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lunedì 12 marzo 2012

Warrior: guerriero, giochiamo a fare la guerra?

Warrior
(USA 2011)
Regia: Gavin O’Connor
Cast: Joel Edgerton, Tom Hardy, Jennifer Morrison, Nick Nolte, Frank Grillo, Denzel Whitaker, Bryan Callen, Kevin Christly, Noah Emmerich, Kevin Dunn, Gavin O’Connor
Genere: guerriero
Se ti piace guarda anche: The Fighter, Rocky, Karate Kid, Over the Top

Warrior sembra un film di Michael Bay d’autore. Che è un ossimoro, me ne rendo conto, ma con questa pellicola va così. Da una parte pensi di stare a vedere un qualcosa di profondo, con ritmi lenti, dialoghi intensi, situazioni drammatiche. Dall’altra la trama è, né più né meno, quella di un vecchio Stallone d’annata. Rocky o anche un Over the Top, tanto per citare i suoi due film migliori, ma pur sempre una tamarrata scatenata.
Il problema del film non è tenere il piede in due scarpe. Quella, se si è bravi, è una cosa che si può anche fare. Il problema è non calzarne bene nemmeno una delle due.
Facciamo un esempio in termini pratici? E facciamolo…
Io ho il 43 di piede. Vado in un negozio e mi provo una Converse numero 42 e una scarpa di Prada numero 44. Nessuna delle due mi va bene, eppure provo a camminare lo stesso. Risultato? È apprezzabile il mio tentativo, però sembro comunque uno scemo.



"Figliolo, ti va di rifare l'ultima scena dei Soprano?"
Questo film è così. Procede su due registri diversi: quello serioso e quello tamarro, ma in nessuno dei due casi va troppo bene.
Sul lato drammatico abbiamo infatti una serie di conflitti famigliari che sanno di troppo già visto (al cinema, vedi il quasi uguale The Fighter), in più l’inserimento della tematica della crisi economica sa di troooppo già visto (nella vita reale, più che al cinema).
Dall’altro lato, il lato tamarro, il film non spinge mai verso il puro, semplice divertimento godurioso e “ignorante”. Quello stile anni ’80. Warrior si prende troppo sul serio, non c’è manco un momento uno di ironia. Non so, una battuta potevano anche inserirla. Persino in un pugno allo stomaco quale è Million Dollar Baby, altro film guerriero che pure tratta un tema non certo leggerino come quello dell’eutanasia, la componente umoristica è ben presente, soprattutto nella prima parte. Perché le regole del gioco, almeno per come la vedo io, sono che se vuoi far piangere, prima devi saper far ridere.
Warrior va avanti due ore e mezzo, e dico due-ore-e-mezzo-yawn, sullo stesso registro narrativo: drama drama drama. Non c’è respiro. Come un pugile che ti martella dall’inizio alla fine. Drama drama drama, fino a che non vai giù K.O.
Alcune parti poi sono assurde. Sparta, il super bowl delle arti marziali miste, viene rappresentato come l’evento del secolo, quando nella realtà nessuno se lo filerebbe di striscio. Magari giusto un Mr. Ford appassionato di wrestling e combattimenti che ormai nessuno segue più da - almeno - i primi anni ’90.

