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martedì 2 luglio 2019

Recensioni flash - Le storie così assurde da essere vere





Nuovo appuntamento con la rubrica delle mini recensioni cinematografiche di Pensieri Cannibali periodica a scadenza non fissa. Cosa significa?
Che la scrivo e la pubblico quando c'ho voglia. In questo appuntamento, il tema è quello delle storie vere. I film tratti da fatti realmente successi e personaggi realmente esisiti. All'incirca.


J.T. LeRoy

giovedì 9 maggio 2019

Il fascino criminale dei film di questa settimana





Today we have an international guest here in Cannibal Thoughts, the best website in the whole world.
Today with us, the genius of evil Cannibal Kid and the genius of bad movies James Ford, the guest star of this episode of the upcoming films column is...
Sonia Cerca.

Wait a minute... isn't she Italian?
Oh yeah, she is, but her very gorgeous blog A Film A Day is written in English, so I decided to write this intro in English.
She's also the author of another web site, Inglorious Bananas, a tasty food blog, which is written both in Italian and in English.

Ora lascio a lei la parola, con i commenti ai film in uscita questa settimana nei nostri cinema. E per fortuna li ha scritti in italiano, altrimenti il povero Ford non avrebbe capito manco 'na parola. Io invece sì.
Have you seen my perfect and magnificent English?


Pet Sematary
La mania di Cannibal Kid di vestirsi da coniglione donniedarkiano ora gli è un po' sfuggita di mano...

lunedì 9 aprile 2018

The Greatest Showman - Non è un'altra stupida recensione musical, o forse sì?





The Greatest Showman
Regia: Michael Gracey
Cast: Hugh Jackman, Michelle Williams, Zac Efron, Zendaya, Rebecca Ferguson, Keala Settle, Paul Sparks


Hugh Jackman
Oh, no! Oggi su Pensieri Cannibali si parla del nostro film, The Greatest Showman, un musical. Questo significa che...



Michelle Williams
...proprio così: Cannibal Kid si metterà a cantare. È inevitabile. Quello è quasi più insopportabile del cantante dei Modà. E forse persino di te. Ancora mi ricordo la noia che ho provato vedendoti, e sentendoti, in Les Misérables.

venerdì 24 novembre 2017

We Are Your Friends, il film fico con gente fica per spettatori fichi





We Are Your Friends
Regia: Max Joseph
Cast: Zac Efron, Emily Ratajkowski, Wes Bentley, Jon Bernthal, Shiloh Fernandez, Jonny Weston, Alicia Coppola, Jon Abrahams


Zac Efron è un ragazzo fico e nel film We Are Your Friends ha la parte del dj fico con degli amici fichi che fanno cose troooppo fiche, tipo organizzare party fichi in cui va solo gente fica e se non sei un attore/modello/aspirante filmmaker/blogger di tendenza/trendsetter di robe fiche quei fichi dei buttafuori non ti fanno entrare.

venerdì 8 settembre 2017

Baywatch: uno per tutti, tette per uno





Baywatch
Regia: Seth Gordon
Cast: Dwayne Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario, Priyanka Chopra, Kelly Rohrbach, Jon Bass, Ilfenesh Hadera, Hannibal Buress, David Hasselhoff, Pamela Anderson


Il 2017 si sta rivelando l'anno del revival degli anni '90. E soprattette delle sorprese. Aspettavo da una vita intera, e non è un modo di dire, una nuova stagione di Twin Peaks. Così come attendevo in maniera spasmodica il sequel di Trainspotting. Quando le aspettetive sono troppo alte, e in questo caso erano alte rispettivamente stile Everest e K2, è facile deluderle. Così infatti è stato per T2, mentre di Twin Peaks parlerò a breve. Chi invece a sorpresa le aspettetive è riuscito a superarle, sarà che di partenza non erano certo altrettanto elevate, è stato... Baywatch.

martedì 25 ottobre 2016

Mike e Dave – Un annuncio da sballo





AAA Cercasi ragazze per collaborazione con il sito Pensieri Cannibali.
Le ragazze potranno scrivere recensioni cinematografiche e pubblicare news di intrattenimento a 360°, oltre a essere libere di potersi spogliare ogni volta che lo riterranno opportuno e pubblicare poi i loro scatti hot direttamente sul sito.
Non sono richieste capacità o competenze particolari, se non una comprovata abilità nell'arte del selfie. Si richiede la massima non-serietà. Sì perditempo!
Se interessate, potete mandare i vostri CV e soprattutto le vostre foto all'indirizzo marcogoi82@gmail.com

Postato su Craigslist!
Vediamo adesso se questo annuncio otterrà lo stesso successo di quello pubblicato da Mike e Dave Stangle nel febbraio 2013. Un annuncio che ha fatto talmente parlare da diventare persino un film.

Mike & Dave – Un matrimonio da sballo
(USA 2016)
Titolo originale: Mike and Dave Need Wedding Dates
Regia: Jake Szymanski
Sceneggiatura: Andrew Jay Cohen, Brendan O'Brien
Cast: Zac Efron, Adam DeVine, Anna Kendrick, Aubrey Plaza, Sugar Lyn Beard, Sam Richardson, Stephen Root, Stephanie Faracy, Mary Holland, Alice Wetterlund, Jake Johnson
Genere: stupidoso
Se ti piace guarda anche: 2 single a nozze, Nonno scatenato, Non mi scaricare

lunedì 2 maggio 2016

Nonno scatenato scalmanato sballato stagionato scriteriato screanzato





Nonno scatenato
(USA 2016)
Titolo originale: Dirty Grandpa
Regia: Dan Mazer
Sceneggiatura: John Phillips
Cast: Robert De Niro, Zac Efron, Zoey Deutch, Aubrey Plaza, Julianne Hough, Adam Pally, Dermot Mulroney, Jeffrey Bowyer-Chapman, Jason Mantzoukas
Genere: boldiano
Se ti piace guarda anche: Parto col folle, Parto con mamma, Una notte da leoni, Ti presento i miei, Spring Breakers


La vecensione di Zac Efvon

Nonno scatenato è un film volgave. Ma volgave in modo assuvdo. Manco su Povnhub ho visto così tanti cazzi in una volta sola. Non che io cevchi cazzi, pevò su Intevnet ogni cosa che cevchi ti escono fuovi dei cazzi, non c'è niente da fave. E in questo film ci sono puve un sacco di culi. Culi maschili sopvatutto. Puve il mio. Devo dive modestamente che c'ho un gvan bel culetto sodo e in questa pellicola sto mezzo nudo pev metà del tempo. Ho il leggevo sospetto che mi abbiano pveso soltanto pev il mio aspetto fisico, pev il mio covpo, più che pev le mie enovmi capacità vecitative.

