È stata una giornata lunga, strana e bella. Ieri. Ieri è stato il giorno in cui le cose hanno assunto un senso, finalmente. Il dottore che oramai ventisei sprecati anni fa mi aveva fatto nascere, ieri pomeriggio ha tirato fuori mio nipote. What goes around… comes around. 17:47, tic tac tic tac. Le urla di dolore di mia sorella si sono sentite persino fuori dalla (credo) insonorizzata sala parto.
L’ospedale non è come il Seattle Grace. Purtroppo, perché le infermiere sono meno fighe di Isobel (ma meglio della Yang!) e per fortuna perché non c’è una sclerata come Meredith Grey nei paraggi. Il dottore, lui invece zoppica proprio come House. Veramente! lol
Mia mamma si comporta tipo Bree Van de Kamp di “Desperate Housewives”, una maniaca dell’ordine. Mia sorella è in preda hai dolori delle contrazioni e lei che fa? Mette a posto una mattonella che si è scrostata. dalla parete… È il suo modo di reagire alla tensione. Mio papà non lo vedevo così euforico come da parecchio parecchio tempo. E poi c’ero io che ero in uno stato di mistica incredula incredulità. Mio cognato sono sicuro sarà un ottimo padre, visto che già adesso è sempre stato presente in ogni momento e si è rivelato subito molto affettuoso con il newborn. Poi c’è mia nonna. Cristo, è diventata bisnonna ed era la più commossa di tutti per essere riuscita a raggiungere un traguardo del genere.
Questo post dovevo intitolarlo about a boy, in onore di mio nipote che è un maschietto. Però di lui non so ancora molto. So solo che se la fa addosso, e che non gli piace stare sporco (meno male); è una cosa che lo fa piangere. So che è veramente bello. Non è uno di quei neonati mostruosi che la gente dice “Sì sì, ma che bel bambino,” ma in realtà mente spudorata. Lui è veramente bello. È pieno di capelli e ha un taglio che sembra già uscito dalla mia parrucchiera di fiducia. Ha degli occhi scuri svegli con cui sta cominciando a vedere come è fatto il mondo. Poi li chiude. Chissà cosa sogna un bambino che non ha neanche 24 ore? Sogna di tornare dentro la pancia? Mia sorella è ben contenta che ne sia uscito e quindi di rientrarci proprio non se ne parla. Ah, e quando muove quelle sue manine fredde sembra che suoni una tromba immaginaria. Altro di lui per il momento non lo so. Posso immaginarlo tra quindici anni. Un teenager sbandato che fa skate nel Paranoid Park che hanno costruito davanti a casa mia o un ragazzino prodigio che suona la tromba come Louis Armstrong. Spero solo possa trovare la sua via.
E allora dedico questo post a mia sorella, una delle persone che mi assomiglia di più in questo piccolo pazzo mondo, a parte il fatto che lei è molto più matura intelligente e coraggiosa di me e sta su quella lista di persone che ammiro di più insieme a nomi prestigiosi come Kurt Cobain, Kanye West, Quentin Tarantino e pochi altri. Spesso penso di essere nato fallato, ma la colpa so che non è dei miei genitori. Mia sorella ne è la prova.
Lo sforzo poi l’ha fatto tutto lei. Era successo un’altra volta, molti anni fa, di vederla soffrire così, forse anche di più. E fa male perché non c’è niente che io possa fare per farla stare meglio. Ma alla fine (qualche urlo disumano dopo) è andata, è andata bene, ed è stato impressionante vederla di nuovo senza pancione, di nuovo piccola e infreddolita sotto le coperte come quando era una bambina.
Posso ancora riuscire a rovinare questo post così ispirato?
Non sottovalutatemi. Certo che posso, gridando: “Sono zio, porco zio!”
L’ospedale non è come il Seattle Grace. Purtroppo, perché le infermiere sono meno fighe di Isobel (ma meglio della Yang!) e per fortuna perché non c’è una sclerata come Meredith Grey nei paraggi. Il dottore, lui invece zoppica proprio come House. Veramente! lol
Mia mamma si comporta tipo Bree Van de Kamp di “Desperate Housewives”, una maniaca dell’ordine. Mia sorella è in preda hai dolori delle contrazioni e lei che fa? Mette a posto una mattonella che si è scrostata. dalla parete… È il suo modo di reagire alla tensione. Mio papà non lo vedevo così euforico come da parecchio parecchio tempo. E poi c’ero io che ero in uno stato di mistica incredula incredulità. Mio cognato sono sicuro sarà un ottimo padre, visto che già adesso è sempre stato presente in ogni momento e si è rivelato subito molto affettuoso con il newborn. Poi c’è mia nonna. Cristo, è diventata bisnonna ed era la più commossa di tutti per essere riuscita a raggiungere un traguardo del genere.
Questo post dovevo intitolarlo about a boy, in onore di mio nipote che è un maschietto. Però di lui non so ancora molto. So solo che se la fa addosso, e che non gli piace stare sporco (meno male); è una cosa che lo fa piangere. So che è veramente bello. Non è uno di quei neonati mostruosi che la gente dice “Sì sì, ma che bel bambino,” ma in realtà mente spudorata. Lui è veramente bello. È pieno di capelli e ha un taglio che sembra già uscito dalla mia parrucchiera di fiducia. Ha degli occhi scuri svegli con cui sta cominciando a vedere come è fatto il mondo. Poi li chiude. Chissà cosa sogna un bambino che non ha neanche 24 ore? Sogna di tornare dentro la pancia? Mia sorella è ben contenta che ne sia uscito e quindi di rientrarci proprio non se ne parla. Ah, e quando muove quelle sue manine fredde sembra che suoni una tromba immaginaria. Altro di lui per il momento non lo so. Posso immaginarlo tra quindici anni. Un teenager sbandato che fa skate nel Paranoid Park che hanno costruito davanti a casa mia o un ragazzino prodigio che suona la tromba come Louis Armstrong. Spero solo possa trovare la sua via.
E allora dedico questo post a mia sorella, una delle persone che mi assomiglia di più in questo piccolo pazzo mondo, a parte il fatto che lei è molto più matura intelligente e coraggiosa di me e sta su quella lista di persone che ammiro di più insieme a nomi prestigiosi come Kurt Cobain, Kanye West, Quentin Tarantino e pochi altri. Spesso penso di essere nato fallato, ma la colpa so che non è dei miei genitori. Mia sorella ne è la prova.
Lo sforzo poi l’ha fatto tutto lei. Era successo un’altra volta, molti anni fa, di vederla soffrire così, forse anche di più. E fa male perché non c’è niente che io possa fare per farla stare meglio. Ma alla fine (qualche urlo disumano dopo) è andata, è andata bene, ed è stato impressionante vederla di nuovo senza pancione, di nuovo piccola e infreddolita sotto le coperte come quando era una bambina.
Posso ancora riuscire a rovinare questo post così ispirato?
Non sottovalutatemi. Certo che posso, gridando: “Sono zio, porco zio!”