"Azz! Sapevo che non dovevo esagerare con le seghe il giorno prima d'un incontro."
Il protagonista Joel Edgerton, già visto nel mediocre Animal Kingdom, sembra un Sam Worthington un pelo più espressivo. Ma anche Barbalbero del Signore degli anelli è più espressivo di Sam Worthington. E forse pure più veloce nei movimenti!
O, in alternativa, sembra anche una versione meno espressiva ma più invecchiata di Haley “vedo la gente” Joel “morta” Osment.
Meglio, decisamente meglio, il “fratello” cinematografico Tom Hardy. È lui a tenere in piedi da solo il film. Se infatti quella di Edgerton, con il suo personaggio di padre di famiglia professo’ sospeso perché oltre a insegnare la sera combatte in una sorta di Fight Club, sembra una storiella uscita da C’è posta per te (di Maria de Filippi, ma volendo anche dal film con Tom Hanks e Meg Ryan), l’Hardy ha invece un personaggio più inverosimile, da action hero anni ’80. È un soldato eroe di guerra che anziché bullarsi preferisce mantenere un basso profilo. Poi caricano un suo video su YouTube in cui durante un allenamento batte sciallo il campione del mondo di categoria e pure lì non si bulla. Quindi arriva al torneo, tira un singolo pugno a un altro combattente e lo manda dritto dritto al Creatore e nemmeno lì esulta per un istante.
Insomma, il classico (anti)eroe silenzioso come piacciono a me. Uno di quelli che al bla-bla-blaterale preferisce il fare. Uno di quelli che nella realtà in realtà non esistono o, se esistono, non finiscono certo a partecipare a un torneo tamarro chiamato Sparta.

"Smettila di fissarmi le tette, ché poi finisci con la mano come tuo fratello!"
Un imbolsito Nick Nolte, inspiegabilmente nominato all’Oscar per questo film anziché il ben più meritevole Hardy, completa l’allegra famiglioula di o’ guerrieri, mentre la moglie di Haley Joel Edgerton è Jennifer Morrison, la biondona di Once Upon a Time di cui ho parlato prima. Quindi oggi è ufficialmente diventato, più per caso che per altro, il Jennifer Morrison day, qui su Pensieri Cannibali.
Tra le altre cose positive da annotare di Warrior: bene i The National in colonna sonora. Fine delle cose positive. Tra quelle un po’ meno positive, la lentezza nel carburare del film: dopo appena un’ora e passa di riscaldamento, il film finalmente acquista interesse con l’inizio del torneo. Ma, come detto, senza saper spingere fino in fondo il piede sull’acceleratore della tamarraggine, cosa che rende i combattimenti divertenti però non troppo esaltanti.
Infine, troppo spudoratamente enfatico il finale, manca solo il grido “Adrianaaa”. E allora lì sì che ci sarebbe stato da ridere.
(voto 6-/10)

venerdì 4 novembre 2011

I soliti film (o no?)


"Dai cazzo GianFord, effattela 'na risata!"
L’avevo detto fin da subito che la mia rubrica dedicata alle uscite nelle sale cinematografiche italiane non sarebbe stata destinata a una longeva durata. E invece a sorpresa la rubrica non muore, bensì si amplia. A partire da questa settimana ci sarà infatti una guest-star speciale, a dire il vero non delle migliori, visto che io avrei preferito avere ad esempio al mio fianco una Natalie Portman o una Kirsten Dunst che, oltre a capirne indubbiamente di più di cinema, sono anche un tantino più gradevoli. Con tutto il rispetto che non ho verso il mio acerrimo nemico di cui mi devo accontentare. Avete già capito di chi sto parlando, vero? Ecco a voi l'Alfonso Signorini del mondo dei blog...
Mr. James Ford, venuto a rovinare, pardon ad arricchire questa neonata rubrica del venerdì, il cui titolo potrebbe essere T.G.I.F.: Thank God It's Friday? No: Thank God I'm not Ford!
Sbrigati i convenevoli, ecco qui i film che arriveranno nelle nostre sale questo weekend, con i miei preziosi e i suoi dannosi consigli.
Cannibal Kid

Evidentemente le Blog Wars non sono bastate a risparmiare alla blogosfera la convivenza forzatissima dei due acerrimi nemici per antonomasia della rete, ovvero il sottoscritto e quella bocca larga del Cannibale.
Mosso da pietà a causa della tristezza della neorubrica del mio rivale destinata ad un inesorabile dimenticatoio, ho fatto dunque appello a tutta la mia buona volontà per venirgli in soccorso evitando una debacle degna della peggior Waterloo: ecco dunque i nostri commenti congiunti per questa nuova nuova rubrica intitolata per l'occasione Thank God I'm not Cannibal but Ford. Enjoy!
Mr. James Ford