"Ma come ti sei acconciato, Zac? Manco mio nonno si vestiva così..." 

giovedì 14 aprile 2016

Cinema scatenato (e scontato)





Oggi è l'ultimo giorno dei Cinemadays, il periodo in cui si può andare al cinema a prezzo scontato. Sarà per questo che tra le nuove uscite prosegue il clima da saldi di fine stagione?
In ogni caso la primavera è ormai arrivata da un po', ma il grande cinema continua a restare in letargo. Un po' come il mio blogger rivale Mr. James Ford tutto l'anno.
Per scoprire quel poco di interessante che si cela tra le mooolte pellicole in arrivo, ecco le previsioni settimanali.

Nonno scatenato
"Ford, che fai? Copriti!"

mercoledì 3 settembre 2014

QUEL FILMETTO IMBARAZZANTE





Quel momento imbarazzante
(USA 2014)
Titolo originale: That Awkward Moment
Regia: Tom Gormican
Sceneggiatura: Tom Gormican
Cast: Zac Efron, Michael B. Jordan, Miles Teller, Imogen Poots, Jessica Lucas, Mackenzie Davis, Addison Timlin, Emily Meade, Josh Pais, Lola Glaudini, Alysia Reiner, D.B. Woodside
Genere: tardoadolescenziale
Se ti piace guarda anche: Amici, amanti e…, The First Time, American Pie, Gossip Girl, Sex and the City

Ci sono cose che sono imbarazzanti da ammettere. Io ad esempio mi vergogno un pochetto a confessare che, se fossi una donna, aprirei le gambe all’istante a uno come lo Zac Efron di Quel momento imbarazzante. È quel tipo di ragazzo che ha la battuta sempre pronta. Non la battuta piaciona, di quelle che infastidiscono più che far ridere, o la battuta volgare alla Berlusconi, bensì la battuta efficace e inaspettata. È inoltre quel tipo di ragazzo che sembra a suo agio in qualsiasi situazione, anche quando a una festa elegante si presenta vestito con un pene in lattice di fuori. È quel tipo di ragazzo in pratica che non prova mai imbarazzo.

Io invece provo un po’ di vergogna a confessare che Quel momento imbarazzante mi è piaciuto. Ok, piaciuto è una parola esagerata. Non è che lo abbia adorato o chessò io, però l’ho moderatamente apprezzato. Ci sono filmoni d’autore che mi fanno venire due palle così, tanto per dirne uno su tutti La conversazione di Francis Ford Coppola, e invece un filmetto innocuo, già visto e banalotto come questo me lo sono gustato dall’inizio alla fine senza annoiarmi per un solo istante. Ciò è abbastanza imbarazzante, soprattutto per uno come me che tiene un blog prevalentemente cinematografico, e mi fa capire come la visione di troppa Gossip Girl abbia nuociuto gravemente al mio cervello.
Ho citato Gossip Girl perché per certi versi la rappresentazione della vita a New York City messa in scena da questa pellicola me l’ha ricordata. In Quel momento imbarazzante non c’è una visione della Grande Mela vicina a quella intellettualoide di Woody Allen, a quella hipster della serie Girls o a quella grottesca di Louie. In Quel momento imbarazzante siamo dalle parti, oltre che di Gossip Girl, anche di un Sex and the City virato al maschile. Più che altro assistiamo semplicemente a una girandola di appuntamenti, situazioni più o meno romantiche e gag in stile American Pie. Proprio come in quest’ultima pellicola, anche qui i protagonisti fanno un patto, in questo caso decidono di rimanere single per solidarietà nei confronti di uno di loro, che sta affrontando il divorzio dalla moglie.
Divorzio?
Proprio così. Nonostante i protagonisti siano circa 20/25enni al massimo, uno di loro sta già affrontando una separazione. Nel ruolo del promesso divorziato troviamo Michael B. Jordan, ottimo giovane attore già visto in Friday Night Lights, Chronicle e Prossima fermata Fruitvale Station che però pare parecchio più a suo agio sul fronte drama che non qui in quello comedy.

"Hey, non è vero che sono l'ex idolo delle teenagers. Sono ancora il loro idolo!"
Troviamo poi il già menzionato Zac Efron, che continua la sua marcia di allontanamento dal film che gli ha regalato il grande successo, High School Musical. Se oggi scrivessi una tesi di laurea, probabilmente la farei sugli idoli adolescenziali che cercano di costruirsi una carriera dopo essere diventati delle icone per i teen. C’è chi ce l’ha fatta alla grande, come Leonardo DiCaprio o Justin Timberlake, e c’è chi ha affrontato la cosa in maniera piuttosto traumatica, come Macaulay Culkin, Lindsay Lohan od oggi Justin Bieber. E c’è poi invece chi ce la sta facendo in maniera traumatica ma di successo, come Miley Cyrus. Se dovessi dare un consiglio ai ggiovani d’oggi direi loro di non laurearsi, però se proprio vogliono farlo che non scelgano Scienze della Comunicazione, però se proprio la scelgono questo potrebbe essere un buon argomento per una tesi. Il mio consiglio l'ho dato, poi fate come volete...
Chiusa questa non richiesta parentesi universitaria, Zac Efron tutto sommato la sta sfangando. Una buona mossa per un giovane attore ex idolo delle ragazzine crescendo è quella di cercare di accattivarsi le simpatie del pubblico maschile. Zac Efron grazie a ruoli come questo o a quello nel successo dell’estate americana Cattivi vicini ci sta riuscendo. A questo punto gli manca giusto l’appoggio di un regista di alto livello, come capitato a DiCaprio con Martin Scorsese, e la trasformazione dell’ex Troy Bolton di High School Musical in un attore rispettabile può dirsi completata.

