasi quanto i film con attori-wrestler, sono le pellicole a tematica religiosa. Sarà anche francese, sarà anche ben diretto e interpretato (e in una settimana di anti-attori come questa non è una cosa da poco), ma l’idea di vedermi un film ambientato in un convento mi attira quasi quanto fare un salto in un vero convento, magari pure insieme a quella suorina di Ford.
Il consiglio di Ford: è in arrivo una scomunica doppia per il sottoscritto e Cannibal Kid. E noi ne siamo fieri.
La prima settimana dopo il rientro dalle ferie - unita alle delusioni di In trance ed Elysium - non promette niente di buono per l'autunno che incombe su questo povero Ford ancora avvezzo ai ritmi della spiaggia e alle infradito: almeno in questo caso parliamo di un film che due anticlericali di ferro come il sottoscritto e Coniglione Kid si troveranno ad ignorare neanche fossero alleati. Ci sarà mica lo zampino del demonio!?

Tanto per la cronaca, esce anche Comic Movie, di cui avevamo già parlato la settimana scorsa.

sabato 1 giugno 2013

FAST & FURIOUS 6 1 SCHIFEZZA




Fast & Furious 6
(USA 2013)
Regia: Justin Lin
Sceneggiatura: Chris Morgan
Cast: Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Elsa Pataky, Ludacris, Tyrese Gibson, Sung Kang, Gal Gadot, Luke Evans, Gina Carano, Clara Paget, Kim Kold, Johannes Taslim, Shea Whigham, Rita Ora, Jason Statham
Genere: tamarro buonista
Se ti piace guarda anche: gli altri Fast & Furious

Auto veloci, soldi, criminali, tamarri gonfiati, muscoli, figa…
Solo io trovo tutto ciò, a parte l’ultima cosa, molto ma molto noioso?
Sììììììììììììììì

Considerati gli incassi stellari in tutto il mondo di Fast & Furious 6 direi proprio di
Sììììììììììììììììììììììììììì

Quando uno è tamarro, non ce la fa proprio a guidare come una persona normale.
Che poi questo film è pieno più che altro soltanto di tamarri gonfiati. Le auto nella saga di Fast & Furious ormai hanno un ruolo sempre più marginale e inoltre non è che il film sia poi così pieno di figa: Elsa Pataky e Jordana Brewster si vedono appena, Gina Carano è sexy quanto Kim Kardashian incinta ovvero zero e Michelle Rodriguez più che una donna è un uomo fatto e finito. A spiccare allora è tale Gal Gadot che però gli autori non sembrano amare particolarmente, e non aggiungo altro per evitare spoileroni su questa sorprendente pellicola…
Nonostante questo, alla ggente Fast & Furious gli piace. Gli piace assai. Uh, quanto gli piace. E più vanno avanti con gli episodi e più a me fa schifo e più alla ggente gli piace. D’altra parte la ggente si è annoiata con Il grande Gatsby. Io invece all’ennesimo inseguimento della durata di almeno mezz’ora di F&F 6 rischiavo non solo di addormentarmi, ma quasi di riposare in pace per sempre.

E pensare che il primo Fast and Furious a me non era nemmeno dispiaciuto, all’epoca d’uscita, anno di (dis)grazia 2001. Era una pellicola che aveva scomodato paragoni un attimo impegnativi persino con Point Break e Gioventù bruciata. Da Point Break scopiazzava la trama, con un agente della polizia infiltrato in una banda di criminali, solo con la testa in fissa per le auto tamarrate e truccate con il NOS anziché per il surf. Per il resto storia uguale, ma un adattamento perfetto per la Need for Speed & Grand Theft Auto Generation. I riferimenti a Gioventù bruciata, assai più leggeri, riguardavano più che altro le corse clandestine e spericolate, ma vabbè, se non altro in quell'episodio si respirava ancora un minimo l'aria della trasgressione.

Una scena di Settimo Cielo Fast & Furious 6
Non che ci trovassimo di fronte a un capolavoro cinematografico, però il primo capitolo resta un cult della tamarraggine a quattro ruote. Tutto questo, ahimé, è solo un lontano ricordo. La saga di Fast & Furious si è ormai trasformata in un Jersey Shore in versione action, ma senza nemmeno il valore sociologico che il reality di Mtv a suo modo aveva. In alternativa, si può considerare anche un Twilight con dei tamarri buonisti al posto dei vampiri buonisti. O, peggio ancora, è diventato il Settimo Cielo delle pellicole d'azione. Una serie rassicurante, famigliare, con le auto al posto della chiesa. Non si può più manco considerare una buona tamarrata, ma solo una tamarrata piena di buoni sentimenti. Una pellicola in cui il valore assoluto è la famigghia, manco fossimo nel Padrino. Famigghia e criminalità, il film perfetto per la Corona Generation. Corona intesa come birra onnipresente nella pellicola grazie a un costoso product placement e Corona intesa come Fabbbrizio Corona, il Dom Toretto de ‘noantri.

"Gliel'ho detto anch'io a Vin che è fuori a preferire me a Elsa Pataky..."
Il personaggio che con gli anni ha perso più fascino è proprio lui, Vin Diesel alias Dominic Toretto. All’inizio su schermo aveva una carica fisica quasi da Marlon Brando in versione Playstation, adesso s’è trasformato nella caricatura di un action hero. La scena in cui Vin afferra Michelle Rodriguez al volo (letteralmente al volo) è una roba di un’assurdità che manco in un film con Will Smith s’era mai osato tanto. Posso solo immaginare quanto Willy abbia rosicato nel vederla. E forse pure Superman.
La cosa più nonsense della pellicola non è comunque questa, ma il fatto che Vin Diesel preferisca Michelle Rodriguez a quella patatona di Elsa Pataky. Cos’è? Siamo improvvisamente finiti in un film di Buñuel o in uno di Zulawski?
Con un Vin Diesel che ormai ha perso sempre più velocità, e non credo il caro carburante abbia influito più di tanto in questo, a rimediare ci pensa allora il resto del cast.
Ehm, come non detto…
Vedere il wrestler The Rock e la lottatrice di arti marziali Gina Carano recitare è come vedere Al Pacino e Meryl Streep. Al Pacino e Meryl Streep su un ring. Immagino non sia un gran bello spettacolo.

The Rock e Gina Carano. Alle loro spalle, i resti della casa di Cannibal Kid.
Quanto alla regia di Justin Lin, il suo punto di riferimento principale sembra essere il cinema di Michael Bay. Esplosioni, scazzottate come se fossimo in un film di Bud Spencer e Terence Hill, scontri epici (almeno nelle intenzioni) e inseguimenti interminabili in una sprecatissima Londra non solo tra auto ma persino tra carri armati! Perché alla ggente gli piacciono i carri armati. Più che due ore di intrattenimento, a me sono sembrate due ore di vuoto esistenziale. Oltre che una noia micidiale.
Il tutto accompagnato da una colonna sonora composta dal peggior hip-hop commerciale che poi uno dice: “A me l’hip-hop fa schifo”. Te credo, sta roba sta all’hip-hop così come i Negramaro stanno al rock alternativo o Bob Sinclar sta alla musica elettronica. O come Fast & Furious 6 sta al cinema.
Ma pazienza, alla ggente gli piace così.
(voto 4/10)



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