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martedì 10 luglio 2012

Womb: L’attacco dei cloni e... delle MILF

Womb
(Germania, Ungheria, Francia 2010)
Regia: Benedek Fliegauf
Cast: Eva Green, Matt Smith, Hannah Murray, Natalia Tena, Lesley Manville, Peter Wright
Genere: materno
Se ti piace guarda anche: Ricky - Una storia d’amore e libertà, La pelle che abito, Another Earth

Con Womb, Eva Green ridefinisce il concetto di M.I.L.F., acronimo che per quei due o tre che ancora non lo sanno significa Mother I’d Like to F**k.
Detto così, si potrebbe pensare a un capolavoro ed era proprio ciò che pure io mi attendevo. Sarà per le aspettative troppo alte, sarà che questa non è assolutamente una visione estiva, ma la delusione è stata davvero cocente. Più di una giornata al sole senza crema protettiva e senza ombrellone.
Personalmente questo film non lo consiglio, ma se proprio volete vederlo (d’altra parte è difficile dire no alla visione di Eva Green), il momento ideale per recuperarlo credo sia l’autunno/inverno. Womb non va bene per l’estate, è un film dal ritmo troppo lento e riflessivo, per definirlo in maniera gentile quando il termine più appropriato sarebbe invece: “noioso”.
A me piacciono anche i film lenti, o “noiosi” per qualcuno. Dico solo: Somewhere di Sofia Coppola.
Però in Womb questa lentezza si fa davvero estenuante minuto dopo minuto. Quella di adottare ritmi blandi è una scelta narrativa negli ultimi tempi parecchio in voga. Si prenda la serie tv Breaking Bad. Solo che lì la lentezza, la calma è solo apparente e sempre pronta a esplodere in momenti di puro delirio, follia, violenza, o comunque in qualcosa. Womb adotta una tecnica simile. Accumula tensione su tensione che a un certo punto dovrebbe scatenarsi. E invece niente. Sì, c’è qualche sclero ogni tanto, ma niente di troppo coinvolgente/sconvolgente.
E pensare che pure lo spunto presentato dalla pellicola non sarebbe davvero niente, proprio niente male.

"Che solleone! Meglio non scoprirsi troppo che se no ci scottiamo..."
ATTENZIONE SPOILER
L’attacco è da storia di formazione. Un bimbo e una bimba, Rebecca e Thomas, si frequentano, si piacciono, e come accade spesso a quell’età tutto si risolve in un nulla di fatto. Avranno sì e no dieci anni o qualcosa del genere, pretendete mica che facciano già “roba”?
Lei poi si trasferisce in Giappone, mentre lui resta nel suo deprimente paesino: inglese, tedesco, ungherese come il regista del film? Dove sia ambientata la pellicola, non l’ho capito. Poi passano gli anni, ne passano molti, e lei fa ritorno in patria.
Qui diventa una classica storia d’amore. Bella, anche. Romantica, pure. Una volta che si sono ritrovati, i due diventano inseparabili e sembrano pronti per iniziare la loro vita insieme. Quand’ecco che un incidente spezza i loro sogni insieme alla vita di lui.
Fino a qui, tutto bene. Per il film, almeno. Per Thomas un po' meno.
Quindi, arriva la svolta fantascientifica: il mondo rappresentato dalla pellicola sembra esattamente come il nostro, invece è leggermente distopico. Tutto è come lo conosciamo, tranne un piccolissimo particolare: la clonazione a quanto pare in questo mondo è legale. Rebecca decide allora di portare in grembo (il womb del titolo) un bambino che non è il figlio del suo amato Thomas, è prorio il clone di Thomas.
Fino a qui, una pellicola molto lenta, però anche avvincente.

"Ammazza che pistolino piccolo! Ma perché non ho clonato Rocco Siffredi?"
Da qui in poi, la sceneggiatura prende però la strada pericolosa della tematica incestuosa. Il complesso di Edipo presentato è molto particolare. Potremmo considerarlo un complesso di Edipo al contrario, visto che è la mamma che vorrebbe farsi il figlio: S.I.L.F., Sons I’d Like to F**K. Però il complesso qui è ancora più complesso: il figlio Tommy, nonostante abbia una relazione con Hannah Murray (la “pazza” delle prime due stagioni della serie British Skins), un pochino pure lui vorrebbe farsi sua mamma. In fondo, chi non vorrebbe farsi Eva Green?
Se nel complesso Edipo uccide il padre, qui però il padre e già morto ed è lui, il padre, reincarnato sotto forma di clone.
Capito qualcosa? No? Beh, è un gran casino, da cui la sceneggiatura del film ne esce con le ossa rotta, scivolando nella parte finale nelle tentazioni pruriginose della tematica incestuosa e ruzzolando sempre più giù. Per questo aspetto, più che altri splendidi esempi di fantascienza umanistica come Gattaca, Another Earth o Melancholia, mi ha ricordato Ricky - Una storia d’amore e libertà di Francois Ozon e pure La pelle che abito di Pedro Almodovar, allo stesso modo film non privi di spunti interessanti, tutt’altro, però incapaci per quanto mi riguarda di non cadere nella trappola del ridicolo involontario. Se però non vi sembrano ridicoli, è probabile che li apprezziate tutti e tre, e parecchio anche, ed è probabile che vi innamorerete di questa storia d’amore impossibile che riecheggia, almeno nelle intenzioni dell’autore, il mito di Orfeo ed Euridice. Peccato che a me, sempre per rimanere in tema mitologico, abbia invece fatto finire tra le braccia di Morfeo.