"Ma tu sei la tipa sull'header di Pensieri Cannibali?"
"Sì, proprio io. Anche se lì sono in un'imbarazzante versione nerd..."
L’altro protagonista del terzetto con Zac Efron e Michael B. Jordan è infine Miles Teller, che mi sembra un po’ la versione aggiornata di Joshua Jackson, il Pacey Witter di Dawson’s Creek, un’eterna promessa adolescenziale di quelle che non sono destinate a esplodere mai completamente.
Se il terzetto di protagonisti maschili tutto sommato funziona bene, con la parte femminile del cast va ancora meglio. Non provo imbarazzo a dire che ho una cotta per quasi tutte le attrici di questo film, esclusa la solita insopportabile Jessica Lucas, già vista nelle serie Life as We Know It e Melrose Place 2.0. Innanzitutto c’è Imogen Poots, la nuova Scarlett Johansson, una che di recente sto vedendo dappertutto (Non buttiamoci giù, Need for Speed, Il lercio, Una fragile armonia, Fright Night, etc.) e non ho capito se è perché lei sta girando un sacco di film o se è perché io guardo un film proprio quando so che c’è lei. In Quel momento imbarazzante compaiono poi anche la sexyssima Addison Timlin, più Emily Meade, una delle attrici dell’imperdibile serie estiva di HBO The Leftovers, e la mia nuova idola Mackenzie Davis della serie Halt and Catch Fire.
Non guardate Halt and Catch Fire?
Questo sì che è davvero imbarazzante. Così come è imbarazzante che io promuova questo film dalle scarse pretese. Se mi conoscete, dovreste però sapere che in questo genere di pellicoline teen ci sguazzo e, se dentro ci mettete un bel cast di giovani attori promettenti, una piacevole colonna sonora in cui spiccano gli Horrors, più una serie di dialoghi vagamente decenti, il gioco è fatto. E poi, tra i miei film vergogna, ci sono robe ben più imbarazzanti di questa…
(voto 6/10)

giovedì 28 agosto 2014

UNDER THE CINEMA





Succede sempre così. Dopo un periodo di nulla (o quasi) totale durante l'estate, la distribuzione italiana decide di sparare tutti insieme in un colpo una serie di film promettenti, o potenzialmente promettenti. In questo modo si rischia di far perdere visibilità a delle pellicole meritevoli, alcune parecchio meritevoli. Ma vallo a spiegare a quei misteriosi individui che compiono tali scelte...
In ogni caso, ecco le numerose uscite della settimana presentate da me Cannibal Kid insieme a quel degenerato di James Ford.

Under the Skin
"Ti piacerebbe vedermi nuda, vero Cannibal?"
"Ti piacerebbe vedermi nudo, vero Ford?"
Cannibal dice: L'ho già visto! L'ho già visto!
E com'è?
Come volete che sia un film con Scarlett Johansson in versione aliena nuda?
Pensate che possa essere deludente?
Vi siete per caso bevuti il cervello al saloon di Ford?
A breve la recensione cannibale.
Ford dice: under the skin mi pare che si annidi la classica cannibalata, ma dato che ancora non l'ho visto, attendo a pronunciarmi, pregustando però una possibile nuova battaglia con il mio rivale, troppo shakerato dalla Johansson per ragionare!

Mud
"Aiutatemi, bambini. Agli ultimi Emmy sono stato battuto.
Temo di essere vittima della Sindrome di DiCaprio."
Cannibal dice: Mud l'ho già visto e mi è piaciuto. L'ha già visto pure Ford che l'ha eletto, in maniera come al solito esagerata, suo film del 2013. Se l'ha già visto lui, l'han già visto tutti, ma nei cinema italiani arriva solo ora con un “leggerissimo” ritardo. E se voi non l'avete ancora visto, non aspettate oltre. Non è un capolavoro come Ford vi vorrà far credere, però una visione se la merita tutta.
Ford dice: Mud è stato, senza se e senza ma, uno dei film che più sono riusciti a conquistarmi in questi ultimi anni. Una sorta di incontro tra Un mondo perfetto di Eastwood e Stand by me in salsa southern come piacerebbe a Lansdale. Insomma, un film fordiano al mille per mille talmente bello da aver conquistato perfino il Cannibale, che è dirla tutta.
Se non l'avete ancora visto e siete ritardatari come i nostri distributori, correte in sala, magari dopo aver letto la mia recensione.

Quel momento imbarazzante
"No, non sono mi travestito da Ford negli anni '80.
Mi sono travestito da Ford oggi!"
Cannibal dice: Ho già visto anche questo e, in attesa di maggiori approfondimenti, posso anticiparvi che non è una pellicola imbarazzante. L'unica cosa imbarazzante è la presenza qui sul meraviglioso Pensieri Cannibali di quel bruto di James Ford.
Ford dice: nonostante la presenza di Michael B. Jordan, promettente attore già visto in Friday Night Lights e Fruitvale station, questa commediola non mi pare davvero niente di che. Sarà che pare non essere dispiaciuta troppo al Cucciolo.
Vedrò a breve di recuperarla in modo da essere preparato a dare contro al parere fornito dal mio rivale.

Il fuoco della vendetta
"Ripeti ancora che WhiteRussian è meglio di Pensieri Cannibali
e ti faccio saltare il cervello, se ne hai uno..."
Cannibal dice: Questa settimana arrivo preparatissimo. Ho già visto e recensito pure questo Il fuoco della vendetta – Out of the Furnace. Purtroppo, nonostante il notevole cast capitanato da Christian Bale, si tratta di una cocente delusione, nonché di uno dei film più noiosi visti quest'anno. Non avevo quindi dubbi che a Ford sarebbe piaciuto...
Ford dice: altro ritardo clamoroso dei nostri distributori, Out of the furnace è firmato dal regista del fordianissimo Crazy heart ed è altrettanto fordiano. In rete non ha riscosso grande successo, eppure per me è un solido film interpretato alla grandissima dai suoi protagonisti che racconta i drammi della provincia americana estrema. Per me, da vedere. Sempre dopo aver letto la recensione fordiana.

Planes 2 – Missione antincendio
"Hey, perché hai il morale a terra?"
"Oggi vola con me Ford. E ha preparato una maratona di film di Kim Ki-Duk."
"Kiiiii?"
"Kim Ki-Duk."
"Quello l'avevo capito. Intendevo: chi è che vola con te?"
Cannibal dice: Così come già Planes 1, lascio la visione del seguito a mio nipote, che ha 5 anni, e a Ford, che mentalmente ne ha ancora meno, e volo via.
Ford dice: perfino per un pixariano come me, il primo Planes risultava essere davvero una cagatina inutile. Immagino che il secondo non sarà troppo diverso.

Pazza idea
"Come mai così triste?"
"M'è venuta la pazza idea di ford l'amore con lui."
Cannibal dice: Questo film greco credo possa essere la potenziale sorpresa della settimana. Si tratta solo di una mia pazza idea?
Ford dice: una pazza idea è stata quella di cominciare a collaborare con Cannibal. Per il resto, questo film mi dice poco o niente.