"Dica Mr. Ford... Sono subito da lei!"
I soliti idioti
Il giudizio di Cannibal Kid: un sacco promettente!
Leggete bene il titolo: è al plurale. Quindi no, non si tratta dell’atteso film d’esordio autobiografico scritto, prodotto, diretto e interpretato da Mr. Ford e che sarà intitolato appunto Il solito idiota ed è in arrivo a breve nelle peggio sale. I soliti idioti è invece il film tratto dalla spassosissima serie sketch comedy del Nongio e Biggio trasmessa da Mtv e che si preannuncia esilarante anche su grande schermo. Ma mi sa che sto parlando di qualcosa di troppo ggiovane per il mio rivale...
Il passaggio dalla tv al cinema è comunque una gigantesca incognita, un po’ come il passaggio di questa rubrica dalla mia sola illuminata gestione a quella a 4 mani con Ford.
Dai GianFord, smettila di fare tutto il serio, lo sposato e il timorato deddio, posa ‘sta Bibbia e ‘nnamo a mignotte, ‘nnamo. Dai cazzo!

Il giudizio di Ford: una sonora minchiatona per nulla promettente.
Ho sempre, da sempre e per sempre detestato Nongio e Biggio così come i loro sketch, idioti ma idioti idioti idioti in modo assurdo, e ogni volta che mi capita di incrociarli per sbaglio vengo assalito da una brama di bottigliate decisamente poco controllabile.
Ti ricordo, inoltre, come ben sa la mia amica Cybsix, che ho un rapporto privilegiato con Gè, e tu e i tuoi amichetti mignottari dovreste stare attenti, quando parlate con me!

"Ford, volevo solo mandarti K.O. ma ooops... mi sa che sei morto"
Warrior
Il giudizio di Cannibal Kid: molto promettente!
Film che mi è stato consigliato da un mio amico (dai gusti forse persino più cannibali dei miei e di cui quindi mi fido ciecamente) che l’ha visto in Inghilterra e l’ha definito una figatonza. Incredibilmente potrebbe però essere anche un film fordiano, vista la presenza di Tom Hardy e la tematica delle arti marziali (anche se quello psicopatico preferisce la lotta per fichette, ovvero il wrestling).

Il giudizio di Ford: dannatamente promettente.
Questo mi pare un film clamorosamente fordiano decisamente lontano dalle corde fighettine da unghie limate del Cannibale, ma se addirittura lui si dichiara incuriosito non posso che gioire nella speranza che prima o poi il mio rivale possa cominciare a scendere sul ring da uomo senza rifugiarsi dietro lo schermo del pc ed una completa ignoranza in materia di wrestling.
E poi, c'è Tom Hardy: uno che mette d'accordo il pubblico maschile in cerca di una testosteronica immedesimazione e quello femminile, che cercherebbe volentieri più in profondità.

Azz! Siam sicuri sia una ballerina e non Mr. Ford?
Pina 3D
Il giudizio di Cannibal Kid: maaah
Documentario realizzato da Wim Wenders, di cui non sono particolarmente fan, sulla coreografa tedesca Pina Bausch. Non me ne sarebbe fregata ‘na cippa, eppure dopo Il cigno nero una mezza possibilità a una pellicola sul mondo della danza la posso concedere…

Il giudizio di Ford: chi vivrà, vedrà.
Wenders è un regista strano, decisamente radical chic, autore di cose assolutamente notevoli - Lisbon story, Il cielo sopra Berlino, Alice nelle città - ed altre decisamente meno riuscite - Palermo shooting -.
Onestamente la materia non mi attrae per nulla, ma se proprio dovessi trovarmi in una serata d'autore una visione non la negherei.