Womb è come un parto finito male. Dopo 9 mesi di attesa snervante, riempiti da buone aspettative a da un’ottima interpretazione di Eva Green, quello che ne è uscito fuori dal suo grembo è un feto morto.
(voto 5/10)

mercoledì 4 luglio 2012

The Ammazza che Spider-Man

"Uffi! Volevo travestirmi da Uomo Tigre, ma Ford m'ha
rubato l'idea. Poi volevo fare Hulk, ma Balotelli m'ha
anticipato. Alla fine ho ripiegato per 'sta roba..."
Sono finiti gli Europei.
Ma va?
E gli italiani allora ne approfittano per rioccupare in massa i cinema.
Forse, o almeno per l’uscita del nuovo (ma sarà davvero nuovo?) Amazing (ma sarà davvero amazing?) Spider-Man (ma sarà davvero Spider-Man?).
Per il resto, credo che la gente starà alla larga dai cinema come fa non solo d’estate ma in tutti i periodi dell’anno nei confronti del blog del poco amazing Mr. James Ford-Man.
Ma adesso basta fare tiki-taka di parole e beccatevi i pre-commenti miei e di Ford alle uscite cinematografiche di questa settimana, anticipate eccezionalmente al mercoledì in occasione dell'arrivo di Spider-Man.

The Amazing Spider-Man di Marc Webb
Il consiglio di Cannibal: di certo è meglio di Ford-Man, ma sarà meglio anche dell’Amazing Cannibal-Man?
Mi dichiaro ufficialmente stufo di varie cose: delle canzoni estive latino-americane, di Mr. Ford (fin troppo scontato), del tiki-taka della puerca Espana che se la canta e se la suona più dei due acerrimi rivali della blogosfera, e dei film di supereroi.
Questo reboot di Spider-Man mi sembra poi arrivare a troppa poca distanza dai due ottimi film di Sam Raimi (sul terzo, meglio calare un velo pietoso).
D’altro canto, però, la coppia Andrew Garfield ed Emma Stone promette molto bene e sarà interessante vedere cosa combinerà Marc Webb dopo aver debuttato con la perla indie (500) giorni insieme ora alle prese con una mega produzione.
A me comunque i film sui supereroi hanno stufato. Mi sono persino stufato di dirlo!
Il consiglio di Ford: andate a togliere le ragnatele di dosso al Cannibale sempre chiuso nella sua cameretta da Cucciolo eroico.
Onestamente non nutrivo - e non nutro - particolari speranze rispetto ad un reboot che pare completamente irrispettoso della storia fumettistica del buon, vecchio Spidey e che arriva - come dice perfino il mio odioso rivale - a distanza fin troppo ravvicinata rispetto alla trilogia di Raimi - ottimi i primi due film, orripilante il terzo, e anche qui ci troviamo clamorosamente d'accordo -.
Eppure il trailer non mi è sembrato affatto male, il cast mi pare azzeccato e Webb ha dalla sua il buon trascorso di (500) giorni insieme, dunque chissà che non ne esca qualcosa di decente. Se, in ogni caso, dovesse andare male, tenete presente che si tratta, di fatto, solo di un aperitivo in attesa del piatto forte: il Batman di Nolan.

"Chissà quale filmucolo da sala del tè ci proporrà oggi Mrs. Ford?"
Quell’idiota di nostro fratello di Jesse Peretz
Il consiglio di quell’idiota del vostro Cannibal: guardabile, ma non vi cambierà la vita
Commedia dal sapore più country che indie con un buon cast che ho già visto, con discreto piacere, e ho già abbastanza dimenticato, con discreto dispiacere. La vicenda di questo tizio un po’ tonto (non mi sto riferendo a Ford) e del rapporto con le sue sorelle strappa qualche sorriso, ma non vere risate, e alla fine è un filmetto modesto che non lascia grossi segni. Per un’ora e mezzo di disimpegno estivo ci può anche stare: sempre meglio di un’ora e mezzo su WhiteRussian a leggere le elucubrazioni mentali del mio yo, fratello degenere Ford.
(no, per fortuna non è mio fratello e no, nonostante la ghiotta occasione, non gli ho nemmeno dato dell’idiota: troppo facile)
Recensione prossimamente.
Il consiglio di quell'idiota del vostro Ford: è estate, siate country e provateci.
Non l'ho ancora visto, ma devo dire che in questa stagione così calda la spinta al relax e ai film da zero neuroni è più forte del solito, dunque un titolo come questo potrebbe quantomeno farmi passare una
bella serata tranquillo e divertito lontano dalle solite sparate assurde del mio ben poco illustre collega di rubrica. Che, tanto per specificarlo, idiota non è affatto, visto che per gli appuntamenti fissi come le Blog War o le uscite settimanali continua ad affiancarsi al sottoscritto.