The Rover
"Non provare a portare quella scassaminkia di Kristen Stewart su questo set!
Patti chiari, Pattinson?"
Cannibal dice: Film australiano del regista di Animal Kingdom, pellicola altrove esaltata che a me invece non aveva convinto per niente, con protagonista l'idolo (o dovrei dire ex idolo?) delle teenagers Robert Pattinson. Si tratta insomma di una possibile fordianata bell'e pronta per una stroncatura cannibale, ma ho l'impressione non so perché che potrebbe stupirmi in positivo.
Ford dice: Animal Kingdom, dramma crime in famiglia australiano solido e tosto mi aveva ai tempi parzialmente deluso, considerati gli elogi che l'avevano ricoperto aumentando l'hype del sottoscritto per la visione. A questo secondo giro con il suo regista vorrei fare il contrario, tenere le aspettative ad un livello basso - considerata anche la presenza di Pattinson - e sperare di essere sorpreso in positivo.

The Stag – Se sopravvivo mi sposo
Ford e i suoi amici si preparano a un incontro di porno wrestling.
Cannibal dice: Commedia irlandese che in patria ha spopolato, o almeno così dice la campagna marketing, come i film precedenti potrebbe regalarci delle soddisfazioni. Se poi le risate non arriveranno, poco male. Per quelle basta fare un salto su WhiteRussian e lì sì che sono garantite!
Ford dice: gli irlandesi, si sa, sono uno dei popoli che al Saloon viene amato di più. Questa commedia, campione d'incassi in patria, però, mi attrae più o meno come uno qualsiasi dei film teen che esalta tanto il mio rivale. La lascerò, dunque, per il momento in secondo piano, almeno fino alla lettura di qualche recensione in più.

La ragazza del dipinto
"Un film in costume?
Sono triste al solo pensiero che Cannibal possa sorbirselo."
Cannibal dice: Probabile polpettone biopic storico, sono comunque curioso di dare un'occhiata a La ragazza del dipinto più che altro per la protagonista Gugu Mbatha-Raw, attrice vista finora in cose mediocri ma che secondo me ha dell'ottimo potenziale. Chi invece di potenziale non ne ha mai avuto e ormai è troppo vecchio per averne, beh, sapete già di chi sto parlando...
Di me. Di chi altri?
Ford dice: polpettone totale alla visione del quale costringerei il non più ragazzo Cannibale giusto per torturarlo neanche stesse guardando un qualche film d'autore approvato da White Russian. Dal canto mio, passo molto volentieri.

One on One
"Torturatemi come volete, ma una rassegna organizzata da Ford di film coreani no,
ve prego!"
Cannibal dice: A completare questa ricca settimana di uscite arriva anche il nuovo film di Kim Ki-Duk, regista fordiano che non mi sono mai filato molto ma che, da quel poco che ho visto, mi pare sopravvalutatissimo. Per il momento, lo passo volentieri al mio rivale da cinema.
Ford dice: Kim Ki-Duk, fino ad una decina d'anni fa uno dei nomi più promettenti del Cinema orientale, dopo la crisi ascetica ed il ritorno alla vita "normale", pare essersi perso in se stesso peggio di un Malick qualsiasi. Questa potrebbe essere l'occasione del riscatto, o la definitiva conferma della sua debacle. Spero per me che lo vedrò che si tratti del primo.

mercoledì 27 agosto 2014

CATTIVI VICINI, LA COMMEDIA CROSSOVER





Cattivi vicini
(USA 2014)
Titolo originale: Neighbors
Regia: Nicholas Stoller
Sceneggiatura: Andrew J. Cohen, Brendan O’Brien
Cast: Seth Rogen, Rose Byrne, Zac Efron, Elise Vargas, Zoey Vargas, Ike Barinholtz, Carla Gallo, Dave Franco, Halston Sage, Craig Roberts, Christopher Mintz-Plasse, Jerrod Carmichael, Lisa Kudrow, Hannibal Buress, Andy Samberg, Jake Johnson
Genere: crescere che fatica
Se ti piace guarda anche: Old School, 21 Jump Street, Gli stagisti, Animal House

Io non volevo solo partecipare alle feste. Volevo avere il potere di farle fallire.
Così diceva Jep Gambardella ne La grande bellezza. Così fanno anche Seth Rogen e Rose Byrne in Cattivi vicini. I due sono una giovane coppia che ha appena avuto una figlia. Da quando sono diventati genitori, la loro vita è cambiata. Sono stati costretti a diventare delle persone adulte, responsabili e serie. Più o meno. Quando nella casa accanto alla loro si trasferisce una confraternita universitaria, le cose per loro saranno però destinate a mutare di nuovo. I due parteciperanno a una festa dei nuovi vicini cool capitanati da Zac Efron e poi le cose sfuggiranno loro di mano, parecchio, e si troveranno così a voler vedere fallire i loro party.

Se pensate a una specie di versione americana della pellicola premio Oscar di Paolo Sorrentino, fermatevi subito. Cattivi vicini non è un film arty o d'autore. E' “solo” una commedia caciarona goliardica e volgare. Mi correggo: è La Commedia caciarona goliardica e volgare più divertente dell’anno. Così come ogni estate ha i suoi tormentoni musicali, più o soprattutto meno gradevoli, la stagione più calda (ma dove?) almeno negli USA è sempre segnata da una comedy che spinge un po’ più in là i limiti delle risate. Nelle scorse estati abbiamo avuto Una notte da leoni e Le amiche della sposa, quest’anno il film comico rivelazione è stato questo Cattivi vicini, costato appena $18 milioni e capace di incassarne in patria oltre $150 milioni. Meritati?
Sì, perché Cattivi vicini è un crescendo esplosivo di comicità paragonabile, per livello di esaltazione e goduria che a livello personale mi ha provocato, a Smetto quando voglio o (quasi) a The Wolf of Wall Street. La pellicola parte come film indie su una coppia alle prese con la routine di tutti i giorni, quasi una versione comedy di un altro lavoro recente sempre con Seth Rogen, Take This Waltz. Ben presto si entra invece in un’altra dimensione, tutt'altra dimensione, quella dei teen movies, grazie all’ingresso in scena di Zac Efron e dei suoi amici festaioli.

