(serie tv, stagione 1, episodi 1-3)
Rete americana: ABC
Rete italiana: non ancora arrivata
Creata da: K. J. Steinberg
Ispirata a: Mistresses (UK)
Cast: Alyssa Milano, Yunjin Kim, Rochelle Aytes, Jes Macallan, Shannyn Sossamon, Mike Dopud, Erik Stocklin, Jason George, Ashley Newbrough
Genere: MILF all’attacco
Se ti piace guarda anche: Desperate Housewives, Sex and the City, Lipstick Jungle, Cashmere Mafia
Ooh, son contento.
Era da un po’ di tempo che vedevo qualche pilot di serie molto valido, qualcun altro abbastanza interessante, qualcun altro scarsuccio ma comunque ancora ancora decente. Era invece da un bel po’ che non ne vedevo uno davvero penoso. La prima puntata di Mistresses ha rimediato a questa tragica mancanza.
La prima cosa che va notata è che anche in questo caso gli americani da soli non ce la fanno. Le idee originali le hanno proprio finite tutte e allora continuano a saccheggiare a suon di dollari gli altri stati. Il più delle volte, lo fanno in una maniera azzeccata, regalandoci ottime serie. Cito ad esempio Homeland tratto dall’israeliano Hatufim, The Killing ispirato al danese Forbrydelsen e Shameless che si rifà all’omonimo britannico. Nel caso di Mistresses, le cose non vanno altrettanto bene. Manco lontanamente.
La serie è basata sulla britannica Amanti (Mistresses), andata in onda su BBC One dal 2008 al 2010. Si tratta del solito telefilm su 4 donne post-Sex and the City e post-Desperate Housewives. La particolarità è che in questo caso ci si concentra soprattutto sulle relazioni adultere di queste zoccolon… intendevo dire di queste quattro rispettabili signore.
Ma chi sono?
Andiamo a scoprirlo subito…
La MILFona mistressona numero 1 è la più celebre, Alyssa Milano, nota per il suo ruolo di Phoebe Halliwell in Streghe e nota per essere una grande attrice topa. Per altro qui è tornata più in forma che mai. Forma recitativa, intendo. Il suo personaggio è quello di una tipa sposata che però non riesce a rimanere incinta e allora si butta tra le braccia di uomo di colore. Perché, è cosa nota, once you go black, you never come back.
La MILFona mistressona numero 2 è Yunjin Kim, nota per il suo ruolo di Sun Kwon in Lost - e rivedere qualcuno dei superstiti di Lost è sempre un piacere -. Lei, più che una grande topa, possiede un grande fascino e, soprattutto, è l’unica delle protagoniste ad avere una vaga idea di cosa sia la recitazione. La sua parte nella serie è quella di una strizzacervelli che ha avuto una relazione fedifraga con un suo paziente sposato e per giunta in punto di morte. E lui non era nemmeno sul volo 815 dell’Oceanic, bensì si tratta del papà di Clark Kent in Smallville...
La MILFona mistressona numero 3 è tale Rochelle Aytes che in curricula vanta giusto qualche comparsata qua e là in tutta una serie di serie e, così, a prima vista, sembra pure lei una grande attrice topa. In Mistresses ha la parte di una vedova che scopre che suo marito, quel defunto bastardo, ha avuto un figlio da una relazione adultera.
La MILFona mistressona numero 4 è tale Jes Macallan, che ricorda Gisele Bundchen e ‘stica, mai vista prima ma che mi pare proprio sia la più grande attrice topa tra tutte. Peccato che a recitare non sia proprio capace. Nella serie è la sorella di Alyssa Milano e il suo personaggio è inoltre quello della più bitch, visto che è una maneater che se la spassa in giro alla grande, meglio se con uomini sposati, ma non necessariamente sposati e non necessariamente uomini.
E poi come guest star c'è Shannyn Sossamon, e Shannyn Sossamon è sempre Shannyn Sossamon, ma per ora è comparsa giusto per pochi istanti nel primo episodio e quindi non possiamo annoverarla nel cast fisso.
Una foto promozionale di |
Mistresses ha uno dei pilot più scandalosi che mi sia capitato di guardare negli ultimi tempi. È un susseguirsi di situazioni sentimentali e/o lavorative banali, già viste, dal sapore più da soap-opera che da serie tv vera e propria e anche con i due episodi successivi le cose non sembrano andare meglio.
Il suo punto forte sembrerebbe essere quello di puntare sul sesso. Le tope abbiamo visto che non mancano, e il pubblico femminile e gay troverà anche parecchi topi, spesso e volentieri a torso nudo. La componente pruriginosa si ferma però lì, a scene di sesso patinatissimo che sembrano uscite dritte dagli anni ’90, ma roba che al confronto Melrose Place era un porno hardcore. Va bene, vedere Alyssa Milano in lingerie fa il suo effetto, ma nello stesso campionato Mistresses perde il confronto con Jennifer Love Hewitt e il suo The Client List, molto più sexy, e credo lo fosse anche la serie British a cui si ispira. Non avendola vista, non posso garantirlo, però conoscendo quei depravati degli inglesi…
‘Somma, che dire? Se cercate una serie da intrattenimento estivo leggero, leggerissimo, grazie a queste Desperate HouseMILFs potreste anche aver trovato la serie che fa per voi. Ma solo se siete amanti del trash più trash.
(voto alla topa 7,5/10
(voto alla serie dopo le prime 3 puntate 4/10)