The Way Back di Peter Weir
Il consiglio di Cannibal: a good way
Già visto pure questo, d’altra parte è un film che in Italia esce con il solito ritardino di un paio d’anni.
Sulla lunga e onorevole carriera di Peter Weir vi annoierà abbondantemente Mr. Ford, io mi limito a dire che è il regista de L’attimo fuggente e The Truman Show, e che qui non è ai suoi vertici ma comunque è alle prese con un film storico piuttosto interessante. The Way Back racconta una bella storia, il cast è di ottimo livello (ci sono la mia preferita Saoirse Ronan e un Colin Farrell parecchio bravo), come difetto c’è giusto che è un po’ lungo e noiosetto e per l’estate non è magari la migliore delle visioni.
Prossimamente la mia recensione (che avevo già scritto tempo fa e mai pubblicato, in attesa dell’uscita nelle sale italiane finalmente giunta).
Quando ho detto che è un po’ noiosetto, tranquilli comunque che parlo di livelli di noia accettabili e non fordiani uahahah.

"Ma perché è sempre Ford a dover decidere dove andare in vacanza?"

Il consiglio di Ford: the way to send Cannibal back to sender.
Peter Weir è un regista che ho sempre apprezzato, dai suoi esordi in terra d'Australia degli ottimi Picnic ad Hanging Rock e Gli anni spezzati alle grosse produzioni come The Truman Show e Master & Commander: non ho ancora visto questo The way back, ma devo ammettere che, considerati cast ed ambientazione, promette molto bene, e mi fa sperare di trovarmi di fronte ad un bel filmone d'avventura di quelli come si facevano una volta. Lo vedrò al più presto in modo che la mia recensione possa fare fronte a quella del Cannibale, e nel frattempo escogiterò un qualche stratagemma affinchè lo stesso venga spedito in Siberia.

"Vabbé, almeno 'sta volta c'ha portato in un posto al sole. Pure troppo al sole..."

Con questo film, Eva Green ci spiega letteralmente cosa significa M.I.L.F.
Womb di Benedek Fliegauf
Il consiglio di Cannibal: a meno che non siate fan degli incesti, tenetevi pure alla larga
L’insopportabile Cannibal fa triplete come l’insopportabile Spagna perché ha visto pure questo e vi dice: evitatelo tranquillamente.
Sarà che è un film lento, uggioso, più adatto all’autunno che a questa carontica estata, ma la sua visione mi ha annoiato parecchio. Eva Green è brava, seppure meno nuda del solito, ed è l’unico motivo per vedere questo Womb. Per il resto, nonostante una bella idea che lo rende una pellicola quasi fantascientifica, è poca cosa e nel finale scade quasi nel ridicolo…
Un po’ come quando capitate dalle parti di WhiteRussian del Fordando Torres e, anche quando l’inizio di un post sembra promettente, finisce inevitabilmente nell’involontariamente comico. Starò dicendo sul serio o vorrò solo essere volontariamente comico?
Il consiglio di Ford: tira più un pelo della Green che un carro di Womb
Nonostante la presenza di una delle attrici di maggiore "presenza" del panorama internazionale, questo film non mi attrae per nulla, se non per il fatto che il mio acerrimo nemico Cannibalotelli pare averlo
trovato molto noioso, cosa che, di norma, rende un film decisamente interessante.
Ma il sapore autunnale e la prigrizia da goduria estiva potrebbero avere la meglio sulla voglia di sbeffeggiare ancora una volta le sue posizioni in ambito cinematografico, e far finire questo Womb nel
dimenticatoio, dove pare stia proprio bene.

"Ford, dimmi tutto: hai la mia più totale attenzione!"
Cena tra amici di Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte
Il consiglio di Cannibal: sempre meglio di una (John) Cena tra nemici con Ford
Come la Spagna (ribadisco odiosa) lo fa nel calcio, la Francia al cinema continua (e per quanto mi riguarda in maniera tutt’altro che odiosa) a dare soddisfazioni nell’ambito del cinema e pure della commedia, dove vi segnalo il piacevole L’amore dura tre anni, uscito la scorsa settimana. Questa Cena tra amici mi ispira assai meno, però non mi sento di escluderla nemmeno del tutto.
Dopo l’esperienza negativa con lo Chef Ford della scorsa settimana, la mia presenza a una cena con qualcosa cucinata dalle sue manine invece la escludo del tutto!
Il consiglio di Ford: io mi farei una pizza davanti alla tv, godendomi un incontro tra Cena e Cannibal.
Non faccio neppure in tempo a dimenticare il dimenticabile Chef che subito i cugini d'oltralpe tornano alla carica cercando di procurarmi una fastidiosa indigestione della loro settima arte: inutile dire che questo piatto tutt'altro che succulento verrà passato abilmente al Cannibale, che abituato ai suoi fegati umani con Chianti non dovrebbe avere troppi problemi a digerire questa robaccia.

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