A questo punto si assiste a un doppio scontro. La prima battaglia è quella combattuta dal come al solito divertente Seth Rogen in coppia con una Rose Byrne da Oscar VS. uno Zac Efron convincente a livello recitativo come non mai. Sarà che la parte dello studente decerebrato e superficiale gli calza a pennello, chissà?
Dall’altra parte abbiamo invece uno scontro tra generi cinematografici differenti: la pellicola indie sulla vita di coppia VS. la pellicola adolescenziale. Un confronto non solo generazionale, ma filmico. Più che uno confronto, un mash-up riuscito, come il mix tra Missy Elliott e Black Keys “Get Ur Freak On Keep Me” suonato in una delle scene più deliranti della pellicola.



Cattivi vicini allora è proprio come questa canzone: una commedia crossover, un film destinato a piacere e a divertire sia i bimbiminkia come me che si esaltano con Project X e American Pie vari, così come un pubblico più adulto che ricorda con nostalgia Animal House. E magari pure Porky’s. Destinato a convincere tanto i giovani Cannibal Kid quanto (forse) i vecchi Mr. James Ford in egual misura.

Cattivi vicini sarà quindi ricordato come uno dei cult movie assoluti di questo 2014?
Solo il tempo ce lo dirà, ma di certo non gli manca nulla. Tre protagonisti in formissima, una colonna sonora bomba che mixa electro, hip-hop e rock, più una serie di scene esilaranti. Senza svelare troppo dico solo: Robert De Niro, mungitura umana e airbag.
Si potrà dire che non è un film che propone chissà quali contenuti, ed è vero solo in parte. Un minimo di riflessioni sulle difficoltà nel crescere e nell’accettare di non essere più dei teen ma delle persone adulte la pellicola le offre. Così come è facile identificare i rapporti problematici con i vicini ai propri, a meno che non abbiate vissuto tutta la vostra vita in un deserto. O a meno che non siate dei ricconi che vivono in una villa isolati dal resto del mondo e in tal caso non era mia intenzione offendervi e già che ci sono vi chiedo di fare una piccola donazione in favore di Pensieri Cannibali. Grazie.
Il merito principale del film in ogni caso è un altro ed è una qualità paradossalmente sempre più difficile trovare in una commedia: far ridere. Far morir dal ridere e divertire dall’inizio alla fine, come un party ben riuscito.
(voto 7+/10)

giovedì 21 agosto 2014

CATTIVI FILM




Stronzette e stronzetti, siamo tornati!
Dopo una pausa per il sottoscritto Cannibal Kid meritata e per quello sfaticato di Mr. James Ford molto meno, la rubrica co-condotta dai due cineblogger più scemi e incompetenti del web è di nuovo tra voi.
Il clima estivo, nonostante il freddo polare che c'è stato nelle ultime settimane, è ancora ben presente nei cinema italiani, così come tra i nostri commenti. A seguito di un periodo quasi del tutto privo di nuovi arrivi, da questo weekend le uscite stanno comunque cominciando timidamente a riprendere. In attesa di essere sommersi da una ondata di pellicole che ci pioveranno addosso la prossima settimana, ecco il quartetto di novità appena arrivate in questi giorni nelle sale d'agosto.

Cattivi vicini
"Ti piacerebbe partecipare al party cannibale, vero Ford?
Beh, fuck you!"
Cannibal dice: Una semplice commediola?
No! Cattivi vicini è la prima uscita da non perdere di questa nuova stagione cinematografica appena iniziata. A breve è in arrivo anche la recensione cannibale che non sarà magari eccezionale ma sarà di sicuro meglio di quella del cattivo Ford, gne gnegne gnegnegneee!
Ford dice: cattivi vicini? Ford e Cannibal!
Commedia che promette bene, che non ho ancora visto e che spero possa scuotermi dallo stato catatonico del rientro al lavoro. In caso contrario, tornerò al mio sport preferito dopo il wrestling: la caccia al Cannibale!


Liberaci dal male
"I tatuaggi col sangue?
Sono un'idea avuta da Ford apposta per il Cannibale."
Cannibal dice: Dio, Buddha, Allah, Zeus, Satana o chiunque ci sia lassù ad ascoltarmi, ti prego, liberaci dal Ford. E, già che ci sei, liberaci pure da tutti questi horrorini che continuano a infestare le sale italiane e che io finirò per vedere. Anche se so già che pure questo film si rivelerà una porcatona, non posso fare a meno di riporre una vana speranza di beccare una pellicola dell'orrore decente. Per il calcolo delle probabilità, dopo tante schifezze prima o poi capiterà. Forse.
Ford dice: prima o poi vi libererò da Peppa Kid.
Horror senza arte ne parte come la maggior parte di quelli che ormaitristemente finiscono ad intasare le sale nostrane, in estate e non solo. Passo oltre, anche perchè quest'anno la decina dedicata al peggio è già bella piena fin da ora.


Step Up All In
"Ford che balla?
Ma è la scena comedy più divertente dell'anno, ahahah!"
Cannibal dice: Ho da fare una confessione del tutto inaspettata. Non ho mai visto Step Up!
Avete capito bene. Nonostante in questo genere di filmetti ci sguazzi, e nonostante il mio vergognoso amore per un film come Save the Last Dance, Step Up invece me lo sono sempre perso. Ho visto giusto una scena o due e mi era sembrato qualcosa di parecchio scandaloso. Per colmare questa sorprendente lacuna sto pensando di recuperare il primo episodio, ma prima che giunga a questo ennesimo inutile sequel mi sa che passerà parecchio tempo. Il ballerino provetto Ford potrebbe persino arrivare prima di me a questo giro di danza.
Ford dice: potrei fare uno step o due passeggiando sulla schiena del Cucciolo.
Non ho mai visto neppure un film appartenente al franchise di Step up, e non ho certo intenzione di farlo ora, a meno che Julez non abbia voglia di vederlo e mi convinca promettendomi particolari favori di natura sessuale. Lascio che le teenate, dunque, restino materia prima del mio rivale.