Siamo più duri di Ford: goddammit! Non che ci vada tanto...
The Tomorrow Series – Il domani che verrà
Il giudizio di Cannibal Kid: un filo promettente, ma non troppo (recensione prossimamente)
Pellicola australiana (territorio prediletto da Ford) di matrice teen (territorio prediletto dal sottoscritto Cannibal). Ma visto che il confine cannibal-fordiano è più pericoloso della striscia di Gaza, a meno che non ci troviamo di fronte a un capolavoro - e non mi sembra questo il caso - potrebbe finire semplicemente per non piacere a nessuno dei due.

Il giudizio di Ford: per nulla promettente. Ma proprio per nulla.
Se non fosse per le origini australiane - il down under è il territorio adottivo di ogni vero fordiano - liquiderei questo film in due parole, invece mi ritrovo a spenderci addirittura più di una frase intera.
Tolti gli splendidi paesaggi del mio posto preferito al mondo, infatti, poco resta se non una trama che pare agghiacciante. Sento già l'odore delle bottigliate.

Ford, ma ti hanno chiamato a fare il costumista per questo film??
La kryptonite nella borsa
Il giudizio di Cannibal Kid: quasi promettente
Pellicola italiana con un buon cast (Valeria Golino, Cristiana Capotondi, Libero de Rienzo), ambientata a Napoli negli anni ’70. Sembra un Virzì in salsa partenopea, peccato non sia Virzì e quindi è una notevole incognita.

Il giudizio di Ford: in bilico.
Qui potrebbero esserci le premesse per una buona, sana commedia pane e salame - anzi, spaghetti e mandolino - da godersi senza troppi patemi.
Ma ahimè, siamo in Italia, quindi tra titolo e trama credo proprio ci troveremo di fronte all'ennesima porcata da Terra dei cachi.

Ford, io mi prendo Anna Faris. A te che piacciono i tipi muscolosi
e inespressivi lascio invece Chris Evans che so che sei contento
Sexlist
Il giudizio di Cannibal Kid: una mezza possibilità gliela darei, forse
Commedia più o meno romantica che negli Usa è stata un superfloppone e che sembra una discreta cazzata, però come protagonista c’è la mitica Anna Faris e quindi di sicuro è meglio di un film con Sarah Jessica Parker. O anche di uno con Van Damme...

Il giudizio di Ford: calci rotanti.
Classica commediola scialba sullo stile delle peggiori del genere con l'inespressiva torcia umana e le classiche attricette che tanto piacciono al Cannibale.
Se proprio voglio una serata senza pretese, mi basta tornare ai grandi classici di JCVD.

"Mmm buono! quasi meglio di un white russian..."
Il mio domani
Il giudizio di Cannibal Kid: maaah *___*
Un film che sembra cucito su misura per far fare il salto alla Claudia Gerini, attrice pure bravina per carità, però una pellicola tutta da protagonista la reggerà?

Il giudizio di Ford: bah.
Onestamente, mi pare il tipico film finto impegnato da salottino. Io lo salto a piè pari.

Tormenti – Film disegnato
Il giudizio di Cannibal Kid: non mi ispira, anzi non mi aspira
Ford, va bene che siamo in Italia, però non credi anche tu che da noi escano troppi film italiani? Non ti sembra una forma di razzismo al contrario? Ci sono un sacco di film giapponesi, britannici, francesi, spagnoli etc. che secondo me meriterebbero molto più spazio…

Il giudizio di Ford: mi prudono le mani.
Cannibale, sembrerà strano, ma concordo totalmente.
Oltretutto, questo mi sembra il classico film da snob milanesi di merda da caffè letterario e aperitivo in centro nel locale più cool.
Se penso ad Arrietty passato in sala solo nel pomeriggio, o a tutti i film che non sono usciti qui da noi per fare spazio a questa robetta, mi si scatena la furia da sciame di bottigliate.

A presto, con le nubi di una nuova Blog War Cannibal VS Ford che si stanno addensando all'orizzonte...
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