Into the Storm
"Un ciclone? Sai che novità...
Quest'estate ne è passato almeno uno al giorno."
Cannibal dice: Se c'è un genere che offre garanzie di trovarsi di fronte a una schifezza assoluta, dunque a un valido candidato per la classifica dei peggiori dell'anno, oltre all'action fordiano è il filmone catastrofico. L'ultimo esemplare di questa specie dura a estinguersi è Into the Storm, pellicola dal cast di serie B e dalla realizzazione che sembra di serie Z. Un ciclone spaventoso di pessima recitazione e situazioni già viste che si sta per abbattere sui nostri schermi e, purtroppo, qua dentro non ci sono manco gli squali!
Ford dice: come se non bastasse tutto il cumulo di schifezze che ci siamo sorbiti nel corso dell'estate, ecco l'ennesimo potenziale bidone cosmico che vorrei risparmiarmi, soprattutto dopo un'estate come questa.
Lo lascio al mio catastrofico rivale, chissà che non possa a seguito della visione rivalutare gli action fordiani da lui tanto odiati.

venerdì 9 maggio 2014

THE PAPERBOY, UNA PISCIATA CI SALVERÀ




The Paperboy
(USA 2012)
Regia: Lee Daniels
Sceneggiatura: Lee Daniels, Peter Dexter
Ispirato al romanzo: Un affare di famiglia di Peter Dexter
Cast: Zac Efron, Matthew McConaughey, Nicole Kidman, David Oyelowo, John Cusack, Macy Gray, Scott Glenn, Nealla Gordon
Genere: trash thriller
Se ti piace guarda anche: Pazzi in Alabama, The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca
Uscita italiana prevista: in DVD e Blu-Ray dal 5 giugno 2014

Perché un film come The Paperboy è stato tanto massacrato dalla critica?
Non me lo so spiegare io.
ATTENZIONE SPOILER
Sarà mica per la sequenza in cui Zac Efron viene attaccato da un branco di meduse e Nicole Kidman gli piscia addosso, salvandogli così la vita e dimostrando che l’urina è davvero efficace in questo caso, nonostante qualcuno sostenga sia solo un falso mito?


O sarà forse per la scena di sesso “a distanza” in cui Nicole Kidman, ancora lei, mostra le sue parti intime vagamente alla Sharon Stone in Basic Instinct e John Cusack guardandola viene nelle mutande?


Oppure è perché John Cusack, così come ne Il ricatto e Il cacciatore di donne, si ostina a interpretare ruoli da cattivone che proprio non fanno per lui? È un po’ come Robin Williams quando a un certo punto della sua carriera aveva deciso che si era stufato di fare il pirla e s’era accaparrato due parti da villain in One Hour Photo e Insomnia. Lui tra l’altro se l’era ancora cavata piuttosto bene, però non sono i ruoli che più gli competono. Di sicuro, non sono i ruoli che competono a John Cusack, più convincente come protagonista di commedie che non di thriller.


O per caso a molti critici non è andato giù Zac Efron come protagonista? L’ex Troy Bolton di High School Musical è un attore ancora acerbo, è vero, e qui non offre un’interpretazione mostruosa, è vero anche questo. Allo stesso tempo, appare comunque piuttosto convincente nella parte del giornalista in erba che si infatua di quel vaccone di Nicole Kidman, finendo per esserne ossessionato. Un’attrazione un po’ dalle parti di quella del laureato Dustin Hoffman per la MILF Mrs. Robinson. Che poi The Paperboy non è Il laureato, è vero pure questo, ma non è nemmeno così schifoso come si dice in giro.


O ancora il film è stato tanto criticato perché ha una sceneggiatura confusa e confusionaria, che mette al suo interno tanta roba, troppa roba, senza approfondire davvero nessun aspetto? C’è una parte thriller, ma non è che sia così tesa. A tratti sembra di essere quasi dentro una versione trash di True Detective realizzata dalla The CW anziché da HBO. Un giallo ambientato nel Sud degli Stati Uniti in tipico stile Matthew McConaughey, qui più sottotono rispetto alle sue ultime spettacolari prove attoriali, solo condotto in maniera blanda, con ritmi sonnacchiosi e una vicenda gialla che non riesce a coinvolgere mai davvero.

"Ok, mi arrendo. Questo film non è al livello di True Detective.
Manco lontanamente..."

Più interessanti sono invece le altre questioni messe dentro il calderone. La tematica razziale, dopo tutto questo è un film ambientato nell’America di fine anni Sessanta, in cui il conflitto bianchi VS neri era più che mai incendiario, ed è pur sempre un film di Lee Daniels, il regista del valido Precious e del decente The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca, altro lavoro trattato malissimo dalla critica ma che in realtà non era malvagio. In comune con quest’ultima pellicola, The Paperboy ha la voglia di raccontare troppo, finendo per raccontare poco.
In The Paperboy vengono poi affrontati anche i rapporti famigliari, con il conflitto tra il protagonista principale Zac Efron e il padre, e la relazione più positiva con il fratello Matthew McConaughey. In più, giusto per non farsi mancare niente, è pure una pellicola romantica, a suo modo. Quella che può sembrare giusto  un’attrazione adolescenzial-ormonale di Zac Efron per Nicole Kidman è in realtà un amore profondo…

Naaah, vuole solo ciularsela, come tutti i personaggi di questo film a parte uno, che si scoprirà gay, ma non vi dico chi è…

No, a sorpresa non è Zac Efron che, nonostante la sua passione per il ballo, messa pure qui in mostra in una scena, non è gay. Alla fine, non è che a tutti quelli cui piace ballare sono gay. Prendiamo Roberto Bolle… Ehm, esempio sbagliato.
Prendiamo allora John Travolta…
Ehm, ok, come non detto. Comunque, nonostante balli, Zac Efron non è gay. Almeno, non in questo film.

"Nicole, mi sa che hai sbagliato film. Questo non è mica Nymphomaniac..."

Con un sacco di carne al fuoco, e con carne intendo soprattutto quella di Nicole Kidman, è ovvio che non tutto risulti cotto a puntino. Alcune scene vanno oltre ogni limite del buon gusto e del buon senso, appaiono del tutto gratuite e inutili per gli sviluppi della storia. La storia, narrata dalla cantante-attrice Macy Gray, perché a Lee Daniels piace tanto lavorare con cantanti-attori come anche Mariah Carey e Lenny Kravitz, è un gran pasticcio e non è nemmeno così interessante. I momenti più visionari sono girati malamente. I dialoghi più che divertenti appaiono spesso e volentieri ridicoli.
Eppure… eppure io un film pasticciato e pasticcione come questo non me la sento di odiarlo. The Paperboy è una porcheria e una porcata trash, però ha ritmo, una buona colonna sonora, si lascia seguire con un sorriso divertito dall’inizio alla fine, senza annoiare nonostante poggi su una trama thriller poco entusiasmante. È il classico film di cui è talmente facile parlare male che io non voglio farlo, perché The Paperboy fa schifo, ma uno schifo bello.
Vabbè, bello, adesso non esageriamo. Diciamo uno schifo bellino.
(voto 6+/10)

mercoledì 27 novembre 2013

PORKLAND



"Che giorno tragico, questo 22 novembre 1963!
Mi scappa la popò e tutti i bagni sono occupati..."

Parkland
(USA 2013)
Regia: Peter Landesman
Sceneggiatura: Peter Landesman
Ispirato al libro: Reclaiming History: The Assassination of President John F. Kennedy
Cast: James Badge Dale, Zac Efron, Paul Giamatti, Billy Bob Thornton, Marcia Gay Harden, David Harbour, Ron Livingston, Austin Nichols, Tom Welling, Matt Barr, Jeremy Strong, Kat Steffens
Genere: storico
Se ti piace guarda anche: Bobby, I Kennedy, JFK – Un caso ancora aperto

Parkland non è un film. È una ricostruzione.
Come ricostruzione non è nemmeno fatta male, tutt’altro. Per chi vuole guardare cos’è successo 50 anni fa, il 22 novembre 1963, quando hanno sparato a John Fitzgerald Kennedy, e nei giorni immediatamente successivi alla sua morte, è una visione ideale. Per chi vuole "guardare", ma per chi vuole “vedere” e capire cosa è successo veramente, questo film è invece qualcosa di inutile. Non ci viene detto niente che già non si poteva sapere facendo un rapido giro su internet o guardando un documentario alla tele.


"Henry Cavill, tu non rompere che sei l'unico al mondo che recita peggio di me!"
La regia dell’esordiente Peter Landesman è anonima, da versione sfigata del Sundance, e il fatto che sia stato presentato in Concorso al Festival di Venezia di quest’anno credo la dica lunga sulla selezione fatta…
Il cast invece non è affatto male, per essere come detto una ricostruzione e non un film. C’è gente come Paul Giamatti, Marcia Gay Harden e Billy Bob Thornton, per dire. Certo, ci sono anche attori non proprio irresistibili, o anche solo un minimo espressivi, in arrivo da serie tv teen come Austin Nichols (da One Tree Hill), Matt Barr (Hellcats e pure lui One Tree Hill) e Tom Welling, l’ex Clark Kent di Smallville. Tom Welling ha giusto una mini-particina e si conferma un attore davvero modestissimo ma, dopo aver visto gli atroci Brandon Routh ed Henry Cavill nelle ultime due trasposizioni cinematografiche di Superman, lo sto quasi quasi rivalutando…

A brillare nel cast sono però altri: il sempre più bravo James Badge Dale (visto nelle serie 24 e Rubicon e nei film Flight e Shame) e l’australiana Jackie Weaver, nominata due volte agli Oscar per Animal Kingdom e Il lato positivo. Sono loro a interpretare i due personaggi un minimo più intriganti di questa ricostruzione. I due interpretano il fratello e la madre di Lee Harvey Oswald, l’uomo considerato responsabile dell’omicidio di Kennedy, ma le cui motivazioni rimangono a oggi sconosciute e questo film non aiuta in alcun modo a far luce sulla misteriosissima vicenda, o anche solo a suggerire qualche ipotesi. È nelle loro figure che possiamo intravedere un motivo per questa pellicola di esistere, peccato che anche questi due personaggi rimangano troppo abbozzati, quando invece sarebbe stato interessante vedere un intero film dedicato alla famiglia Oswald. Dopo The Kennedys, The Oswalds… dite che non sarebbe stato commerciale abbastanza?

"Dottore, hanno sparato al Presidente, che facciamo?"
"E che ne so io? Non ho manco mai finito la high school,
passavo tutto il tempo a ballare canzoncine sceme."
La vera rivelazione è comunque Zac Efron, qui parecchio convincente nei panni del giovane dottore che ha cercato di salvare, fino all’ultimo, la vita al Presidente americano. È curioso notare come Zac Efron e ancor di più Vanessa Hudgens siano riusciti a smarcarsi alla grande dai ruoli da bimbiminkia ricoperti nel film che li ha lanciati, High School Musical, mentre Ashley Tisdale, che all'interno del musicarello Disney sembrava la più promettente e sveglia, tra Scary Movie V e la serie tv Hellcats è finita invece lei per avere una carriera da eterna bimbaminkia.
Cosa c’entra questo?
Niente, però mi sembrava un discorso più interessante del film.

Tornando contro voglia a Parkland, il suo ricchissimo cast comprende poi anche Jackie Earle Haley, ultimo Nightmare cinematografico e nominato agli Oscar per il suo ruolo nell’invisibile (almeno in Italia) Little Children, il nuovo reuccio delle commedie indie americane Mark Duplass (Safety Not Guaranteed, Your Sister’s Sister, le serie The League e The Mindy Project), e poi ancora Ron Livingston (L’evocazione – The Conjuring, Drinking Buddies) e Colin Hanks, il figlio raccomandato di Tom Hanks, quest’ultimo tra i produttori della pellicola, pardon della ricostruzione. Prima che qualcuno mi possa accusare di essere partito prevenuto alla visione, visto il mio sempre sbandierato odio nei suoi confronti, preciso che è una cosa che ho scoperto soltanto leggendo i titoli di coda. C’è poco da fare, tutto ciò che a che fare con gli Hanks mi fa schifo.

"Con dei medici come noi, chissà come ha fatto JFK a morire?"
Perché sto continuando a parlare del cast? Perché fondamentalmente c’è poco altro da dire. Parkland è una ricostruzione fredda, priva di qualunque tipo di coinvolgimento e di mordente delle ore successive all’omicidio di Kennedy. È una ricostruzione corale di quanto accaduto, ma non è un racconto corale come Bobby, il film di Emilio Estevez sull’omicidio di Robert F. Kennedy cui si ispira in maniera evidentemente ma che, a differenza di questo, ci faceva avvicinare davvero ai suoi personaggi. Qui tutto rimane in superficie. Si cerca di presentare la vicenda in maniera imparziale, da vari punti di vista, ma si finisce per non approfondirne nessuno. Il tentativo di raccontare la storia non concentrandosi tanto su John Fitzgerald, su Jackie Kennedy o su Lee Harvey Oswald, quanto su tutte le poco conosciute persone che hanno gravitato intorno a loro in quella manciata di folli giorni del 1963, è anche apprezzabile. Il risultato? Giusto una lunga serie di sbadigli anche per chi, come me, è abbastanza appassionato di Storia e di Presidenti americani.
Parkland è come il 99% dei servizi dei telegiornali: ci dice chi, cosa, quando. Ma non ci dice, né ci suggerisce, il come o il perché. E, come già detto, Parkland è pure valido, come ricostruzione storica. Il cinema però è tutta un’altra cosa.
(voto 4/10)



martedì 16 ottobre 2012

Ho cercato il tuo film, ma ho trovato solo ‘sta lagna

Ho cercato il tuo nome
(USA 2012)
Titolo originale: The Lucky One
Regia: Scott Hicks
Cast: Zac Efron, Taylor Schilling, Riley Thomas Stewart, Blythe Danner, Jay R. Ferguson
Genere: smielato
Se ti piace guarda anche: Dear John, I passi dell’amore, The Last Song, Le pagine della nostra vita

Scusate se lo dico con un enorme dose di bon (jovi) ton, però: che fracassamento di balle questo film!
Era dai tempi, non troppo lontani a dire il vero, de La talpa che non mi annoiavo tanto a vedere una pellicola.
Lo so che pure io me le vado a cercare, però quando un film è tratto da un romanzo di Nicholas Sparks non ce la faccio a tirarmi indietro e devo vederlo. DEVO. Non perché mi piaccia. Proprio per il motivo opposto. Nicholas Sparks, quello di Le pagine della nostra vita, Dear John, I passi dell’amore, The Last Song, etc. per me rappresenta il male assoluto. La banalità e la sdolcinatezza più totali. E, visto che bisogna tenere vicini gli amici, ma ancor più vicini i nemici, devo conoscere il mio rivale. Studiarlo. Capire le sue mosse.
Inoltre, le pellicole tratte dai suoi libri di solito sono un divertimento (involontario) assicurato. Ci sono dentro talmente tante tragedie assurde e il livello di melodrammaticità è così alto che le risate nascono da sole.
Questo fino a che ho cercato Ho cercato il tuo nome.
E cosa ho trovato?
Niente. Nemmeno delle risate gratuite.
Niente.
In questo film non succede niente. Un’ora e mezza buttata nel cesso.

"E che vuol dire, 'sto tatuaggio? Io c'avrei fatto scrivere: Scemo chi legge."
E pensare che l’attacco è letteralmente esplosivo. Zac Efron in versione Marine, ben poco credibile, viene infatti quasi fatto saltare per aria da una bomba in Iraq. Gli gridano: “Beccati questa, ballerino di High School Musical!”. Solo che lui in quel momento vede la fotografia di una tipa e si fionda a raccoglierla. D’altra parte, sono mesi che non vede una donna ed è stufo di inchiappettarsi i suoi amichetti Marine. Spostandosi per raccogliere la foto, la bomba lo manca e la sua vita è salva. Purtroppo per il culetto dei suoi amichetti Marine.
Dopo aver tirato su la foto, si rende però conto che sopra vi è una tipa vestita. Non si tratta di uno scatto di Playboy, o di Vanessa Hudgens che se ne va in giro senza reggiseno, bensì di una ca**o di immagine di me**a amatoriale di una tipa nemmeno in posa erotica. Zac decide così di andare a trovare la ragazza della foto. Per ringraziarla perché, senza saperlo, lei gli ha salvato la vita?
No, perché è ancora più arrapato dal fatto che nell’immagine fosse vestita e allora la sua nuova missione nella vita è diventata quella di vederla finalmente come mamma l'ha fatta.
E così, il giovane Efron viaggia a piedi e insieme a un cane attraverso gli interi Stati Uniti fino a che non la trova, negli Hamptons, probabilmente il luogo più bigotto, snob e conservatore d’America.
Prima di vedere la biondina ignuda, il nostro (nostro?) Zac dovrà però faticare un po’, considerando che lei non ha mai visto High School Musical e quindi non gli apre le gambe davanti come una qualunque teenager farebbe. Ci mette qualche giorno, per aprigli le gambe.
Poi che succede?

"Facciamo finta di trombare ancora un pochino?"
"No, nell'ultima scena mi si vedeva quasi un pelo, non vorrei ci censurassero..."
I due trombano. Trombano un sacco. Al che uno dice: vabbè, buono. Un porno in piena regola. Invece no. Questa non è la HBO. Né tanto meno YouPorn. Sono invece quelle solite scene di sesso iper patinato dove non si vede manco mezza tetta. O due peli. I due trombano un sacco, ma sempre vestiti. E le scene di sesso da vestiti sono l’equivalente cinematografico di una birra analcolica. Del tutto inutili.
Dopo mezz’ora di soft-trombamenti tra Zac Efron e la bionda Taylor Schilling già vista nella serie medical Mercy, che non era male ma è stato soppressa dopo appena una stagione, scatta la parte drammatica della storia.
Ma non è nemmeno così drammatica. Il Nicholas Sparks nelle sue altre storie ci aveva abituati ad avvenimenti molto più tragici. Morti ammazzati, incidenti stradali, genitori che si oppongono all’amore dei protagonisti manco fossimo in Romeo e Giulietta, gente che si fa saltare il cervello per aria soltanto per il divertimento personale dello scrittore (la parte della gente che si fa saltare il cervello per aria potrebbe essere uscita da una mia immaginaria versione di un romanzo di Nicholas Sparks diretta da Quentin Tarantino).
Qui, al massimo, c’è una vecchina arrapata, la nonna della protagonista, che vorrebbe farsi Zac Efron. Uno si aspetta che questa vecchina prima della fine del film schiatti, capita sempre qualcosa del genere nelle storie di Sparks, e invece no. Questa proprio non ne vuole sapere di levarsi dalle scatole. Questa è più incollata alla vita di Andreotti.

"Sono un grande ballerino. Sai che vengo dalla scuola di High School Musical?"
"Ops Zac, mi è improvvisamente venuto un crampo alla gamba..."
Da buon (?) film tratto da Sparks ci sono comunque reduci di guerra, cani, Zac Efron che suona il piano in chiesa accompagnato da un bambino che suona il violino in maniera che dovrebbe essere commovente, invece fa piangere per il male provocato alle orecchie. Il repertorio di banalità assortite è quindi pure presente. Il problema è che non succede davvero nulla. Tra le scene di maggiore tensione del film possiamo annoverare giusto una eccitantissima sfida a scacchi tra Zec Efron e il bambino (s)violinista di 4 anni, in cui il bambino di 4 anni fa un culo come una capanna a Zac Efron, nel caso aveste dubbi.
Per il resto: noia noia noia. Non è manco troppo ridicolo. Vi rendete conto? Un film tratto da Nicholas Sparks e non fa nemmeno sbellicare dalle risate. Che delusione!
Il titolo originale del film è The Lucky One, ovvero “fortunato”.
Titolo quanto mai azzeccato: fortunato chi arriva sveglio fino alla fine della visione.
(voto 3/10)

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